Novelle

 1      2|     ragazza a modo, sa ella, di bona famiglia, abbeneché povera.
 2      2|   nfatti, come gliene capitò la bona occasione, il calzolaio
 3      2|        si piegò, ma no di tutta bona voglia, veh! a concludere
 4      4|        mi’ palazzo: ci sarà una bona compagnia di signori ben
 5      6|     dismenticò gli avvisi della bona Fata; scese giù da sé e
 6      6|   portavano un’altra sempre più bona e gustosa.~ ~Guà, il Re
 7      7|   menava.~ ~L’omo acconsentì di bona voglia; e anzi gli garbava
 8      8|     terzogenito della su’ opera bona.~ ~Ma in quel trambustìo
 9     14|         l’Orchessa:~ ~– Nun era bona la cena? Oh! che vi garberebbe
10     14|      dal niscondiglio e con una bona mancia all’Orchessa lei
11     16|   figliole, che c’è? E’ c’è una bona nova assai. Il bastimento
12     17|     ntra di sé, che con qualche bona scusa la Maria restassi
13     17|         di che sparlar di noi a bona giustizia e perderemo la
14     17|       gli è inutile per me ugni bona ragione. Nun me la diniegate
15     17|       volsuto fare intendere la bona ragione. Dunque, cari signori,
16     19|    sgomentate, e se aete questa bona [179] intenzione d’aitarmi,
17     19|       disse si chiamava pizzio, bona per dargli un sapore delicato,
18     19|      che gli ebban consegno una bona ubbligazione scritta per
19     20|        testa.~ ~– E vo’ saresti bona a mantiener la ’mprumessa?~ ~–
20     20|   averla fatta ’struire con una bona aducazione, seguirno le
21     21|         e ognuno si mettiede di bona voglia a fare il rinserrato.
22     21|       strade:~ ~– Cacca mielata bona, ohé! Chi la vole?~ ~De’
23     21|      Zufilo gli arraccontò alla bona ugni cosa, sicché quelli,
24     23| giardino reale sarebbe soltanto bona a guarirla. Ma indovinarla! ’
25     23|         rarità? A che pol esser bona per guarire la mi’ figliola
26     23|          accosì Fidati la sorte bona l’ebbe, e viveva da Principe
27     28|        anco questa prova nun fu bona, perché Fanta-Ghirò tagliò
28     29|       caricarlo di robba propio bona e avvistata ve la metté
29     31|       del pecoraio.~ ~Dice:~ ~– Bona sera, galantomo!~ ~Dice
30     31|     riscontrati da Pipetta:~ ~– Bona sera, giovanotto! Che cercate?~ ~
31     34|   Giorgio ringraziò per bene la bona signora e doppo se n’andiede
32     36|         rifasciato, lassata una bona mancia a’ su’ genitori,
33     38|      nun s’ha pane: ugni cosa è bona in tempo di carestia. La
34     38|     perché la prova per lui era bona e intendeva di mantienere
35     38|       concredendo che non fusse bona a nulla, la vendiedan per
36     39|        ragazza ammodo, aducata, bona e bella, sicché ognuno ne
37     39|      panni.~ ~Dice l’Uliva:~ ~– Bona donna, mi faresti la carità
38     39|      Datemi un po’ di ricovero, bona gente di casa.~ ~Al picchio
39     39|        trovo albergo ’n casa di bona gente, che m’ha tienuto
40     40|        perfetti. Canocchiali di bona qualità, ohé! chi gli compera?~ ~
41     41|    della Corte in nel vedere la bona fortuna che era tocca in
42     41|        piacere e vi do pure una bona nova, perché me lo fate
43     42|      lui la trascelga una donna bona per aitarlo. Ditegli che
44     42|         ghiro, la lettera della bona nova, e gliene mettiede
45     46|     malattia e qualche medicina bona per rinsanichirlo. Doppo
46     46|       di Andremo nun era quella bona, e a lui nun gli rinuscì
47     47|         lo pigliare se nun è di bona qualità; e te con questo
48     47|     loro scramavano:~ ~– Ma che bona ragazza che s’è trovo!~ ~
49     48|     gioiellieri, e ’gli ebbe la bona sorte di diventare presto
50     48|    arriscontrarlo a quel mo’ in bona salute. Dice Giuseppe [404]
51     48|  persona; ma lei gradirà la mi’ bonantenzione, e almanco poterà
52     49|       stata propio fedele e una bona ricompensa te la meriti.
53     49|       si lamenteranno di me con bona ragione. E poi con queste
54     50|   sciocca al mi’ palato e nun è bona. I’ ho con meco portato
55     51|              Se vo’ siete nella bonantenzione di nun ammazzarmi,
56     51|        mane dell’oste e co’ una bona mancia, riviense al su’
57     51|    nell’osteriuccia con qualche bona scusa.~ ~Diventorno amichi
58     53|        cena i’ l’ordino io.~ ~– Bona notte, bona notte, e alla
59     53|      ordino io.~ ~– Bona notte, bona notte, e alla rivista doman
60     54|            Questa ragione parse bona al capo-ladro, che subbito
61     55|       egli possibile? I’ do una bona mancia a chi gli rinusce
62     55|        vesto tutta di novo, una bona mancia nun vi mancherà,
63     57|         e , piglia pure della bona robba da mangiare! I bottegai
64     57|        Il Re dicerto gli  una bona somma di quattrini.~ ~Dice ’
65     57|     cava’ di mano una bottiglia bona a buttare ugni sorta di
66     59|      palazzo di gran salvaggina bona.~ ~E’ successe che una volta
67     59|          Passa che fu un’oretta bona, che già Fiordinando aveva
68     59|  pigliarlo, [493] gli diede una bona culizione, sigari a volontà,
69     59|       vino nero ci mettiede una bona manciata d’oppio, sicché
70     60|        Argia, e ci aggiunse una bona dota, perché stessano da
71     60|   ammazzare. In ugni mo’ la tu’ bonantenzione m’è garbata,
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