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Novelle
1 1| due sorelle l’astiavano a morte, abbeneché il su’ babbo, 2 1| babbo, salvatemelo dalla morte.~ ~A male brighe che la 3 1| successero nella corona alla morte del Re; e lì~ ~ ~ ~Si goderno 4 2| pene gli eran le loro! La morte e’ l’aveano alla gola. Tutt’ 5 2| Caterina nun se la merita la morte. Guà! o nun fece bene? In 6 2| furno tutti condannati alla morte. Soltanto e’ rispiarmorno 7 5| che in casa l’astiavano a morte, e che la mandavano a pigliar 8 7| Principessa, che poi alla morte del socero fu erede di tutto 9 8| erede del Regno alla mi’ morte.~ ~Niente ’mpaurito il giovane 10 8| vienuto per libberarla dalla morte e po’ sposarla.~ ~A questi 11 11| tutto addolorato per la morte della su’ moglie, lo mettiede 12 11| figliola del Re, che alla morte della mamma avrà forse avuto 13 11| rimedio, fora che alla morte. Vo’ dovete dire a vostro 14 12| mancato a tutto, e merito la morte. Ma questa creatura che 15 14| abbeneché tu ti meriti anco la morte, nun ti farò niente di male. 16 16| rimedio a tutto, fora che alla morte.~ ~Siccome dunque per quella 17 16| rose! Ma ’l gastigo è la morte.~ ~Il mercante si fece allora 18 16| la rabbia, ché cascorno morte steccolite tutt’e dua.~ ~ 19 17| Nun è mica in pericolo di morte la mi’ figliola, e nun c’ 20 17| sono obbligato a darvi la morte, e portare il vostro core, 21 17| crederanno davvero alla vostra morte. Infrattanto addio, e che 22 17| diede in mano i segni della morte [142] della Maria.~ ~Quella 23 17| nella corona s’è invaghito a morte di quella trovatella al 24 17| Alessandro se n’era innamorato a morte, il Re con la Regina e tutta 25 17| facessin ribillioni per la su’ morte, né vendette per il su’ 26 17| il traditore, addolorò a morte tutti quanti; ma Alessandro 27 17| si dice, ce n’era più di morte che dì vive; all’ultimo 28 17| le du’ creature nun eran morte, ma che abitavano in un 29 17| figliolo del Re s’invaghì a morte della mi’ persona, e abbeneché 30 19| perché ti salvò colla su’ morte, nun ti potiede far più 31 19| vai, poero disgraziato, a morte sicura.~ ~Arrisponde Menichino:~ ~– ’ 32 20| per sue, no’ siem tutte morte.~ ~– Che rimedio c’è?~ ~– 33 20| che gli aveva libberati da morte a vita. Genti mia! Nel vedere 34 23| della quercia aspettando la morte: quando però fu la mezzanotte 35 23| tutto il Regno alla su’ morte; accosì Fidati la sorte 36 25| dunque se ne innamora a morte.~ ~Dice Pietro:~ ~– Mi vo’ 37 27| Giudici, la fece condannare a morte e insenza misericordia gli 38 28| allegria; su quella nera, morte; su quella rossa, guerra.~ ~ 39 29| dappertutto per darvi la pena di morte. Alla legge divina, perché 40 29| poeri genitori disperati a morte, figuratevi!~ ~Ma lassamo 41 31| prigione e lo condannorno alla morte.~ ~Andeva dunque Pipetta 42 32| fila tutta bastonatela a morte.~ ~La poera Rosina bisognò 43 32| faceva che picchiarle a morte, sicché le vacche incattivite 44 33| che a sortir di qui c’è la morte che t’aspetta.~ ~– Ma lui 45 33| gli disse:~ ~– I’ son la Morte. ’Gli è tant’anni ch’i’ 46 40| geloso di te e t’astia a morte.~ ~Ma nun ci fu versi di 47 41| mpresa ’mpossibile, addove la morte è sicura.~ ~Ma il Re gli 48 41| dire, che lui mi manda a morte sicura. L’Orco, a male brighe 49 42| delitto. Meriteresti la morte per man del boia!~ ~Insomma 50 43| della finestra, e macolato a morte l’oste e quelli che corsane 51 44| aveva possuto scampare la morte.~ ~E lui a raccontargli 52 46| rimanette in Ancona per la morte del marito Antipasso; e, 53 46| averete a pentirvene della mi’ morte.~ ~Dice il Re:~ ~– Chetati, 54 46| ingiustamente condannato alla morte per tradimento degli altri 55 46| pentirsi d’aver comandato la morte d’Andreino.~ ~Dice a Giovanni:~ ~– 56 47| Le tu’ sorelle i’ l’ho morte, perché nun badavano all’ 57 47| a tutti e’ condannati a morte. Che c’è di male se la Caterina 58 48| valse per salvarla dalla morte; tutto il Regno a questa 59 48| toccava soltanto aspettare la morte. Giuseppe steva da più tempo ’ 60 49| come quell’altra. Legnate a morte, e po’ butta per sempre 61 49| e ch’i’ l’ho legnate a morte e butte in una stanzaccia 62 51| alle costole studiava a morte e si faceva dimolto brava; 63 51| voialtri, i’ son pronta alla morte, quando lo comanda il Re 64 52| sempre fedele in vita e in morte.~ ~Accosì si dissano addio, 65 52| han preso e condannato a morte, e a mumenti gli tagliano 66 60| Bologna, che n’è geloso a morte, e ora lui ’gli è ito a 67 60| mancamenti; e allora poi ’gli è morte sicura per l’Argia.~ ~Dunque,