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Novelle
1 1| apparecchiata con ugni ben di Dio.~ ~Loro, che avevano dimolta 2 4| una ladra, ché, grazia a Dio, a me nun mi manca nulla. 3 7| anzi, gnene diedano a quel dio, e poi, abbeneché fusse 4 7| regali e poi se n’andiede con Dio.~ ~Cammina cammina il ragazzotto 5 8| raccomandarsi l’anima a Dio, a ugni mumento aspettando 6 9| di mangiare ugni ben di Dio; c’era anco un cammino con 7 10| giù, e alla porta deccoti Dio sa quante ma’ scimmie; le 8 11| pochi mumenti rese l’anima a Dio.~ ~Il Re lo pigliò l’anello, 9 12| arraccomandavano con l’orazioni, ché Dio gli dessi almanco un figliolo; 10 12| sciocchi!~ ~ ~ ~Ma se piace a Dio,~ Il Re sarà un bel dì lo 11 12| dico:~ ~ ~ ~Che se piace a Dio,~ ~Il Re sarà un bel dì 12 12| Se accosì piace a Dio,~ ~Il Re sarà un bel dì 13 17| gastigo nun ti pole mancare da Dio. Dibandonami qui solingola 14 17| raccomandata alla grazia di Dio. Ma ditemi in che modo si 15 17| ché vierrò in Francia, e Dio poi mi provvederà.~ ~Dice 16 17| licenzia d’andarsene con Dio a su’ piacimento, e soltanto 17 17| raccomandargli alla grazia di Dio; però un di que’ Signori 18 17| che la fortuna e la man di Dio nun gli trovassen qualche 19 17| addormentorno con tanta grazia di Dio, che nemmanco i toni gli 20 17| arracomandarmi alla grazia di Dio, mi feciano nentrare in 21 17| viengano presentati... Oh! Dio, che be’ bambini! – scramò 22 18| serrato con ugni ben di Dio dientro, e con tre prode 23 19| doppo poco, rendé l’anima a Dio, lassando la moglie vedova 24 20| Doppo rendette l’anima a Dio l’Eremita.~ ~A mala pena 25 20| di lemosina per l’amor di Dio e vo’ n’arete rimerito ’ 26 21| piscio.~ ~– Noe, per amor di Dio! Se te pisci, marito, no’ 27 21| ci hae minchionato a quel Dio! E come lui ci hae minchionato! 28 22| regna ’n casa e il ben di Dio nun manca, e di tutto ci 29 23| la limosina per amor di Dio.~ ~Fidati gli buttò in nel 30 24| nulla, e della grazia di Dio in casa sua ce ne stramoggiava; 31 24| s’accomidò a quello che Dio gli mandava.~ ~ ~ ~ 32 25| chiedeva qualcosa per amor di Dio, gli devano un quattrino 33 26| le ritirò a sé.~ ~– Oh! Dio, – scrama, – che pescio 34 27| riccamente piena d’ugni ben di Dio apparse in un battibaleno 35 29| poi ripienò d’ugni ben di Dio, e ci aggiunse anco un bel 36 29| Datemela la lettera e che Dio ve ne rimeriti, e infrattanto 37 30| Una crazina per amor di Dio!~ ~Il Re nun gliela negava 38 30| collo e scrama:~ ~– Oh! Dio, Dio! il mi’ vezzo di corallo! 39 30| collo e scrama:~ ~– Oh! Dio, Dio! il mi’ vezzo di corallo! 40 30| disgrazia. ’Gnamo, per amor di Dio! ’gnamo a ripigliarlo il 41 31| fatemi la carità per amor di Dio, e n’averete rimerito.~ ~ 42 35| e insomma d’ugni ben di Dio.~ ~In su ’l più bello che 43 35| allegri e contenti a quel Dio.~ ~ ~ ~ 44 36| raccomandato alla bontà di Dio; e accosì fece.~ ~Vienuto 45 37| andare a genio a ognuno; e Dio faccia che tutti i giovanotti 46 38| di carità per l’amor di Dio.~ ~Gianni dunque si mettiede 47 39| si raccomandava l’anima a Dio concredendo di finirla per 48 44| Butta co ’l nome di Dio, – e vien giù un busto ’ 49 46| sentire anco una mela. Ma, oh Dio! a male brighe che lui la ’ 50 47| della cesta.~ ~Insomma, come Dio volse, doppo camminato tutto 51 48| viaggio zeppo d’ogni ben di Dio, e quando l’ebbano mettuto 52 51| una macchia aspettando che Dio l’aitasse.~ ~La mattina 53 51| principia a urlare:~ ~– Oh [425] Dio, i ladri!~ ~Dice il Maestro:~ ~– 54 51| abbeneché innocente. Oh Dio, Dio! il mi’ caro bambino, 55 51| abbeneché innocente. Oh Dio, Dio! il mi’ caro bambino, il 56 51| averla spogliata ’gnuda come Dio la fece, e al Re gli presentorno 57 52| stento e il freddo.~ ~Come Dio volse a bruzzolo rimbeltempì, 58 53| pure al tu’ viaggio e che Dio t’accompagni. Ma però te 59 54| stanzone gremo d’ugni ben di Dio.~ ~’Nsenza trattienersi 60 57| ugni comodo e d’ugni ben di Dio, e lì ci stiedano sempre 61 58| mo’, sarà quel che piace a Dio, e nun occorre strapazzarsi 62 58| ch’i’ sono un Angiolo di Dio, disceso apposta ’n terra 63 60| ginocchioni e s’arraccomandi a Dio alla lesta, perch’i’ ’ntendo