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Alfabetica [« »] tatti 4 tatto 7 tavìa 41 tavola 48 tavole 4 tavolino 13 tavolinuccio 1 | Frequenza [« »] 48 coco 48 compagnia 48 mare 48 tavola 48 tira 48 voglia 47 avessi | Gherardo Nerucci Sessanta novelle popolari montalesi Concordanze tavola |
Novelle
1 2| desinare, il compare prende di tavola un pan di Spagna e dice:~ ~– 2 4| quando si furno messi a tavola, nun ci fu versi che potessan 3 4| servitori portasseno in tavola le dodici bottiglie alloppiate; 4 4| i su’ undici compagni di tavola. In sull’abbuiare ’gli arriva 5 6| quel modo si siedettano a tavola e lì mangia pure con un 6 7| abbondanza per quanti vo’ siete a tavola. Questa ’gli è una scatolina; 7 7| Come vo’ tu fare a darci tavola imbandita?~ ~Arrispose, 8 7| bere, anco meglio che alla tavola reale. Anzi, se lei vole 9 7| meglio che alla su’ propia tavola.~ ~Finito che ebban di mangiare, 10 7| ugni persona balli alla tavola del Re; e sona pure di gran 11 8| intanto si mette la zuppa in tavola; il cane allora addenta 12 8| Insomma, portata la zuppa in tavola, il cane lesto al solito 13 10| Vanno dunque a cena, e a tavola servivano soltanto delle 14 11| figliola.~ ~Quando gli erano a tavola, dice la sposa a su’ padre:~ ~– 15 12| lei gli voleva dare lì a tavola; e poi doppo, quando fussano 16 13| era, che ognuno aveva a tavola pietanze da sé, e la sposa 17 14| a casa trovass’in sulla tavola una pecora intiera arrosto 18 14| vienite ’n cucina; mettetevi a tavola e mangiate a volontà.~ ~ 19 15| fussano dimolte bottiglie in tavola, e lì mesci al Re, che finalmente, 20 16| che in salotto c’era una tavola ’mbandita, e siccome ’gli 21 16| nel salotto addov’era la tavola apparecchiata. In quel mentre 22 18| ché stiedano dimolto a tavola, i servitori gli accompagnorno 23 20| cena imbandita in sulla tavola.~ ~E pigliata la bacchetta, 24 20| lumi, e la cena in sulla tavola; sicché loro nun feciano 25 20| in quel mentre che era a tavola, raccontò tutte le cose 26 20| partire lui mettiede sur una tavola una boccia d’acqua chiara 27 20| viene a desinare dal Re, a tavola ci ha da essere anco la 28 20| Quando tutti furno a tavola che mangiavano allegramente ( 29 22| complimenti l’Angiolina s’alza da tavola, scappa in cammera sua, 30 22| di meglio in sulla [216] tavola della dispensa.~ ~E la poera 31 24| Vienite vienite.~ ~S’alzano da tavola e il Re innanzi a girare 32 25| Quando si furno messi a tavola ed ebban comincio a mangiare 33 27| maggiore fece comparire una tavola bell’e apparecchiata, che 34 31| liscia a somiglianza d’una tavola, disse il vecchino:~ ~– 35 33| nel mezzo c’era una bella tavola apparecchiata; si mette 36 34| desinare.~ ~In un mumento la tavola viense apparecchiata; vino, 37 34| era d’avanzo: insomma, una tavola da Re. Giorgio e i su’ figlioli 38 34| cucina spento il foco, la tavola insenza tovaglia e insenz’ 39 42| lavorare per nun aver letigi a tavola e a letto. Si sa, l’omo 40 44| e Giovannino mangiava a tavola sieduto, quando dalla cappa 41 48| all’ora fissata gli erano a tavola e mangiavano allegramente, [ 42 50| erano un branco di signori a tavola per su’ divertimento; ma 43 50| della città. Si metterno a tavola e tutti s’appalesavano allegri 44 53| del desinare, si vadia a tavola per sentire che robba m’ 45 53| ha regalo.~ ~Si messano a tavola l’omo, la su’ moglie e ’ 46 56| giorno delle nozze lui a tavola steva serio ’mbroncito, 47 59| quello che fornisce la tavola reale d’uccellame, liepri 48 59| Dunque l’oste apparecchiò la tavola, ma nel vino nero ci mettiede