Novelle

 1      1| campamento della su’ famiglia, e domandò, prima di mettersi in istrada,
 2      4|          con un viso da Orco gli domandò, in che modo lui aveva cucinato?~ ~
 3      5|          gli fu aperto e subbito domandò lo staccio alle Fate.~ ~
 4      5|          del Vecchietto, che gli domandò:~ ~– Ragazzina, per dove
 5      9|          con quello spettacolo e domandò:~ ~– Oh! perché fate voi
 6     12|        di dientro alla cammera e domandò a Bell’-e-fatta con chi
 7     12|        la su’ figliola sola. Gli domandò:~ ~– Che ’gli è successo?~ ~
 8     19|          ragazzo lei subbito gli domandò che voleva.~ ~Dice lui:~ ~–
 9     19|        questo Segreto addov’è? – domandò Menichino.~ ~Dice la Principessa:~ ~–
10     20|         traverso, quando lui gli domandò:~ ~– Ragazzina, in dove
11     21|         Zufilo e uno di loro gli domandò:~ ~– Ohé! D’addove gli ha’
12     23|  Nun-ti-Fidare che mangiava, gli domandò un altro pezzo di pane.~ ~
13     25|      rallegrò tutto, e [226] gli domandò al su’ figliolo chi era
14     25|           Pietro andiede a uno e domandò:~ ~– Capitano, per dove?~ ~
15     25|   infatti quell’omo e Pietro gli domandò, se lui aveva come impiegarlo.~ ~
16     28|        egli a provarmi, babbo? – domandò la ragazza.~ ~– Vovederete
17     29|          lei appena lo vedde gli domandò:~ ~– Come vi chiamate?~ ~
18     29|          e da giardinieri? – gli domandò la signora; e lui arrispose:~ ~–
19     30|         partito il Re la vecchia domandò alla sua figliola:~ ~– Che
20     31|        ne trovò un altro che gli domandò a Pipetta la lemosina, sicché
21     31|        presenzia del Re, che gli domandò, se propio lui credeva di
22     32|         Assunta la su’ madre gli domandò:~ ~– Ma che ho io da fare?~ ~
23     32|        dimolto impermalita e gli domandò quel che mai lei aveva fatto.~ ~
24     33|         il ragazzo un giorno gli domandò:~ ~– Melo dite, mamma, in
25     33|         modo mezzo ammattito gli domandò:~ ~– Che v’è egli successo?
26     34|        signora del posto che gli domandò dell’essere suo. Giorgio,
27     34|        mo’ straccio, subbito gli domandò:~ ~– Che n’ha’ tu fatta
28     37|          dal contento, e poi gli domandò:~ ~– Che ci vierresti a
29     38|         andiede a trovarla e gli domandò, se lei voleva dar via quel
30     39|       via delle mane; finalmente domandò:~ ~– Ma delle mane che ne
31     39|         bene, mamma.~ ~– Come? – domandò la Reginansospettita.~ ~
32     42|        cose da esser contente.~ ~Domandò allora la Rosina, la più
33     46|         alla su’ presenzia e gli domandò, se loro sapevano indovinare
34     46|      proposta e insenza fiato.~ ~Domandò subbito il Re, chi era quel
35     46|     picchiò all’uscio e una voce domandò:~ ~– Chi siete? che volete?~ ~
36     46|      poero innocente; finalmente domandò uno di loro:~ ~– Che si
37     46|      presenzia del Re, e lui gli domandò:~ ~– Ma che propio vo’ l’
38     50|         quella faccia scura, gli domandò se gli fusse successo qualche
39     52|          campana, sicché subbito domandò che c’era di novo:~ ~– E’
40     55|         a casa, subbito la madre domandò:~ ~– Dunque, caro figliolo,
41     56|        del Re, che al solito gli domandò, se gli garbava di fare
42     57| servitori.~ ~– Ma se ne pente? – domandòl medico.~ ~– Sì che me
43     57|       cane.~ ~– E se ne pente? – domandòl medico.~ ~Dice la Principessa:~ ~–
44     58|          n sul pulpito e che gli domandò quel che lui bramava. Il
45     59|         su’ fortuna.~ ~– Come? – domandò Fiordinando.~ ~Dice il Romito:~ ~–
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