Novelle

 1 [Titolo]|        ripetere, su per giù, il lavoro del Pitrè e dell’Imbriani,
 2      3  |        lo vedde occupato a quel lavoro strano, gli disse:~ ~– O
 3      3  |      ritornassi a casa tua? Che lavoro è questo? Di chi è questa
 4      5  |         vedrete occupato al su’ lavoro. Voi addoperatevi ad aitarli
 5      5  |        farò io.~ ~E pigliato il lavoro de’ gatti in quattro e quattr’
 6      5  |          E poi visti i gatti al lavoro, sbergola:~ ~– Buffi questi
 7      9  |         perché fate voi codesto lavoro?~ ~Ma uno de’ ciechi, tutto ’
 8     12  |         arrabbiato:~ ~– Oh! che lavoro è egli questo? Ch’avete
 9     12  | Figliola sguaiata e grulla! Bel lavoro che tu ha’ fatto, doppo
10     13  |         con questi mi’ occhi i’ lavoro male, e le mane e le labbra
11     15  |          acciaccinato a simil lavoro; e però comincia a ridere
12     15  |       moglie:~ ~– Grisèlda, che lavoro è egli questo? Oh! addove
13     17  |     svegliare; ma si messano al lavoro, e quando riviensano al
14     17  |     avea finito la Maria questo lavoro, che un’orsa spaventosa,
15     19  |        andeva in Francia per un lavoro di fabbriche e aveva fatto
16     19  |         v’adatteressi a qualche lavoro?~ ~Arrisponde Menichino:~ ~–
17     19  |   sciaura, ma purché non sia un lavoro di troppa fatica.~ ~Dice
18     20  |    campavano la vita con il su’ lavoro.~ ~La maggiore dunque diceva:~ ~–
19     22  |        starsene accanita in sul lavoro per guadagnarselo un boccone
20     22  |      omo se n’è ito a cercar di lavoro e chi sa quando torna, e
21     30  |         nella su’ stanza per il lavoro. Le ducamberiere ci si
22     30  |      sala, e quando veddano che lavoro avean fatto le camberiere,
23     32  |           Nun ti sgomentare; il lavoro ti si fa noi, e te segaci
24     32  |        annaspate, che pareva un lavoro di fate.~ ~L’Assunta nun
25     33  |   presenta.~ ~Dice:~ ~– Oh! che lavoro è egli questo? Che sia il
26     37  |        unitezza. Ma si vegga il lavoro di quest’altra.~ ~La sposa
27     37  |         cambera accanite in sul lavoro; un puntino per volta, minuto
28     37  |         che trovorno [315] quel lavoro fatto dimolto bene, e tavìa
29     42  |       la sera arritorna dal su’ lavoro per cenare. Aspetta aspetta,
30     42  |    undici, e del mangiare e del lavoro nun te ne mancherà. Infrattanto
31     44  |      grande smisurato; e questo lavoro di sentir dire: “Butt’io?”
32     46  |         di pari ampiezza, ma di lavoro differente, con marmi e
33     47  |        loro lo cavavano dal su’ lavoro, ugni sempre  accannite
34     48  |    doppo succedette il medesimo lavoro.~ ~Allora Giuseppe si fece
35     53  |       bon operante e attento al lavoro, e gliene disse di tutte
36     54  |  Toccava a Menico di sortire al lavoro, sicché lui, messol basto
37     54  |       l’acqua ’n bocca e che il lavoro lo faccia a occhi bendati.
38     54  |        zitto tavìa, e finito il lavoro gli dettano i dieci scudi
39     58  |       Berlicche?~ ~Visto questo lavoro il Padre Ceserò volse pigliarlo
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