Novelle

 1     34|      fitto:~ ~– Che n’è egli di Giorgio?~ ~Dice il fattore:~ ~–
 2     34|     Badate di ricercarlo il mi’ Giorgio, e a’ su’ figlioli dategli
 3     34| figlioli dategli da mangiare.~ ~Giorgio infrattanto in nel girandolare
 4     34|        domandò dell’essere suo. Giorgio, insenza vergogna, gli arraccontò
 5     34|        mancherà propio nulla.~ ~Giorgio credeva che la signora volessi
 6     34|    quello che vòi.~ ~La scatola Giorgio la pigliò, ma gli parse
 7     34|    qualcosa da mangiare.~ ~Dice Giorgio:~ ~– Aspettate un po’. Una
 8     34|  parevano du’ servitori.~ ~Dice Giorgio, doppo che si fu rimettuto
 9     34|      insomma, una tavola da Re. Giorgio e i su’ figlioli nun mangiorno,
10     34|       Il fattore, in nel vedere Giorgio e la su’ famiglia a quel
11     34|       Dice:~ ~– Com’è egli ita, Giorgio, questa faccenda?~ ~Arrisponde
12     34|        si pole vedere! – scramò Giorgio.~ ~– Deccolo qui dientro
13     34|        delle buscherate.~ ~Dice Giorgio:~ ~– Che! i’ nun son matto:
14     34|     Scrama il padrone:~ ~– Ohé! Giorgio, che te ha’ messo su servitori?~ ~
15     34|      andar tanto per le lunghe; Giorgio gli diede al padrone e al
16     34|      dice il padrone:~ ~– Vedi, Giorgio: questa scatola me la poteresti
17     34|         più meglio custodita.~ ~Giorgio dapprima stiede forte in
18     34|         in sulla testa.~ ~ ~ ~A Giorgio nun ci fu versi di rivederla
19     34|    limosina.~ ~Deccotelo dunque Giorgio a girandolare per quelle
20     34|      fatta della mi’ scatola?~ ~Giorgio si mettiede a raccontargli
21     34|         simile a quell’altra.~ ~Giorgio ringraziò per bene la bona
22     34|     corse infurito alla casa di Giorgio per far le su’ vendette.~ ~
23     34| vendette.~ ~Sì! ’gli era più lì Giorgio a aspettarlo!~ ~Gli conviense