Novelle

 1      1|   di rispondere:~ ~– ’Gli è giusto che paghi chi ha fatto il
 2      4|    che del sale ci fusse il giusto nelle pietanze: ma quella
 3     13|    mi garba e il paragone è giusto.~ ~E te, piccina, dimmelo
 4     15|     il su’ muletto, che era giusto, perché era di lui.~ ~Quando
 5     17|   ma che ’n fine gli pareva giusto di vedere que’ dufiglioli
 6     25|   Governatore:~ ~– È troppo giusto che tocchi stasera a la
 7     26|  staffilate.~ ~– Sì, ’gli è giusto, – dice Angiolino; – ma
 8     30|     Gli è un gastigo troppo giusto. In ugni mo’ nun ti dibandono
 9     34|     volsuto; e però sarebbe giusto che te mi ricompensassi
10     41|   voi alto. I’ vorre’ saper giusto se la cassa i’ l’ho chiappa
11     42| ubbidire, abbeneché nun sia giusto. Di me fatene pure quel
12     46|   in nella Spagna un bono e giusto Re, che lui ’gli aveva tre
13     46|    deccomi qua io. È troppo giusto che un figliolo pensi al
14     46|     dua sperduti.~ ~Com’era giusto, nello ’ncontrarsi si ricognobbano
15     47|       Eh! per questo ’gli è giusto. Ma i sono un capo-ladro,
16     50|     accosì gli toccò questo giusto gastigo per i su’ mali portamenti
17     55|    gli è robba mia e ’gli è giusto di rendermela. I’ la regalai
18     55|     disse il Re.~ ~– ’Gli è giusto, e vo’ riaverete ugni cosa
19     56|   anderà viansenza il su’ giusto premio.~ ~Di  a un po’
20     57|  che se lei nun si confessa giusto, le mi’ medicine nun ènno
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