Novelle

 1      1|            su’ Zelinda nun potiede averla. In ugni mò, voglioloso
 2     12|        e-fatta; ma perché sapeva d’averla lasciata a casa, e poi in
 3     17|         siccome la chiamavano dall’averla trovata per istrada. Ci
 4     17|            dalla borgetta, e doppo averla letta, dall’aschero si sentiva
 5     18|       lasserò che mi baci,~ ~Doppo averla raccomandata all’oste, il
 6     20|               Sicché dunque, doppo averla fatta ’struire con una bona
 7     27|         pensieri, e soltanto doppo averla cancugnata anco lei lo disse,
 8     38|           visitarla, e loro, doppo averla tastata chi di qua e chi
 9     42| disgraziata bambina, concredendo d’averla persa per sempre, e vienuto
10     42|           tagliò la manina e doppo averla ben bene baciata fuggi più
11     47|            su’ sorelle bramavano d’averla con seco: alla Caterina
12     51|            i su’ panni per prova d’averla morta.~ ~Scrama la Caterina ’
13     51|          han da’ sapere, che doppo averla bramata un pezzo finalmente
14     51|        dibandonata nel bosco doppo averla spogliatagnuda come Dio
15     53|             voandate libbero per averla saputa tienere.~ ~L’omo
16     55|         poi l’hanno apposto a me d’averla ridotta a quel mo’. Ma io
17     57|         borsa. Gradisco soltanto d’averla tra le mane e, se nun s’
18     59|           sicché Fiordinando doppo averla guardata e tastata pian
19     59|           nun sapeva come fare per averla nel su’ possesso, massime
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