1-appro | appun-conce | conci-giudi | giuns-metti | mettu-pura | purch-sbeff | sberc-svent | sverg-zufol
     Novelle

2009      4   |                egli questo? Siamo tutti conci a un mo! Ce l’han fatta!
2010     13   |                 l’ugne e tutto, la fece conciare e cucitala su del cambrì,
2011     17   |              po’ malata; che ’ntanto si concluda pur tutto tra di noi, e
2012     17   |                mentre lei è malata e si conclude l’affare tra di noi accosì
2013     48   |                 e d’accordo, e Giuseppe concludé le nozze con la figliola
2014     17   |                  e questo matrimonio si concluderà al mi’ ritorno, nun dubitate.~ ~
2015     17   |          Ungherìa; ma infine la pace la concluderno col nemico, sicché con le
2016     22   |           fissato che le nozze dovevano concludersi doppo almanco gli otto giorni,
2017     37   |                   Ma la poera sposa nun concludette nulla; steva ugni sempre
2018     47   |               nozze e con dimolte feste conclusane lo sposalizio.~ ~[393] Ma
2019     17   |               perché Ruberto corse alle conclusioni, e alla vedova gli promettiede
2020     57   |               sera c’era sempre un gran concorso di signori e signore paesane
2021     44   |         Compagnia che viene a prenderti concredendoti morto: il palazzo e’ sarà
2022     46   |            Regina e si prova a dargli a concredere che lui è Andreino.~ ~La
2023     42   |               comandi barbari, che loro concredevano dal Re di su’ mana, cominciorno
2024     28   |             dissan tante parole, che la concrusione fu la pace tra que’ du’
2025     44   |         Giovannino a quella proposta la concugnò dapprima, ma poi per nun
2026     54   |              ventun compagni, gli ebban condanna del capo mozzo in sulla
2027     27   |          Tribunale de’ Giudici, la fece condannare a morte e insenza misericordia
2028      6   |           cattive donne e birbone furno condannate a morire in quella medesima
2029     31   |                messano in prigione e lo condannorno alla morte.~ ~Andeva dunque
2030     17   |                 di cognoscere la vostra condizione vera, e mi viene anco il
2031     17   |              Ruberto sapere dapprima le condizioni della Bella Giuditta e se
2032     45   |        aspettava. ’Gnamo, ’gnamo, ti si conduce a casa dalla zia, che sarà
2033     29   |               Ora i’ son qui da voi per condurvi dal Re assieme col babbo.~ ~
2034     17   |              convento, fu menata via, e condutta a casa sua; e , in nel
2035      0(7)|            Granduchi, sì perché non più confacenti al fine della loro istituzione,
2036     57   |                 badi, che se lei nun si confessa giusto, le mi’ medicine
2037     57   |                Si seguiti, si seguiti a confessare se ha degli altri [480]
2038     52   |               malata a quattr’occhi per confessarla insenza soggezione, insennonò,
2039     27   |               balie, e loro bisognò che confessassino la verità, che la Regina
2040     57   |              poi disse:~ ~– Lei nun s’è confessata appieno. Dica su. Del rubbato
2041     57   |                  ma a un patto; che lei confessi se ha punti delitti addosso.~ ~–
2042      8   |              vecchiarella impaurita gli confessò tutto l’incantesimo e gli
2043     46   |                l capo, e che ’l capo lo conficcassino a un arpione in sulla porta
2044     59   |                 su’ riposo.~ ~Il mostro conficcò una delle torce su un candelabro
2045     54   |          segreto, e fu’ tanto giucco da confidarmi co’ una donna. Basta! oramai
2046      6   |            risveglio l’ambizione del Re confinante, sicché questo coll’assercito
2047     20   |               faccia a questa sciaurata confitta dientro al muro.~ ~Dice
2048     54   |              delle case hanno un chiodo confitto sopr’esse. I venti scudi
2049      6   |               Ostessina, accosì per nun confonderla con l’Ostessa.~ ~’Gli è
2050     33   |               però la sera, insenza più confondersi, prese il solito lume e
2051     35   |                 scommoversi:~ ~– Nun vi confondete: ’gli è quel medesimo uccellaccio
2052     39   |                  Sicché il Re nun ci si confondette più con su’ madre scontrosa,
2053     27   |                il Re a que’ racconti si confondeva a bono.~ ~Finito poi che
2054     10   |           regalo più bello e più raro a confronto di quello del fratello Antonio.~ ~
2055     49   |         successi e finirno col fare una congiura contr’a Tognarone per ritornarsene
2056     48   |               gioie, e se de’ quattrini coniati nun me ne trovo addosso ’
2057 [Titolo] |                in special maniera nella coniugazione de’ verbi. 2 Ed acciò le
2058     50   |              tutti a urlare.~ ~– Te nun connetti.~ ~E [420] lui:~ ~– I’ penso
2059      4   |              Siccome i’ ho fatta la tu’ conoscenzia in questo modo, tanto te
2060     58   |           romito e i’ ho una lettera da consegnargli nelle su’ propie mane.~ ~–
2061      9   |                      Ci s’era scorde di consegnarti anco questa chiavina. Bada
2062     12   |             tondi per regalo, se vo’ mi consegnate in nelle mane mia Bell’-
2063     26   |            compro e per forza gli furno consegne le dodici nerbate, e po’
2064     19   |        arrispose, e doppo che gli ebban consegno una bona ubbligazione scritta
2065     25   |               Mago:~ ~– Ora poi, te pòi considerarti come mi’ vero figliolo e
2066     17   |                  t’ascolto. Suggerisci, consiglia quel che ti pare, e per
2067      6   |                  volse che l’Ostessa la consigliass’in che modo si poteva fare.~ ~
2068     49   |                star bene, doppo essersi consigliate ’n segreto tra di loro,
2069     26   |              alle porte, la Carolina lo consigliava il su’ Angiolino a venderlo
2070     27   |              delle volte tra di loro si consigliavano come fare; ma il rimedio
2071     11   |               Date retta a me, ch’i’ vi consiglierò a bene. Vo’ gli avete a
2072      6   |                  ma poi, il bon core la consigliò meglio e come l’altra volta
2073     19   |               che la contentezza doveva consolare per sempre la famiglia di
2074     48   |                 ma il Re poi nun sapeva consolarsi per la perdita della su’
2075     22   |                 un gran bene, e anzi la consolava in nelle su’ afflizioni.~ ~
2076     55   |               disse:~ ~– ’Gnamo via, si consoli, mamma. M’è vienuto ’n capo
2077     53   |                ate toccol letto. E mi consolo della vostra prudenzia.
2078     40   |                aitarlo; le Fate però lo consolorno in scambio, e anzi la Capoccia
2079     47   |                lettera e all’ora che di consueto lei andeva alla Corte, quando
2080     30   |                se lo specchio si poteva consummare, dicerto a quest’ora nun
2081     26   |                 Regno; ma in poco tempo consummorno ugni cosa, e furno obbligati
2082     33   |             anni ch’i’ ti cerco e i’ ho consumo tante ciabatte! Ora però
2083     29   |            vestito da cavaglieri con un contadinotto che aveva il su’ listesso
2084      0(2)|          ToscanaVernacolo Montalese (contado) del sotto-dialetto di Pistoia.
2085     47   |                sospetto che quel mobile contenessi dell’inganno, e lo disse
2086      8   |           pescatore ritorna al lago per contentar la su’ moglie e butta le
2087     34   |              che ’gli è propio bono per contentarci d’ugni cosa. Lassatemelo
2088     48   |                 sorte dalla borsa ha da contentarmi col prendere subito moglie.~ ~
2089     48   |                 e di pietre preziose da contentarne magari il più ’ngordo; bensì
2090     19   |                aver trovo un rimedio da contentarsene ognuno, e però s’arrivolse
2091     51   |       giovanotto innamorato gli toccò a contentarsi di un matrimonio alla rifruga,
2092     36   |              che que’ du’ sventurati lo contentassino.~ ~[306] Solo  ’n mezzo
2093     17   |                e tutta la Corte s’erano contentati di fare ’l matrimonio, rinuscito
2094     39   |                     Sì sì, mamma, vi si contenterà.~ ~E ’nfatti i ragazzi rivienuti
2095     38   |                 e gli ’mprumesse che la contenterebbe subbito e a su’ piacimento;
2096     18   |            portarlo alla su’ donna, che contentona e’ n’ebbe da sfamarsi per
2097     37   |          trionfenti e camporno felici e contentoni come Pasque.~ ~ ~ ~
2098      0(3)|                Nella Poesia Popolare il contesto è più fermo a cagione del
2099     16   |                 del Mago; sicché per la continua pratica la Bellindia nun
2100 [Titolo] |              ogni libero favellare, del continuo modificandosi. Il che spiega
2101     40   |                tirata fora la borsa gli contò subbito i cento scudi; poi
2102     46   |          maestoso palazzo di cristallo, contornato di colonne quale indorate
2103     29   |         ricercarne e a domandarne per i contorni. Erano que’ dupoeri genitori
2104     35   |              una tovaglia e  prima ci contorno dimolti quattrini rubbati,
2105     49   |           finirno col fare una congiura contr’a Tognarone per ritornarsene
2106     47   |                 cotone ci fusse qualche contrabbando; ma il più piccino de’ ladri
2107     17   |                 Dunque m’aspetto questo contraccambio; che voi mantenghiate il
2108      8   |                 nun ebbe l’ardimento di contraddirla, abbeneché stesse di mal
2109     29   |                su’ Capitano, ma per nun contraddirlo, giurò come volse lui.~ ~
2110     26   |           supplica del marito nun seppe contradirci, sicché tutt’addua s’avviorno
2111     17   |             modo suo, perché lei sapeva contraffare il carattere della figliola,
2112     17   |              nun gli ho fatto nulla per contrariarla. Tu sie’ te dunque, Carluccio,
2113     15   |                 I’ nun vo’ esser sempre contrariato da te. Che tu smetta di
2114 [Titolo] |                  e qui riprodotte le ho contrassegnate con un asterisco per distinguerle
2115      8   |                 e il Re per cagione del contrassegno nun si potette disdire,
2116     19   |               occhi, e disfida ognuno a contrastar con seco, e in men che nun
2117     10   |                di questo punto in Corte contrastavan dimolto, il Re steva col
2118     57   |                spassarsi, con desinari, conversazioni, feste, e ugni sera c’era
2119     47   |              sono, e oramai e’ mi [390] conviene di starci a questi ferri”,
2120     58   |                meglio di me quel che ti convienga di fare per la salute della
2121     46   |                nun sapendo quel che gli convienisse di fare; ma finalmente,
2122     19   |                trova la prima sorte gli convieniva lassarsela scappar di mano [
2123     49   |                 che num gli viensano le convulsioni a quella nova; ma si fece
2124      0(1)|                tirate a parte parecchie copie anche in carta colorata.~ ~
2125     55   |                 in capo un velo nero da coprirgli tutta quanta la persona;
2126     51   |            mettiede il su’ mantello per coprirla, e ’nsomma la diviense su’
2127     30   |                 messo un velo grande da coprirle dal capo per insino a’ piedi.
2128     30   |               Me l’ha dato la mamma per coprirmi.~ ~Arrivi però al palazzo
2129     30   |         sciallaccio vecchio di lana per coprirsi quel su’ collo di pecora
2130     18   |             sento fresco alle rene.~ ~– Copriti meglio, – dice lui.~ ~–
2131     46   |               si trovava un mosaico che copriva il pavimento, e poi seguivano
2132     55   |              rimané di sasso e disse ’n cor suo:~ ~– Nun ne vovedere
2133     49   |                 persone che pativano.~ ~Coraggiosa la Caterina tiral catenaccio
2134     31   |            ntrepido Pipetta, – io delle corate nun glien’ho viste a questa
2135     49   |       Ficuratevi, se in nel cognoscersi corbellato ’n quel mo’, nun gli prendette
2136     18   |             buggianchio che lui faceva, coreano a vedere quel che era successo.
2137     37   |                bella testina! che belle cornina! che be’ baffetti! Babbo,
2138     17   |             paga doppia il giorno della coronazione.~ ~Avete da sapere che a
2139     54   |                 e tira fora di sotto al corpetto uno stillettaccio per ammazzarla.~ ~
2140     17   |               Ma pur troppo a’ contenti corran dietro spesso i malanni
2141     49   |              quattrini e’ giovanotti ci corrano facile in nel mondo.~ ~ ~ ~
2142      4   |                e la ’un s’è mai volsuta correggere. Anzi...~ ~Il Re però lo ’
2143     17   |                 riscote e veggo a salti corrermi addosso un’orsa smisurata,
2144     33   |               loghi.~ ~Dice lui:~ ~– Vi correrò rieto ’n capo al mondo.
2145      7   |             dimolte feste e lussuose, e corressan anco le giostre.~ ~Doppo
2146     40   |                 l’ultimo fiato. Presto, corriamo via, che c’èn’ più di cinquanta
2147     27   |                via, e si messan tutti a corrirgli dreto; ma era impossibile
2148     19   |                alla verga che la bestia corrisse quanto ’l pensiero per rimenarlo
2149     29   |                   A quel bocìo la gente corriva da tutte le parte, e chi
2150     35   |                ispalla e corri ch’i’ ti corro in su’ passi del fratello.~ ~
2151      4   |            letto, chiama gente e eccoti corrono tutti spauriti i cortigiani
2152     42   |                 qualche liepre al covo, corsan tutti e veddano la bambina
2153     17   |               per caso o rubbata da dei corsari.~ ~Dunque, si concluse il
2154     55   |     ammonticchiorno per le strade e pecortili, che lo guardie ci sudavan
2155     19   |               che sopra gli stavano tre corvacci a divorargli le budella,
2156 [Titolo] |             invenzione? Sospetto che un coscenzioso esame della Novellistica
2157     57   |                 nun ha delitti ’n sulla coscienzia.~ ~Fa il dottore:~ ~– Tanto
2158 [Titolo] |                invece correndo dietro a cosiffatte cianfrusaglie.~ ~Altri risponda
2159     53   |                 reso i trenta scudi che costavano.~ ~ ~ ~E accosì la novella2160     35   |                   Eh! il corbello pieno costerà dieci paoli. Che vi garba
2161     36   |              gli ebbano ugni cosa, come costuma in simili casi, il Re disse:~ ~–
2162     57   |              gragnola di botte ’n sulle costure, e tutto macolo e pesto
2163      8   |            addai che qui sotto gatta ci cova, e che è la fortuna che
2164     15   |              guardare, e ti vede che ha cozzato in un mortaio di marmo bianco,
2165      5   |            Brutta:~ ~– Guarda che bella creanza! Se vovienissi a casa
2166      8   |                teghe piantate nell’orto crebban su tre belle lance; e tutti
2167      6   |              vedersela d’attorno; e gli crebbe tanto l’aschero e l’odio
2168     55   |              Maestà, lei nun ha febbre. Creda, questo ’gli è un male di
2169     17   |              nel veder le su’ lagrime e credendole bugiarde, scramò:~ ~– Sciaurato!
2170      6   |               cognoscendola ambiziosa e credenzona, mulinò d’arrivare a ammazzarla
2171     17   |        Alessandro. – Perché a chi ho da creder più, a mi’ occhi e al mi’
2172     51   |                 torna il mi’ sposo, lui crederà che la colpa ’gli è tutta
2173     17   |            tutti, nun vi rivedendo più, crederanno davvero alla vostra morte.
2174      6   |                inutile, sicché finì col crederlo bell’e morto, e doppo del
2175     31   |                 pecora nun l’aveva.~ ~– Credetemi, nonno, – arrisposentrepido
2176     17   |          cervello, in ugni mo’ qualcosa credettan bene d’almanaccare per non
2177 [Titolo] |           facondia del narratore.~ ~Non credetti opportuno infarcire il libro
2178     19   |           ricchezza, e gli era manco il credito; sicché lui con la famiglia
2179     39   |                 e perché la bugia fosse creduta, ebb’anco la Regina la bella
2180     17   |               corre risico di nun esser creduti dal Principe, e che lui
2181     23   |             cavi un occhio; insennennò, crepa, a me nun me ne’ mporta.~ ~
2182     51   |                 proposta tutti risano a crepabudella, tanto gli parse buffa;
2183     14   |           serietà e cominciò a ridere a crepabudelli. La vecchiuccia, sentendo
2184      3   |               tutti e due. Andate.~ ~Il crepacore di quel povero contadino
2185     35   |               la conversazione rideva a crepapancia e lo sbeffavano a bono il
2186      7   |               l’acqua e papporno [57] a crepapelle. Il carcerieri infrattanto
2187     27   |               sposo l’aveva mantienuta, crepava dalla rabbia, e tutta invelenita
2188      4   |               sole e riunite assieme, e crepavan per l’assinto di sapere
2189     20   |               più mai, e la su’ sorella creperà dalla pena.~ ~Fisso che
2190     42   |               la Rosina s’istruiva e su crescendo negli anni diviense presto
2191     21   |             dell’altro giorno. Ate anco cresciuto la chiesta! Oh! che credete
2192     58   |               salvatichi, arrivorno sul crinale d’una montagna, e  c’era ’
2193     41   |             fora, e preso l’animale pecrini, gli saltò ’n sul groppone
2194      9   |              attieneva con le mane alla criniera dell’animale; e quello passa
2195      7   |                mobili; le stoviglie e i cristalli si sfracasciorno in pezzettini;
2196      1   |                  mucci!~ Sento puzzo di Cristianucci:~ O ce n’è, o ce n’è stati.~
2197     14   |                  uccio~ ~Sento puzzo di cristianuccio:~ O ce n’è, o ce n’è stato,~
2198     18   |        strappava i cernecchi d’in su la crocchia, e nun si poteva racchetare,
2199     48   |                e mezzo schiavo tra que’ crosti e’ si vieniva a noia; e
2200      4   |              alla su’ presenzia. A quel crosto gli pareva d’esser  in
2201     17   |                 sentirci dientro quella cruda volontà del su’ figliolo;
2202      8   |       vecchiaccia malandrina, me non mi cucchi, sai! – e insenza dargli
2203      8   |           rivolse al cane che gli era a cuccia a’ su’ piedi, e a un tratto
2204     30   |               Regno, e dargli un canino cucciolo per uno. Termine se ’mesi,
2205     19   |          affortunato, e lui, che era il cucco di su’ padre, messo in un
2206     37   |                tela da cucire, e chi la cuce più meglio dientro otto
2207      2   |         campagna ’gli è facile, che uno cucia le scarpe e a tempo avanzato
2208     21   |                 tu quel che ho pensato? Cuciamolo dientro un sacco e po’ si
2209     21   |              forza in un sacco, e ce lo cucian serrato alla rinfranta;
2210     14   |                di ammazzar la tortola e cucinarla arrosto.~ ~Appunto la tortola
2211      4   |          domandò, in che modo lui aveva cucinato?~ ~Il coco, poveromo, mezzo
2212      5   |                 sono tanti gatti; e chi cucinerà, chi filerà, chi farà la
2213     30   |                 giorni, e chi rinusce a cucirla al tu’ piacimento, quella
2214     13   |               tutto, la fece conciare e cucitala su del cambrì, mascherò
2215     13   |              cose, e anco filavo bene e cucivo. Ma ora, con questi mi’
2216     29   |            monte che pianeggiava in sul cucuzzo:  risolverno di fermarsi.
2217     14   |                un bernoccolino in sulla cucuzzola del capo: raspa con le dita,
2218      9   |                 tutti eran levati e che culizionorno alla meglio, i sette signoroni
2219     58   |            addosso tutti assieme con il cultello ’n tra le mane: il diavolo
2220     19   |             poero ragazzuccio morire il cuore; solo, insenza cognoscenze,
2221     46   |            tutta vieniva coperta da una cupola a mo’ di padiglione e a
2222 [Titolo] |               per questo che neanche mi curai di una distribuzione sistematica
2223     55   |                sentire il medico, farti curare e guarire, – dice la Sfacciata. –
2224     17   |          Giuditta.~ ~La Maria un giorno curiosa di cognoscere, perché Ruberto
2225      9   |              ncattivito, arrispose:~ ~– Curiosaccio! nun ti s’è egli detto,
2226     49   |           solingola e nun gli manchil custodimento. Addio, addio e alla rivista;
2227     51   |                 malata e nun c’è chi la custodisca e vo’ siete al caso. Nentrate
2228     47   |                è un vasetto d’unguento, custodiscilo; perché noi si potrebbe
2229     27   |           partorito; anco volse che gli custodissan bene la su’ cagna da caccia,
2230     42   |              questa sposa cobambini e custoditela, e poi vederete che del
2231      9   |                lo Stato in nelle mane e custoditemelo voi insino al ritorno: i’
2232     30   |         sincerarsi del come gli avevano custoditi: ma quando viensano i cani
2233     16   |                 messo in nella stalla e custodito e strigliato, ma propio
2234     17   |                 anco la sia una ragazza dabbene ne’ su’ portamenti? Gnamo!
2235      2   |        quattrini soliti al Soprano.~ ~– Dacceglibociò il capo de’ ladri.~ ~
2236     59   |                  scranna Fiordinando, – daccelo bianco, che nun sarà tanto
2237          | dacché
2238     33   |                bene nun ci se n’avvede. Dacci retta, nun andar via. Bada,
2239     10   |                 sulla porta del palazzo dàlle a chi sta a aspettarle.~ ~
2240     19   |               carrozza, i servitori gli dan di braccio, lo rivestano
2241     17   |               versi:~ ~ ~ ~Per nun aver danaro da pagare~ ~Da Parigi mi
2242     60   |              racconto, e fuggì ’nfurito dandosi de’ pugni nel capo e con
2243     58   |           dimolto d’avere contro voglia dannato il romito vecchio co’ su’
2244     29   |                 del desinare che gli si dànno a traverso la rota.~ ~Dice
2245     14   |          dimolte centinaia di miglia, e dappertutti i paesi addomandava delle
2246     19   |             cavaglieri in quell’albergo dappoco, e lui steva a letto per
2247      5   |                 Ma loro all’incontro vi daranno pane bianco e cacio. Poi
2248     11   |                  gli è buffa! Che me la daresti, massaia, codesta Zuccaccia?
2249     47   |          riscontrano i ladri, e vo’ gli darete a credere che io nun l’ho
2250     42   |              cercare i fichi-secchi per darglieli e tieneva il capo giù ’n
2251     22   |               essere accosì avvilita da darla per moglie a un Magnano?
2252      4   |               bene alloppiate, pensò di darle a bere a’ convitati e addormirgli [
2253     60   |             garbò e nun fece ostacolo a darlo per marito all’Argia, e
2254     17   |                 mi spoglierò ’gnuda per dartegli. Io per me ti prometto e
2255     31   |          pecoraio nun trova eccezione a dartela.~ ~Pipetta dunque se n’andiede
2256     13   |                ben avere, perché la gli dasse retta: la balia era sgomenta,
2257     17   |               nnocenti e tutta la robba datagli da’ su’ soceri, e principiò
2258      8   |                la broda della lessatura datela a bere alla cavalla, buttate
2259     27   |          mangiate, prima d’assaggiarlo, datelo sempre a lui. Con questa
2260     29   |          Davvero! – scrama Antonio.~ ~– Datemela la lettera e che Dio ve
2261     35   |               per la disperazione; poi, datosi un picchio in nel capo,
2262     36   |               stracchezza e la fame gli davano alle gambe; finalmente arrivò
2263      9   |                occhio.~ ~Dice, doppo la debita riverenza:~ ~– Signori,
2264     12   |               fece lo sposalizio con le debite funzioni, e poi la sposa
2265      0(4)|                                         Decam., G. ii, Nov. v.~ ~
2266      3   |                 nel su’ palazzo; e però deccoglielo qui, perché intendo di fargliene
2267     21   |           strada spersa e in un mumento deccotegli arrivi allegri e contenti
2268     30   |             quella sarà la tu’ sposa.~ ~Deccotele daccapo quelle tre donne
2269     10   |                bello e più raro, quella deciderà chi fra voi dua m’ha da
2270     10   |              tempo di vedere i regali e decidere chi dev’essere l’erede del
2271     47   |                 vol esser la mi’ sposa? Decidetevi ’n tra di voi, e domani
2272     10   |               lino di cento braccia! La decisione è già fatta: erede del trono
2273     58   |                 e con la moglie vecchia decrepita lei pure, insenza che mai
2274     47   |                 nun ci si merita questa degnazione. Nun ci si rinuscirebbe
2275     46   |               tante cose maravigliose e degne di esser viste. Se lei gradisce
2276     28   |                 donna. Ma i’ son sempre delia medesima idea:~ ~ ~ ~Fanta-Ghirò,
2277     25   |             qualcosa, e dopo provato si delibbererà quel che s’ha da farne.~ ~
2278     29   |            contenta di te. E però i’ ho deliberato di darti questo salario;
2279      6   |                 palazzo incantato, fece deliberazione di tienerla ugni sempre
2280     56   |                 rinserro tra que’ ferri dentati e auzzi. Si provò a urlare
2281      8   |                brighe le sette teste le depositorno a’ piedi del Re; fa il giovane:~ ~–
2282     46   |                che troppo ci vorrebbe a descrivergli tutti.~ ~Basti sapere che
2283     48   |                 Mi faccia il piacere di descrivermene la su’ persona, che forse
2284      9   |                 nun ci mancava nulla da desiderare, fiori, piante, vasche d’
2285     15   |               pronta a servirlo nel su’ desiderio; ma che siccome mi manca
2286     20   |                 a trovarlo e stessano a desinar con lui al su’ palazzo reale,
2287     39   |               tutti i giorni all’undici desinava con quelle pera, e la notte
2288     53   |            paese e in nel mentre che te desini. Bada d’ubbidire.~ ~Dunque
2289      7   |                gran stupore del Re, che desinò meglio che alla su’ propia
2290     27   |               mettere a siedere, sicché desinorno allegramente con dimolti
2291     56   |             bono: ma io ho anco un gran desio che lei mi meni a letto
2292     39   |                 bambina su’ figliola la desse a rilevare in una casa di
2293     12   |                 l’orazioni, ché Dio gli dessi almanco un figliolo; e la
2294     59   |              Portogallo nun gli rinuscì destare Fiordinando in nissun modo;
2295      1   |             sole la Zelinda e su’ padre destati si levorno diviato e delle
2296     41   |                   L’Orco a quel chiasso destato disse all’Orchessa:~ ~–
2297     15   |               fu la mezzanotte il Re si destò, e gli pareva di star male
2298     46   |         Doralice di Parigi: di più, nel destro lato della pomposa sala
2299      0(1)|             Conti Pomiglianesi. Napoli, Detken e Rocholl, 1877, pag. 136.~ ~
2300     47   |                ci corse poco che nun si dettan tra di loro que’ birboni
2301     57   |                 terza volta, che per il dettato, ’gli è quando si corre ’
2302     37   |               la nocciòla con le parole dettegli da Testa di Bufala.~ ~Scrama
2303      9   |                c’è dimolte cose.~ ~Poi, detti gli addii, Ferdinando accompagnò
2304      6   |               gli occhi spalancati.~ ~E dettogli accosì, se n’andiede fora
2305     55   |                 vetro, e cose simili, e dettosi addio, le donne partirne.~ ~
2306      9   |         riscontrare le mi’ ragazze, che devon orora ricapitar qui?~ ~Detto
2307     60   |                Tutto è tuo, a patto che diaccia per una notte con meco.~ ~
2308     35   |           giorni un asprore che ’l vino diacciava ne’ bicchieri.~ ~– Mamma! –
2309      6   |            parole del servitore, gli si diacciò tutto il sangue, e si dubitava
2310     60   |           scambio: perché io almanco e’ diacei co’ un bel cavaglieri e
2311     56   |            dientro al letto la sa; pole diacersi a su’ piacere.~ ~Il giovanotto
2312     55   |          tienevan rieto a fatica; il Re diaceva sempre con quelle robbe
2313      0(3)|              del posto e non sa bene il dialetto o il vernacolo, certo allora
2314     53   |                   No, che nun mi tocca. Diamo retta al mi’ padrone.~ ~
2315     26   |               piglino il mercante e gli diano le dodici nerbate.~ ~A quella
2316     34   |               di lavorare, e che vo’ mi diate il campamento nun me ne
2317     31   |                   Tu meriteresti che ti dibanbonassi in questo logo deserto.
2318     48   |        mezzanotte passata.~ ~Disperato, dibandona la testa ’n su’ ginocchi,
2319     17   |                 ti pole mancare da Dio. Dibandonami qui solingola nel bosco
2320     58   |                prese una gran smania di dibandonare Roma e di vederel mondo,
2321     17   |                dal rimirarla, e per nun dibandonarla, seguiva fin su’ madre nelle
2322     38   |                paese, ma che nun voleva dibandonarlo per l’affatto; epperò gli
2323     51   |               panni dalla Caterina e la dibandonarono  solingola e tutta ’gnuda
2324     46   |              questo pensieri, nun è per dibandonarvi; anzi, la mi’ idea è di
2325     53   |                 era contento che lui lo dibandonassi, perché bon operante e attento
2326     23   |                 fratello Fidati, che te dibandonasti cieco sotto a quella quercia.~ ~
2327      2   |              anco lontano; e quando lei dibandonava la casa, la lassava in custodia
2328     33   |               me vi prutesto che nun vi dibandonerò mai.~ ~Ma a questa su’ prutesta
2329     19   |                 nnanzi tutto che te nun dibandoni il mi’ Segreto, sicché o
2330     56   |               per persi e quasimente lo dibandonorno al su’ destino.~ ~Infrattanto
2331     52   |              fatto gli pago io tutti.~ ~Dibatterno un pezzo in sul si pole
2332     21   |             arrivi al mare, lo lassorno dibbandonato in sulla sciabbia.~ ~Era
2333      4   |               lui per qualche necessità dibbandonò per un mumento la cucina,
2334      5   |             picchiate ammodo; e se loro dicano: “Ficca un dito in nel buco
2335     21   |           Tanfane, che propio gli ebban dicatti di mettersi a scappare a
2336 [Titolo] |                  Montale (Pistoia)~ ~31 dicembre 1879.~ ~Gherardo Nerucci.~ ~ ~ ~
2337     49   |             tentennava ’l capo, come se dicessi di sì; poi lei si niscose
2338     27   |                mi fate que’ bambini che dicevi. I’ tornerò fra qualche
2339     28   |                 Re al confino, e lui mi dichiara la guerra. Ma io, a questo
2340      7   |            giochi, il Re fu ubbligato a dichiararlo lo sposo della Principessa.~ ~
2341     46   |            colore e di grandezza; doppo dichiarorno, che loro pure volevano
2342      7   |                 logo c’erano anco altri diciannove carcerati, che in nel vederlo
2343 [Titolo] |                 per ridurle alla comune dicitura delle altre: la quale autorità
2344      4   |        ginocchioni sul tappeto in terra dicontro alla sponda del letto.~ ~
2345     49   |                Tognarone nun fece tanti dicorsi; agguanta un randello e ’
2346     31   |                sorta, sicché presto gli diè fondo alla [279] su’ ricchezza
2347      1   |         smarriti, gli menò in cucina, e diedegli da ristorarsi alla meglio,
2348 [Titolo] |              fratelli Grimm in Germania diedero primi l’esempio di simili
2349     55   |                e che, aperta la bussola difaccia, disparì.~ ~Il Re diviato
2350     58   |            figliolo dell’Imperatore per difenderlo da qualunque assalto e per
2351     43   |               volontà, e un bastone per difendermi da chi mi  noia.~ ~Sicché
2352      6   |                ristio, nun sapendo come difendersi insenza la persona del Re
2353     27   |             temenza, ché son qua io per difendervi a tutt’omo. Com’è ita questa
2354     17   |                 alla fiera, che però si difendette tanto bene a forza di slanci,
2355      8   |                la Principessa invece lo difendeva con tutte le su’ forze,
2356     39   |              soldati per battagliarsi a difesa del Regno: prima però d’
2357     19   |                uno ’ndovinello di tanta difficilezza per una ragazza col cervello
2358     19   |               quassù a traverso a cento difficilezze e risichi per esser presentato
2359     54   |           Menico:~ ~– E’ punti nun ènno difficili: ma per certe mi’ ragioni
2360     19   |                  figliola, nun gli fece difficultà: la Principessa però in
2361     58   |                  occupato in preghiere, digiuni e penitenzie, concredendo
2362 [Titolo] |            offrire e agli studiosi e a’ dilettanti a un tempo un Testo di Novelle
2363     17   |             sola la rallevò con dimolta diligenza, e quando la fu grandicella
2364     27   |                 in sulla testa.~ ~– Eh! dille grosse, almanco, – bociorno
2365     30   |                a quel mo’ la vecchia si dilontana.~ ~Passano dunque otto giorni,
2366     46   |               possibile che no’ potiamo dilontanarci. Qui ci si sta troppo bene;
2367     60   |                     Ma che posso propio dilontanarmi al sicuro che la mi’ sposa
2368     33   |               lo lassassi fare e che si dilontanassi da lui; si dissano addio,
2369     36   |                 che Chiara Stella fusse dilontanata dal palazzo e mandata dal
2370     37   |                   Soltanto quando furno dilontanati per un pezzo, tutt’a un
2371     33   |               che avete paura? Ch’i’ mi dilontani e nun torni ma’ più? Oh!
2372     17   |               fitti all’intorno, che si dilungavano per di molte miglia, e da
2373     34   |            figlioli nun mangiorno, che! diluviorno; dientro il corpo nun gli
2374     20   |               un po’ di giudizio nun mi dimanderessi de’ fatti mia.~ ~– Andate,
2375     17   |               su quel che lui gli aveva dimando, e tra di sé pensava:~ ~–
2376     21   |                   O com’ha’ fatto – gli dimandorno – a diventar tanto ricco?~ ~
2377     27   |              ebbe ingollato principiò a dimenarsi e a buttarsi a pancia all’
2378      1   |                 canti, de’ nitriti, del dimenìo dell’ale e con lo sbattere
2379 [Titolo] |              notare il raccontatore, lo dimenticai, come si vede in quelle
2380      1   |                 c’è pericolo che lui la dimenticasse mai, e badava che nulla
2381     60   |               fu seppellito ’n fondo al dimenticatoio.~ ~Questo giovanotto, chiamato
2382     60   |              poi le donne son di natura dimenticone in sullo spasso degli amanti;
2383     55   |                Codesta balia la nun sta dimolito lontano. Abbadi;  sotto
2384     45   |                 della robba morvida con dimoltunto e trincava vin bono
2385     17   |             cristiana nun ci avea fatto dimora.~ ~Genti mia! quando la
2386     22   |               trovò nell’obbligo di nun dinegargliela al Magnano la figliola.
2387     17   |                 bona ragione. Nun me la diniegate questa grazia di sposare
2388     42   |             quella vecchia scontrosa si diniegò assoluto, e per cavarsi
2389     48   |                pareva dimolto difficile dipartirsinsenza vienire ’mpedito.
2390     17   |                  Dice il Re:~ ~– Questo dipende da quello che t’ha’ comandato
2391     46   |                tra le travi eran quadri dipinti; e ne’ loggiati da ugni
2392     11   |            ritratto, in piccolo, accosì dipinto in una medaglina da tienersi
2393     17   |              Carluccio erano la mattina dipoi assieme a cavallo e avviati
2394     47   |          ndettato siccome ’gli aveva da diportarsi; poi chiamò un garzone e
2395     35   |                come? In che mo’ ti siediportato con loro?~ ~– Guà! – arrisponde
2396      9   |                io costì dientro e tu mi dira’ chi siei e chi son quelli
2397     43   |         tovagliolo, e ugni volta che te dirai: Tovagliolo, apparecchia,
2398 [Titolo] |          presente vanno raccogliendosi, direi quasi con febbrile attività,
2399      0(1)|           Filosofia e Lettere, ec., ec. diretto da F. Fiorentino, vol. iii.
2400     60   |                 porta pena, accosì vo a dirglielo alla signora quel che lei
2401     42   |                Rosina:~ ~– E te anderai diritta all’Inferno con questo delitto
2402     28   |           Tonino, che bepali svelti e diritti! Se s’avessano a casa, quanti
2403      4   |               lunghe, lui la richiese a dirittura per su’ moglie legittima.~ ~
2404     48   |                 legname, gli rinuscette dirizzare una casetta discreta a comido
2405     29   |                assieme all’Adelasia, si dirizzorno in verso un bosco folto,
2406     47   |                 un bel pezzo, perché, a dirla stietta, lui aveva una gran
2407     22   |             stargli sottoposta e di nun dirne male, anco se lui è cattio.
2408     17   |               Re, che mi sono scordo di dirvi che per nome si chiamava
2409      8   |             essere dimolto sturbato da’ disagi sofferti e dimolto stracco,
2410      3   |                  voparlare con seco e disaminarla sul su’ talento. Ma badi
2411     46   |                Andreino ’gli ebbe tutto disaminato, pensò che fusse l’ora d’
2412     23   |                 de’ nostri ’nteressi si disaminerà tutt’i dintorni. Principiamo
2413     17   |             della Maria.~ ~Quella madre disamorata e barbara subbito gli prese
2414      4   |                Maestà s’arrabbiasse del disappunto a mensa. E però la mi perdoni
2415     51   |       finalmente, quando gli parse, gli disaudì que’ regnanti, perché gli
2416     12   |             preghiera viense finalmente disaudita, perché la donna s’accorse
2417     17   |       Alessandro, rivieni in te [164] e discaccia la nebbia che tu ha’ negli
2418      8   |           indugio il giovane fusse [66] discacciato per forza.~ ~Gli conviense
2419     38   |          incattiviti a bono, a spintoni discacciorno Gianni fora di , e il
2420     48   |                nella su’ città nativa e discendé a uno de’ primi alberghi,
2421     48   |             figliolo che séguiti la mi’ discendenza. Ma siccome te e’ ti palesi
2422     48   |                a mezzo d’un corridoio a discesa, dallo sbùffito dell’acqua
2423     58   |                 sono un Angiolo di Dio, disceso apposta ’n terra per quest’
2424     29   |            Adelame i’ nun vo’ che te ci discorra, e se te seguiti, lui l’
2425      1   |                  e tutti i santi giorni discorrendo con lei nel giardino sempre
2426     15   |           perché e’ ti vol cognoscere e discorrer con teco per via delle tu’
2427     11   |                su’ dama accanto, e  a discorrergli serrato, e che lui gli voleva
2428      4   |              affacciato, e sentiede che discorreva con qualcuno di fori:~ ~–
2429     23   |               piedi e po’ dudonne che discorrevan forte tra di loro o pareva
2430     27   |               ragazze, tutte da marito, discorrevano intra di loro, sicché dalla
2431     29   |              gli dice:~ ~– I’ so che te discorri con Adelame.~ ~Dice lei:~ ~–
2432     58   |              Vieni alla mi’ grotta e si discorrirà un po’ assieme.~ ~Vanno
2433     57   |                giovanotto e principiò a discorrirgli.~ ~[473] Dice:~ ~– Ma lei
2434     48   |                di su’ gradimento che ci discorriva alla rifruga, e poi la figliola
2435     36   |               omini tacciono e le donne discorron di più; il contadino ’gli
2436     24   |                 e che gli eran satolli, discorsano del più e del meno in quel
2437     51   |              scolara in una villa reale discosta dalla città, e al Maestro
2438      7   |          nunistante no’ si resta accosì discosti, che quasimente pare ci
2439     48   |        rinuscette dirizzare una casetta discreta a comido del Re e suo, con
2440     50   |           nteresso.~ ~Nascette una gran discussione e la Marchese dovette fuggire
2441      8   |             contrassegno nun si potette disdire, e gli bisognò, abbeneché
2442     26   |               Angiolino:~ ~– Che! I’ ho disegnato di regalarlo al Re questo
2443     12   |               quando sia compito il mi’ disegno. Va’ intanto nell’appartamento
2444     31   |                 tuo.~ ~E accosì loro si diseparorno, un di qua e un di , come
2445     17   |                 anzi facessi ’n modo di disfarsi tanto di lei che de’ figlioli
2446     19   |           visiera giù ’n sugli occhi, e disfida ognuno a contrastar con
2447     19   |                 È un gran risico che te disfidi, e de’ più toghi e ’sperti
2448      4   |              gagliardi e garbati, e’ vi disfido a votarne una per uno alla
2449     48   |             mentre però che Giuseppe si disfogava tra sé e sé, deccoti sbucano
2450      7   |                Ora va’ pur via e non ti dismenticar di me.~ ~Il ragazzotto,
2451      8   |                 moglie lo scongiurava a dismetterne il pensieri, e gli disse,
2452     19   |               ma pur troppo cresciuti a dismisura, e si sconfondeva ogni 
2453     29   |           parrebbe vero! Appunto i’ son disoccupato.~ ~Dice il mezzano:~ ~–
2454     39   |           nemmanco chi è! Te dunque voi disonorarti addirittura?~ ~Ma per ragioni
2455     17   |                essere qualche vagabonda disonorata, oppuramente una bastarda?
2456     47   |                ha’ a chiedere un prezzo disorbitante, perché nun possa comperarla
2457     29   |               era trascurato e tutto in disordine. Adelame ci si mettiede
2458     51   |               nvetriata ’n sul grugno e disparisce.~ ~Il Maestroncattivito
2459     58   |           perché il giovanotto ’gli era disparso diviato, e non gli rinuscì
2460     17   |                nun piagnessano e nun si disperassen per lei, perché tanto se
2461     17   |               la partenza, abbeneché si disperassi e piagnessi a calde lagrime;
2462     11   |                la balia:~ ~– Eh! nun vi disperate; il rimedio i’ l’ho bell’
2463     30   |                sicché piagni piagni, si disperava a bono, quando deccoti che
2464      4   |                al coco, per metterlo in dispero, e perché Sua Maestà s’arrabbiasse
2465      8   |         Principessa a quel proposito si disperò! Scrama:~ ~– Ma dunque,
2466     39   |                bagnato, in nel trovarsi disperso per quel bosco con la paura
2467     14   |           Principe rimase male, e tutto dispiacente riserra la cassetta e ripiglia
2468     12   |                disperato. Stevan dunque dispiacenti lui e la moglie, e ugni
2469     46   |           Gugliermo, dapprima e’ n’ebbe dispiacenzia del caso successo, ma poi ’
2470     40   |                 d’avere almanco di gran dispiaceri.~ ~Ma il Principe ostinato
2471     22   |              Angiolina questo passo gli dispiacessi a bono, nun ci fu versi
2472     58   |                 gran bene; soltanto gli dispiaceva di vederlo ugni sempre pensieroso
2473     20   |              ritrovi i fratelli, i’ son disposta ad ugni cosa. Del coraggio
2474     34   |           allocco!~ ~ ~ ~Chi del suo si dispotesta,~ ~Gli andrebbe dato un
2475     21   |               volevano diventar padroni dispotichi di tutta la mandria insenza
2476      4   |                 altro era male di amore dispregiato, e i medici nun sapevano
2477      6   |         almanaccò il rimedio, che fu di disseparare a ugni patto i duannamorati,
2478     31   |             faccia preparare una stanza disseparata, e che ci sia il forno e
2479     37   |                 le serrò in du’ cambere disseparate e gli diede la libbra di
2480 [Titolo] |                Non mi sono proposto una dissertazione intorno alla Novellistica
2481     53   |               gliene disse di tutte per dissuaderlo:~ ~– Che vo’ tu? Doppo venticinqu’
2482      0(2)|              sentute arraccontare e po’ distendiate ’n su la carta~ ~
2483 [Titolo] |     contrassegnate con un asterisco per distinguerle dalle rimanenti che mai
2484 [Titolo] |          trovassero in contrasto con le distinte da asterisco, queste ho
2485     58   |                 vedeva.~ ~Lui camminava distratto alla sbadata insenza sapere
2486 [Titolo] |                 neanche mi curai di una distribuzione sistematica delle Novelle
2487     46   |                 a bruciargli ’l Regno e distruggerlo assieme con la famiglia
2488     49   |          Manetta, bolli bolli, finì con distruggersi per l’affatto, che nun ce
2489     17   |               concredendo che le fiamme distruggessan la Principessa e i su’ figlioli.~ ~
2490     17   |               ombra, e per nun avere il disturbo e il sospetto della mi’
2491     29   |                Alla legge umana, perché disubbidisti al padre e al Re, e sappiate
2492     22   |              sarebbe che la legge fusse disubbidita. Il Re ’gli ha bandito che
2493     49   |                l’ho gastigata per aermi disubbidito, e te nun essere ardita
2494      6   |          rifacessi con la su’ pelle, se disubbidiva e nun s’arrapinassi poi
2495     49   |                 e s’i’ nun bociavo, vodisubbidivi al mi’ comando. Per questa
2496     23   |                 su’ fratello, e con una ditata si cavò anco quell’altr’
2497     27   |                che ci comandate, nonna. Ditecelo quel che no’ s’ha da fare.~ ~
2498     38   |                novella:~ Se vosapete, ditela più bella.~ ~ ~ ~
2499     20   |                 Addovènno? Per carità, ditemelo. Ma che son morti loro?~ ~–
2500     29   |              così termina la novella:~ ~Ditene, se vi pare, una più bella.~ ~ ~ ~
2501     36   |               po’ di geranio, un po’ di dittamo, delle rose, delle viole
2502     39   |         strapazzava, e nun sapendo come divagarsi, un giorno prendette lo
2503     58   |        qualunque assalto e per tienerlo divagato e allegro in nelle su’ ubbìe.~ ~
2504     12   |               Re avessi sonno, c’era un divano, sicché fece qualche complimento
2505     23   |              voleva mai aspettarlo e lo divariava tanto, che Fidati per raggiugnerlo
2506     55   |          Insomma, i’ ho delibberato che divenghiate Regina, e son sicuro che
2507     17   |            ferma delibberazione che vodiveniate mi’ legittima sposa. Nun
2508     17   |              gli concedé di sposarmi, e diventai accosì Principessa e subbito
2509     29   |           spesso l’Adelasia, e finì col diventarne innamorato e l’Adelasia
2510     13   |             Insomma e’ s’accordorno che diventassi moglie del figliolo, e bandirno
2511      1   |             tesori, e n’ha una dovizia, diventavano vostri senza contrasto.
2512     51   |               gli ho ’mprumesso che lei diventerà la mi’ moglie a ugni patto,
2513      1   |                 voglio, signore: ma nun diventerò mai la vostra sposa.~ ~E
2514      4   |            ridere la Principessa, e’ tu diverràricca sfondolata. Me l’
2515     33   |                casa il figliolo, che si diverta per il giardino, e quando
2516     59   |          signora dimoltostruita; e si diverte a visitare le cose rare,
2517      4   |             scherzi e colle su’ novelle divertenti.~ ~Arrivi alle frutte, il
2518     55   |               c’era propio nulla che lo divertissi, e a vista d’occhio insecchiva
2519      9   |                  visitali a uno a uno e divertiti, ché da vedere c’è dimolte
2520     50   |            mutria di malcontento, e’ si divertivano a sbeffarlo e i su’ amichi
2521     31   |                 il patto con Pipetta di dividersi la mancia, che gli sarebbe
2522     32   |                  ho delibberato che vodiviengate la mi’ sposa. Una simile
2523     19   |             addoperi a tu’ piacimento e divienghi omo ricco e affortunato.
2524     48   |       oppuratamente a libberarla perché divienisse la su’ legittima sposa.~ ~
2525     42   |              aspettò, ché i su’ bambini diviensano grandi abbastanza da poter
2526     17   |                 casa. Ecco perché lei è divienuta gelosa del su’ sangue e
2527     17   |             Maria co’ su’ figlioli, già divienuti grandicelli, e la Maria,
2528     32   |                 bastone, che accosì lei divierrà brutta.~ ~Abbeneché un po’
2529     52   |              nova! E i’ ti prumetto che divierrai la mi’ legittima sposa a
2530     51   |                stralunare gli occhi e a divincolarsi ’n sulla ciscranna; ma la
2531     21   |          tienevano in combutta, insenza divisioni, ma ugni cosa assieme.~ ~
2532     57   |                    E con la fame che ci divora? aggiunsel fratello più
2533     25   |             vetturini e i cavalli e gli divoran tutti in un lampaneggio.~ ~
2534     19   |              gli stavano tre corvacci a divorargli le budella, sicché quasimente
2535     39   |               gli animali salvatichi lo divorasseno, gli viense di natura l’
2536     21   |       luccichenti, Manfane e Tanfane si divoravano dall’astio.~ ~– O com’ha’
2537     55   |            campagna, e il Re disse:~ ~– Doccovi per il vostro bon servizio,
2538     46   |                 Mi ci porta qui un caso dolente. I’ ho il babbo cieco, e
2539     50   |            sentiva troppo bene, che gli doleval capo e che aveva bisogno
2540     15   |                 materasse, e si sentiva doliccicare dappertutto. Tasta e s’accorge
2541     45   |              ora si riscoté con un gran dolo di corpo, e ’n camicia al
2542     60   |                cagnolino scherzoso e te domandami pure tutto quel che ti nasce
2543     30   |                  voglio? E aete core di domandarlo? – arrispose la su’ figliola. –
2544     17   |               mi vole fare del male col domandarmi delle cose, che nun devo
2545     29   |                inutile a ricercarne e a domandarne per i contorni. Erano que’
2546     37   |              arditezza di picchiare per domandarvi un po’ di ricovero.~ ~Arrisponde
2547     42   |            detto accosì, perché è vero. Domandategli da parte mia a Sua Maestà,
2548     10   |                E perché no? – dissano i domandati.~ ~– Lei tutti i giorni
2549     50   |                 amichi ugni po’ po’ gli domandavano:~ ~– Ma te che hai? Che
2550      3   |                 guardarvi, e poi lui vi domanderà, che mestieri vofate.
2551     41   |               Dice Orlandino:~ ~– I’ vi domanderei un piacere e vi do pure
2552     54   |             diceva a Gigiuccio:~ ~– Che domine di sorte han tocca Menico
2553     32   |              per nun buscarne da quelle donnacce birbone.~ ~Dunque va la
2554     56   |              giovanotto ardito e un po’ donnaiolo, e [464] a male brighe che
2555     55   |                 in nel [457] vedere una donnarella tutt’acciaccinata d’attorno
2556     17   |              della su’ passione per una donnicciolagnota e si vergognava di
2557     42   |               del bosco, che disse:~ ~– Donnine! Pigliatela con voi questa
2558     14   |              Morgana ritta ’n piedi; un donnone smenso da far paura, con
2559 [Titolo] |          avventure fortunate di giovani donzelle, e tutti que’ fatti maravigliosi
2560     46   |            stevano immobili più paggi e donzelli ’ricantati in atto di prendere
2561     17   |                 e a ugni ’mpiegato paga doppia il giorno della coronazione.~ ~
2562     46   |               Antipasso; e, finalmente, Doralice di Parigi: di più, nel destro
2563     46   |                  ora corre l’anno, e i’ dormii con voi, vaga e cortese
2564     28   |                 Se lei vole, stasera si dormirà assieme.~ ~Prima di mettersi
2565     27   |           cammere, e insaccato il letto dormirne della grossa.~ ~Quando si
2566     55   |                che le donne cenasseno e dormissano  nel palazzo, e il Re
2567     60   |             virtudioso in scambio d’una dormita per una notte assieme al
2568      3   |         potiedano albergare al coperto, dormivan per le piazze insin sotto
2569     45   |               di notte nun mi levo mai: dormo.~ ~Ma doppo dormito qualche
2570     54   |                Loro mangiano, vestono e dormon meglio e ’nsenza durar fatica.~ ~
2571     57   |                 i’ mi leverò la fame di dosso cofichi bianchi; si vederà
2572      4   |       contentarla, gli regalò una bella dote, la sposò da sé e poi gli
2573     46   |           bronzi e ornati fatti da mano dotta, e da quest’archi per du’
2574 [Titolo] |                e ne seguirono le orme i dotti di Europa sol per mera servile
2575      4   |                 impromettergli al finto dottor di ubbidire a’ su’ comandamenti;
2576     19   |         Portogallo ’gli ha una figliola dottora, che ’ndovina qualunque
2577 [Titolo] |     cianfrusaglie.~ ~Altri risponda con dottrina più salda e con argomenti
2578     17   |               via, ma per su’ disgrazia dovè fare la medesima strada
2579      2   |          battesimo i’ sarò pronto a mi’ doveri.~ ~La Caterina però nun
2580     36   |                scritto, che ’l currieri dovessessere impiccato nella settimana.~ ~
2581 [Titolo] |                  a prima vista, che non dovessero aver attrattiva se non se
2582     35   |           Passano de’ giorni e ’l Savio dovettire al mercato per le su’
2583     27   |                 Questa scatolina nun la dovrete aprire altro che quando
2584     59   |                 è guasto l’incanto. Ora dovrò andarmene a Parigi per otto
2585     15   |               un bel giorno tu averesti dovuto arritornare a casa tua!
2586     28   |               carriera, con uno de’ mi’ dragoni sopr’esso. Sta’, sta’! deccolo.~ ~
2587     38   |                 e pian piano sdrucolato drente al fosso gli rinuscì di
2588      5   |               in sulla scala. Quando fu drentro al salotto gli profferirno
2589     42   |               una fame da lupi, andando dritto al segnale della sembola
2590      2   |                 ci rizzò una vendita di drogherie e di vino.~ ~Ora, lassamo
2591     17   |            sicché Alessandro, nella su’ dubbietà e ’nnamorato com’era della
2592     30   |                 di Pecora, nun c’era da dubitarne, ’gli aveva vinto.~ ~Dice
2593     17   |              momento che , ma che nun dubitassi, perché lei voleva in ugni
2594     19   |                 guardie.~ ~In sul primo dubitavano per insino se proprio era
2595      0(5)|           chiarezza si mostra maggiore, dubito se il racconto non siasi
2596     37   |                 quel mo’ la Testa, e si dubitò di qualche incantesimo.
2597      7   |                   Il ragazzotto, un po’ dubitoso della verità, prese que’
2598     17   |               148] assemblea di Baroni, Duchi e Cavaglieri, che la guardavano
2599     54   |                 dormon meglio e ’nsenza durar fatica.~ ~Ma Gigiuccio arrispondeva:~ ~–
2600     29   |                  che vôle? I’ nun posso durarla a questo mo’.~ ~Dice il
2601     19   |          spasseggiata, abbeneché la gli durasse dimolti giorni: ma finalmente
2602      9   |             mezzo allocchito dalla pena durata; ma doppo rinviolì a poco
2603     14   |              Principe gli girava d’aver durato tanta fatica, perché gli
2604      8   |                diedano udienza, rimasan dure come massi, e finalmente
2605     16   |               tavìa, la contentezza gli durerà di sicuro.~ ~ ~ ~
2606     29   |            ciuco per portar la soma? Si durerebbe meno fatica e si potrebb’
2607          | Ecce
2608      8   |          ugnette le ferite, e miracolo! eccoteli che s’arrizzano in piedi
2609      1   |                al cespuglio delle rose, eccotelo che sbuca fori con la su’
2610      5   |               la vecchia gli disse:~ ~– Eccovela qui bell’e ammannita per
2611      0(2)|          Pistoia. Milano, G. Fajni e C. edit., 1865. – Saggi del vernacolo
2612      0(1)|                 tipi di Francesco Vigo, editore, 1877, pagg. 53, 114, 125,
2613     51   |                s’appalesava gentilina e educata per ugni lato e una brava
2614     46   |              nove mesi se ne veddan gli effetti, perché lei parturì un bel
2615      2   |               risoluto e lo chiamò:~ ~– Ehi! galantomo, i’ vorrevienire
2616 [Titolo] |                 invasioni della cultura elementare, e quindi va ogni , come
2617     58   |                quando morì su’ padre lo elessano per Imperatore.~ ~ ~ ~
2618     46   |              Roma, Isabella di Ferrara, Elisabetta e Leonora di Mantova, Varisilla
2619          | ell’
2620     59   |               quando gli vedde aprire l’elmo e lo ricognobbe, s’arrovesciò
2621     12   |                 Bella! A fargli anco un elogio, la somiglia un po’ a Bell’-
2622     41   |        ruzzolare le nocciòle su per gli embrici. L’Orco a quel fracassìo:~ ~–
2623     55   |                  e se nun ti sbrighi, t’empiol grugno di stiaffi.~ ~
2624      8   |          persone vive e la grotta ne fu empiuta.~ ~I fratelli a male brighe
2625     30   |                 voglia di sapere addove ènnite tante crazie ch’i’ v’
2626     19   |              Bada, degli altri quassù c’enno arrivi, ma ’ndietro non
2627     18   |                  Insomma, gli rinuscì d’entrarci.~ ~Nell’orto nun c’era anima
2628      7   |           carcerati, che in nel vederlo entrare gli diedano il “benvenuto”
2629     18   |                 nun c’era versi che gli entrass’in bocca se no altro che
2630     38   |           possesso nun n’aveva, tutte l’entrate lui le cavava dalla lampana:
2631      4   |                 cucina per vedere chi c’entrava di niscosto a sciupinare
2632     57   |                  sicché in ugni bottega entravo a pigliare insenza ristio
2633      1   |                a caso, in sull’abbuiare entrorno in una selva e vi si persan
2634     46   |            cavaglieri valorosi, Muzio e Ercilio sostegni delle briglie,
2635     46   |                delle briglie, Tebaldo e Ercole Strozza sostegni delle staffe.~ ~
2636     52   |            doppo mortol Re su’ padre, ereditò il Regno e la corona, e
2637      6   |             Strolaga, doppo tutti i su’ esami:~ ~– Bell’Ostessa, vo’ siete
2638      4   |           quella cucina; poi si messe a esaminare per bene le vicinanze dell’
2639     57   |            finto medico, con la scusa d’esaminarlo lo prendé assieme alla borsa
2640      6   |              mano.~ ~La Strolaga gliela esaminò con garbo e poi gli disse:~ ~–
2641     18   |               un figliolo di Re. Guà! l’esca accanto al foco! S’innamorò
2642     26   |               fu portata e pronti per l’esecuzione, e la gente badava a scramare:~ ~–
2643      6   |               morire. Ammazzanti via, e eseguisci senza indugio il su’ comandamento.~ ~
2644     29   |                  e se te seguiti, lui l’esigilo dal Regno e te ti serro
2645     15   |              cavalla pregna e contava d’esitarla a bon guadagno. Dunque il
2646 [Titolo] |          rappella3~ ~ ~ ~che significa, esporla con intarsi più o men bene
2647          | essendosi
2648          | esserci
2649      7   |               peggio accoccolare, doppo essercisi accomido un po’ di lettuccio
2650          | essi
2651     17   |        Alessandro che la Maria rimasano estatichi e stevan per aprir bocca,
2652     17   |                lo condusse diviato agli eterni riposi: sicché dunque la
2653     48   |                 cinque giorni e un lume eterno per vederci; poi richiusan
2654 [Titolo] |            seguirono le orme i dotti di Europa sol per mera servile imitazione?~ ~
2655 [Titolo] |                maggior rilievo e di più evidente utilità, lo perde invece
2656     55   |                 con grand’allegria, con evviva e battimani, e lei ballava
2657          | eziandio
2658      0(1)|            Lettere, ec., ec. diretto da F. Fiorentino, vol. iii. Napoli,
2659     48   |      industrioso, Giuseppe almanaccò di fabbricarsi una barchetta con la scusa
2660     40   |                Fate con la su’ virtù lo fabbricasseno quest’altro padiglione e
2661     48   |             passatempo, e quando l’ebbe fabbricata, tutti e’ giorni si metteva
2662     38   |                 di menarmi con seco, mi fabbrichi un palazzo con un giardino
2663     49   |                de’ cenci e una maschera fabbricò una fantoccia della su’
2664     33   |                in sul ponte; e il primo fabbro a bucarlo nello stomaco,
2665     58   |                 un masso diverse brutte facce, e ’mpostati gli stioppi,
2666     39   |                  n famiglia e faceva le faccendole adatte via via alla su’
2667      2   |                 occhiacci neri, con una facciaccia propio ispaventosa.~ ~Era
2668     27   |               sì, – scramò la moglie, – facciam pure accosì. Si pole anco
2669     31   |                  disse il vecchino:~ ~– Facciamola qui la partigione. Tira
2670     57   |                cavarsi la fame. ’Gnamo, facciamone una scorpacciata.~ ~Nun
2671      9   |              accomidare a ugni cosa. Mi faccian, via, la carità d’albergarmi.~ ~
2672          | facciano
2673     46   |              dell’Isola, e propio sulla facciata del palazzo ci steva un
2674          | faccio
2675      6   |                con la mamma, ora invece facean capo all’albergo per la
2676      4   |            Allora Giovanna l’accontentò facendogli la storia sua insino a quel
2677     19   |                 sicari, perché loro gli facessano il tiro.~ ~Dissan quelli:~ ~–
2678     17   |               poi s’arracomandò che nun facessin ribillioni per la su’ morte,
2679     11   |                pian pianino, perché nun facessino dimolto rumore. Ognuno subbito
2680          | facevi
2681 [Titolo] |         commessi, giusta l’ingegno e la facondia del narratore.~ ~Non credetti
2682     54   |                 ciuco i boscaioli e son faggiti. È più meglio nun lo toccare,
2683     22   |              col burro e companatico di fagioli e di baccalà, e gli toccava
2684     54   |               grattandosi la zucca:~ ~– Fagiolo, granturco, pisello!~ ~Ma
2685     47   |                 padroni del baccellaio. Fagliela, Tonino, questa grazia.~ ~
2686     13   |              munete e messo a ordine un fagottino di panni, la mattina fuggirno
2687      0(2)|   sotto-dialetto di Pistoia. Milano, G. Fajni e C. edit., 1865. – Saggi
2688     49   |                 gli abbia la vista d’un falcaccio? Che sia monta ’n sul comignolo
2689      9   |                credé un animale. Fa una falcata, l’acciuffa e [78] se la
2690     42   |              della Corte con quelle sue false.~ ~Doppo, il Re con gran
2691     17   |               di Parigi sur uno scritto falso, che alla Corte credettano
2692 [Titolo] |                mi son presa, perché m’è famigliare il vernacolo montalese e
2693     46   |            statue rappresentavano tante famose donne, compagne nel vestiario,
2694     59   |             Portogallo; e de’ guerrieri famosi n’erano [497] arrivi da
2695 [Titolo] |              attrattiva se non se per i fanciulli, quando stizzosi o annoiati
2696     51   |                 que’ prati.~ ~Dice:~ ~– Fanciullina, che saresti contenta di
2697     17   |              quando il sole spuntò, una fanfara di corni sonò la diana e
2698 [Titolo] |             hanno come poemetti in rima Fanta Ghirò, Fiorindo e Chiara
2699      8   |                ragionamenti, e la donna fantasticava cercando qual era il meglio
2700 [Titolo] |         raccolta di queste maravigliose fantasticherie del popolo: né manca chi
2701     17   |               anco avean fabbricato dufantoccini rifasciati e col viso e
2702     15   |                lui n’ha bisogno. E come fara’ tu con questi tre lucignolini
2703          | farai
2704          | faranno
2705     51   |                 mo’ nun fusse ardito di farcela nentrare.~ ~Sicché dunque
2706     28   |                 quante ma’ rocche ci si farebbano.~ ~– A casa, a casa! – sbergolò
2707          | faremo
2708          | farete
2709     46   |             Andreino dalla presenzia di Farfarello, e andato al porto di Brindisse
2710     39   |               Del male nun s’ha idea di farglielo. Oramai quel che è stato,
2711     35   |              più giucco che mai leva ’n faria le ’mposte dell’uscio da’
2712          | farle
2713     14   |                c’era stato ma’ verso di farmela comperare.~ ~La Fata daccapo:~ ~–
2714      4   |          palazzo, nun vi fracchienete a farmelo assapere, ch’i’ lo so da
2715     52   |         discorsi gli rinuscì davvero di farsela regalare quella borsa maravigliosa,
2716     52   |               Ficurarsi! Nun stettano a farselo ripetere per duvolte lo ’
2717          | farsene
2718     19   |                  ferita, e che se l’era fasciata con la pezzola della Principessa,
2719     55   |                 mettiede a opera per la fasciatura, e prova di qua, prova di
2720     55   |              aspetta! infrattanto i’ ti fascio io com’i’ so.~ ~E scesa
2721     15   |              Qui ’gli è lo sbaglio; vofaterro; il muletto l’ha figliato
2722     30   |              sicché soltanto delle mane fatate dovevano aver lavorato a
2723     39   |              ragazzi.~ ~– Ma sì, mamma, fatecelo questo piaceredissano
2724     43   |              piccino e nun busco nulla. Fateci la carità, che no’ siem
2725     11   |                 zuppa mi garba dimolto. Fategliene fare un’altra compagna a
2726     29   |             sgomenta.~ ~Dice il Re:~ ~– Fatelo salir su, ch’i’ lo vovedere
2727     27   |                  Dice la sposa:~ ~– Oh! fatemegli vedere i mi’ bambini. Dov’
2728          | fatene
2729     17   |                 loro.~ ~Dice il Re:~ ~– Fatevi innanzi ’nsenza sospetto,
2730     19   |                vetta di quella Montagna faticosa;  ci si vedeva un palazzone
2731     53   |            zuccone i’ sostato! Com’ho fatt’io a nun arricordarmi per
2732     17   |            giungano in sulla sera a una fattorìa del Re, con gran boschi
2733 [Titolo] |               ogni , come ogni libero favellare, del continuo modificandosi.
2734     48   |           disgrazie; ma poi la sorte lo favorì. Ha moglie e figlioli, e
2735     25   |               affacciò dalla terrazza e fe’ cenno con la mana che tutti
2736 [Titolo] |         raccogliendosi, direi quasi con febbrile attività, per ogni dove?
2737     52   |        stramortita. E’ gli prendette un febbrone che la tiense ’n fin di
2738      6   |                 compagnia duservitori fedeli, e tutti assieme con lo
2739     60   |            steva ritto un bratto mostro femminino, che uno l’arebbe creduto
2740     11   |            ripulisciti un po’ e bada di fere una zuppettina così e accosì
2741      8   |         fratelli; sicché gli ugnette le ferite, e miracolo! eccoteli che
2742      4   |                e ne’ paesi, a mala pena fermandosi per dargli un’occhiata alla
2743     51   |              tratto sente i cani che si fermano a un logo con un grand’abbaio.
2744     52   |            albergo o paese da potercisi fermare.~ ~Cammina cammina, ’n sulle
2745     59   |               ma fu per sorte a tempo a fermargli le mane il Romito che gli
2746     22   |                 deccoti il Re giovane a fermarla e a frucarla:~ ~– Ah! Ti
2747     52   |             mezzano; sicché scrama:~ ~– Fermate! I’ vo’ la grazia di quest’
2748     37   |                 la Testa gli disse:~ ~– Férmati, nun m’ammazzare, ch’i’
2749      8   |                 passava, oppuramente si fermava, faceva delle domande sul
2750     43   |                lo zio:~ ~– Se te nun ti fermavi dall’oste, nun l’avevi questa
2751      3   |           bucata. Al passeggio il Re si fermerà a guardarvi, e poi lui vi
2752     60   |                 nsenza sapere addove mi fermerò, e della Argia nun ne so
2753     48   |                 chi viene ’nsenza punta fermezza. È difficile scontrarsi
2754     19   |            quelle parole un gigantaccio feroce, che pareva un mostro e
2755     46   |           Lucrezia di Roma, Isabella di Ferrara, Elisabetta e Leonora di
2756     60   |               un omo che co’ un bastone ferrato steva arrabinato a frucandolare
2757     42   |              ventavan vecchi c’eran de’ fessi in ugni parte.~ ~La maestra
2758      8   |              Va’ dalla figliola del Re, festeggia lei sola, e prima che comincino
2759     46   |               contentezza. Ognuno volse festeggiare la felice liberazione dall’
2760     57   |             subbito, se nun vi garba un fiacco di legnate.~ ~E siccome
2761      4   |            Giovanna a quelle parole nun fiatò nemmanco: “Che c’è?” ma
2762     21   |               sciaurato di Zufilo, e lo ficcan per forza in un sacco, e
2763     33   |                nun gli mancava nulla, e ficcarsi accosì in questi risti e
2764      5   |                 buco della chiave”, voi ficcateci dietro uno steccolo, che
2765      3   |               testa con le mane e se le ficcava dientro a’ capelli.~ ~A
2766      1   |               poi, moglie, tu nun me la ficchi. Nun sarò tanto mammalucco.
2767     54   |               trovate, mi basta che voficchiate un chiodo nell’uscio, e
2768     40   |              stizzoso:~ ~– Addove t’eri ficco, che da tanti mesi nun s’
2769     17   |            occhi del popolo, e lesti la ficcorno dientro la cassa cobambini,
2770     52   |            steva rincantucciato e zitto ficurando di dormire.~ ~Quand’ebbano
2771     58   |                    Scramal prete:~ ~– Ficurati! Se nun è rinuscito al Papa,
2772     24   |            perché con quel nome loro si ficuravano che quel Re fusse dimolto
2773      4   |                  buaggine. Già i’ me lo ficuravo, che col tu’ andare a giostroni
2774     57   |              logo fisso per l’avanti.~ ~Ficuriamoci se gli girava a que’ tre,
2775     49   |                  E le saranno belle, mi ficuro.~ ~Dice l’omo:~ ~– Guà!
2776     41   |          intendere al Re, che Orlandino fidandosi alla su’ bravura voleva
2777      7   |                 figliola, mi’ legittima fidanzata.~ ~A questa domanda il Re
2778     56   |             della mercatura nun bisogna fidarsi!~ ~Al mercante gli viense
2779      7   |               il Re spedì delle persone fide e dimolto furbe per i paesi
2780     15   |                di settembre a Prato, un fierone, e dappertutto le parti
2781      3   |             facile di quel che un carro figli un redo.~ ~Il contadino
2782     17   |                 nome è Maria, e nun son figlia della fortuna, bensì della
2783     29   |                  Vienga, Maestà, la su’ figliuola sta in nel giardino con
2784     19   |                gli aprano un mucchio di figuracce tra omini e donne, ma brutte
2785     36   |               mangiare nun ce ne manca. Figurati! Il giardino ’gli è del
2786      7   |                bene il ragionamento, ma figurava d’essere appioppato.~ ~Alla
2787     10   |                ci stevan ritte statue e figure di cavalli di marmo, e laone ’
2788     13   |                potete almanco provare a filarmi un po’ di lino, tanto per
2789     32   |                 libbre di canapa bell’e filate e annaspate, che pareva
2790     55   |           diviato e trovò una donna che filava ’n sull’uscio. Dice:~ ~–
2791     13   |               fare dimolte cose, e anco filavo bene e cucivo. Ma ora, con
2792     11   |                lei passò ’n mezzo a dufile di signore e signori, e
2793     32   |                 e fagli l’erba, e te mi filerai anco una libbra di canapa;
2794      3   |              libbra di lino. Che lei la fili e poi mi ci tessa cento
2795     13   |                addosso la finta buccia, filò tutto quel lino, che era
2796      0(1)|              nel Giornale Napoletano di Filosofia e Lettere, ec., ec. diretto
2797     42   |           vedeva un po’ di sole per dufinestrine che c’erano, perché lei
2798      9   |                 spalanca d’un tratto un finestrone propio nel muro, la bestia
2799     29   |                    Abbiate, padrino, la finezza di ricoverarci questa notte;
2800     49   |       accompagna ’n casa e gli fa mille finezze; Tognarone nun capiva più ’
2801     55   |             rinsacca dientro il letto e finge di dormire, ma con gli occhi
2802     19   |             questo su’ animo cattivo, e fingeva un gran bene al su’ fratello,
2803     39   |            mamma, e finimola con questi fingimenti. Badate qui s’i’ ho ragione
2804     42   |               un giorno scramò:~ ~– Oh! finiamola. I’ piglierò la maestra,
2805     40   |                  figliola per isposa, e finimogli accosì questi contrasti.~ ~
2806     48   |                 ricchezze, condannato a finir la vita a quel mo’ per l’
2807     49   |                   disse Tognarone, – te finirai come quell’altra. Legnate
2808     57   |                 sogni, e se fussan veri finirebban le miserie. È più meglio
2809     18   |                per le terre con idea di finirlo; e gridava:~ ~– Gnamo, corri,
2810      4   |              cominciorno a richinare, e finirne con appiopparsi come ghiri
2811     23   |                 ha carità del prossimo. Finiscan tutti male, e il su’ gastigo
2812     18   |              ènno sole accanto all’omo, finiscano tutte a un modo: quella
2813     46   |              stiene, e lui, innanzi che finissano i dugiorni della fermata, ’
2814     30   |              mane, badate. ’Gnamo, via! Finitela mamma, e perdonatemi; che
2815      9   |             gola. Urli e pianti che nun finivan mai, nun ne mancorno: ma
2816     58   |              temenza del giorno che gli finivano i su’ 18 anni.~ ~E difatto
2817     22   |         gastigarti della tu’ mattana mi finsi Magnano, perché tu provassi ’
2818          | fintanto
2819      0(1)|                  ec., ec. diretto da F. Fiorentino, vol. iii. Napoli, Riccardo
2820 [Titolo] |              spettante al sottodialetto fiorentino-pratese, non che le invasioni della
2821     17   |            occhi come stelle, e le gote fiorite di colore rosato, e la su’
2822     32   |                 che usavano una volta a Firenze, con le penne al cappello,
2823     47   |                 picchia, oppuramente si fischia da lontano. Nun c’è da dormire;
2824 [Titolo] |                     Forse che le furono fisime di Tedeschi, quando i fratelli
2825     39   |               nun gli fosse nova la su’ fisonomia, un po’ s’imbrogliava nel
2826     57   |                  ma di qui a un anno si fisserà di far motto a un posto,
2827     44   |                 mpalati e con gli occhi fissi ’n verso Giovannino tre
2828     48   |              vero se lei mi ci menassi. Fissiamol prezzo per me e tutta
2829     47   |                casa.~ ~Picchia, chiama, fistia e nimo gli rispondeva. Guà!
2830     32   |                serpe e se n’andette via fistiando a tutto potere per il bosco.~ ~
2831      6   |                 delle boscaglie dimolto fitte, gli acchiappò la notte,
2832     26   |          piccolo villaggio accosto a un fiumicello che passava per di .~ ~
2833     53   |        sposizione ’n chiesa, baldorie e fochi la sera, pricissioni di
2834     19   |               tirata la su’ spada dalla fodera, si mettiede a picchiar
2835     59   |                ciocca de’ su’ capelli e foggì via.~ ~Il Romito che steva
2836      0(5)|            racconto non siasi piuttosto foggiato su qualche prodotto della
2837     48   |                    Dunque prepararno e’ foglietti e poi fu chiamato un bambino
2838     48   |                 di voialtri tre su d’un foglietto a parte, e poi quello che
2839      2   |                ci potrebber anco metter fógo. Lassamolo andare.~ ~Il
2840     31   |               queste munete ti metteran fògo, e con meco nun ti ci voglio
2841     48   |                 accosì bella? Addove le fondi le tu’ speranze?~ ~Allora
2842     49   |                po’ la buttò nel logo il fondigliolo; e in nel mumento che Tognarone
2843     19   |            tanto picchiare il masso era forato parte parte nel mezzo.~ ~
2844     41   |          Orlandino, chiappi dall’astio, forbottavano:~ ~– Bada! questo ’gnoto
2845     45   |             ugni parte viensan, chi coforconi, chi con gli stioppi, e
2846     46   |               io d’andare in que’ paesi foresti.~ ~Scramò Gugliermo:~ ~–
2847     17   |             ragazza e cognosciutala per forestiera, volse sapere come si chiamava,
2848 [Titolo] |               un po’ scandalosetti, che formano appunto la materia delle
2849 [Titolo] |                 spiega la varietà delle forme in special maniera nella
2850     33   |               cominciano a soffiare ne’ fornelli per arroventire e’ chiodi,
2851     59   |           cacciatore del Re, quello che fornisce la tavola reale d’uccellame,
2852      0(7)|                 ma una volta Luoghi Pii forniti di cappelle e chiesole con
2853      6   |              diversi pescatori, che gli fornivano ne’ giorni di maghero il
2854     19   |                 Senta lei, Principessa, fors’anco lei ’gli ha ragione,
2855     50   |            padrona, che male c’è egli a forsi baciare un ginocchiognudo?
2856     19   |               la richiesta del Segreto. Forti, veh! Se te anco un zinzino
2857     37   |                ate ridotto accosì, e di fortunata ch’i’ ero, per un mancamento
2858 [Titolo] |            figlioli di Re, le avventure fortunate di giovani donzelle, e tutti
2859     18   |                vista d’occhio vispola e forzuta.~ ~– Eh! il tempo ’gli è
2860          | fossero
2861     38   |             sole in sulle spronde d’una fossettina, addove ci correva della
2862     32   |               erba, con le vacche tutte fracasciate e la canapa in un batuffolo,
2863      5   |                 in ne’ piedi, sicché la fracasciò da cima a fondo; e arrivata
2864     41   |              gli embrici. L’Orco a quel fracassìo:~ ~– Catèra, tu nun senti
2865     17   |                gli arrispose Ruberto. – Fracché noi ci siemo promessi, lo
2866      3   |               in nel vederla nun poteva fracchienersi dal ridere.~ ~Dice lei:~ ~–
2867      4   |          addomandano al palazzo, nun vi fracchienete a farmelo assapere, ch’i’
2868      8   |          intirizzita dal freddo e tutta fradicia da capo a’ piedi. Adagio
2869     60   |          pensato; perché per un comando frainteso l’Argia principiò a gridare
2870     49   |                 da quelle voci, ’nsenza frammetterendugio, ripigliato ’l carico,
2871     22   |              Magnano ’gli era in questo frammezzo di tempo sempre a desinare
2872      4   |                 da offerirgli. Son mela francesche e come bone, sa elle.~ ~
2873      0(6)|             avventure tolte dai Romanzi francesi ed italiani, di presente
2874     29   |             nell’orto e giardino.~ ~Che frasconaia! Pareva un serpaio, tanto ’
2875     58   |              Cesere, perché lui è stato frate; ma lui ora fa l’assassino
2876     51   |                 zitti. E’ parevan tanti frati.~ ~Finalmente dice il babbo
2877     42   |                 niscondette dientro una fratta. ’Gli era il Re di que’
2878     11   |              per il suo. Nun si potiede frattienere da un urlo.~ ~Dice la Regina
2879     56   |              mutavano ’l vino sicché ’l frazio si spandeva fora e la mezzana
2880      1   |                 del bisogno, e tu ha’ i frazzi nel naso. Va’ va’ a letto,
2881     31   |               di tre giorni il forno si freddò, e allora il vecchino con
2882 [Titolo] |               luoghi più alpestri e non frequentati, tra gente rozza e ignara
2883     23   |            sbarba, e se le barbe nun si friggano in un tegamino d’olio, e
2884     40   |            salamanna ve gli potevi anco friggere. Dunque, Sua Maestà la deve
2885      8   |      scombussolata a quell’accoglienza; frignando arrispose:~ ~– Oh! che vo’
2886     37   |                  Che sie’ qui daccapo a frignare? Che te nun su’ far altro?~ ~
2887     21   |               sentette a un tratto quel frignolìo e si fermò per cognoscere
2888      8   |               fora dell’acqua principiò frincando a suppricare il pescatore,
2889     56   |                po’ di tempo principiò a frincare per la fame.~ ~Il Principe
2890     17   |            fusse della su’ figliola, lo frisse in padella e se lo mangiò
2891     37   |               una volta gli ammannì una frittura di pescio, lui si riscosse
2892     17   |                diacere sotto una pianta frondosa, e stiede in gran sospetto
2893     32   |                cappello, tutto pieno di fronzoli e la su’ spada ciondoloni
2894     21   |             belle frasche tutte verdi e fronzolute, e Zufilo trascelse ’n scambio
2895      9   |            spiaggia c’era un bel frutto fronzoluto, che pareva propio una maraviglia;
2896     19   |                 letto, il cassettone, e fruca e rifruca gli viense tra
2897     14   |             Finalmente i’ l’avrò un bel frucandolo!~ ~Arrisponde il Principe:~ ~–
2898     22   |               Re giovane a fermarla e a frucarla:~ ~– Ah! Ti gonfian le tasche!
2899     38   |             discorso tutti si dettano a frucarsi per le tasche e il Re lo
2900     52   |                borsa gliene deva a ugni frucata e ’nsin quanto lui bramava;
2901     58   |          giovanotto e in quel mentre si frucava per le tasche:~ ~– Decco
2902     43   |                 faceva le viste, l’oste frucò pian piano sotto ’l capezzale
2903     13   |                e camminava lesta com’un frullino.~ ~Un giorno le dudonne
2904     54   |               Menico, per ripararsi dal frùscio dell’acqua, legò il ciuco
2905      5   |              oppuramente, un vestito di frustagno e de’ pendenti d’ottone?~ ~
2906     47   |           vecchio nun gli parse vero di frustar la bestia e nuscire dal
2907      4   |               divertenti.~ ~Arrivi alle frutte, il Re e que’ giovanotti
2908      9   |         grappoli maturi d’ugni sorta, e frutteti con alberi gremi di pere,
2909     39   |                con un bel giardino e un frutteto, e dalla cresta del muraglione
2910     14   |          Principe:~ ~– Che volete ch’i’ fugga, se nun so dov’andare? Apritemi ’
2911      1   |              domani a levata di sole si fuggirà via senza farci sentire.~ ~
2912     17   |               aspettare, ma principiò a fuggirsenennanzi, ugni po’ rivoltandosi,
2913     39   |               di dieci degli anni n’ènfuggiti quattordici; dunque, nun
2914     51   |                 dal gran dolore e se ne fuggitte di casa mezzo ammattita,
2915     43   |               delle briscole se lui nun fuggiva a gambe, e fuggì fintanto
2916          | fui
2917     34   |                nun bastò per levargli i fumi del vino, dice il padrone:~ ~–
2918     59   |                 bevuto un po’ di vino e fummato un par di sigari, rideccoti ’
2919      7   |            delle persone fide e dimolto furbe per i paesi vicini a cercare
2920     17   |           bambini, apparse nel botro, e furiosa diede un salto, si ficcò
2921     60   |            lunga, gli passorno un po’ i furori e a ripensarla più a diaccio
2922     60   |                mi’ sposa nun mi farà le fusa torte?~ ~– Eh! caro mio, –
2923      4   |             infilzata nel pensieri e il fuso intra la mane, e con tutti
2924      2   |               mai e’ vi tienesse male e fussin bugie le sue, allora i’
2925     56   |          mettesti dientro la tagliola e fusti ardita di bastonarmi, mentre
2926      4   |                 Se vo’ siete cavaglieri gagliardi e garbati, e’ vi disfido
2927     12   |           pigliò ’n braccio e tra certe gale che aveva al collo gli ci
2928     22   |              rubba il pane! Rifinirà ’n galera.~ ~Il tempo del parto dell’
2929     54   |         cognoscere perché ragione tanta gallorìa de’ su’ cognati, mentre
2930     59   |                nel cacciatore e assieme galopporno alla città. Però Fiordinando
2931     19   |                 che nun si dice manda a gamb’all’eria quanti si provorno
2932     18   |                  omo, corri; con le tu’ gambacce tu l’arriverai in dusalti.
2933      1   |                ebbe stacco il fiore dal gambo, nascette un gran fracasso
2934     54   |             messan penzolente a quattro ganci della vôlta, salato come
2935     35   |              costì, nun è egli vero? Vi garb’egli il mi’ trovato?~ ~In
2936     31   |               disse il vecchino.~ ~– Vi garban più meglio i quattrini?
2937     60   |                  lui per la bramosia di garbare alla su’ dama e di nun parere
2938 [Titolo] |         abitanti, ed io medesimo, se mi garbasse, potrei sedermi nella ciscranna
2939      4   |            siete cavaglieri gagliardi e garbati, e’ vi disfido a votarne
2940     39   |                allora fate pure come vi garberà; vole dire ch’i’ nun torno
2941     42   |                 cento; ma tanto belle e garbose quanto la Rosina i’ non
2942     22   |               visti de’ giovani belli e garbosi come questo. Tu mi pari
2943      1   |                rinuscette parere un po’ garbosino.~ ~Nun c’è pericolo che
2944     51   |      disubbidiente lo voleva sapere per gastigarla, e la pena era il taglio
2945     49   |                fatto bene, Tognarone, a gastigarle le mi’ sorelle; e vonun
2946     49   |             dice:~ ~– L’Assunta i’ l’ho gastigata per aermi disubbidito, e
2947     20   |                quelle porche lezzone, e gastigate accosì fu finita la miseria.~ ~ ~ ~
2948     51   |            sospetto d’essere scoperti e gastigati: tutta la contentezza loro
2949     12   |                la creatura, e poi i’ ti gastigherò io della tu’ ’ngratitudine.~ ~
2950      8   |                te n’addai che qui sotto gatta ci cova, e che è la fortuna
2951      5   |              sbergola:~ ~– Buffi questi gattacci! Oh! che mesticciate voi,
2952     38   |         quasimentegnudi e battevan le gazzette.~ ~Ora, e’ successe che
2953     17   |                 al messo per aschero di gelosìa contro alla su’ figliola
2954     60   |          Anselmo smenticò pure tutte le gelosie, che gli eran fuggite via
2955     60   |                 per canzonarmi delle mi gelosìe? Sarà più meglio ch’i’ la
2956     28   |        spasseggiare; lei bensì colse un gelsomino catalogno, l’annusò ben
2957     33   |          viottola guarnita di rose e di gelsumini menava a un palazzo stupendo,
2958     28   |                 vederai che si ferma al gelsumino catalogno, e doppo averlo
2959     10   |               sarebb’a dire, loro erano gemelli; e uno si chiamava Giovanni
2960     46   |               palchi di legni odorosi e gemmati, e tra le travi eran quadri
2961     17   |              del su’ essere e della su’ generazione e logo di nascita, nun aveva
2962     21   |                 a essere della listessa genìa di quell’altro che mi mettiede ’
2963     10   |                 va per le società della genie di su’ pari.~ ~Giovanni
2964      1   |               per l’appunto nel mese di gennaio, e’ ci fussi una gran fiera,
2965     36   |                mazzettino con un po’ di geranio, un po’ di dittamo, delle
2966 [Titolo] |              quando i fratelli Grimm in Germania diedero primi l’esempio
2967 [Titolo] |           paurose imprese dell’Orco, le gesta ardite de’ figlioli di Re,
2968      4   |                e l’accompagnava con de’ gestri tanto buffi e sversati,
2969      8   |                 dal Re e con un’aria da gesuita gli dice:~ ~– Sacra Corona!
2970 [Titolo] |          Pistoia)~ ~31 dicembre 1879.~ ~Gherardo Nerucci.~ ~ ~ ~
2971     57   |             Principessa, e vista quella ghiottornia, corse a domandargli se
2972 [Titolo] |             come poemetti in rima Fanta Ghirò, Fiorindo e Chiara Stella,
2973      7   |                 di foglie secche il mi’ giacitoio, e si tiene accosì da parte
2974     39   |             bene; son più rare de’ cani gialli!~ ~La Regina al su’ figliolo
2975     44   |                  n verso Giovannino tre gigantacci spaventosi, che poi saltati
2976     19   |              innanzi a quelle parole un gigantaccio feroce, che pareva un mostro
2977     48   |                da calcina e della terra giglia da mattoni, sicché gli viense ’
2978      5   |                gatto Mammone disse:~ ~– Gimmo via, ragazzina. Vi si regalerà
2979     49   |                 vestiti e qualche altro gingillo, – arrispose la Caterina: –
2980     48   |               dibandona la testa ’n su’ ginocchi, persuaso che oramai gli
2981     17   |             però avean dormito in sulle ginocchie della mamma tutta la notte,
2982     57   |                 tavolino da gioco; e  gioca pure, e sempre perdeva a
2983     59   |                 a Pietroburgo per esser giocata alla giostra, e chi sa mai
2984      7   |            volse che l’accettassino per giocatore della ragazza reale. Insomma
2985      8   |                e intanto fistiava dalla gioja, perchè aveva visto che
2986     23   |             Dice Nun-ti-Fidare:~ ~– Per giolino! O come te ha’ fatto a ricuperare
2987     38   |                e ’nsomma per ugni spesa giornaliera; e accosì lui tirònnanzi
2988      0(6)|             italiani, di presente pasto giornaliero anche delle ragazze campagnole?~ ~
2989     59   |               per mettersi ’n nota tra’ giostratori, ma no sotto il su’ propio
2990     30   |                 aveva regale, quando un giovedì, che con lo stioppo passava
2991     59   |          damigelle.~ ~Questa Regina era giovine e bellissima da nun si dire,
2992     20   |            abbracciò e baciò tutti que’ giovinetti, e nun si sapeva staccar
2993      1   |           dietro l’Orco bociando. Ma il giovinotto, cavato l’uccellino fori
2994      9   |                 aprono cento quartieri: girali pure tutti, visitali a uno
2995     48   |             diverso tempo nell’isola, e girandolando per que’ loghi trovò della
2996      4   |           palazzo; e per dimolti giorni girandolorno [29] qua e  nelle castella
2997      9   |       disgraziata. Dunque si mettiede a girarla, e di  a un po’ deccotelo
2998     52   |             scambio a te la rota e’ t’è girata ammodo.~ ~ [435] Dice Peppe:~ ~–
2999     14   |                che nun si dice. Oh! che girate voi da queste parti?~ ~Dice
3000     46   |                  Ma siccome doppo tanto girellìo gli era vienuta a Andreino
3001     38   |             Gianni dunque si mettiede a girondolare per que’ loghi, ma nun potiede
3002      9   |                tali pensieri Ferdinando gironzolava a caso per il palazzo, quando,
3003     60   |           Volenchieri.~ ~Assieme dunque girorno il palazzo di fondo ’n vetta,
3004     29   |             omini, quando vedde Adelame girottolare qua e  per le strade e
3005     22   |              Siccome i’ vovia per una gita lunga e ti possan anco mancare
3006     16   |                sorelle gli devano della giucca e della scimunita, e la
3007     12   |             intendo d’andarci.~ ~– Via, giuccarella, – gli arrispose su’ madre: –
3008     39   |                un po’ s’imbrogliava nel giudicarla per la su’ moglie perché
3009     52   |              tutt’i successi, e che lui giudicassi chi era degno di moglie.~ ~
3010     15   |               satolla; per il resto poi giudichi da sé, co’ su’ occhi.~ ~
3011     19   |            sentire la mi’ storia, e poi giudichino s’i’ son degno di questa
3012     15   |                  che quando si facevano giudizi di sentenzie ne’ tribunali,
3013     53   |              soltanto dato tre consigli giudiziosi al su’ lavorante, ma anco
3014     29   |               vista d’occhio, vispolo e giudizioso, e quando fu negli otto


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