Cap.

  1   Pre|             l'esistenza della bella contessa Valfreda; ma offro qui invece
  2     I|        amori di una bella e giovane contessa di Ardenberg con un paggio
  3     I|         bosco degli abeti. Anche la contessa sparve in quella notte,
  4     I|      avevano tolto di vita la bella contessa Valfreda.~ ~Quella lugubre
  5     I|        misteriosa apparizione della contessa Valfreda o dal canto dolcissimo
  6     I|           ancora col fantasma della contessa Valfreda, e che fra l'ombra
  7     I|      contadini parlarono meno della contessa Valfreda e delle apparizioni
  8     I|         perciò maggior timore, e la contessa Valfreda scapitò assai nella
  9     I|        lamenti e i singhiozzi della contessa Valfreda, quasi volesse
 10     I|           visto in queste valli. La contessa Valfreda – e qui i contadini
 11    II|             In quell'anno, un'altra contessa di Ardenberg, giovane e
 12    II|            imposero al marito della contessa Beatrice la necessità di
 13    II|             contava trent'anni e la contessa ne contava ventidue, ed
 14    II|           suo figliuolo.~ ~La bella contessa Beatrice, ignara della sventura
 15    II|           stupidi o bestiali, ma la contessa non sapeva se andavano debitori
 16    II| intelligenza.~ ~Allorchè la giovane contessa soffermavasi quasi impaurita
 17    II|            dispiacevagli però nella contessa un'ignoranza quasi infantile,
 18    II|         visto di buon occhio che la contessa si fosse avviata decisamente
 19    II| improduttive.~ ~Allorchè ebbe dalla contessa la speranza che gli nascesse
 20    II|           vicine ad effettuarsi. La contessa stava per divenire madre.~ ~
 21    II|           Angosciato per la giovane contessa che aveva abbandonata in
 22    II|           alle pallide labbra della contessa Beatrice.~ ~Finalmente una
 23    II|             dicendo:~ ~– La signora contessa ha partorito...~ ~– Un maschio? –
 24    II|      confuso.~ ~– Sta forse male la contessa? – chiese di nuovo.~ ~–
 25    II|         primo piano.~ ~La zia della contessa lo attendeva.~ ~– Che cos'
 26    II|          entrava nella camera della contessa Beatrice e deponeva un bacio
 27   III|            apprezzarne alcuna.~ ~La contessa Beatrice, che dapprincipio,
 28   III|         quelle di prima.~ ~Forse la contessa Beatrice non aveva mai amato
 29   III|         essa in quella famiglia, la contessa provò quasi orrore di suo
 30   III|             non amano davvero.~ ~La contessa non disse al conte ciò che
 31   III|     indovinò la cagione, sebbene la contessa cercasse abilmente di nascondergli
 32   III|          che non fosse quello della contessa verso di lui. Il conte Ottone
 33   III|    convivenza loro poco lieta.~ ~La contessa diventava ogni giorno più
 34   III|           con piacere la bellissima contessa Beatrice presiedere ai pranzi,
 35   III|          tanti.~ ~Il contegno della contessa Beatrice verso di lui era
 36   III|          non era più per la giovane contessa che un congiunto stimato,
 37   III|             era prelato in Roma, la contessa aveva dimostrato una vera
 38   III|            e aveva giudicato che la contessa era proprio degna, per le
 39   III|          quel momento la bellissima contessa Beatrice che aveva talvolta
 40   III|             in quelli cerulei della contessa, e Beatrice sentì per la
 41   III|       apparve dinanzi ad essi.~ ~La contessa Beatrice svenne. Guido sentì
 42   III|         torcerò un sol capello alla contessa di Ardenberg. – Lo scultore
 43   III|            castello. Quella sera la contessa non comparve alla cena fra
 44   III|         portava lontano dalla bella contessa Beatrice vogava mestamente
 45   III|          mattino la cameriera della contessa, chiamata più tardi del
 46   III|           s'era vista l'ombra della contessa Valfreda sotto le torri
 47   III|        fiabe.~ ~L'apparizione della contessa Valfreda presagiva, a detto
 48   III|        sciagure, e la spregiudicata contessa Beatrice pensava con terrore
 49   III|          corrugata del marito della contessa Beatrice si rasserenò. Egli
 50    IV|             del pranzo, al quale la contessa aveva assistito senza assaggiare
 51    IV|            un altro bambino. –~ ~La contessa guardò atterrita il marito.~ ~–
 52    IV|         avvenuti qui dentro. –~ ~La contessa respirò alquanto sollevata,
 53    IV|        tacque per un momento, ma la contessa non ardì proferire una parola.~ ~–
 54    IV|      giovani e forti entrambi. – La contessa lo fissò spaventata e credette
 55    IV|          attenzione. – Non credevo, contessa, – riprese egli a dire con
 56    IV|             parola ad un urlo.~ ~La contessa indietreggiò spaventata.~ ~–
 57    IV|          Non abbiate paura, gentile contessa, – riprese a dire il conte
 58    IV|          rossore salì al viso della contessa; la paura, lo sdegno, il
 59    IV|           al mio ritorno troverò la contessa Beatrice riavuta da queste
 60    IV|             momento di silenzio. La contessa pensava con febbrile rapidità;
 61    IV|           istoria d'adulterio.~ ~La contessa, nello sgomento e nell'incertezza
 62    IV|      tornato che fra due mesi.~ ~La contessa, a quella notizia si sentì
 63    IV|            partiva dal castello, la contessa Beatrice dormiva ancora
 64    IV|           di sorrisi e di gioia. La contessa discorreva dolcemente con
 65     V|         domandò se poteva vedere la contessa.~ ~La zia l'accompagnò sollecitamente
 66     V|        sapere che stai meglio. – La contessa gli stese la mano. – Grazie, –
 67     V|        aperta sullo scrittoio.~ ~La contessa seguiva con gli occhi lo
 68    VI|           riceveva le notizie della contessa e vegliava da lontano su
 69    VI|             ma un giorno, mentre la contessa passeggiava nella valle
 70    VI|     indifferenza, attendendo che la contessa avesse finito di leggere
 71    VI|           Rosalìa, accortasi che la contessa non badava più a lei, si
 72    VI|           domandò con impazienza la contessa.~ ~– A V*** ieri l'altro, –
 73    VI|           volte? – chiese ancora la contessa, che cominciava a temere
 74    VI|          gli occhi.~ ~– Sì, signora contessa, – disse un poco intimidita
 75    VI|         solito. Mi perdoni, signora contessa, se ho mancato, – aggiunse
 76    VI|        diffidente di Beatrice.~ ~La contessa, avvilita da tanti patimenti,
 77    VI|            con simulata severità la contessa dopo un lungo silenzio.~ ~–
 78    VI|           chi lo comandò, di certo, contessa illustrissima, non l'avrei
 79    VI|         senz'altro al conte.~ ~– La contessa Valfreda! – rispose la vecchia
 80    VI|          parlo della povera, bella, contessa Valfreda di Ardenberg, di
 81    VI|            m'apparve a un tratto la contessa Valfreda, vestita di bianco,
 82    VI|          ricadevano sui fianchi. La contessa aveva il viso serio e mi
 83    VI|           l'offerta di Giovanni; la contessa Beatrice è infelice e non
 84    VI|     ordineranno il suo signore e la contessa; servendo ad essi tu servi
 85    VI|             nell'appartamento della contessa agevole e sicuro.~ ~Quegli
 86    VI|         erano desolati. E la povera contessa, debole tuttavia e non peranco
 87   VII|           il conte Ottone? La bella contessa Beatrice dimorava essa ancora
 88   VII|         greco simile a quello della contessa Beatrice; intorno alla bocca
 89   VII|       sacerdote era il figlio della contessa Beatrice e di Guido Campaldi.~ ~
 90   VII|        vendetta e fatta infelice la contessa Beatrice, trasformandole
 91   VII|       resistenza perseverante della contessa; il conte Ottone aveva trovato
 92   VII|       energia, forse istigato dalla contessa che aveva riposto in questo
 93   VII|         paterna riuscirono vani. La contessa non rivide suo figlio che
 94   VII|     condotto le cose in modo che la contessa non potesse andare a Roma,
 95  VIII|        Gualberto aveva ritrovata la contessa Beatrice quasi come l'aveva
 96  VIII|           con quella fastosa di una contessa di Ardenberg; disse che
 97  VIII|             aveva per il conte e la contessa di Ardenberg tratti gentili
 98  VIII|           stava lavorando presso la contessa Beatrice, e allorchè questa
 99  VIII|        rapidamente:~ ~– Ha parlato, contessa Jeronima? – domandò con
100    IX|             ed ansiosi co' quali la contessa Beatrice lo fissava, quasi
101    XI|             rammentò i pianti della contessa, gli aspri e ironici rimproveri
102   XII|         culto e il suo amore per la contessa Beatrice.~ ~Dov'era quest'
103  XIII|             era, s'intende bene, la contessa Beatrice, che da tanti giorni
104  XIII|             che nelle angosce della contessa; l'antipatia che gli aveva
105  XIII|         mezzo il viso sparuto della contessa Beatrice si affacciò all'
106  XIII|     biblioteca.~ ~– Avanti, avanti, contessadisse con fare premuroso
107  XIII|           aggiunse ironicamente. La contessa non era in quel momento
108  XIII|            duramente il conte.~ ~La contessa Beatrice udì queste parole
109  XIII|      abbracciò sua madre. La povera contessa Beatrice aveva le lagrime
110  XIII|              Per lui non era più la contessa d'Ardenberg, quella creatura
111  XIII|    Gualberto? – disse finalmente la contessa.~ ~– Penso... – rispose
112  XIII|            che t'ho costato. –~ ~La contessa lo guardò con tenerezza.~ ~–
113  XIII|          perchè c'è l'amore. –~ ~La contessa fissò incerta il volto del
114  XIII|        poteva disporre, e invano la contessa aveva cercato allora d'indurre
115  XIII|           del nostro cervello. – La contessa non rispose subito. Le parole
116  XIII|             queste ultime parole la contessa rialzò il capo con maraviglia.
117  XIII|             distrarsi – aggiunse la contessa – mi sembra stanca e accorata. –~ ~
118  XIII|          campana del desinare, e la contessa alzossi anch'essa, e più
119   XIV|        capanne, alla leggenda della contessa Valfreda, alle disgrazie
120    XV|            egli ridivenne lieto. La contessa Beatrice lo guardava con
121    XV|            sorriso o discorso.~ ~La contessa Beatrice era felice di questa
122    XV|             alzò per seguirlo.~ ~La contessa Beatrice disse allora un
123   XVI|         salotto. Il servitore della contessa Beatrice venne a pregarla
124   XVI|          nella sala terrena, ove la contessa l'attendeva, per ricevere
125   XVI|          serio motivo addurre? Alla contessa Beatrice sarebbe parsa scortese,
126   XVI|       fanciullaggini.~ ~– Dite alla contessa che scendo subito, – rispose
127  XVII| accompagnava in chiesa Ermanno e la contessa Beatrice. – Vorrei pregare
128 XVIII|         madre ha pianto per lei. La contessa dov'è? – chiese improvvisamente.~ ~–
129 XVIII|           vaneggiava ancora.~ ~– La contessa Valfredadisse lentamente
130 XVIII|         sotto alla mia finestra. La contessa Valfreda appoggiava il suo
131 XVIII|          venuta a corsa. La signora contessa la cerca, anche il signor
132 XVIII|           dimmi che cos'è stato, la contessa Jeronima forse?... Che cos'
133 XVIII|        contessina, non è neppure la contessa. – Gualberto si frenò e
134   XIX|       vestibolo, la cameriera della contessa gli corse incontro.~ ~–
135   XIX|          venga, venga dalla signora contessa! – disse.~ ~– Dov'è? – domandò
136   XIX|        camera di suo fratello.~ ~La contessa Beatrice, dalla finestra,
137   XIX|        disse piano:~ ~– Mamma! – la contessa si volse, gettò un piccolo
138   XIX|      esortavano a tranquillarsi, la contessa volle di nuovo affacciarsi
139   XIX|           hanno trovato, – disse la contessa con un raggio di speranza
140   XIX|       chinandosi con amore verso la contessa Beatrice. – Ho mandato della
141   XIX|     Speriamo ancora, mamma. – ma la contessa crollò il capo.~ ~– Non
142   XIX|            chiese premurosamente la contessa alzandosi, – sì, voglio
143   XIX|             Dal salotto si udiva la contessa che piangeva e la voce del
144    XX|            nella sua biblioteca, la contessa Beatrice lo guardava di
145    XX|             così soleva chiamare la contessa Beatrice; e uscì dalla biblioteca.~ ~
146  XXII|             cortile del castello la contessa Beatrice e suo figlio; Gualberto
147  XXII|            lui.~ ~Mezz'ora dopo, la contessa Beatrice scese lo scalone
148  XXII|              Giunta nel cortile, la contessa salutò ad una ad una le
149  XXII|             di rispondere perchè la contessa la chiamava.~ ~Lo guardò
150  XXII|        sulla fronte di Beatrice. La contessa invece lo lasciava piangendo.
151  XXII|             il povero Ermanno.~ ~La contessa mise ancora una volta il
152  XXII|             all'ultimo saluto della contessa.~ ~– Non rivedrò più quei
153  XXII|           uno accanto all'altro. La contessa scriveva discrete notizie
154  XXII|   richiamare, con un telegramma, la contessa Beatrice, l'ammalato soccombeva
155 XXIII|     Ardenberg e andò a ritrovare la contessa Beatrice, cui essa non aveva
156 XXIII|      inutili e tristi fatiche.~ ~La contessa, che non sapeva ancor nulla,
157 XXIII|       avanti piangendo:~ ~– Signora contessa, anch'io non ho più nessuno
158 XXIII|        perduto anche la madre.~ ~La contessa le stese la mano, poi si
159 XXIII|          della propria bellezza, la contessa Beatrice narrò finalmente
160 XXIII|             fredde e tremanti della contessa fra le sue, e disse dolcemente:~ ~–
161  XXIV|          con dolorosa maraviglia la contessa.~ ~– Beatrice, – disse piano, –
162  XXIV|            non mi riconosce? –~ ~La contessa gettò un grido, si alzò
163  XXIV|        ancora? – disse titubante la contessa.~ ~–– Sarei forse qui se
164  XXIV|        presentarsi alla villa della contessa Beatrice, e allorchè Gualberto
165  XXIV|           sorriso affettuoso. Ma la contessa Beatrice taceva. Il suo
166  XXIV|      Campaldi alle loro vetture, la contessa uscì pian piano dal salotto
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