Cap.

  1    II|     pensando al suo figliuolo. Poi guardò con orgoglio le belle legature
  2    II|           in un grido di gioia, ma guardò la cameriera e si arrestò
  3   III|          increspatura.~ ~L'artista guardò maravigliato quel bellissimo
  4   III|      spaventata scoperse il viso e guardò.~ ~Il conte l'osservava,
  5    IV|           bambino. –~ ~La contessa guardò atterrita il marito.~ ~–
  6     V|            Beatrice si scosse e lo guardò. Gli occhi della poveretta
  7     V|          non l'aveva vista mai. La guardò un momento impietosito,
  8     V|         rapidissimo. Il bambino lo guardò e sorrise. Fu un sorriso
  9     V|            lineamento, ogni gesto; guardò i piedi, le mani, i capelli,
 10     V|    incontrò di nuovo la balia e la guardò con diffidenza.~ ~– Chi
 11    VI|         sua triste situazione e la guardò maravigliata e diffidente.~ ~–
 12    VI|           con rispetto.~ ~Beatrice guardò esterrefatta la contadina.~ ~–
 13    VI|           aveva il viso serio e mi guardò in atto di rimprovero: –
 14    VI|          il piccolo Gualberto e lo guardò con orgoglio e tenerezza.~ ~–
 15   VII|           l'alta e snella persona, guardò fisso fisso l'acqua del
 16  VIII|           disse il conte fra , e guardò con diffidenza e compassione
 17  VIII|      fratello aveva migliorato; ma guardò con diffidenza, quasi con
 18  VIII|         piedi di Jeronima. Essa lo guardò maravigliata.~ ~– Perchè
 19  VIII|           lo volessi. –~ ~Jeronima guardò con dolcezza e pietà il
 20  VIII|          non sembrava più tale. Lo guardò più del solito nel mentre
 21  VIII|                 Jeronima allora lo guardò con tale un'espressione
 22    IX|            leggermente le spalle e guardò Gualberto con un'espressione
 23    IX|        prigione, se... – Gualberto guardò il conte maravigliato.~ ~–
 24    IX|         non rispose, e il conte lo guardò con un piccolo ghigno. –
 25    IX|     appoggiò la testa alla mano, e guardò più lungamente del solito
 26    IX|       volte in quella mattina e la guardò con attenzione e riverenza.
 27    IX|          si fermò a un tratto e lo guardò severamente.~ ~– Ah! gettare
 28    IX|           Gualberto.~ ~Jeronima lo guardò incerta:~ ~– Il conte non
 29    IX|          sa come sono? –~ ~Essa lo guardò maravigliata.~ ~– Quali
 30    IX|               Jeronima tacque e lo guardò quasi vergognosa d'aver
 31    IX|            i gomiti sulla tavola e guardò fisso fisso dinanzi a .
 32    IX|         Gualberto rialzò il capo e guardò Jeronima. Quel viso di lei,
 33     X|      questo denaro. –~ ~Il pastore guardò maravigliato il giovane
 34     X| bastantemente. L'onesto pastore lo guardò maravigliato.~ ~– È tre
 35     X|        sopra un mucchio di sassi e guardò pensoso intorno a . Il
 36     X|            cenci nell'abisso.~ ~Li guardò cadere con un sorriso amaro,
 37     X|          sbalzi da quella rupe? La guardò finchè gli parve giungesse
 38     X|            capo dall'altra parte e guardò il cielo, la luce, i fiori
 39     X|           e rivoltò quella giubba, guardò fisso dinanzi a , poi
 40     X|           momento; poi si volse, e guardò la grande e muta natura
 41     X|       forse soltanto sognato?~ ~Si guardò con un sentimento di ripulsione;
 42     X|          all'orlo del precipizio e guardò nel fondo. Una macchia nera
 43     X|         sciogliere. Alzò il capo e guardò all'insù,  d'onde l'aveva
 44     X| atteggiamento di pietà e dolore lo guardò lungamente.~ ~
 45    XI|          Vorrebbe forse?... – e lo guardò titubante e sgomenta.~ ~–
 46    XI|         sofferenze? – La contadina guardò lungamente con aria mesta
 47    XI|            Si sollevò da terra, lo guardò ancora dubbioso e finalmente
 48    XI|           indietreggiò d'un passo, guardò la Vanina che s'era fatta
 49   XII|         Gualberto alzò gli occhi e guardò il Campaldi con riconoscenza.~ ~–
 50  XIII|            dinanzi alla finestra e guardò il lago che rifletteva quei
 51  XIII|       finalmente fu tranquilla, la guardò in silenzio con dolorosa
 52  XIII|        costato. –~ ~La contessa lo guardò con tenerezza.~ ~– Non ricordi
 53  XIII|       giovane sorrise mestamente e guardò sua madre con pietà.~ ~–
 54   XIV|           si volse rapidamente, lo guardò maravigliata e gli stese
 55   XIV|    Jeronima con un sorriso; poi lo guardò un momento pensosa, appoggiandosi
 56   XIV|          si scosse, si rialzò e lo guardò turbata da quelle parole.~ ~–
 57   XIV|            vicina? –~ ~Jeronima lo guardò un momento perplessa.~ ~–
 58   XIV|         sarà l'amore? –~ ~Jeronima guardò il cielo oscuro, il lago
 59   XIV|         severità Gualberto; poi la guardò, velata com'era dall'ombra
 60   XIV|          Jeronima accese il lume e guardò, maravigliata, il viso bagnato
 61   XIV|              Ermanno si volse e la guardò.~ ~– Non puoi piangere ora?... –
 62   XIV|      debole memoriasognavo... – guardò di nuovo Jeronima, perchè
 63   XIV|       ancora una volta gli occhi e guardò, a caso, dalla parte della
 64   XIV|        valle, l'aprì piano piano e guardò nella notte buia e fredda.
 65   XVI|             Jeronima si scosse, lo guardò intimidita e confusa – e
 66   XVI|    respinse. Ermanno ammutolì e la guardò addolorato.~ ~– Allorchè
 67   XVI|           lo prese in una mano. La guardò tutta e le aggiustò le pieghe
 68   XVI|           sue camere.~ ~Ermanno la guardò un momento, confuso come
 69   XVI|           dolcemente Ermanno, e la guardò con un'espressione di dolore
 70   XVI|      sorridere, come stamane. – La guardò ancora un momento, poi entrò
 71   XVI|       Jeronima non rispose subito, guardò, incerta, l'uscio che metteva
 72   XVI|         Jeronima? – le disse, e la guardò; – perchè vieni?~ ~– Tua
 73   XVI|        Addio, – disse ancora, e la guardò.~ ~Jeronima esitò un momento
 74  XVII|         affacciò al parapetto e la guardò scendere, poi sentì delle
 75  XVII|           affacciò alla finestra e guardò il lago di sotto. – Oggi
 76  XVII|            si toccò la fronte, poi guardò la poltrona accanto al suo
 77  XVII|           nel salotto di Jeronima. Guardò il tavolino, le seggiole,
 78 XVIII|         pochino da Gualberto, e lo guardò in quella positura e con
 79 XVIII|       appeso a quella parete, e si guardò. «Sono belladisse, mirandosi
 80 XVIII|        sperare nell'avvenire. – Lo guardò con pietà ed affetto, quasi
 81 XVIII|          esclamò quasi fra  e lo guardò incerto, maravigliato. –
 82 XVIII|    maravigliato. – Possibile! – Lo guardò ancora, poi gli si avvicinò
 83 XVIII|          il suo sguardo limpido, e guardò francamente in viso al Campaldi.~ ~–
 84 XVIII|              così... come sei? – e guardò un poco severamente l'abito
 85 XVIII|         donna si mise a piangere e guardò incerta Gualberto.~ ~– Vanina,
 86   XIX|           s'accostò alla finestra, guardò come aveva guardato prima,
 87    XX|            figlio. –~ ~Jeronima lo guardò un po' maravigliata da questo
 88    XX|          questo esordio solenne, e guardò anche Gualberto con que'
 89   XXI|           era avvenuto.~ ~Il conte guardò maravigliato Gualberto.~ ~–
 90   XXI|         Gualberto alzò gli occhi e guardò in viso al conte. La bella
 91   XXI|            conta? –~ ~Gualberto lo guardò perplesso.~ ~– No, – rispose
 92   XXI|           ammutolì a un tratto; lo guardò con maraviglia, con diffidenza,
 93   XXI|         tutto. Rialzò il capo e lo guardò in viso.~ ~– Mio padre, –
 94   XXI|            dinanzi alla finestra e guardò il lago. – La mia ava Valfreda
 95   XXI|             Indi rialzò la testa e guardò Gualberto. Lo guardò lungamente
 96   XXI|       testa e guardò Gualberto. Lo guardò lungamente in silenzio;
 97   XXI|        Gualberto chinò la testa, e guardò quel vecchio, affranto per
 98   XXI|            spuntò fra le ciglia.~ ~Guardò mestamente l'ampia biblioteca,
 99   XXI|            al di sopra degli usci, guardò verso il lago quella parte
100   XXI|        mano sopra quella di lui lo guardò con occhio franco e serio.~ ~–
101  XXII|         contessa la chiamava.~ ~Lo guardò soltanto, e in quello sguardo
102  XXII|            e salutò il marito; poi guardò il lago, quella parte del
103   XXV|       assai... – Poi si volse e lo guardò con un sorriso raggiante: –
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