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Alfabetica [« »] sdegnoso 1 sdruciti 1 se 141 sè 94 sebbene 13 secca 1 secche 1 | Frequenza [« »] 98 s' 95 sue 95 tu 94 sè 93 momento 92 ardenberg 92 tutti | Emilia Ferretti Viola (alias Emma) La leggenda di Valfreda Concordanze sè |
Cap.
1 Pre| novella stessa, la quale per sè certamente non meriterebbe 2 I| barchetta, abbandonata a sè stessa, si scostò dalla 3 I| incominciato a camminar da sè sola con tanta rapidità, 4 II| ma il conte era sicuro di sè, e sapeva che la sua ferrea 5 II| com'è per molti, l'amore di sè che lo spingeva: e per questo 6 II| ad una moda, nè aveva in sè quelle attitudini che ci 7 II| vecchie hanno difficilmente in sè lo spirito innovatore di 8 II| degli avi, non aveva in sè la loro energica forza innovatrice 9 II| leggeremo insieme, – disse fra sè, pensando al suo figliuolo. 10 II| che aveva ora dinanzi a sè. Non vi era dubbio, suo 11 III| pensò che il conte aveva in sè e nella sua famiglia, il 12 III| avrebbe mandato lontano da sè, per poi seguirlo con incessante 13 III| giovinezza, e sentiva che per sè stesso, non per la gloria 14 III| forma e realtà. Le tenne per sè. Volle provare l'ebbrezza 15 III| dell'amore, e pensava a sè. Il conte fece un movimento; 16 III| di lui.~ ~Aveva giurato a sè stesso di vendicarsi, ma 17 IV| che aveva messo dinanzi a sè quasi in atto di difesa; – 18 V| ben bene l'uscio dietro a sè. Provava vergogna, pensando 19 V| e di gioia! – disse fra sè, e uscì dalla camera.~ ~ 20 VI| pericoli, nè attirare sopra di sè e la sua casa sì triste 21 VI| pazza davvero! – disse fra sè, e pensò con timore in quali 22 VI| e risoluti.~ ~Dentro di sè erano desolati. E la povera 23 VII| Altinori sacrificò nobilmente sè stessa per aiutare i vecchi 24 VII| ad una certa distanza da sè. Intermediaria fra lui e 25 VII| aveva creduto prendere per sè le cose migliori; aveva 26 VII| donna. Ma Gualberto aveva in sè anche altre più forti e 27 VIII| allora stava zitto, attento a sè, nascondendo con l'orgoglio 28 VIII| contenersi, diffidente di sè, non potendo portare la 29 VIII| tranquillo e nascondere di sè quanto più poteva a quelli 30 VIII| carattere, – disse il conte fra sè, e guardò con diffidenza 31 VIII| provava confusamente in sè questi sentimenti, e taceva.~ ~ 32 VIII| sentiva forte, sicura di sè, pronta a qualsifosse dolore 33 VIII| voleva altri trastulli per sè?~ ~Lo scemo l'osservava 34 VIII| essa non parlava mai di sè, nè a sè pensava; trattava 35 VIII| parlava mai di sè, nè a sè pensava; trattava gli affari 36 VIII| non poteva prendere per sè ormai che i sacrifizi e 37 VIII| que' momenti chiedeva a sè stesso ciò che ella pensasse 38 VIII| cavalleresca. Sentì vicino a sè uno spirito eletto che moriva 39 VIII| per non avere dinanzi a sè un nemico ignoto, forse 40 IX| ma era troppo occupato di sè per osservare lungamente 41 IX| semplice o prete – disse fra sè – per non capire certe cose; – 42 IX| certe cose, – pensò fra sè.~ ~Allorchè Gualberto rivide 43 IX| cosa avrebbe dovuto fare di sè dopo compiuto quel triste 44 IX| più saputo nascondere in sè la furia de' suoi pensieri.~ ~ 45 IX| capace di riflettere da sè solo, di ragionare per conto 46 IX| di noi non ha nascosto in sè dubbi, lotte, lunghe e dolorose 47 IX| piano, quasi parlasse fra sè.~ ~– Sarà simile a quella 48 IX| sembrava di avere vicino a sè una di quelle grandi, caste, 49 IX| guardò fisso fisso dinanzi a sè. Risaliva colla mente all' 50 IX| scienza, e sorrideva fra sè con amarezza, con ironia, 51 IX| disperazione. Oh quanta parte di sè aveagli preso la sua fede 52 IX| respingerà o le riprenderà per sè? Secondo, se le incontra 53 X| spirito, ripiegandosi sopra sè stesso, ha bisogno di vivere 54 X| primaverile che lo chiamava a sè con mille voci, con mille 55 X| ombra egli vedeva dinanzi a sè, esso non poteva più vivere.~ ~ 56 X| vita reale lo chiamassero a sè con insistenza; camminava 57 X| speranza questa che sentiva in sè, era un acre, violento desiderio 58 X| da quella triste parte di sè che tormentava l'altra; 59 X| nasce e muore inconscia di sè; avrebbe voluto essere un 60 X| guardò pensoso intorno a sè. Il suo sguardo era velato 61 X| egli l'aveva attinta in sè dalla furia tormentosa dei 62 X| cose che vedeva intorno a sè. Appoggiò la testa ardente 63 X| guardò fisso dinanzi a sè, poi prese di nuovo a esaminare 64 X| ripulsione; provò ira verso sè stesso; si sentì umiliato, 65 X| vide più nulla intorno a sè. Quel tetro burrone non 66 X| ottenuto questo sagrifizio da sè stesso dopo aver voluto 67 X| poteva avere coscienza di sè. Il suo cervello stanco 68 XI| suo padre; ne sentiva in sè la certezza. Tutto ciò che 69 XII| quest'uomo, pensava tra sè Gualberto, allorchè l'avevano 70 XIII| tornasse più? – pensò fra sè. In quel momento l'uscio 71 XIII| È partito! – disse fra sè.~ ~Non aveva ancora finita 72 XIII| La fece sedere accanto a sè e la confortò, la rassicurò, 73 XIII| cervello, nel pronunciare fra sè quella parola. E dacchè 74 XIII| lui avesse scapitato per sè, che avesse perduto un'aureola 75 XIV| averle prima spiegate a sè stessa? Che ragione poteva 76 XIV| giovane sacerdote che aveva in sè ben altri istinti, ben altre 77 XIV| invece aveva ancora dinanzi a sè molte ore di lotta prima 78 XIV| più forte e migliore di sè gli doveva vietare. E la 79 XIV| Gualberto quasi parlasse fra sè; – tutto il mondo è pieno 80 XIV| ripetè, e pensò a lui, a sè, a tutta quella sua triste 81 XV| dovere quella tranquillità a sè stesso e all'opera vigorosa 82 XV| stato capace di evocare per sè solo quella espressione 83 XV| addolorato, e disse fra sè: – Anche la mamma mi ha 84 XVI| di Ermanno. Egli venne da sè ad aprire.~ ~– Sei ancora 85 XVII| la sua voce! – disse fra sè, – il mio nome detto da 86 XVII| fondo azzurro, – diceva fra sè; – è bello essere acqua, 87 XVII| pensando a voce alta, ora fra sè, mentre la febbre cresceva 88 XVIII| Ah! – esclamò quasi fra sè e lo guardò incerto, maravigliato. – 89 XXI| ne prendesse un altro per sè. Ma Gualberto non si mosse.~ ~– 90 XXI| ciglia e sentì ribollire in sè un'ira ancor nascosta, contro 91 XXI| Gualberto, quasi parlasse fra sè, e chinò il capo.~ ~– E 92 XXI| sconosciuta, d'aver dinanzi a sè un estraneo, tanto erano 93 XXI| umiliato.~ ~– Solo! – disse fra sè, e piegò il capo giù giù 94 XXII| scriveva discrete notizie di sè, e Gualberto mandava a Jeronima