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Alfabetica [« »] stata 25 state 4 stati 7 stato 73 statura 1 stava 27 stavano 8 | Frequenza [« »] 74 madre 74 me 73 allora 73 stato 72 fu 72 ti 70 altro | Emilia Ferretti Viola (alias Emma) La leggenda di Valfreda Concordanze stato |
Cap.
1 Pre| pure quasi in tutti noi è stato vivo per un momento un prete 2 I| asserissero essere questo già stato annunziato indubbiamente 3 II| cinque anni non era ancora stato possibile cavargli di bocca 4 II| nonno aveva vissuto in uno stato alquanto migliore, ma non 5 II| entusiasta di quanto era stato fatto in Francia nel secolo 6 II| più ardite di quanto era stato loro imposto di venerare 7 II| col sacerdote che gli era stato maestro, scrivendogli una 8 II| o di un operaio, sarebbe stato come ritrovare in una sudicia 9 II| cosa alla quale sarebbe stato irragionevole il fare opposizione; 10 II| attendeva.~ ~– Che cos'è stato? – domandò il conte impaurito, 11 III| nascita del bambino, in uno stato d'animo incerto e commosso 12 III| aveva provato per lei era stato certamente un sentimento 13 III| Il conte Ottone non era stato acciecato da un turbine 14 III| ciò che sentiva, ed era stato perciò sempre più vero e 15 III| idee del conte. Ed egli era stato soddisfattissimo, allorchè 16 IV| educazione degna del suo stato. Promettete dunque di farmi 17 VI| Campaldi, consapevole dello stato di Beatrice e dell'assenza 18 VI| Rosalìa.~ ~Quale non sarebbe stato il suo sdegno se avesse 19 VI| volta, che egli era già stato baciato e accarezzato da 20 VII| abito nero, rivelava il suo stato.~ ~Era prete.~ ~Il conte, 21 VII| risoluzione. Pareva che nello stato d'agitazione che lo travagliava 22 VII| figlio era destinato allo stato ecclesiastico, ma che essendo 23 VII| dunque per Gualberto uno stato eletto; egli credeva con 24 VII| originale, eravi sempre stato un velo, una veste, ricca 25 VIII| perciò meno infelice lo stato della sua mente.~ ~Di quel 26 VIII| intelligenza che gli rivelava lo stato suo, si era spento il sorriso 27 VIII| tristi conseguenze del suo stato.~ ~Ermanno aveva un'intuizione 28 VIII| nozze per non prolungare lo stato d'incertezza, nè la difficile 29 VIII| accorse con piacere che lo stato di suo fratello aveva migliorato; 30 VIII| dolori; per lei ciò sarebbe stato come presentarsi in abiti 31 VIII| commesso un sacrilegio, che era stato per opera sua che ella era 32 VIII| sola volta che al conte era stato possibile di strapparle 33 VIII| deve conoscere quanto è stato fatto dal progresso umano. 34 IX| parlato a nessuno dello stato del suo animo. Il conte 35 IX| il giovane – che se fosse stato oro, nessuno l'avrebbe potuto 36 IX| è nociva sempre. Tu sei stato indiscreto nella fede, ora 37 IX| volgo gelosamente; chi non è stato riconoscente alla veste, 38 IX| alzò, andò al posto ove era stato seduto nelle prime ore di 39 IX| suoi monti, ove non era mai stato con lei, e associava così, 40 X| come fosse tornato ad uno stato d'ignoranza primitiva; tutto 41 X| Eppure di quanta vita era stato animato un giorno, di quante 42 X| madre, a quello che era stato ed a quello che accadeva 43 X| martirizzare per la fede e saresti stato pago; non è miglior cosa 44 X| Nel Medio Evo saresti stato un alchimista instancabile, 45 X| dal momento in cui v'era stato. Allorchè abbassò gli occhi 46 X| ritrovò vestito come lo era stato poche ore avanti, avendo 47 X| nuovo ammalato come era stato a Roma. Si lasciò quasi 48 XI| pronunciato così forte, era stato udito da colui che attendeva 49 XII| aiutarlo, di toglierlo al suo stato.~ ~La Vanina commossa per 50 XIII| chiese perdono d'essere stato la cagione di tante inquietudini; 51 XIII| angosce, delle quali egli era stato la cagione nel passato. 52 XIV| Ermanno dopo il pranzo è stato inquieto ed ha voluto coricarsi 53 XIV| terrazza. – Quando, come è stato? – aggiunse con quella sua 54 XIV| di domare.~ ~– Che cos'è stato? – disse con voce soffocata 55 XIV| era dileguato.~ ~– Sarà stato un abete che ardeva, colpito 56 XV| subitanea, si rivide quale era stato una volta; riebbe sott'occhio 57 XV| della Roma cattolica, era stato così smisuratamente grande, 58 XV| per lui. Egli non era mai stato capace di evocare per sè 59 XVIII| impaziente: – Che cos'è stato?~ ~– C'è il conte Gualberto? – 60 XVIII| parla, dimmi che cos'è stato, la contessa Jeronima forse?... 61 XVIII| incertezza, narra che cos'è stato, – disse con voce autorevole 62 XIX| castello; quanto è possibile è stato fatto, sarà fatto. – Poi 63 XIX| mestissimo la finestra.~ ~– Com'è stato? – disse finalmente piano 64 XX| Nel castello l'allarme era stato dato più tardi, dopo la 65 XX| disgraziato fin dalla nascita, era stato tanto caro come avesse avute 66 XX| apparteneva così poco! Le era stato portato via, era stato sacrificato 67 XX| era stato portato via, era stato sacrificato per vendicarsi 68 XXI| volontà e uscire da uno stato che più non ti conviene. –~ ~ 69 XXI| ciò che otterrei mutando stato, ciò che allora si chiederebbe 70 XXI| mondo e della famiglia, mi è stato sempre additato un campo 71 XXI| uomo migliore di voi, è stato come un voler sprecare l' 72 XXII| avvenimenti politici, lo stato del clero e le speranze 73 XXIII| scritto Jeronima, dello stato malaticcio del conte, indovinò