Cap.

 1   III|  contrasti della vita intima. Il padre dello scemo non era più
 2   III|        del Tirolo, e allorchè il padre di Guido vi giunse viaggiando,
 3     V|         una cosa dimenticata. Il padre lo guardava immobile, quasi
 4     V|        Ermanno aveva chiamato il padre. Era un bellissimo bambino,
 5     V|          alla culla. Allorchè il padre si allontanava, Ermanno
 6    VI|     baciato e accarezzato da suo padre!~ ~
 7  VIII|        la prigione per debiti il padre. Jeronima adorava i suoi
 8  VIII|     testa bianca e altera di suo padre chinarsi sotto al peso della
 9  VIII|         di Ardenberg, l'altra il padre suo.~ ~Ermanno taceva, commosso,
10  VIII|        ebbero preso commiato, il padre di Jeronima la baciò in
11  VIII|         mente per convincere suo padre. Il povero vecchio capì
12  VIII|       che le avevano soccorso il padre, e non volle essere in debito
13  VIII|         per alzarsi. Credeva che padre e figlio avessero a discorrere
14  VIII|           mentre Gualberto ed il padre conversavano ancora nel
15  VIII|      scaffale indicatogli da suo padre, guardava tutti quei libri
16    IX|         erano stati indicati dal padre; talvolta era tanto assorto
17    IX|      giorno, conversando con suo padre, che gli parlava degli Altinori,
18    IX|        disgrazie, che il barone, padre di tua cognata, sarebbe
19    IX|       nell'ombra dove sedeva suo padre, e gli si fermò dinanzi.~ ~–
20    IX|       dove aveva parlato con suo padre. Gli sembrava che la veste
21    IX|    spregiava.~ ~Le parole di suo padre suonavano e risuonavano
22    IX|       con sicurezza.~ ~– Ah! mio padre ebbe dunque torto? – disse
23    IX|       che ella chiedeva.~ ~– Mio padre non ha capito, – disse Gualberto.~ ~
24    IX|        alla mente il detto di un padre della Chiesa o di qualche
25     X|     Jeronima, ai sarcasmi di suo padre, all'amorevolezza costante
26     X|         tratto a Jeronima, a suo padre, a sua madre, a quello che
27    XI|          era? – domandò.~ ~– Suo padre... – rispose la donna balbettando
28    XI| terribili parole.~ ~– Mio... mio padre...? – ripetè Gualberto sbalordito.
29    XI|         in questo punto.~ ~– Mio padre?... qual pazzia ti coglie
30    XI|         conte di Ardenberg è mio padre! –~ ~Ma la povera donna
31    XI|    marito non era dunque più suo padre? Tuttociò gli s'affacciava
32    XI|          d'Ardemberg non era suo padre; ne sentiva in  la certezza.
33    XI|         aver potuto divenire suo padre? Andava egli debitore della
34   XII|     cuore che quell'uomo era suo padre.~ ~Un'affinità misteriosa
35   XII|         ove tu vorrai. –~ ~– Mio padre! – esclamò Gualberto con
36  XIII|    umiliarlo.~ ~Era altero di un padre, del quale aveva ammirate
37   XIV|         tu? perchè lo dici a tuo padre, a tua madre, ai tuoi fratelli
38    XV|       Ardenberg, che non era suo padre, e che gli aveva amareggiata
39   XVI|          nella biblioteca di mio padre, ci ho sempre pensato. Ho
40 XVIII|       che fu vicino alla casa.~ ~Padre e figlio si abbracciarono;
41 XVIII|       Gualberto, vedendo che suo padre spiava con attenzione nella
42 XVIII|      ritrovò nella stanza di suo padre.~ ~Il sole tramontava, e
43 XVIII|         corse ad abbracciare suo padre.~ ~– E non mi hai detto
44 XVIII|         arrossì vivamente, e suo padre si arrestò perplesso. –
45 XVIII|         nel tuono di voce di suo padre mentre gli parlava così.
46 XVIII|          colpì profondamente suo padre. Il Campaldi tacque ancora,
47 XVIII|      forte forte la mano che suo padre gli stendeva.~ ~– Resto
48    XX|   dimostrato poco affetto,  il padre erasi curato di lui. Il
49    XX|    paterno. Ermanno umiliava suo padre colla sua presenza. Il poveretto
50   XXI|         che il conte non era suo padre, che egli azzardasse ancora
51   XXI|      conte, che ho l'autorità di padre.~ ~– Ma nol siete! – disse
52   XXI|          guardò in viso.~ ~– Mio padre, – rispose alteramente.~ ~–
53   XXI|          la vecchia Rosalìa, suo padre e la disgrazia del povero
54   XXI|       rivolto il mio pensiero al padre che offrì di soccorrermi
55   XXI|         Ed io ho già trovato mio padre. –~ ~Il conte tacque dopo
56   XXI|          serio.~ ~– Io resto col padre di Ermanno, – disse come
57  XXII|     donna ricordava che egli era padre del povero Ermanno e che
58 XXIII|          e mesto dovere verso il padre di Ermanno, Jeronima partì
59  XXIV|         quella sera, e trovò suo padre seduto nel crocchio degli
60   XXV|          essa è la moglie di tuo padre. Ma per ora non se ne parli.
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