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Alfabetica [« »] bello 20 ben 23 benchè 2 bene 47 benedica 1 benedicano 1 benedizione 1 | Frequenza [« »] 48 donna 48 figlio 48 sì 47 bene 47 dolore 47 fede 47 mente | Emilia Ferretti Viola (alias Emma) La leggenda di Valfreda Concordanze bene |
Cap.
1 III| parer suo, Beatrice faceva bene, per dare buon esempio alla 2 V| nella camera e chiuse ben bene l'uscio dietro a sè. Provava 3 V| la giovane donna.~ ~– Sta bene, – disse il conte, celando 4 VII| I preti avevano fatto bene l'opera loro; e l'entusiastica 5 VIII| qualcosa di male senza saper bene ciò che fosse, e per un 6 VIII| ci contendiamo. Mi farà bene ritemprarmi invece nelle 7 IX| della sua tranquillità mi fa bene, perchè io mi riposo pensando 8 IX| parole mi hanno fatto tanto bene, mi hanno tranquillato, 9 X| quella sera gli avevano fatto bene, ma l'effetto di esse diminuiva 10 XI| sconosciuto – lo voglio per il suo bene, m'intendi? per il suo bene. 11 XI| bene, m'intendi? per il suo bene. È indispensabile Vanina, 12 XI| quella proposta.~ ~– Or bene, chi glielo può dire, chi 13 XI| accennandogli di andarsene.~ ~– Sta bene, vado laggiù fra quegli 14 XIII| aveva cercato era, s'intende bene, la contessa Beatrice, che 15 XIII| nella sua camera. –~ ~– Sta bene – disse il conte come fosse 16 XIII| tranquillarla, le disse che stava bene, che era lieto, che non 17 XIII| sembrava che nel fare un bene a lui avesse scapitato per 18 XIII| visto felice ed ora vedeva bene che non lo era più. Ma in 19 XIII| Ermanno?~ ~– Meglio, anzi bene, è uscito di casa e lo vedrai 20 XIV| Gualberto. – Non ho fatto bene?~ ~– Sì, ha fatto bene, – 21 XIV| fatto bene?~ ~– Sì, ha fatto bene, – rispose ella prontamente 22 XIV| eppure son certa che ha fatto bene. –~ ~Gualberto provò un 23 XIV| soddisfazione.~ ~– Feci bene e lei provò dispiacere che 24 XIV| Jeronima, io ti volessi bene? Se non avessi confessato 25 XIV| guardava e non poteva vederla bene, aveva gli occhi gonfi e 26 XIV| che qui tutti ti vogliono bene, e se tu avessi un vero 27 XV| ha sgridato... vuol più bene a Gualberto, che è bello 28 XVI| che la mamma non mi vuol bene... – Qui si fermò e disse 29 XVI| gl'insegnano a farsi voler bene. –~ ~Jeronima si accostò 30 XVI| miei fiori, vorranno più bene a lui che a me. Non voglio 31 XVI| la febbre.~ ~– Non stai bene, Ermanno, – gli disse Jeronima; – 32 XVI| rispose prontamente, – sto bene, benissimo; – e si alzò 33 XVI| nel dire che si sentiva bene. Finalmente le domandò che 34 XVI| vedere, che non mi vuol bene. –~ ~Le prese le mani e 35 XVI| voglio tanto tanto tanto bene, – disse, e le baciò i capelli, 36 XVI| nastri dell'abito. – Ora sta bene, – aggiunse – ti ho veduta, 37 XVI| era lì, al sicuro, stava bene, e infine le sue paure le 38 XVI| cintura della veste. – Va bene così?~ ~– Sì, – rispose 39 XVI| afflitto il poveretto, – va bene come vuoi tu. Addio. – Jeronima 40 XVII| Aveva caldo. –Là si starà bene, farà fresco. – Si affacciò 41 XVII| come me, e volerle tanto bene, e tener chiusa quell'adorazione 42 XVII| riflettere il suo volto e volerle bene, che piacere! – diceva Ermanno, 43 XVIII| per oggi non intendo ancor bene ciò che puoi sperare nell' 44 XVIII| Non solo ti voglio molto bene, ma sento che potrò volertene 45 XIX| tranquillarla; ma non sapendo ancor bene che cosa fosse avvenuto, 46 XXI| con quell'uomo. Hai detto bene. Dei grandi affetti non 47 XXII| sento svogliato, ma sto bene.~ ~– Ma questa svogliatezza