Cap.

 1     I|          acque lambivano giorno e notte con un mormorio, ora lieto,
 2     I|   castellani di Ardenberg, in una notte delle più tempestose vedevansi
 3     I|           di sangue. Nella stessa notte la donna bianca che sorgeva
 4     I|           la tresca, e come nella notte di San Giovanni, mentre
 5     I|         contessa sparve in quella notte, e il suo cadavere fu visto
 6     I|       desolata la pianse tutta la notte e andò cercando in ogni
 7     I|           dal fondo del lago. Era notte; ma Rosalìa non sapeva quanto
 8     I|          di Valfreda datava dalla notte di San Giovanni nel 1852;
 9     I|         nel 1852; e che in quella notte s'erano perfin vedute le
10    II|    cortesi e disinvolti.~ ~In una notte fredda e burrascosa di autunno,
11   III|       aveva vegliato tutta quella notte, e mentre vegliava aveva
12   III|          tutte le ombre di quella notte lunga e crudele.~ ~Era stata
13   III|          avea detto che in quella notte s'era vista l'ombra della
14     V|           quella stessa che nella notte in cui era nato Ermanno,
15     V|       allorchè fra le ombre della notte sembra loro di vedere qualche
16     V|       umilmente:~ ~– Nella scorsa notte, credendo di dover morire,
17    VI|            mi apparve in sogno la notte dopo che Giovanni per la
18    VI|       sulle prime dissi di no. La notte seguente m'apparve a un
19   VII|        trasparente oscurità della notte, e il lago giaceva immobile
20  VIII|           Jeronima danzò tutta la notte, come fosse una farfalla
21  VIII|         le augurò dunque la buona notte e se ne andò.~ ~Gualberto,
22    IX|           le mani, guardava nella notte.~ ~A un tratto si volse.
23    IX|      passava e che s'inoltrava la notte, le tende si muovevano come
24    IX|          disse: – A domani, buona notte. – E sparve svelta e leggiera
25     X|       Gualberto aveva passata una notte insonne; era stanco e avvilito
26   XIV|          spontaneità. Guardava la notte stellata e pensava alle
27   XIV|          era dall'ombra di quella notte tempestosa, e gli parve
28   XIV|        immagine tua, n'è piena la notte, ne sarà pieno domani ogni
29   XIV|           Addio, – disse; – è una notte buia, procellosa, e mi sento
30   XIV|           fisso, l'oscurità della notte e il denso velo che avvolgeva
31   XIV|           nelle tenebre di quella notte burrascosa, e si risovvenne,
32   XIV|        piano piano e guardò nella notte buia e fredda. Le cime dei
33   XIV|     sentimento di timore. Era una notte orribile, e l'animo suo
34   XIV|          la tetra vista di quella notte tempestosa. Pensava anch'
35   XIV|           annunciava. E in quella notte, mentre Jeronima dormiva
36    XV|          dal sonno profondo della notte. Ripensò ad una ad una le
37    XV|            ed essa rammentando la notte inquieta che egli aveva
38  XVII|     fresco per il temporale della notte scorsa. Il lago era tranquillo
39 XVIII|         monti. Il temporale della notte scorsa, che aveva svelto
40 XVIII|           stessa ove riposò nella notte prima di salutare Beatrice
41 XVIII|       Essa ha vaneggiato tutta la notte, – disse piano il Campaldi
42   XIX| affacciarsi alla finestra. Ma era notte, un vento freddo increspava
43  XXII|    improvvisamente nel cuor della notte, corse al suo letto, e s'
44   XXV|     marina, incantevole in quella notte.~ ~Egli le si avvicinò non
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