Cap.

 1   III|        tutti; egli si chiamava Guido Campaldi.~ ~Il conte Ottone
 2   III|       suo in bocca di tutti.~ ~Guido Campaldi era figlio di una
 3   III|         e allorchè il padre di Guido vi giunse viaggiando, non
 4   III|  Napoli e divenne poi madre di Guido.~ ~Fu quello uno scandalo
 5   III|      nella tomba, e il piccolo Guido rimase solo padrone di un
 6   III|        s'incontrò a Vienna con Guido Campaldi e lo invitò a soggiornare,
 7   III|      non ne aveva viste mai.~ ~Guido entrò nel castello lieto
 8   III|        con incessante desìo.~ ~Guido si accorse della profonda
 9   III|      il turbine la travolse.~ ~Guido fu felice. Felice come si
10   III|       è negato agli altri.~ ~A Guido sembrava in quei giorni
11   III|      contessa Beatrice svenne. Guido sentì che la sua più grande
12   III|        invitandolo a rimanere; Guido non sapeva dissimulare;
13   III|       salvo da uno scandalo.~ ~Guido tentò invano quella sera
14   III|      credenze del volgo, e che Guido, prima di allontanarsi da
15    IV|       Le sembrava d'essere con Guido in un paese sconosciuto,
16    IV|     giardino; ma l'immagine di Guido tornava sempre, ora mestamente
17    VI|     primi mesi dell'assenza di Guido, Beatrice stessa ignorava
18    VI|        conosceva lo scritto di Guido, ma ebbe un presentimento
19    VI|       rileggere quel foglio.~ ~Guido Campaldi, consapevole dello
20    VI|  Rosalìa la Beatrice rispose a Guido esortandolo a partire, e
21    VI|    resistere alle preghiere di Guido e al proprio desiderio di
22    VI|       avviso dalla Rosalìa che Guido di nottetempo sarebbe giunto
23    VI|      per sempre il suo amante. Guido baciò mille volte il piccolo
24   VII|   della contessa Beatrice e di Guido Campaldi.~ ~Il conte aveva
25    XI| pianissimo, susurrò il nome di Guido Campaldi.~ ~– Campaldi? –
26   XII|        contenta.~ ~– Oh signor Guido non possiamo andare a casa
27 XVIII|      casuccia della Rosalìa.~ ~Guido Campaldi l'aveva visto venire,
28 XVIII|      lui. Lo tenga qui, signor Guido, non lo lasci tornare al