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Alfabetica [« »] grottesche 1 gruppo 1 guai 2 gualberto 434 guance 1 guanciale 3 guanciali 2 | Frequenza [« »] 490 per 446 era 444 una 434 gualberto 429 più 392 lo 381 gli | Emilia Ferretti Viola (alias Emma) La leggenda di Valfreda Concordanze gualberto |
Cap.
1 Pre| non hanno mai esistito, se Gualberto e Jeronima non sono mai 2 Pre| per un momento un prete Gualberto, il quale ha lottato e sofferto 3 Pre| certezza; allora soltanto il Gualberto del nostro spirito sveste 4 Pre| porta più la data d'oggi, Gualberto resta prete.~ ~Ho detto 5 Pre| prova dell'esistenza di Gualberto e di molti altri simili 6 Pre| leggenda l'avessi fatta oggi, Gualberto non sarebbe rimasto prete.~ ~ 7 Pre| non impedirebbero più al Gualberto d'oggi di svestire l'abito 8 Pre| di quella fede perduta da Gualberto, ma di un'altra, più semplice 9 Pre| dello stile del vecchio Gualberto, ho osato mettere una mano 10 V| baloccava, mentre il piccolo Gualberto dormiva.~ ~Anche questa 11 V| guardavano, e il vispo sorriso di Gualberto rispondeva a quello stupido 12 VI| giorni dopo la nascita di Gualberto, Beatrice ebbe avviso dalla 13 VI| baciò mille volte il piccolo Gualberto e lo guardò con orgoglio 14 VI| soltanto immaginare, vedendo Gualberto per la prima volta, che 15 VII| esistenza a quella di uno scemo, Gualberto di Ardenberg, a Roma, rinunciava 16 VII| speranze dell'avvenire. Ma Gualberto non entrò in quella via 17 VII| contenevano elogi grandissimi di Gualberto, e nelle quali si pronosticava 18 VII| al conte erano veritiere. Gualberto fu da essi trattato con 19 VII| questo riesciva difficile con Gualberto, il quale, come tutti coloro 20 VII| di speranza lo spirito di Gualberto. Egli sapeva di poter chiedere 21 VII| quanto e come voleva.~ ~Gualberto, guidato da saggi e dotti 22 VII| sacerdozio era dunque per Gualberto uno stato eletto; egli credeva 23 VII| e nella mente il giovane Gualberto.~ ~Pochi mesi dopo che era 24 VII| Nella sua convalescenza Gualberto era tornato molte volte 25 VII| da ignoranze puerili.~ ~Gualberto passeggiava fra quelle montagne, 26 VII| con lui e intorno a lui.~ ~Gualberto sentiva che il suo spirito 27 VII| Dotto in molte materie, Gualberto era ignorante di moltissime 28 VII| il velo si squarciava. Gualberto vedeva rapidamente, a sbalzi, 29 VII| dell'avvenire religioso di Gualberto su quelle attitudini straordinarie 30 VII| nel seno di una donna. Ma Gualberto aveva in sè anche altre 31 VII| contendevano l'avvenire di Gualberto, avrebbe vinto? Si sarebbero 32 VIII| VIII.~ ~Gualberto aveva ritrovata la contessa 33 VIII| sposi da sei mesi, quando Gualberto giunse al castello. Egli 34 VIII| isolato di amore per lei.~ ~Gualberto s'incontrava di rado con 35 VIII| nuora. Durante il giorno Gualberto non la vedeva mai; s'incontravano 36 VIII| conte entrò accompagnato da Gualberto.~ ~Jeronima fece un movimento 37 VIII| non aveva mai incontrato Gualberto nella biblioteca prima di 38 VIII| fece cenno di restare.~ ~– Gualberto – disse – è anch'esso ormai 39 VIII| rispose ingenuamente Gualberto. – È un desiderio che ebbi 40 VIII| quanto dicevano il conte e Gualberto.~ ~Non poteva comprendere 41 VIII| pensare Jeronima, mentre Gualberto ed il padre conversavano 42 VIII| buona notte e se ne andò.~ ~Gualberto, fermo dinanzi allo scaffale 43 VIII| Pur tuttavia, allorchè Gualberto montò sopra uno sgabello 44 VIII| a mezza voce una parola. Gualberto si voltò rapidamente:~ ~– 45 VIII| nelle mani, fece un saluto a Gualberto e uscì dalla biblioteca.~ ~ 46 IX| studio e nella lettura.~ ~Gualberto non usciva più di casa; 47 IX| Passarono molti giorni, ma Gualberto durava sempre in quella 48 IX| avvenuto alla fine?~ ~Talvolta Gualberto sostava, e lo sguardo suo 49 IX| Jeronima non dispiaceva a Gualberto; la sua tranquillità imponeva 50 IX| leggermente le spalle e guardò Gualberto con un'espressione di sprezzo. – 51 IX| forse in prigione, se... – Gualberto guardò il conte maravigliato.~ ~– 52 IX| pensò fra sè.~ ~Allorchè Gualberto rivide il giorno seguente 53 IX| movimento grazioso e monotono.~ ~Gualberto alzò gli occhi parecchie 54 IX| travagliava lo spirito di Gualberto.~ ~Una tentazione irresistibile, 55 IX| guarentigia di compenso. Eppure Gualberto le dava tutto, e talvolta 56 IX| adorate del passato. E poi?~ ~Gualberto sentiva freddo nell'animo, 57 IX| momenti, e con che gioia Gualberto lo rivedeva! Con qual soave 58 IX| chiedeva inesorabile, e Gualberto coraggiosamente sacrificava 59 IX| non gli restò più nulla. Gualberto si trovò solo, trasformato; 60 IX| superstizione, non rimase nulla. Gualberto le ricordava con sentimento 61 IX| aver perduto ogni cosa.~ ~Gualberto non aveva parlato a nessuno 62 IX| fissando con tanta insistenza Gualberto, sentivasi vicina la catastrofe, 63 IX| sempre tranquillamente. Gualberto appoggiato alla finestra, 64 IX| rispose con voce tremante Gualberto.~ ~– Era molto? – domandò 65 IX| Esigente? – ripetè Gualberto. – Che si chiama esigenza 66 IX| Eccedere – ripetè ancora Gualberto. – Ma in che cosa posso 67 IX| rispose con amarezza Gualberto. – Non c'è più lotta, non 68 IX| non posso più difendere! – Gualberto proferì con violenza le 69 IX| allorchè vide la fronte di Gualberto chinarsi avvilita – chi 70 IX| sguardi avidi di scandalo? – Gualberto fece una mossa di dolore.~ ~– 71 IX| passioni che chiedono sfogo.~ ~Gualberto rialzò alteramente a queste 72 IX| piacere la mossa altera di Gualberto, e sorrise delle sue orgogliose 73 IX| uscire di lì; temeva che Gualberto facesse qualche altra interrogazione, 74 IX| risposta di suo figlio.~ ~Gualberto rimase immobile al posto 75 IX| gli apparivano giuste.~ ~Gualberto sentiva le pulsazioni alle 76 IX| Ah! è lei! – disse Gualberto, come chi si sveglia dal 77 IX| sentito tutto? – domandò Gualberto con impazienza.~ ~– Non 78 IX| ma con maggior dolcezza Gualberto.~ ~– L'ho indovinato! – 79 IX| tranquillamente.~ ~– Ah! – disse Gualberto guardandola, e fissando 80 IX| E le pare – soggiunse Gualberto con amarezza – che le risposte 81 IX| torto? – disse vivamente Gualberto.~ ~– Sì, – rispose laconicamente 82 IX| d'intelligente pietà su Gualberto. – Il conte ha detto delle 83 IX| padre non ha capito, – disse Gualberto.~ ~Jeronima lo guardò incerta:~ ~– 84 IX| dolore che non intende... –~ ~Gualberto pendeva dalle labbra di 85 IX| sparito per sempre, – rispose Gualberto, – di un pensiero immortale 86 IX| di quanto ho perduto? – Gualberto fissò Jeronima con impazienza 87 IX| dinanzi a quelli di lui. Gualberto si avvicinò ad essa e affranto 88 IX| di quello che aveva io? – Gualberto chinò il capo e stette lungamente 89 IX| non esiste più? – rispose Gualberto; ma presto si pentì della 90 IX| compendiava in queste parole.~ ~Gualberto le prese una mano con rispetto 91 IX| Mi perdoni, – disse Gualberto dolcemente. – Ora ho inteso 92 IX| loro. – A queste parole Gualberto sentì le dita sottili di 93 IX| rispose con forza Gualberto, ma poi lasciò a mezzo quello 94 IX| sperava? – continuò a chiedere Gualberto mosso a pietà di lei e ansioso 95 IX| parliamo di me e non di lei, Gualberto?~ ~– Perchè l'esempio della 96 IX| domandò maravigliato Gualberto – crede che la via che scelsi 97 IX| Jeronima non rispose subito, e Gualberto disse ancora: – Vestirebbe 98 IX| chiese incerto e maravigliato Gualberto.~ ~– Credo che nella religione 99 IX| inerzia? – ribattè vivamente Gualberto.~ ~– No. Soltanto ella è 100 IX| disse quasi con impazienza Gualberto.~ ~– Se lo farà avrà torto. 101 IX| vergognosa d'aver detto tanto.~ ~Gualberto chinò la testa e non rispose. 102 IX| s'era perduta ogni cosa? Gualberto appoggiò il capo fra le 103 IX| portava seco dileguandosi!~ ~Gualberto si alzò, andò al posto ove 104 IX| di amore, di fede? –~ ~Gualberto guardava con riverenza e 105 IX| parla dell'avvenire, – disse Gualberto dopo un breve silenzio. – 106 IX| come fare? – domandò ancora Gualberto.~ ~– Lo chiede a me? Amare 107 IX| Simulare?... – disse piano Gualberto.~ ~– È una parola elastica 108 IX| rispose agitato e commosso Gualberto. – Io n'ho bisogno di quello 109 IX| sua cadde sulla mano di Gualberto.~ ~Essa piangeva per lui, 110 IX| e alle loro speranze.~ ~Gualberto rialzò il capo e guardò 111 IX| seggiolone ad intagli ove sedeva Gualberto quando leggeva, e un tratto 112 IX| e dal posto ove stavano Gualberto e Jeronima se ne vedeva 113 IX| passando sulla bionda testa di Gualberto, che egli nascondeva in 114 IX| Mi lascia solo? – rispose Gualberto come si destasse allora.~ ~– 115 IX| quello che pensa? – disse Gualberto vivamente, fissandola in 116 IX| accomiatarsi da lui.~ ~Ma Gualberto la fissava con tanto affetto, 117 IX| rispose con semplicità Gualberto. – rimango solo e le vecchie 118 IX| sorridendo. Non accetto, Gualberto, la parte di una divinità 119 IX| ed amica come già sono.~ ~Gualberto la guardava. Non badava 120 IX| mossa per allontanarsi. Ma Gualberto stava sempre immobile, assorto 121 IX| nell'ombra, lasciando solo Gualberto.~ ~ 122 X| dedicare il suo tempo ad altri. Gualberto l'attese dunque invano il 123 X| scendeva nella biblioteca. Gualberto era impaziente di poterla 124 X| sentimento nasce un'idea. E Gualberto provava sentimenti nuovi, 125 X| animava di una vita nuova. Gualberto camminava lento e pensoso 126 X| con singolare chiarezza.~ ~Gualberto aveva passata una notte 127 X| propria ombra, e allora Gualberto la fissava sbalordito; si 128 X| di quella solitudine.~ ~Gualberto si fermò ansante, trafelato; 129 X| è ancora tal quale. –~ ~Gualberto afferrò la veste con febbrile 130 X| dare, – e allorchè vide che Gualberto si avviava per uscire, gli 131 X| rispose con impazienza Gualberto; – voglio essere solo. – 132 X| azzurro maraviglioso.~ ~Gualberto si mise a sedere sopra un 133 X| spoglie ora spregiate!~ ~Gualberto volse il capo dall'altra 134 X| virginale.~ ~Passò del tempo; Gualberto non sapeva se erano scorse 135 X| trasformazione altrui. –~ ~Gualberto premeva colle mani la sua 136 X| ideale dell'eterna armonia.~ ~Gualberto si lasciò cadere di mano 137 X| un cerchio sulla testa di Gualberto, e lo ripetè più volte innalzandosi 138 X| in forma di spirale.~ ~A Gualberto sembrava veramente che quell' 139 X| indagatore della verità? – Gualberto appoggiava il capo indolenzito 140 X| del lontano orizzonte.~ ~Gualberto si scosse a un tratto come 141 X| difficile, pericoloso. Gualberto non vi badò, gettò sulle 142 X| sereno e azzurro del cielo.~ ~Gualberto fissava quel punto, e gli 143 X| era bigio, umido, buio.~ ~Gualberto tremava; aveva freddo, era 144 X| pomposa, fatta in Roma! Là a Gualberto era parso di porre in evidenza 145 X| non sapeva la verità.~ ~Ma Gualberto era così stanco da non poter 146 XI| Il bel volto giovanile di Gualberto serbava ancora nel riposo 147 XI| giovanile. Mentre fissava Gualberto, le sue labbra piene e facili 148 XI| lunghe strisce di ombra; ma Gualberto ancora non si muoveva, e 149 XI| Guardalo, è lì – e le additò Gualberto che dormiva – Che cosa vuoi 150 XI| ma parlando piano perchè Gualberto incominciava a muoversi 151 XI| insistenza. A questo punto Gualberto fece una mossa come si svegliasse 152 XI| andò via proprio quando Gualberto apriva gli occhi, ed ebbe 153 XI| signor contino, e – Ma Gualberto l'interruppe con impazienza.~ ~– 154 XI| indovinò il pensiero di Gualberto, si avvicinò a lui umilmente, 155 XI| Non le dispiaccia conte Gualberto, di mostrarsi così alla 156 XI| tante volte i suoi pianti. – Gualberto le stese la mano. Quelle 157 XI| rispose mestamente Gualberto e riappoggiò la persona 158 XI| notti insonni, ma ora... – e Gualberto tacque addolorato e confuso.~ ~ 159 XI| porgere aiuto e sollievo a Gualberto, eppure la tratteneva una 160 XI| Un segreto? – domandò Gualberto maravigliato fissando con 161 XI| maraviglia che dimostrava Gualberto le faceva sentire maggiormente 162 XI| Un segreto?... – ripeteva Gualberto pensoso. La Vanina taceva 163 XI| detto tutto, tanto, che Gualberto dovesse sapere senz'altro 164 XI| Ma come ben s'intende, Gualberto non aveva capito nulla, 165 XI| mossa per fuggir via. Ma Gualberto spinto da un triste presentimento, 166 XI| mio padre...? – ripetè Gualberto sbalordito. La Vanina non 167 XI| dicendo queste cose?... disse Gualberto, poi a un tratto quasi urlando 168 XI| chinò il capo e tacque, e Gualberto dopo un momento di riflessione 169 XI| sbalordita e confusa di Gualberto apparvero improvvisamente, 170 XI| infanzia era stata colpevole? Gualberto avrebbe voluto che il suo 171 XI| quel silenzio. Finalmente Gualberto lo ruppe, e umilmente, senza 172 XI| suo nome... – tornò a dire Gualberto con tuono quasi supplichevole. – 173 XI| Campaldi? – esclamò Gualberto cui era famigliare il nome 174 XI| impetuosamente correndo verso Gualberto.~ ~– Chi mi chiama? – disse 175 XI| riusciva di padroneggiarla.~ ~Gualberto indietreggiò d'un passo, 176 XII| XII.~ ~Gualberto si volse verso il Campaldi 177 XII| riconoscerlo per tale.~ ~Gualberto gli stese la mano, e il 178 XII| lo baciò sulla fronte.~ ~Gualberto pensava sempre a sua madre; 179 XII| indovinava ciò che pensava Gualberto e sentiva con avvilimento 180 XII| quest'uomo, pensava tra sè Gualberto, allorchè l'avevano strappato 181 XII| doveva farlo prete?~ ~– Gualberto ti duole ora ciò che sai. 182 XII| Perdoni – rispose Gualberto confuso – sono ancora troppo 183 XII| ricomincerai una nuova vita. –~ ~Gualberto gli rispose con un mesto 184 XII| saper vivere solo – rispose Gualberto commosso nel vedere la mestizia 185 XII| glorie dell'arte. L'arte, Gualberto, – esclamò con entusiasmo – 186 XII| Mio padre! – esclamò Gualberto con uno slancio sincero 187 XII| stringendola fra le sue. – Gualberto, – aggiunse volgendosi a 188 XII| non venni... in tempo. –~ ~Gualberto non rispose. Sì, era venuto 189 XII| faremo come tu vuoi. Vieni, Gualberto, vieni sino alla casa dove 190 XII| disse con voce bassa Gualberto.~ ~– Per ora – rispose con 191 XII| qui, alle mie proposte. – Gualberto si fe' più serio e non rispose. – 192 XII| Sì... domani... – replicò Gualberto che non voleva offenderlo 193 XII| che sei più contento. –~ ~Gualberto alzò gli occhi e guardò 194 XII| Te lo giuro! – rispose Gualberto con fermezza stringendogli 195 XIII| riusciva di mostrarsi lieto.~ ~Gualberto non s'era visto in quella 196 XIII| antipatia che gli aveva ispirato Gualberto da bambino era scemata, 197 XIII| l'assenza prolungata di Gualberto, il conte l'aveva atteso 198 XIII| sua angoscia.~ ~– Cercavo Gualberto – disse risolutamente, e 199 XIII| Chi sa dov'è andato Gualberto, e chi sa se tornerà! – 200 XIII| Appena torna il conte Gualberto, avvisatemi.~ ~Ricominciò 201 XIII| Il conte si scosse. – Se Gualberto non tornasse più? – pensò 202 XIII| entrò dicendo:~ ~– Il conte Gualberto è giunto in questo momento 203 XIII| vengo subito. –~ ~E mentre Gualberto mutava rapidamente le sue 204 XIII| di star cheti.~ ~Allora Gualberto trasse un sospiro di consolazione. – 205 XIII| disse dolcemente.~ ~Gualberto le chiese perdono d'essere 206 XIII| Perchè mi guardi così, Gualberto? – disse finalmente la contessa.~ ~– 207 XIII| conforti che ebbi da te? – Gualberto le strinse la mano e chinò 208 XIII| vendetta, che colà tormentava Gualberto con tutte le torture morali 209 XIII| piano:~ ~– Tu credi ancora, Gualberto? –~ ~Il giovane sorrise 210 XIII| piene di convinzione di Gualberto sembravano tranquillarla, 211 XIII| mamma – continuò a dire Gualberto. – Lo spirito mio è in pace 212 XIII| Era la prima volta che Gualberto faceva così indirettamente 213 XIII| sembra stanca e accorata. –~ ~Gualberto ascoltò senza perdere una 214 XIII| giorni prese il braccio di Gualberto e s'avviò con lui alla sala 215 XIII| lui alla sala da pranzo.~ ~Gualberto s'era però ingannato nelle 216 XIV| passi.~ ~Era dunque sola.~ ~Gualberto senza rendersi conto della 217 XIV| venire? – domandò piano Gualberto.~ ~Jeronima si volse rapidamente, 218 XIV| Senza intenderne la cagione, Gualberto si sentiva felice accanto 219 XIV| restar qui? – chiese ancora Gualberto.~ ~– Ma sicuro. E sono contenta 220 XIV| No – rispose con vivacità Gualberto – le cose che m'ha detto 221 XIV| pensieri.~ ~– Oggi – rispose Gualberto, facendosele vicino e appoggiandosi, 222 XIV| intelligente e animato di Gualberto, in questo momento tutto 223 XIV| maraviglia, Jeronima? – domandò Gualberto. – Non ho fatto bene?~ ~– 224 XIV| domandò con impazienza Gualberto.~ ~– No. Non mi pentii di 225 XIV| domandò con insistenza Gualberto.~ ~– Disapprovavo, ma non 226 XIV| rispose ella con franchezza. Gualberto non replicò. Pensava con 227 XIV| certa che ha fatto bene. –~ ~Gualberto provò un sentimento di soddisfazione.~ ~– 228 XIV| allontana... –~ ~Gli occhi di Gualberto brillarono a quelle parole.~ ~ 229 XIV| mia decisione? – domandò Gualberto.~ ~– Sì, – rispose con vivacità 230 XIV| silenzio, non veduta da Gualberto. Teneva i suoi grandi occhi 231 XIV| con rispetto pietoso.~ ~Gualberto le diceva tutto, le rivelava 232 XIV| vita per trarne conforto. Gualberto invece aveva ancora dinanzi 233 XIV| essi non l'avvertirono. Gualberto parlava ancora, Jeronima 234 XIV| e quella voce sembrava a Gualberto un incanto, una melodia 235 XIV| efficacemente di me. –~ ~Gualberto crollò il capo e disse:~ ~– 236 XIV| affetto, – continuò a dire Gualberto quasi parlasse fra sè; – 237 XIV| chiese ancora vivamente Gualberto.~ ~– Allora bisognerebbe 238 XIV| Jeronima, – domandò Gualberto commosso, senza saperne 239 XIV| semplicità.~ ~– E... – ma Gualberto non finì la sua interrogazione.~ ~– 240 XIV| Perdoni, – rispose Gualberto, – sono indiscreto come 241 XIV| disse dopo quel silenzio Gualberto, – torno a Roma.~ ~– Partire? – 242 XIV| incontrò quello ardente di Gualberto: – Partire? – ripetè, e 243 XIV| tornar qui, – disse ancora Gualberto, – ne dirò in altri tempi 244 XIV| piano, con accento commosso, Gualberto. – Non mi regge il cuore 245 XIV| interruppe con violenza Gualberto, e le prese una mano e cercò 246 XIV| sconosciuti.~ ~Il cuore di Gualberto batteva con violenza, quella 247 XIV| la sua mano da quella di Gualberto, ma non potette.~ ~– Jeronima, – 248 XIV| lo fissò atterrita.~ ~– Gualberto!... – mormorò, quasi indovinasse 249 XIV| restasse a dire ancor questo? – Gualberto parlava presto, agitato, 250 XIV| disse con voce tremante:~ ~– Gualberto, non volevamo lasciarci, 251 XIV| fermezza che le era abituale.~ ~Gualberto ancora agitato, confuso 252 XIV| con impazienza e severità Gualberto; poi la guardò, velata com' 253 XIV| per me, Jeronima, – disse Gualberto con forza, prendendole di 254 XIV| quest'ora.... e questa gioia, Gualberto, mi fa paura come dovesse 255 XIV| Ti adoro, – disse piano Gualberto, chinando il suo capo e 256 XIV| nulla. È il vento, – rispose Gualberto.~ ~– Mi par di sentire delle 257 XIV| con passione ed impazienza Gualberto.~ ~– Perchè ho paura del 258 XIV| delle sue parole – mi pare, Gualberto, di doverti ringraziare 259 XIV| pensieri, tutti i sentimenti di Gualberto, ma si trattenne; strinse 260 XIV| lasciarmi? – domandò dolcemente Gualberto.~ ~– No, – rispose con fermezza 261 XIV| Va... – disse mestamente Gualberto – che i tuoi pensieri sieno 262 XIV| lampo ogni cosa. Addio, Gualberto... dico anch'io questa sera 263 XIV| destato quando Jeronima e Gualberto avevano incominciato a discorrere 264 XIV| essere tornato piccino; e che Gualberto, il quale era il minore, 265 XIV| rispose. – Sognai che Gualberto ti portava via! –~ ~Jeronima 266 XIV| riudiva le ardenti parole di Gualberto, e provava un dolore acuto 267 XV| XV.~ ~Gualberto si destò alla mattina del 268 XV| Roma.~ ~Tornare a Roma?~ ~Gualberto sostò nelle sue riflessioni, 269 XV| che la potesse pareggiare. Gualberto chinò mestamente il capo.~ ~ 270 XV| in tutte le sue forme.~ ~Gualberto sentiva che egli era destinato 271 XV| quella espressione lieta. Era Gualberto che la faceva discorrere; 272 XV| sgridato... vuol più bene a Gualberto, che è bello e sa tante 273 XVI| veduto, la sera innanzi, Gualberto e Jeronima che discorrevano 274 XVI| terrazza, ove era stata con Gualberto, Jeronima si turbò, si fe' 275 XVI| allorchè tu discorrevi qui con Gualberto, avevi tante cose da dire... – 276 XVI| addolorato.~ ~– Allorchè Gualberto ti baciò la mano, ieri sera, 277 XVI| Ha ragione la mamma, Gualberto è tanto bello, sa tante 278 XVI| Avranno parlato di te a Gualberto, sì, gli avranno parlato 279 XVI| un giorno nella chiesa di Gualberto, e che mentre io prego, 280 XVI| sua esistenza; pensava a Gualberto. In quel momento picchiarono 281 XVIII| da un momento all'altro, Gualberto usciva solo dal castello 282 XVIII| Il cammino era lungo, e Gualberto desiderava di giungervi 283 XVIII| splendeva sopra quella scena, e Gualberto, camminando con passo concitato, 284 XVIII| si scostò un pochino da Gualberto, e lo guardò in quella positura 285 XVIII| dopo averla salutata; poi, Gualberto, parleremo di molte cose 286 XVIII| di baciare il suo piccolo Gualberto appena nato.~ ~Da quella 287 XVIII| disse piano il Campaldi a Gualberto, – il temporale infuriò 288 XVIII| aprì a un tratto e fissò Gualberto con un'espressione di gioia.~ ~– 289 XVIII| rispose con un sorriso Gualberto.~ ~– Oh no! – esclamò Rosalìa; – 290 XVIII| frutti anch'io, – rispose Gualberto, vedendo che suo padre spiava 291 XVIII| Santissima lo benedicano, conte Gualberto, e volgano in benedizione 292 XVIII| Al castello, – rispose Gualberto.~ ~Rosalìa chiuse di nuovo 293 XVIII| grave disgrazia, – disse. Gualberto si scosse; ma il Campaldi 294 XVIII| ov'ella ha i piedi, conte Gualberto, e scosse le vesti luciccanti 295 XVIII| Stette un pezzo silenziosa. Gualberto e il Campaldi ascoltavano 296 XVIII| il Campaldi fece segno a Gualberto di seguirlo, e, piano piano, 297 XVIII| Rosalìa; chiusero l'uscio, e Gualberto si ritrovò nella stanza 298 XVIII| rispose con fermezza Gualberto, – ho deciso irrevocabilmente 299 XVIII| utile alla società.~ ~– Gualberto, rispetto la tua volontà; 300 XVIII| chiaro. Non ti capisco, Gualberto; ma non aggiungo una sola 301 XVIII| Basta.~ ~– Grazie, – rispose Gualberto con gratitudine, – spero 302 XVIII| mi provi a lottare? –~ ~Gualberto sorrise e gli stese la mano.~ ~– 303 XVIII| chiaro che par persona. – Gualberto lo ascoltava con riverenza 304 XVIII| te.~ ~– Il tuo desiderio, Gualberto, è pressochè esaudito. Non 305 XVIII| insieme.~ ~– Dove? – chiese Gualberto.~ ~– A Roma. Voglio stabilirvi 306 XVIII| rispose il Campaldi. Gualberto balzò dalla seggiola e corse 307 XVIII| nulla fosse!~ ~– Perchè, Gualberto, – rispose vivamente e commosso 308 XVIII| d'averla vinta – rispose Gualberto – e l'intendo. Noi gente 309 XVIII| molti segreti, – aggiunse Gualberto, sorridendo lietamente.~ ~– 310 XVIII| chiese leggermente turbato Gualberto.~ ~– Quello che saprà far 311 XVIII| di gioia e di dolori. – Gualberto arrossì vivamente, e suo 312 XVIII| una mano sulla spalla: – Gualberto, – disse piano: – lo sai? – 313 XVIII| mentre gli parlava così. Gualberto alzò il suo sguardo limpido, 314 XVIII| colla stessa franchezza Gualberto.~ ~– Durerà?~ ~– Sempre, – 315 XVIII| espressione di forza e dolore Gualberto, che colpì profondamente 316 XVIII| domandò dopo un momento.~ ~Gualberto sorrise, un sorriso d'orgoglio, 317 XVIII| reprimendo la sua impazienza, Gualberto; – che m'importa ciò che 318 XVIII| stato?~ ~– C'è il conte Gualberto? – domandò la donna ansante, 319 XVIII| donna ansante, trafelata.~ ~Gualberto, che era seduto quasi dietro 320 XVIII| la vista del pallore di Gualberto la turbò. Essa era stata 321 XVIII| fisonomia pallida e agitata di Gualberto.~ ~– Si calmi, non si sa 322 XVIII| chiese con impazienza Gualberto, facendo un movimento per 323 XVIII| è neppure la contessa. – Gualberto si frenò e si tranquillò 324 XVIII| Vanina.~ ~Il segreto di Gualberto ora lo sapeva; in mezzo 325 XVIII| Poco dopo che il conte Gualberto era uscito dal castello, 326 XVIII| piangere e guardò incerta Gualberto.~ ~– Vanina, ti prego, presto, 327 XVIII| tutto, – domandò trepidante Gualberto.~ ~– Si crede – disse la 328 XVIII| sia caduto nel lago! –~ ~Gualberto e il Campaldi a quelle parole 329 XVIII| E tu?... – domandò Gualberto sulla soglia, stringendo 330 XVIII| Addio...~ ~– Addio, – ripetè Gualberto mestamente, e si avviò, 331 XIX| incontro.~ ~– Ah! conte Gualberto, venga, venga dalla signora 332 XIX| disse.~ ~– Dov'è? – domandò Gualberto.~ ~– È... è... – rispose 333 XIX| povero conte Ermanno. –~ ~Gualberto salì a corsa la scala che 334 XIX| che egli era altrove.~ ~Gualberto, fermo sulla soglia, ascoltò 335 XIX| al collo esclamando:~ ~– Gualberto, ho perduto Ermanno! – Poi 336 XIX| strazio del cuore umano.~ ~Gualberto ammutolì dinanzi a quel 337 XIX| Dopo aver pianto con Gualberto, e aver ascoltate le sue 338 XIX| se egli fosse altrove? – Gualberto non ardì rispondere, ma 339 XIX| anch'esso.~ ~Jeronima e Gualberto restarono soli.~ ~Jeronima 340 XIX| disse finalmente piano Gualberto.~ ~– Non si è potuto ancora 341 XIX| nel lago? – domandò ancora Gualberto, guardando l'alto parapetto 342 XIX| domandò con maraviglia Gualberto.~ ~– No, – replicò molto 343 XIX| inattesa aveva fatto ammutolire Gualberto.~ ~– Perchè? – domandò quasi 344 XIX| disse dopo un momento Gualberto, chinando il capo, – egli 345 XIX| nascosto fra le mani.~ ~Gualberto vide anch'esso quel pezzo 346 XIX| trina bianca lassù? disse Gualberto.~ ~Jeronima alzò il capo, 347 XIX| piano con voce fioca.~ ~Gualberto che l'aveva seguita non 348 XIX| mamma non veda.... – disse Gualberto.~ ~– E perchè io ricordi, – 349 XX| conforto che la presenza di Gualberto. Ma Gualberto le apparteneva 350 XX| presenza di Gualberto. Ma Gualberto le apparteneva così poco! 351 XX| accarezzare i figli del suo Gualberto, partecipare alle loro gioie, 352 XX| crudeli ingiustizie verso Gualberto.~ ~Ma il conte non pensava 353 XX| ad altri il suo nome.~ ~Gualberto non aveva ardito discorrere 354 XX| sola! –~ ~Appena il conte e Gualberto entrarono quella sera nella 355 XX| vorrei discorrere con Gualberto di cose serie. Le saprai 356 XX| solenne, e guardò anche Gualberto con que' suoi begli occhi 357 XXI| Ardenberg restò solo con Gualberto. Egli accostò alla finestra 358 XXI| castellani, e fece cenno a Gualberto che se ne prendesse un altro 359 XXI| prendesse un altro per sè. Ma Gualberto non si mosse.~ ~– Siedi, – 360 XXI| discorrere lungamente.~ ~Gualberto accostò allora anche lui 361 XXI| Lo ricordo, – rispose Gualberto, interrompendo il conte.~ ~– 362 XXI| più, – replicò vivamente Gualberto, interrompendo di nuovo 363 XXI| conte guardò maravigliato Gualberto.~ ~– Ma è appunto per discorrere 364 XXI| torto!~ ~– Ah! – esclamò Gualberto. – Io avevo ragione? –~ ~ 365 XXI| conte non capiva, perchè Gualberto parlasse con lui in modo 366 XXI| più non ti conviene. –~ ~Gualberto alzò gli occhi, e fissò 367 XXI| domandò.~ ~– Sì, – rispose Gualberto con fermezza, – l'ho deciso.~ ~– 368 XXI| persona e l'ampia fronte di Gualberto; – porterai con orgoglio 369 XXI| intelligenza quel nome. –~ ~Gualberto non capiva le intenzioni 370 XXI| parte della risposta di Gualberto. – Il tuo nome, la tua alta 371 XXI| replicò sempre tranquillo Gualberto. – È troppo tardi.~ ~– La 372 XXI| sfiorare le labbra pallide di Gualberto. Egli aveva capito ora il 373 XXI| questo punto fu interrotto da Gualberto:~ ~– Basta, basta, – disse 374 XXI| lo guardava,~ ~– Ebbene, Gualberto? – disse.~ ~Gualberto non 375 XXI| Ebbene, Gualberto? – disse.~ ~Gualberto non rispose. Vedeva cogli 376 XXI| questa ultima tentazione.~ ~Gualberto alzò gli occhi e guardò 377 XXI| domestica.~ ~– No, – rispose Gualberto severo e tranquillo. – Non 378 XXI| voglio. – rispose alteramente Gualberto. – Queste offerte non bastano; 379 XXI| che porti, non conta? –~ ~Gualberto lo guardò perplesso.~ ~– 380 XXI| disse pacatamente e ironico Gualberto.~ ~– L'osservazione è giusta, – 381 XXI| Ascolto, – rispose Gualberto – ma gli effetti di un'educazione 382 XXI| tardi per insistere.~ ~– Gualberto, – rispose il conte, alzandosi 383 XXI| ubbidienza.~ ~– Ah! – esclamò Gualberto; ma si trattenne.~ ~– È 384 XXI| portino il mio nome. –~ ~Gualberto sorrise. Il conte impallidì.~ ~– 385 XXI| Ancora?... – disse Gualberto, e la sua voce tremava leggermente; 386 XXI| rispose energicamente Gualberto, e si volse per uscire dalla 387 XXI| No, – rispose di nuovo Gualberto, fissandolo alteramente. – 388 XXI| siete! – disse finalmente Gualberto, dimenticando ogni ritegno.~ ~ 389 XXI| teneva steso per trattenere Gualberto. Stettero entrambi muti; 390 XXI| disse lei?~ ~– No, – rispose Gualberto.~ ~– Ah un altro! – esclamò 391 XXI| lo sa il mio segreto? – Gualberto non rispose. – Chi è quell' 392 XXI| gridò ancora con impazienza. Gualberto esitò un istante. Egli aveva 393 XXI| che quest'abito, – rispose Gualberto.~ ~Il conte non disse nulla, 394 XXI| dolorosamente dal contegno di Gualberto.~ ~– Vorresti giudicarmi? – 395 XXI| severamente.~ ~– No, – rispose Gualberto, – non voglio altro, se 396 XXI| per lei?~ ~– No, – replicò Gualberto, – no, e forse non vi parlerei 397 XXI| triste istoria, – replicò Gualberto – e lo farò se a voi piace 398 XXI| rispetto, protezione.~ ~– Gualberto, – disse dopo un breve silenzio 399 XXI| E l'amavi? – disse Gualberto, con tuono raddolcito e 400 XXI| Intendo, – disse Gualberto, quasi parlasse fra sè, 401 XXI| domandò vivamente.~ ~Gualberto non rispose subito, ma poi 402 XXI| leggenda di Valfreda? –~ ~Gualberto si scosse, quel nome gli 403 XXI| guardando con insistenza Gualberto. – Avresti trovato più giusto 404 XXI| Sì, – rispose finalmente Gualberto.~ ~– Un assassinio? –– disse 405 XXI| conte.~ ~– Sì, – replicò Gualberto, – meglio è, essendo incapace 406 XXI| disse ancora, guardando Gualberto. – Mi perdoneresti tu?~ ~– 407 XXI| perdoneresti tu?~ ~– Io? – rispose Gualberto. – Che v'ha possibilità 408 XXI| ne ha un altro – rispose Gualberto; – voi avete preso dell' 409 XXI| ironicamente.~ ~– Io, – rispose Gualberto vivamente, – io sarei cresciuto 410 XXI| sulle sue labbra via via che Gualberto gli parlava, e una espressione 411 XXI| disse piano. – Hai ragione, Gualberto, meglio era gettarveli entrambi 412 XXI| rialzò la testa e guardò Gualberto. Lo guardò lungamente in 413 XXI| leggermente. – Mi perdoni, Gualberto? – disse. Pronunciò queste 414 XXI| con un accento strano; a Gualberto parve d'udire una voce sconosciuta, 415 XXI| vergogna e confusione.~ ~Gualberto esitò un momento, provò 416 XXI| precipitosamente, come temesse che Gualberto gli dovesse sfuggire per 417 XXI| Il conte tacque dopo che Gualberto gli aveva detto quelle parole; 418 XXI| bisogno di esser solo. –~ ~Gualberto chinò la testa, e guardò 419 XXII| contessa Beatrice e suo figlio; Gualberto accompagnava la madre, indebolita 420 XXII| al braccio di Jeronima. Gualberto la seguiva.~ ~Giunta nel 421 XXII| ivi riunite, e Jeronima e Gualberto rimasero ad attenderla presso 422 XXII| Addio, – disse allora Gualberto alla cognata. – Chi sa quando 423 XXII| l'avvenire... – rispose Gualberto mestamente, guardandola.~ ~– 424 XXII| Jeronima, – replicò allora Gualberto con voce tremante di commozione – 425 XXII| mentre a lei restava ancora Gualberto. E dopo aver patito tanto 426 XXII| discrete notizie di sè, e Gualberto mandava a Jeronima delle 427 XXIII| insieme parecchi giorni, e Gualberto le lasciava sole, perchè 428 XXIII| La quiete, l'affetto di Gualberto e di Jeronima, l'incanto 429 XXIV| dimenticato la madre di Gualberto? e se non avessi la speranza 430 XXIV| incontro, prima della venuta di Gualberto.~ ~Il Campaldi avea partecipato 431 XXIV| contessa Beatrice, e allorchè Gualberto vi giunse in quella sera, 432 XXIV| espandersi con parole.~ ~Mentre Gualberto riaccompagnava gli amici 433 XXV| XXV.~ ~Quando Gualberto tornò nel salotto, Jeronima 434 XXV| disse.~ ~Jeronima si scosse. Gualberto sperava una risposta affettuosa;