Cap.

  1   Pre|         non hanno mai esistito, se Gualberto e Jeronima non sono mai
  2   Pre|            per un momento un prete Gualberto, il quale ha lottato e sofferto
  3   Pre|       certezza; allora soltanto il Gualberto del nostro spirito sveste
  4   Pre|          porta più la data d'oggi, Gualberto resta prete.~ ~Ho detto
  5   Pre|            prova dell'esistenza di Gualberto e di molti altri simili
  6   Pre|      leggenda l'avessi fatta oggi, Gualberto non sarebbe rimasto prete.~ ~
  7   Pre|           non impedirebbero più al Gualberto d'oggi di svestire l'abito
  8   Pre|          di quella fede perduta da Gualberto, ma di un'altra, più semplice
  9   Pre|            dello stile del vecchio Gualberto, ho osato mettere una mano
 10     V|       baloccava, mentre il piccolo Gualberto dormiva.~ ~Anche questa
 11     V|  guardavano, e il vispo sorriso di Gualberto rispondeva a quello stupido
 12    VI|          giorni dopo la nascita di Gualberto, Beatrice ebbe avviso dalla
 13    VI|       baciò mille volte il piccolo Gualberto e lo guardò con orgoglio
 14    VI|       soltanto immaginare, vedendo Gualberto per la prima volta, che
 15   VII|   esistenza a quella di uno scemo, Gualberto di Ardenberg, a Roma, rinunciava
 16   VII|         speranze dell'avvenire. Ma Gualberto non entrò in quella via
 17   VII|   contenevano elogi grandissimi di Gualberto, e nelle quali si pronosticava
 18   VII|          al conte erano veritiere. Gualberto fu da essi trattato con
 19   VII|      questo riesciva difficile con Gualberto, il quale, come tutti coloro
 20   VII|          di speranza lo spirito di Gualberto. Egli sapeva di poter chiedere
 21   VII|            quanto e come voleva.~ ~Gualberto, guidato da saggi e dotti
 22   VII|          sacerdozio era dunque per Gualberto uno stato eletto; egli credeva
 23   VII|           e nella mente il giovane Gualberto.~ ~Pochi mesi dopo che era
 24   VII|            Nella sua convalescenza Gualberto era tornato molte volte
 25   VII|            da ignoranze puerili.~ ~Gualberto passeggiava fra quelle montagne,
 26   VII|         con lui e intorno a lui.~ ~Gualberto sentiva che il suo spirito
 27   VII|            Dotto in molte materie, Gualberto era ignorante di moltissime
 28   VII|             il velo si squarciava. Gualberto vedeva rapidamente, a sbalzi,
 29   VII|         dell'avvenire religioso di Gualberto su quelle attitudini straordinarie
 30   VII|          nel seno di una donna. Ma Gualberto aveva in  anche altre
 31   VII|         contendevano l'avvenire di Gualberto, avrebbe vinto? Si sarebbero
 32  VIII|                            VIII.~ ~Gualberto aveva ritrovata la contessa
 33  VIII|          sposi da sei mesi, quando Gualberto giunse al castello. Egli
 34  VIII|        isolato di amore per lei.~ ~Gualberto s'incontrava di rado con
 35  VIII|           nuora. Durante il giorno Gualberto non la vedeva mai; s'incontravano
 36  VIII|        conte entrò accompagnato da Gualberto.~ ~Jeronima fece un movimento
 37  VIII|           non aveva mai incontrato Gualberto nella biblioteca prima di
 38  VIII|         fece cenno di restare.~ ~– Gualbertodisse – è anch'esso ormai
 39  VIII|               rispose ingenuamente Gualberto. – È un desiderio che ebbi
 40  VIII|         quanto dicevano il conte e Gualberto.~ ~Non poteva comprendere
 41  VIII|           pensare Jeronima, mentre Gualberto ed il padre conversavano
 42  VIII|        buona notte e se ne andò.~ ~Gualberto, fermo dinanzi allo scaffale
 43  VIII|             Pur tuttavia, allorchè Gualberto montò sopra uno sgabello
 44  VIII|           a mezza voce una parola. Gualberto si voltò rapidamente:~ ~–
 45  VIII|       nelle mani, fece un saluto a Gualberto e uscì dalla biblioteca.~ ~
 46    IX|          studio e nella lettura.~ ~Gualberto non usciva più di casa;
 47    IX|         Passarono molti giorni, ma Gualberto durava sempre in quella
 48    IX|     avvenuto alla fine?~ ~Talvolta Gualberto sostava, e lo sguardo suo
 49    IX|          Jeronima non dispiaceva a Gualberto; la sua tranquillità imponeva
 50    IX|     leggermente le spalle e guardò Gualberto con un'espressione di sprezzo. –
 51    IX|         forse in prigione, se... – Gualberto guardò il conte maravigliato.~ ~–
 52    IX|           pensò fra .~ ~Allorchè Gualberto rivide il giorno seguente
 53    IX|   movimento grazioso e monotono.~ ~Gualberto alzò gli occhi parecchie
 54    IX|          travagliava lo spirito di Gualberto.~ ~Una tentazione irresistibile,
 55    IX|    guarentigia di compenso. Eppure Gualberto le dava tutto, e talvolta
 56    IX|      adorate del passato. E poi?~ ~Gualberto sentiva freddo nell'animo,
 57    IX|           momenti, e con che gioia Gualberto lo rivedeva! Con qual soave
 58    IX|            chiedeva inesorabile, e Gualberto coraggiosamente sacrificava
 59    IX|           non gli restò più nulla. Gualberto si trovò solo, trasformato;
 60    IX|   superstizione, non rimase nulla. Gualberto le ricordava con sentimento
 61    IX|          aver perduto ogni cosa.~ ~Gualberto non aveva parlato a nessuno
 62    IX|      fissando con tanta insistenza Gualberto, sentivasi vicina la catastrofe,
 63    IX|            sempre tranquillamente. Gualberto appoggiato alla finestra,
 64    IX|          rispose con voce tremante Gualberto.~ ~– Era molto? – domandò
 65    IX|                 Esigente? – ripetè Gualberto. – Che si chiama esigenza
 66    IX|           Eccedereripetè ancora Gualberto. – Ma in che cosa posso
 67    IX|               rispose con amarezza Gualberto. – Non c'è più lotta, non
 68    IX|         non posso più difendere! – Gualberto proferì con violenza le
 69    IX|         allorchè vide la fronte di Gualberto chinarsi avvilita – chi
 70    IX|       sguardi avidi di scandalo? – Gualberto fece una mossa di dolore.~ ~–
 71    IX|     passioni che chiedono sfogo.~ ~Gualberto rialzò alteramente a queste
 72    IX|         piacere la mossa altera di Gualberto, e sorrise delle sue orgogliose
 73    IX|           uscire di ; temeva che Gualberto facesse qualche altra interrogazione,
 74    IX|          risposta di suo figlio.~ ~Gualberto rimase immobile al posto
 75    IX|           gli apparivano giuste.~ ~Gualberto sentiva le pulsazioni alle
 76    IX|                 Ah! è lei! – disse Gualberto, come chi si sveglia dal
 77    IX|           sentito tutto? – domandò Gualberto con impazienza.~ ~– Non
 78    IX|            ma con maggior dolcezza Gualberto.~ ~– L'ho indovinato! –
 79    IX|   tranquillamente.~ ~– Ah! – disse Gualberto guardandola, e fissando
 80    IX|              E le paresoggiunse Gualberto con amarezza – che le risposte
 81    IX|           torto? – disse vivamente Gualberto.~ ~– Sì, – rispose laconicamente
 82    IX|            d'intelligente pietà su Gualberto. – Il conte ha detto delle
 83    IX|       padre non ha capito, – disse Gualberto.~ ~Jeronima lo guardò incerta:~ ~–
 84    IX|      dolore che non intende... –~ ~Gualberto pendeva dalle labbra di
 85    IX|      sparito per sempre, – rispose Gualberto, – di un pensiero immortale
 86    IX|            di quanto ho perduto? – Gualberto fissò Jeronima con impazienza
 87    IX|           dinanzi a quelli di lui. Gualberto si avvicinò ad essa e affranto
 88    IX|          di quello che aveva io? – Gualberto chinò il capo e stette lungamente
 89    IX|          non esiste più? – rispose Gualberto; ma presto si pentì della
 90    IX|    compendiava in queste parole.~ ~Gualberto le prese una mano con rispetto
 91    IX|                Mi perdoni, – disse Gualberto dolcemente. – Ora ho inteso
 92    IX|            loro. – A queste parole Gualberto sentì le dita sottili di
 93    IX|                  rispose con forza Gualberto, ma poi lasciò a mezzo quello
 94    IX|     sperava? – continuò a chiedere Gualberto mosso a pietà di lei e ansioso
 95    IX|       parliamo di me e non di lei, Gualberto?~ ~– Perchè l'esempio della
 96    IX|               domandò maravigliato Gualbertocrede che la via che scelsi
 97    IX|     Jeronima non rispose subito, e Gualberto disse ancora: – Vestirebbe
 98    IX|      chiese incerto e maravigliato Gualberto.~ ~– Credo che nella religione
 99    IX|       inerzia? – ribattè vivamente Gualberto.~ ~– No. Soltanto ella è
100    IX|         disse quasi con impazienza Gualberto.~ ~– Se lo farà avrà torto.
101    IX|   vergognosa d'aver detto tanto.~ ~Gualberto chinò la testa e non rispose.
102    IX|           s'era perduta ogni cosa? Gualberto appoggiò il capo fra le
103    IX|       portava seco dileguandosi!~ ~Gualberto si alzò, andò al posto ove
104    IX|             di amore, di fede? –~ ~Gualberto guardava con riverenza e
105    IX|       parla dell'avvenire, – disse Gualberto dopo un breve silenzio. –
106    IX|        come fare? – domandò ancora Gualberto.~ ~– Lo chiede a me? Amare
107    IX|         Simulare?... – disse piano Gualberto.~ ~– È una parola elastica
108    IX|         rispose agitato e commosso Gualberto. – Io n'ho bisogno di quello
109    IX|            sua cadde sulla mano di Gualberto.~ ~Essa piangeva per lui,
110    IX|            e alle loro speranze.~ ~Gualberto rialzò il capo e guardò
111    IX|   seggiolone ad intagli ove sedeva Gualberto quando leggeva, e un tratto
112    IX|            e dal posto ove stavano Gualberto e Jeronima se ne vedeva
113    IX|     passando sulla bionda testa di Gualberto, che egli nascondeva in
114    IX|          Mi lascia solo? – rispose Gualberto come si destasse allora.~ ~–
115    IX|          quello che pensa? – disse Gualberto vivamente, fissandola in
116    IX|          accomiatarsi da lui.~ ~Ma Gualberto la fissava con tanto affetto,
117    IX|             rispose con semplicità Gualberto. – rimango solo e le vecchie
118    IX|           sorridendo. Non accetto, Gualberto, la parte di una divinità
119    IX|          ed amica come già sono.~ ~Gualberto la guardava. Non badava
120    IX|         mossa per allontanarsi. Ma Gualberto stava sempre immobile, assorto
121    IX|         nell'ombra, lasciando solo Gualberto.~ ~
122     X|    dedicare il suo tempo ad altri. Gualberto l'attese dunque invano il
123     X|         scendeva nella biblioteca. Gualberto era impaziente di poterla
124     X|        sentimento nasce un'idea. E Gualberto provava sentimenti nuovi,
125     X|         animava di una vita nuova. Gualberto camminava lento e pensoso
126     X|         con singolare chiarezza.~ ~Gualberto aveva passata una notte
127     X|            propria ombra, e allora Gualberto la fissava sbalordito; si
128     X|            di quella solitudine.~ ~Gualberto si fermò ansante, trafelato;
129     X|            è ancora tal quale. –~ ~Gualberto afferrò la veste con febbrile
130     X|        dare, – e allorchè vide che Gualberto si avviava per uscire, gli
131     X|             rispose con impazienza Gualberto; – voglio essere solo. –
132     X|            azzurro maraviglioso.~ ~Gualberto si mise a sedere sopra un
133     X|           spoglie ora spregiate!~ ~Gualberto volse il capo dall'altra
134     X|      virginale.~ ~Passò del tempo; Gualberto non sapeva se erano scorse
135     X|         trasformazione altrui. –~ ~Gualberto premeva colle mani la sua
136     X|      ideale dell'eterna armonia.~ ~Gualberto si lasciò cadere di mano
137     X|          un cerchio sulla testa di Gualberto, e lo ripetè più volte innalzandosi
138     X|           in forma di spirale.~ ~A Gualberto sembrava veramente che quell'
139     X|         indagatore della verità? – Gualberto appoggiava il capo indolenzito
140     X|           del lontano orizzonte.~ ~Gualberto si scosse a un tratto come
141     X|             difficile, pericoloso. Gualberto non vi badò, gettò sulle
142     X|      sereno e azzurro del cielo.~ ~Gualberto fissava quel punto, e gli
143     X|          era bigio, umido, buio.~ ~Gualberto tremava; aveva freddo, era
144     X|       pomposa, fatta in Roma!  a Gualberto era parso di porre in evidenza
145     X|         non sapeva la verità.~ ~Ma Gualberto era così stanco da non poter
146    XI|          Il bel volto giovanile di Gualberto serbava ancora nel riposo
147    XI|          giovanile. Mentre fissava Gualberto, le sue labbra piene e facili
148    XI|        lunghe strisce di ombra; ma Gualberto ancora non si muoveva, e
149    XI|       Guardalo, è  – e le additò Gualberto che dormiva – Che cosa vuoi
150    XI|           ma parlando piano perchè Gualberto incominciava a muoversi
151    XI|         insistenza. A questo punto Gualberto fece una mossa come si svegliasse
152    XI|            andò via proprio quando Gualberto apriva gli occhi, ed ebbe
153    XI|             signor contino, e – Ma Gualberto l'interruppe con impazienza.~ ~–
154    XI|            indovinò il pensiero di Gualberto, si avvicinò a lui umilmente,
155    XI|            Non le dispiaccia conte Gualberto, di mostrarsi così alla
156    XI|       tante volte i suoi pianti. – Gualberto le stese la mano. Quelle
157    XI|                 rispose mestamente Gualberto e riappoggiò la persona
158    XI|       notti insonni, ma ora... – e Gualberto tacque addolorato e confuso.~ ~
159    XI|         porgere aiuto e sollievo a Gualberto, eppure la tratteneva una
160    XI|              Un segreto? – domandò Gualberto maravigliato fissando con
161    XI|          maraviglia che dimostrava Gualberto le faceva sentire maggiormente
162    XI|          Un segreto?... – ripeteva Gualberto pensoso. La Vanina taceva
163    XI|            detto tutto, tanto, che Gualberto dovesse sapere senz'altro
164    XI|             Ma come ben s'intende, Gualberto non aveva capito nulla,
165    XI|           mossa per fuggir via. Ma Gualberto spinto da un triste presentimento,
166    XI|             mio padre...? – ripetè Gualberto sbalordito. La Vanina non
167    XI|      dicendo queste cose?... disse Gualberto, poi a un tratto quasi urlando
168    XI|          chinò il capo e tacque, e Gualberto dopo un momento di riflessione
169    XI|            sbalordita e confusa di Gualberto apparvero improvvisamente,
170    XI|      infanzia era stata colpevole? Gualberto avrebbe voluto che il suo
171    XI|          quel silenzio. Finalmente Gualberto lo ruppe, e umilmente, senza
172    XI|         suo nome... – tornò a dire Gualberto con tuono quasi supplichevole. –
173    XI|                Campaldi? – esclamò Gualberto cui era famigliare il nome
174    XI|      impetuosamente correndo verso Gualberto.~ ~– Chi mi chiama? – disse
175    XI|      riusciva di padroneggiarla.~ ~Gualberto indietreggiò d'un passo,
176   XII|                             XII.~ ~Gualberto si volse verso il Campaldi
177   XII|           riconoscerlo per tale.~ ~Gualberto gli stese la mano, e il
178   XII|           lo baciò sulla fronte.~ ~Gualberto pensava sempre a sua madre;
179   XII|         indovinava ciò che pensava Gualberto e sentiva con avvilimento
180   XII|         quest'uomo, pensava tra  Gualberto, allorchè l'avevano strappato
181   XII|            doveva farlo prete?~ ~– Gualberto ti duole ora ciò che sai.
182   XII|                  Perdonirispose Gualberto confuso – sono ancora troppo
183   XII|   ricomincerai una nuova vita. –~ ~Gualberto gli rispose con un mesto
184   XII|        saper vivere solo – rispose Gualberto commosso nel vedere la mestizia
185   XII|          glorie dell'arte. L'arte, Gualberto, – esclamò con entusiasmo –
186   XII|               Mio padre! – esclamò Gualberto con uno slancio sincero
187   XII|         stringendola fra le sue. – Gualberto, – aggiunse volgendosi a
188   XII|         non venni... in tempo. –~ ~Gualberto non rispose. Sì, era venuto
189   XII|        faremo come tu vuoi. Vieni, Gualberto, vieni sino alla casa dove
190   XII|               disse con voce bassa Gualberto.~ ~– Per orarispose con
191   XII|          qui, alle mie proposte. – Gualberto si fe' più serio e non rispose. –
192   XII|          Sì... domani... – replicò Gualberto che non voleva offenderlo
193   XII|          che sei più contento. –~ ~Gualberto alzò gli occhi e guardò
194   XII|             Te lo giuro! – rispose Gualberto con fermezza stringendogli
195  XIII|     riusciva di mostrarsi lieto.~ ~Gualberto non s'era visto in quella
196  XIII|   antipatia che gli aveva ispirato Gualberto da bambino era scemata,
197  XIII|            l'assenza prolungata di Gualberto, il conte l'aveva atteso
198  XIII|          sua angoscia.~ ~– Cercavo Gualbertodisse risolutamente, e
199  XIII|                Chi sa dov'è andato Gualberto, e chi sa se tornerà! –
200  XIII|              Appena torna il conte Gualberto, avvisatemi.~ ~Ricominciò
201  XIII|           Il conte si scosse. – Se Gualberto non tornasse più? – pensò
202  XIII|        entrò dicendo:~ ~– Il conte Gualberto è giunto in questo momento
203  XIII|         vengo subito. –~ ~E mentre Gualberto mutava rapidamente le sue
204  XIII|            di star cheti.~ ~Allora Gualberto trasse un sospiro di consolazione. –
205  XIII|                disse dolcemente.~ ~Gualberto le chiese perdono d'essere
206  XIII|             Perchè mi guardi così, Gualberto? – disse finalmente la contessa.~ ~–
207  XIII|         conforti che ebbi da te? – Gualberto le strinse la mano e chinò
208  XIII|      vendetta, che colà tormentava Gualberto con tutte le torture morali
209  XIII|        piano:~ ~– Tu credi ancora, Gualberto? –~ ~Il giovane sorrise
210  XIII|            piene di convinzione di Gualberto sembravano tranquillarla,
211  XIII|            mammacontinuò a dire Gualberto. – Lo spirito mio è in pace
212  XIII|             Era la prima volta che Gualberto faceva così indirettamente
213  XIII|      sembra stanca e accorata. –~ ~Gualberto ascoltò senza perdere una
214  XIII|         giorni prese il braccio di Gualberto e s'avviò con lui alla sala
215  XIII|         lui alla sala da pranzo.~ ~Gualberto s'era però ingannato nelle
216   XIV|        passi.~ ~Era dunque sola.~ ~Gualberto senza rendersi conto della
217   XIV|            venire? – domandò piano Gualberto.~ ~Jeronima si volse rapidamente,
218   XIV|       Senza intenderne la cagione, Gualberto si sentiva felice accanto
219   XIV|        restar qui? – chiese ancora Gualberto.~ ~– Ma sicuro. E sono contenta
220   XIV|          No – rispose con vivacità Gualberto – le cose che m'ha detto
221   XIV|       pensieri.~ ~– Oggirispose Gualberto, facendosele vicino e appoggiandosi,
222   XIV|          intelligente e animato di Gualberto, in questo momento tutto
223   XIV|    maraviglia, Jeronima? – domandò Gualberto. – Non ho fatto bene?~ ~–
224   XIV|             domandò con impazienza Gualberto.~ ~– No. Non mi pentii di
225   XIV|             domandò con insistenza Gualberto.~ ~– Disapprovavo, ma non
226   XIV|       rispose ella con franchezza. Gualberto non replicò. Pensava con
227   XIV|       certa che ha fatto bene. –~ ~Gualberto provò un sentimento di soddisfazione.~ ~–
228   XIV|      allontana... –~ ~Gli occhi di Gualberto brillarono a quelle parole.~ ~
229   XIV|           mia decisione? – domandò Gualberto.~ ~– Sì, – rispose con vivacità
230   XIV|            silenzio, non veduta da Gualberto. Teneva i suoi grandi occhi
231   XIV|            con rispetto pietoso.~ ~Gualberto le diceva tutto, le rivelava
232   XIV|          vita per trarne conforto. Gualberto invece aveva ancora dinanzi
233   XIV|            essi non l'avvertirono. Gualberto parlava ancora, Jeronima
234   XIV|           e quella voce sembrava a Gualberto un incanto, una melodia
235   XIV|           efficacemente di me. –~ ~Gualberto crollò il capo e disse:~ ~–
236   XIV|         affetto, – continuò a dire Gualberto quasi parlasse fra ; –
237   XIV|            chiese ancora vivamente Gualberto.~ ~– Allora bisognerebbe
238   XIV|                Jeronima, – domandò Gualberto commosso, senza saperne
239   XIV|          semplicità.~ ~– E... – ma Gualberto non finì la sua interrogazione.~ ~–
240   XIV|                 Perdoni, – rispose Gualberto, – sono indiscreto come
241   XIV|           disse dopo quel silenzio Gualberto, – torno a Roma.~ ~– Partire? –
242   XIV|         incontrò quello ardente di Gualberto: – Partire? – ripetè, e
243   XIV|         tornar qui, – disse ancora Gualberto, – ne dirò in altri tempi
244   XIV|       piano, con accento commosso, Gualberto. – Non mi regge il cuore
245   XIV|            interruppe con violenza Gualberto, e le prese una mano e cercò
246   XIV|         sconosciuti.~ ~Il cuore di Gualberto batteva con violenza, quella
247   XIV|           la sua mano da quella di Gualberto, ma non potette.~ ~– Jeronima, –
248   XIV|            lo fissò atterrita.~ ~– Gualberto!... – mormorò, quasi indovinasse
249   XIV|    restasse a dire ancor questo? – Gualberto parlava presto, agitato,
250   XIV|       disse con voce tremante:~ ~– Gualberto, non volevamo lasciarci,
251   XIV|    fermezza che le era abituale.~ ~Gualberto ancora agitato, confuso
252   XIV|          con impazienza e severità Gualberto; poi la guardò, velata com'
253   XIV|          per me, Jeronima, – disse Gualberto con forza, prendendole di
254   XIV|      quest'ora.... e questa gioia, Gualberto, mi fa paura come dovesse
255   XIV|            Ti adoro, – disse piano Gualberto, chinando il suo capo e
256   XIV|       nulla. È il vento, – rispose Gualberto.~ ~– Mi par di sentire delle
257   XIV|         con passione ed impazienza Gualberto.~ ~– Perchè ho paura del
258   XIV|        delle sue parole – mi pare, Gualberto, di doverti ringraziare
259   XIV|    pensieri, tutti i sentimenti di Gualberto, ma si trattenne; strinse
260   XIV|    lasciarmi? – domandò dolcemente Gualberto.~ ~– No, – rispose con fermezza
261   XIV|           Va... – disse mestamente Gualberto – che i tuoi pensieri sieno
262   XIV|            lampo ogni cosa. Addio, Gualberto... dico anch'io questa sera
263   XIV|          destato quando Jeronima e Gualberto avevano incominciato a discorrere
264   XIV|      essere tornato piccino; e che Gualberto, il quale era il minore,
265   XIV|              rispose. – Sognai che Gualberto ti portava via! –~ ~Jeronima
266   XIV|       riudiva le ardenti parole di Gualberto, e provava un dolore acuto
267    XV|                              XV.~ ~Gualberto si destò alla mattina del
268    XV|          Roma.~ ~Tornare a Roma?~ ~Gualberto sostò nelle sue riflessioni,
269    XV|         che la potesse pareggiare. Gualberto chinò mestamente il capo.~ ~
270    XV|           in tutte le sue forme.~ ~Gualberto sentiva che egli era destinato
271    XV|      quella espressione lieta. Era Gualberto che la faceva discorrere;
272    XV|        sgridato... vuol più bene a Gualberto, che è bello e sa tante
273   XVI|           veduto, la sera innanzi, Gualberto e Jeronima che discorrevano
274   XVI|        terrazza, ove era stata con Gualberto, Jeronima si turbò, si fe'
275   XVI|     allorchè tu discorrevi qui con Gualberto, avevi tante cose da dire... –
276   XVI|           addolorato.~ ~– Allorchè Gualberto ti baciò la mano, ieri sera,
277   XVI|               Ha ragione la mamma, Gualberto è tanto bello, sa tante
278   XVI|            Avranno parlato di te a Gualberto, sì, gli avranno parlato
279   XVI|          un giorno nella chiesa di Gualberto, e che mentre io prego,
280   XVI|           sua esistenza; pensava a Gualberto. In quel momento picchiarono
281 XVIII|           da un momento all'altro, Gualberto usciva solo dal castello
282 XVIII|            Il cammino era lungo, e Gualberto desiderava di giungervi
283 XVIII|    splendeva sopra quella scena, e Gualberto, camminando con passo concitato,
284 XVIII|            si scostò un pochino da Gualberto, e lo guardò in quella positura
285 XVIII|         dopo averla salutata; poi, Gualberto, parleremo di molte cose
286 XVIII|          di baciare il suo piccolo Gualberto appena nato.~ ~Da quella
287 XVIII|          disse piano il Campaldi a Gualberto, – il temporale infuriò
288 XVIII|           aprì a un tratto e fissò Gualberto con un'espressione di gioia.~ ~–
289 XVIII|             rispose con un sorriso Gualberto.~ ~– Oh no! – esclamò Rosalìa; –
290 XVIII|          frutti anch'io, – rispose Gualberto, vedendo che suo padre spiava
291 XVIII|    Santissima lo benedicano, conte Gualberto, e volgano in benedizione
292 XVIII|             Al castello, – rispose Gualberto.~ ~Rosalìa chiuse di nuovo
293 XVIII|          grave disgrazia, – disse. Gualberto si scosse; ma il Campaldi
294 XVIII|          ov'ella ha i piedi, conte Gualberto, e scosse le vesti luciccanti
295 XVIII|        Stette un pezzo silenziosa. Gualberto e il Campaldi ascoltavano
296 XVIII|           il Campaldi fece segno a Gualberto di seguirlo, e, piano piano,
297 XVIII|       Rosalìa; chiusero l'uscio, e Gualberto si ritrovò nella stanza
298 XVIII|               rispose con fermezza Gualberto, – ho deciso irrevocabilmente
299 XVIII|            utile alla società.~ ~– Gualberto, rispetto la tua volontà;
300 XVIII|            chiaro. Non ti capisco, Gualberto; ma non aggiungo una sola
301 XVIII|       Basta.~ ~– Grazie, – rispose Gualberto con gratitudine, – spero
302 XVIII|            mi provi a lottare? –~ ~Gualberto sorrise e gli stese la mano.~ ~–
303 XVIII|          chiaro che par persona. – Gualberto lo ascoltava con riverenza
304 XVIII|          te.~ ~– Il tuo desiderio, Gualberto, è pressochè esaudito. Non
305 XVIII|        insieme.~ ~– Dove? – chiese Gualberto.~ ~– A Roma. Voglio stabilirvi
306 XVIII|               rispose il Campaldi. Gualberto balzò dalla seggiola e corse
307 XVIII|           nulla fosse!~ ~– Perchè, Gualberto, – rispose vivamente e commosso
308 XVIII|           d'averla vintarispose Gualberto – e l'intendo. Noi gente
309 XVIII|          molti segreti, – aggiunse Gualberto, sorridendo lietamente.~ ~–
310 XVIII|         chiese leggermente turbato Gualberto.~ ~– Quello che saprà far
311 XVIII|            di gioia e di dolori. – Gualberto arrossì vivamente, e suo
312 XVIII|           una mano sulla spalla: – Gualberto, – disse piano: – lo sai? –
313 XVIII|           mentre gli parlava così. Gualberto alzò il suo sguardo limpido,
314 XVIII|            colla stessa franchezza Gualberto.~ ~– Durerà?~ ~– Sempre, –
315 XVIII|      espressione di forza e dolore Gualberto, che colpì profondamente
316 XVIII|         domandò dopo un momento.~ ~Gualberto sorrise, un sorriso d'orgoglio,
317 XVIII|      reprimendo la sua impazienza, Gualberto; – che m'importa ciò che
318 XVIII|            stato?~ ~– C'è il conte Gualberto? – domandò la donna ansante,
319 XVIII|        donna ansante, trafelata.~ ~Gualberto, che era seduto quasi dietro
320 XVIII|            la vista del pallore di Gualberto la turbò. Essa era stata
321 XVIII|     fisonomia pallida e agitata di Gualberto.~ ~– Si calmi, non si sa
322 XVIII|              chiese con impazienza Gualberto, facendo un movimento per
323 XVIII|           è neppure la contessa. – Gualberto si frenò e si tranquillò
324 XVIII|            Vanina.~ ~Il segreto di Gualberto ora lo sapeva; in mezzo
325 XVIII|             Poco dopo che il conte Gualberto era uscito dal castello,
326 XVIII|          piangere e guardò incerta Gualberto.~ ~– Vanina, ti prego, presto,
327 XVIII|        tutto, – domandò trepidante Gualberto.~ ~– Si crededisse la
328 XVIII|           sia caduto nel lago! –~ ~Gualberto e il Campaldi a quelle parole
329 XVIII|                 E tu?... – domandò Gualberto sulla soglia, stringendo
330 XVIII|       Addio...~ ~– Addio, – ripetè Gualberto mestamente, e si avviò,
331   XIX|            incontro.~ ~– Ah! conte Gualberto, venga, venga dalla signora
332   XIX|        disse.~ ~– Dov'è? – domandò Gualberto.~ ~– È... è... – rispose
333   XIX|          povero conte Ermanno. –~ ~Gualberto salì a corsa la scala che
334   XIX|            che egli era altrove.~ ~Gualberto, fermo sulla soglia, ascoltò
335   XIX|           al collo esclamando:~ ~– Gualberto, ho perduto Ermanno! – Poi
336   XIX|         strazio del cuore umano.~ ~Gualberto ammutolì dinanzi a quel
337   XIX|               Dopo aver pianto con Gualberto, e aver ascoltate le sue
338   XIX|           se egli fosse altrove? – Gualberto non ardì rispondere, ma
339   XIX|            anch'esso.~ ~Jeronima e Gualberto restarono soli.~ ~Jeronima
340   XIX|             disse finalmente piano Gualberto.~ ~– Non si è potuto ancora
341   XIX|         nel lago? – domandò ancora Gualberto, guardando l'alto parapetto
342   XIX|             domandò con maraviglia Gualberto.~ ~– No, – replicò molto
343   XIX|    inattesa aveva fatto ammutolire Gualberto.~ ~– Perchè? – domandò quasi
344   XIX|              disse dopo un momento Gualberto, chinando il capo, – egli
345   XIX|            nascosto fra le mani.~ ~Gualberto vide anch'esso quel pezzo
346   XIX|          trina bianca lassù? disse Gualberto.~ ~Jeronima alzò il capo,
347   XIX|            piano con voce fioca.~ ~Gualberto che l'aveva seguita non
348   XIX|         mamma non veda.... – disse Gualberto.~ ~– E perchè io ricordi, –
349    XX|        conforto che la presenza di Gualberto. Ma Gualberto le apparteneva
350    XX|          presenza di Gualberto. Ma Gualberto le apparteneva così poco!
351    XX|        accarezzare i figli del suo Gualberto, partecipare alle loro gioie,
352    XX|          crudeli ingiustizie verso Gualberto.~ ~Ma il conte non pensava
353    XX|            ad altri il suo nome.~ ~Gualberto non aveva ardito discorrere
354    XX|        sola! –~ ~Appena il conte e Gualberto entrarono quella sera nella
355    XX|              vorrei discorrere con Gualberto di cose serie. Le saprai
356    XX|            solenne, e guardò anche Gualberto con que' suoi begli occhi
357   XXI|           Ardenberg restò solo con Gualberto. Egli accostò alla finestra
358   XXI|         castellani, e fece cenno a Gualberto che se ne prendesse un altro
359   XXI|      prendesse un altro per . Ma Gualberto non si mosse.~ ~– Siedi, –
360   XXI|           discorrere lungamente.~ ~Gualberto accostò allora anche lui
361   XXI|              Lo ricordo, – rispose Gualberto, interrompendo il conte.~ ~–
362   XXI|           più, – replicò vivamente Gualberto, interrompendo di nuovo
363   XXI|          conte guardò maravigliato Gualberto.~ ~– Ma è appunto per discorrere
364   XXI|           torto!~ ~– Ah! – esclamò Gualberto. – Io avevo ragione? –~ ~
365   XXI|           conte non capiva, perchè Gualberto parlasse con lui in modo
366   XXI|           più non ti conviene. –~ ~Gualberto alzò gli occhi, e fissò
367   XXI|         domandò.~ ~– Sì, – rispose Gualberto con fermezza, – l'ho deciso.~ ~–
368   XXI|        persona e l'ampia fronte di Gualberto; – porterai con orgoglio
369   XXI|        intelligenza quel nome. –~ ~Gualberto non capiva le intenzioni
370   XXI|            parte della risposta di Gualberto. – Il tuo nome, la tua alta
371   XXI|          replicò sempre tranquillo Gualberto. – È troppo tardi.~ ~– La
372   XXI|      sfiorare le labbra pallide di Gualberto. Egli aveva capito ora il
373   XXI|      questo punto fu interrotto da Gualberto:~ ~– Basta, basta, – disse
374   XXI|           lo guardava,~ ~– Ebbene, Gualberto? – disse.~ ~Gualberto non
375   XXI|      Ebbene, Gualberto? – disse.~ ~Gualberto non rispose. Vedeva cogli
376   XXI|        questa ultima tentazione.~ ~Gualberto alzò gli occhi e guardò
377   XXI|       domestica.~ ~– No, – rispose Gualberto severo e tranquillo. – Non
378   XXI|      voglio. – rispose alteramente Gualberto. – Queste offerte non bastano;
379   XXI|          che porti, non conta? –~ ~Gualberto lo guardò perplesso.~ ~–
380   XXI|        disse pacatamente e ironico Gualberto.~ ~– L'osservazione è giusta, –
381   XXI|                 Ascolto, – rispose Gualberto – ma gli effetti di un'educazione
382   XXI|           tardi per insistere.~ ~– Gualberto, – rispose il conte, alzandosi
383   XXI|      ubbidienza.~ ~– Ah! – esclamò Gualberto; ma si trattenne.~ ~– È
384   XXI|           portino il mio nome. –~ ~Gualberto sorrise. Il conte impallidì.~ ~–
385   XXI|                 Ancora?... – disse Gualberto, e la sua voce tremava leggermente;
386   XXI|              rispose energicamente Gualberto, e si volse per uscire dalla
387   XXI|             No, – rispose di nuovo Gualberto, fissandolo alteramente. –
388   XXI|          siete! – disse finalmente Gualberto, dimenticando ogni ritegno.~ ~
389   XXI|        teneva steso per trattenere Gualberto. Stettero entrambi muti;
390   XXI|       disse lei?~ ~– No, – rispose Gualberto.~ ~– Ah un altro! – esclamò
391   XXI|            lo sa il mio segreto? – Gualberto non rispose. – Chi è quell'
392   XXI|       gridò ancora con impazienza. Gualberto esitò un istante. Egli aveva
393   XXI|         che quest'abito, – rispose Gualberto.~ ~Il conte non disse nulla,
394   XXI|      dolorosamente dal contegno di Gualberto.~ ~– Vorresti giudicarmi? –
395   XXI|     severamente.~ ~– No, – rispose Gualberto, – non voglio altro, se
396   XXI|         per lei?~ ~– No, – replicò Gualberto, – no, e forse non vi parlerei
397   XXI|          triste istoria, – replicò Gualberto – e lo farò se a voi piace
398   XXI|          rispetto, protezione.~ ~– Gualberto, – disse dopo un breve silenzio
399   XXI|                 E l'amavi? – disse Gualberto, con tuono raddolcito e
400   XXI|                   Intendo, – disse Gualberto, quasi parlasse fra ,
401   XXI|               domandò vivamente.~ ~Gualberto non rispose subito, ma poi
402   XXI|          leggenda di Valfreda? –~ ~Gualberto si scosse, quel nome gli
403   XXI|           guardando con insistenza Gualberto. – Avresti trovato più giusto
404   XXI|           Sì, – rispose finalmente Gualberto.~ ~– Un assassinio? –– disse
405   XXI|           conte.~ ~– Sì, – replicò Gualberto, – meglio è, essendo incapace
406   XXI|            disse ancora, guardando Gualberto. – Mi perdoneresti tu?~ ~–
407   XXI| perdoneresti tu?~ ~– Io? – rispose Gualberto. – Che v'ha possibilità
408   XXI|           ne ha un altro – rispose Gualberto; – voi avete preso dell'
409   XXI|    ironicamente.~ ~– Io, – rispose Gualberto vivamente, – io sarei cresciuto
410   XXI|       sulle sue labbra via via che Gualberto gli parlava, e una espressione
411   XXI|        disse piano. – Hai ragione, Gualberto, meglio era gettarveli entrambi
412   XXI|           rialzò la testa e guardò Gualberto. Lo guardò lungamente in
413   XXI|         leggermente. – Mi perdoni, Gualberto? – disse. Pronunciò queste
414   XXI|           con un accento strano; a Gualberto parve d'udire una voce sconosciuta,
415   XXI|           vergogna e confusione.~ ~Gualberto esitò un momento, provò
416   XXI| precipitosamente, come temesse che Gualberto gli dovesse sfuggire per
417   XXI|           Il conte tacque dopo che Gualberto gli aveva detto quelle parole;
418   XXI|         bisogno di esser solo. –~ ~Gualberto chinò la testa, e guardò
419  XXII|    contessa Beatrice e suo figlio; Gualberto accompagnava la madre, indebolita
420  XXII|            al braccio di Jeronima. Gualberto la seguiva.~ ~Giunta nel
421  XXII|          ivi riunite, e Jeronima e Gualberto rimasero ad attenderla presso
422  XXII|              Addio, – disse allora Gualberto alla cognata. – Chi sa quando
423  XXII|            l'avvenire... – rispose Gualberto mestamente, guardandola.~ ~–
424  XXII|         Jeronima, – replicò allora Gualberto con voce tremante di commozione –
425  XXII|        mentre a lei restava ancora Gualberto. E dopo aver patito tanto
426  XXII|          discrete notizie di , e Gualberto mandava a Jeronima delle
427 XXIII|         insieme parecchi giorni, e Gualberto le lasciava sole, perchè
428 XXIII|            La quiete, l'affetto di Gualberto e di Jeronima, l'incanto
429  XXIV|            dimenticato la madre di Gualberto? e se non avessi la speranza
430  XXIV|    incontro, prima della venuta di Gualberto.~ ~Il Campaldi avea partecipato
431  XXIV|      contessa Beatrice, e allorchè Gualberto vi giunse in quella sera,
432  XXIV|    espandersi con parole.~ ~Mentre Gualberto riaccompagnava gli amici
433   XXV|                      XXV.~ ~Quando Gualberto tornò nel salotto, Jeronima
434   XXV|       disse.~ ~Jeronima si scosse. Gualberto sperava una risposta affettuosa;
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