Cap.

  1     I|           e nell'anno seguente il conte, poco fortunato nel suo
  2    II|           perde o si altera.~ ~Il conte Ottone di Ardenberg fu più
  3    II|            il modo di operare del conte sarebbe parso nobile, mite,
  4    II|     alteramente indulgente; ma il conte era sicuro di , e sapeva
  5    II|           propria benignità.~ ~Il conte Ottone contava trent'anni
  6    II|          felice nell'avvenire; il conte Ottone sapeva pur troppo
  7    II|     bellissima sposa ignorava. Il conte Ottone amava la giovinetta
  8    II|        della vita domestica.~ ~Il conte Ottone la pensava su questo
  9    II|           sino a quel momento. Il conte Ottone, che aveva avuto
 10    II| precettore crollò come essa; e il conte, sbalordito da quel mutamento,
 11    II|        della verità che spinse il conte di Ardenberg a porre un
 12    II|           rigido educatore. Ma il conte, che amareggiò gli ultimi
 13    II|          infelici, soleva dire il conte, e per chi crede, la religione
 14    II|      sempre più esaurendosi; e il conte Ottone, che aveva ingegno
 15    II|   guidarla e emergere da essa; il conte invece provava, senza rendersene
 16    II|         gli nascesse un erede, il conte di Ardenberg ideò nel suo
 17    II|         castello, le speranze del conte erano finalmente vicine
 18    II|         preghiere della sposa, il conte era sceso nella sua biblioteca,
 19    II|        per compiersi, l'animo del conte era troppo turbato perchè
 20    II|          Un maschio? – domandò il conte con impazienza febbrile,
 21    II|          abbassando il capo.~ ~Il conte avrebbe voluto dare in un
 22    II|        donna timidamente.~ ~Ma il conte non si trattenne più a lungo;
 23    II|         cos'è stato? – domandò il conte impaurito, vedendo che essa
 24    II|               E preso per mano il conte, lo condusse nella sala
 25    II|           presentò agli occhi del conte Ottone. Fu quello per lui
 26    II|          un momento terribile. Il conte stette lungamente silenzioso
 27    II|       sala.~ ~Un'ora più tardi il conte, pallido, ma tranquillo
 28    II|           leggermente tremante il conte Ottone. – Ora riposa, Beatrice, –
 29   III|           relazioni tra lei ed il conte di Ardenberg non furono
 30   III|            essa aveva trovato nel conte di Ardenberg il primo uomo
 31   III|     carezze, le sollecitudini del conte verso di lei diventavano
 32   III|      scemo; allorchè pensò che il conte aveva in  e nella sua
 33   III|          La contessa non disse al conte ciò che provava, anzi cercò
 34   III|           le sue ripugnanze.~ ~Il conte afferrò di volo le manifestazioni
 35   III|         contessa verso di lui. Il conte Ottone non era stato acciecato
 36   III|         sincero di sua moglie. Il conte si sentì offeso nel suo
 37   III|           bella assai, e forse il conte dava il nome d'affetto al
 38   III|        più bella e più altera. Il conte malediva quella bellezza
 39   III|       scemo era il solo erede del conte Ottone.~ ~Gli sposi di mutuo
 40   III|      vecchia dimora feudale.~ ~Il conte vedeva con piacere la bellissima
 41   III|     coltura maggiore di quanto il conte l'avesse creduta capace
 42   III|       perfettamente alle idee del conte. Ed egli era stato soddisfattissimo,
 43   III|        sua; e di tal puerilità il conte aveva fatto gran caso e
 44   III|     questi un lontano parente del conte, scultore di gran fama,
 45   III|     chiamava Guido Campaldi.~ ~Il conte Ottone non si era mai rammentato
 46   III|           lontana parentela.~ ~Il conte Ottone s'incontrò a Vienna
 47   III|          vita, in quel momento il conte Ottone apparve dinanzi ad
 48   III|      finita inesorabilmente.~ ~Il conte fu tranquillo; egli ebbe
 49   III|         tremò per Beatrice. Ma il conte lo rassicurò con un sorriso
 50   III|         parola d'onoredisse il conte – che partirete domani di
 51   III|      pianse e tremò. Sentì che il conte era vicino a lei, immobile
 52   III|         amore, e pensava a . Il conte fece un movimento; Beatrice
 53   III|   scoperse il viso e guardò.~ ~Il conte l'osservava, pallido, con
 54   III|        cena fra i suoi ospiti; il conte la scusò dicendo che ella
 55   III| traspariva da ogni sua parola. Il conte seppe abilmente nascondere
 56   III|          di rivedere Beatrice. Il conte la tenne d'occhio come fosse
 57   III|        passo grave e regolare del conte Ottone che camminava su
 58   III| ragguagliarlo sulla sua sorte, il conte pensava, dal canto suo,
 59    IV|         disperato proposito.~ ~Il conte Ottone che aveva indovinato
 60    IV|    Ardenbergcontinuò a dire il conte con voce sorda, quasi trattenesse
 61    IV|      vendicarsi, e ne gioisse. Il conte tacque per un momento, ma
 62    IV|         sicuramenteaggiunse il conte con un sorriso ironico e
 63    IV|           quasi un lamento, ma il conte non vi fece attenzione. –
 64    IV|  Pronunciando le ultime parole il conte non frenò più la sua ira,
 65    IV|     contessa, – riprese a dire il conte con maggior calma e con
 66    IV|         donna a inveire contro il conte, a correre incontro a qualsiasi
 67    IV|    terrori, di umiliazioni, ma il conte se ne avvide e le troncò
 68    IV|       considerava le promesse del conte e le minaccie nascoste in
 69    IV|          voluto indovinare. Ma il conte chiedeva con impazienza
 70    IV|           probabilità. Promise al conte quanto voleva; rinnovò a
 71    IV|          lunga quanto un anno. Il conte la lasciò presso all'uscio
 72    IV|     mattina seguente, allorchè il conte partiva dal castello, la
 73    IV|          allorchè la carrozza del conte che partiva, passò sotto
 74     V|     quella mattina, e una sera il conte verso l'ora del tramonto
 75     V|       queste parole della zia, il conte strinse le labbra e non
 76     V|       punta di piedi.~ ~Appena il conte era giunto al castello,
 77     V|       qualche paurosa visione. Il conte si avanzò pian piano sino
 78     V|            ideale, come in lei il conte non l'aveva vista mai. La
 79     V|          spuntò fra le ciglia. Il conte volse altrove lo sguardo
 80     V|     Beatrice, – rispose subito il conte, quasi avesse fretta d'interrompere
 81     V|         che dovevi arrivare. – Il conte sorrise mestamente e intese
 82     V|           uscì dalla camera.~ ~Il conte si avviò nel salotto della
 83     V|         salutò rispettosamente il conte e rispose alla vecchia signora,
 84     V|             Anche questa volta il conte volle rimaner solo.~ ~Entrò
 85     V|     idiota. Al primo apparire del conte egli si levò impaurito,
 86     V|                Babbo! Babbo! – Il conte si chinò con una espressione
 87     V|     intelligenza e di letizia. Il conte si avvicinò ad esso con
 88     V|    sorrise di nuovo, guardando il conte con insistenza e maraviglia.~ ~
 89     V|    infantili, mute e nascoste. Il conte si era chinato per vederlo
 90     V|         posò sulla sua mano.~ ~Il conte la ritrasse con orrore;
 91     V|         pelo bianco del gatto. Il conte, che cercava in questo frattempo
 92     V|         stupido dello scemo.~ ~Il conte provò una stretta al cuore.~ ~–
 93     V|              Sta bene, – disse il conte, celando il suo malcontento
 94     V|     informazioni. Egli stesso, il conte di Ardenberg, tenne d'occhio
 95     V|      impressione del momento e il conte riflettendo che la sua diffidenza
 96    VI|       Beatrice e dell'assenza del conte, le offriva aiuto e soccorso,
 97    VI|       lieta o mesta, se il signor conte, nostro padrone, dimorava
 98    VI|           che pensò senz'altro al conte.~ ~– La contessa Valfreda! –
 99    VI|    sarebbe giunto al castello. Il conte era assente, il modo d'introdurre
100    VI|    diffidenza quella che provò il conte di Ardenberg, allorchè gli
101   VII|    Ardenberg?~ ~Era ancor vivo il conte Ottone? La bella contessa
102   VII|        entra nella biblioteca del conte, situata a pianterreno,
103   VII|          un sigaro acceso. Era il conte Ottone che seduto tranquillamente
104   VII|          stato.~ ~Era prete.~ ~Il conte, sempre seduto nell'ombra,
105   VII|       dimenticata la presenza del conte, o non la curasse. Gli volse
106   VII|           di Guido Campaldi.~ ~Il conte aveva ottenuto il suo intento.
107   VII|   perseverante della contessa; il conte Ottone aveva trovato il
108   VII|  prontezza del suo ingegno. Ma il conte fu inesorabile; qualche
109   VII|           accompagnato a Roma dal conte di Ardenberg che affidò
110   VII|     vocazione, come disse loro il conte.~ ~Quei sacerdoti capirono
111   VII|        quando era già prete.~ ~Il conte aveva disposto ogni cosa
112   VII|      avevano scritto più volte al conte, lodando il carattere facile
113   VII|           E le lettere scritte al conte erano veritiere. Gualberto
114  VIII|          di fate e di malìe.~ ~Il conte era invecchiato nell'aspetto
115  VIII|           più alto di statura del conte; la sua fisonomia aveva
116  VIII|        amore superstizioso per il conte Ermanno. Egli conversava
117  VIII|        pei suoi? Fu allora che il conte d'Ardenberg, che conosceva
118  VIII|      salvi.~ ~Jeronima rispose al conte con fermezza e disinvoltura,
119  VIII|   accettando la sua offerta.~ ~Il conte sentì la mano della fanciulla
120  VIII|        gran carattere, – disse il conte fra , e guardò con diffidenza
121  VIII|          sofferenze: l'una era il conte di Ardenberg, l'altra il
122  VIII|   sciogliere la promessa fatta al conte Ottone. Ma Jeronima ricusò;
123  VIII|        tempo che piaceva tanto al conte Ottone, ma in quella cortesia
124  VIII|  accompagnava sempre, e quando il conte non era a caccia o in viaggio,
125  VIII|        con tutti, ed aveva per il conte e la contessa di Ardenberg
126  VIII|          rimaneva conversando col conte, oppure si recava nella
127  VIII|     recava nella biblioteca.~ ~Il conte incominciava ad amare e
128  VIII|      sdegnoso di manifestarsi. Il conte trovava un diletto finora
129  VIII|     coltura aveva perspicacia. Il conte d'Ardenberg trovava un piacere
130  VIII|          discuteva con essi. E il conte aveva ragione. Jeronima
131  VIII|        gli altri a vivere.~ ~E il conte Ottone trovava, che nell'
132  VIII|  facilmente i suoi segreti,  il conte sentì mai più quelle manine
133  VIII|              La sola volta che al conte era stato possibile di strapparle
134  VIII|        proprio di cuore... –~ ~Il conte la fissò con dolorosa maraviglia
135  VIII|          Fu la prima volta che il conte potè misurare il profondo
136  VIII|        intelligente di te. –~ ~Il conte non soleva parlare facilmente
137  VIII|         dalle insolite parole del conte, stette muta per un pezzo;
138  VIII|           il povero Ermanno.~ ~Il conte mantenne con fermezza la
139  VIII|         le severe ammonizioni del conte, che egli temeva, e le persuasioni
140  VIII|         aprì improvvisamente e il conte entrò accompagnato da Gualberto.~ ~
141  VIII|           mosse per uscire. Ma il conte con un sorriso pieno di
142  VIII|        umano. E poi – aggiunse il conte con leggiera ironia – la
143  VIII|            obbedendo al cenno del conte, era rimasta alla finestra;
144  VIII|   guardasse di fuori, affinchè il conte potesse così parlare più
145  VIII|      parola di quanto dicevano il conte e Gualberto.~ ~Non poteva
146  VIII|       tuono e i detti ironici del conte la maravigliarono. V'era
147  VIII|     accorte parole.~ ~– Perchè il conte aveva fatto prete suo figlio? –
148  VIII|           in questo luogo? –~ ~Il conte poco dopo si avvicinò alla
149    IX|       cognato seduto al posto del conte, leggendo avidamente l'un
150    IX|           era più tutta sua e del conte, si sarebbe volentieri astenuta
151    IX|           la moglie d'Ermanno. Il conte alzò leggermente le spalle
152    IX|               Gualberto guardò il conte maravigliato.~ ~– Ebbene?... –
153    IX|         giovane non rispose, e il conte lo guardò con un piccolo
154    IX|           stato del suo animo. Il conte però aveva preveduto in
155    IX|          quale abbiamo trovato il conte seduto nella sua biblioteca
156    IX|           de' suoi pensieri.~ ~Il conte fumava sempre tranquillamente.
157    IX|          simulata indifferenza il conte.~ ~– Parlo di tutto ciò
158    IX|           Era molto? – domandò il conte, e chi lo avesse visto avrebbe
159    IX|         molto davvero, – disse il conte freddamente. – Sarai diventato
160    IX|         incredulità, – rispose il conte alzandosi. – Uno spirito
161    IX|   violenza le ultime parole, e il conte che aveva fatto un passo
162    IX|          gettare quella veste? Un conte di Ardenberg mancherebbe
163    IX|          Chi di noi – aggiunse il conte con maggiore dolcezza, allorchè
164    IX|           profondi, – aggiunse il conte con forza ed amarezza. –
165    IX|           di noi? – domandò.~ ~Il conte notò con piacere la mossa
166    IX|          migliaia di bocche. – Il conte si avviò verso l'uscio.
167    IX|              E dicendo questo, il conte uscì dalla biblioteca senza
168    IX|          pietà su Gualberto. – Il conte ha detto delle cose giuste,
169    IX|         lo guardò incerta:~ ~– Il conte non ha voluto rispondere:
170    XI|      disse.~ ~– Non le dispiaccia conte Gualberto, di mostrarsi
171    XI|        mamma, lo sapeva il signor conte, lo sapeva... un altro –
172    XI|           che hai mentito, che il conte di Ardenberg è mio padre! –~ ~
173    XI|          e ironici rimproveri del conte, la disperazione di sua
174    XI|          ultimo dialogo avuto col conte d'Ardenberg, e con una rapidità
175    XI|    indovinò, capì tutto.~ ~No, il conte d'Ardemberg non era suo
176  XIII|         XIII.~ ~In quel giorno il conte di Ardenberg passeggiò nelle
177  XIII|           al maligno contento del conte.~ ~Il conte però non era
178  XIII|          contento del conte.~ ~Il conte però non era contento. In
179  XIII|       prolungata di Gualberto, il conte l'aveva atteso con impazienza;
180  XIII|         Beatrice, credendo che il conte chiedesse che cosa voleva.~ ~–
181  XIII|        cosa, – continuò a dire il conte tutto sorridente e scherzevole –
182  XIII|           una lotta di parole col conte. Era tanto angustiata, che
183  XIII|           le rispose duramente il conte.~ ~La contessa Beatrice
184  XIII|    domestico venne ad avvisare il conte che il cacciatore ed i cani
185  XIII|       aggiunse: – Appena torna il conte Gualberto, avvisatemi.~ ~
186  XIII|      giorno chiaro e sereno.~ ~Il conte si rammentò improvvisamente
187  XIII|         Suonarono le cinque.~ ~Il conte si scosse. – Se Gualberto
188  XIII|       prima entrò dicendo:~ ~– Il conte Gualberto è giunto in questo
189  XIII|               Sta benedisse il conte come fosse sollevato da
190  XIII|           e la voce imperiosa del conte che imponeva loro di star
191  XIII|       volte; il freddo sarcastico conte Ardenberg che lo trattava
192  XIII|     scendeva nella biblioteca del conte. Essa aveva indovinato che
193    XV|       sotto allo stesso tetto col conte di Ardenberg, che non era
194    XV|          invano di rivedere.~ ~Il conte d'Ardenberg non c'era, e
195 XVIII|         Santissima lo benedicano, conte Gualberto, e volgano in
196 XVIII|       termine la mia condanna; un conte di Ardenberg verrà a liberarmi
197 XVIII|         costì ov'ella ha i piedi, conte Gualberto, e scosse le vesti
198 XVIII|           cos'è stato?~ ~– C'è il conte Gualberto? – domandò la
199 XVIII|         la cerca, anche il signor conte ha chiesto di lei. Non si
200 XVIII|             Non si ritrova più il conte Ermanno, – disse finalmente, –
201 XVIII|         due ore. Poco dopo che il conte Gualberto era uscito dal
202   XIX|           riconobbe Jeronima e il conte Ottone. Sua madre non c'
203   XIX|           corse incontro.~ ~– Ah! conte Gualberto, venga, venga
204   XIX|           nella camera del povero conte Ermanno. –~ ~Gualberto salì
205   XIX|          quella di Jeronima e del conte.~ ~– Non l'hanno trovato, –
206   XIX|        Jeronima entrò seguíta dal conte.~ ~Essa portava ancora alla
207   XIX|              Beatrice, – disse il conte, trovando un pretesto per
208   XIX|           di Jeronima, – disse il conte, aprendo l'uscio a sua moglie,
209   XIX|         del vecchio dottore e del conte che le parlavano.~ ~– Intendo, ––
210    XX|            dacchè la vendetta del conte non soddisfatta dell'averglielo
211    XX|       dell'altro suo figlio.~ ~Il conte non fu molto addolorato
212    XX|           erasi curato di lui. Il conte era intollerante verso tutti
213    XX|          vergognarsi di lui.~ ~Il conte aveva però fondata ancora
214    XX|        Allorchè per lunghe ore il conte se ne stava abbattuto e
215    XX|          verso Gualberto.~ ~Ma il conte non pensava che all'avvenire
216    XX|           non restar mai solo col conte di Ardenberg, la condotta
217    XX|          sera, dopo il pranzo, il conte lo pregò di seguirlo nella
218    XX|         esser sola! –~ ~Appena il conte e Gualberto entrarono quella
219    XX|            Jeronima, – dissele il conte, – vorrei discorrere con
220   XXI|                         XXI.~ ~Il conte di Ardenberg restò solo
221   XXI|          allora imperiosamente il conte, – dovremo discorrere lungamente.~ ~
222   XXI|   finestra, piuttosto lontano dal conte, e sedette in silenzio;
223   XXI|          tempo, – prese a dire il contedacchè seguì in questo
224   XXI|       Gualberto, interrompendo il conte.~ ~– Dissi allora delle
225   XXI|  credibile, ora che sapeva che il conte non era suo padre, che egli
226   XXI|        ciò che era avvenuto.~ ~Il conte guardò maravigliato Gualberto.~ ~–
227   XXI|          Io avevo ragione? –~ ~Il conte non capiva, perchè Gualberto
228   XXI|        franco e vivace in viso al conte.~ ~– Abbiamo mutato pensiero
229   XXI|        ora come fossero mie.~ ~Il conte ammutolì maravigliato.~ ~–
230   XXI|    replicò con voce persuasiva il conte; – sei giovane, sei forte,
231   XXI|        tuono di voce che colpì il conte e lo fece sostare un momento
232   XXI|          capiva le intenzioni del conte, si sentiva offeso, irritato,
233   XXI|             Perchè? – aggiunse il conte amorevolmente, quasi non
234   XXI|   allorchè il giovane e brillante conte di Ardenberg sarà il prediletto
235   XXI|           con insistenza.~ ~Ma il conte non rispose neppure questa
236   XXI|      senza esitazioni; il giovane conte di Ardenberg potrà rappresentare
237   XXI|         che ti rassomiglino. – Il conte si fermò un momento, perchè
238   XXI|        motivo delle profferte del conte; ma quegli continuò a dire: –
239   XXI|         luccicò nello sguardo del conte un lampo di malizia, – potrai
240   XXI|          si potesse offrire.~ ~Il conte taceva e lo guardava,~ ~–
241   XXI|   esaltando la sua fantasia.~ ~Il conte l'osservava con aria soddisfatta,
242   XXI|         occhi e guardò in viso al conte. La bella fantasmagoria
243   XXI|        accetto, – e si alzò.~ ~Il conte aggrottò le ciglia e sentì
244   XXI|       alto.~ ~– Resta, – gridò il conte, vedendo che egli stava
245   XXI|           mostruoso! – esclamò il conte.~ ~– Non dovevasi farmi
246   XXI|           maggior tranquillità il conte; – ma un'intelligenza e
247   XXI|           Gualberto, – rispose il conte, alzandosi e battendo i
248   XXI|        continuò a dire adirato il conte – che tu assuma la direzione
249   XXI|             Gualberto sorrise. Il conte impallidì.~ ~– Oseresti
250   XXI|        tremava leggermente; ma il conte non badò a quella interruzione.~ ~–
251   XXI|  interruzione.~ ~– L'autorità del conte di Ardenberg non è mai stata
252   XXI|           dalla biblioteca; ma il conte gli posò una mano sul braccio
253   XXI|         replicò imperiosamente il conte, che ho l'autorità di padre.~ ~–
254   XXI|   dimenticando ogni ritegno.~ ~Il conte ammutolì a un tratto; lo
255   XXI|    Stettero entrambi muti; poi il conte domandò piano: – Te lo disse
256   XXI|              esclamò vivamente il conte. – Chi lo sa il mio segreto? –
257   XXI|          Sei audace, – replicò il conte dopo un breve silenzio,
258   XXI|           rispose Gualberto.~ ~Il conte non disse nulla, e un lungo
259   XXI|           essere suo figlio.~ ~Al conte dispiaceva perderlo, perchè
260   XXI|         belle doti fisiche che il conte sapeva apprezzare e che
261   XXI|           congiurava, affinchè il conte provasse a modo suo un sentimento
262   XXI|             domandò finalmente il conte, fissandolo severamente.~ ~–
263   XXI| risparmiato tua madre, – disse il conte vivamente, – ti lagni di
264   XXI|      temerarie le tue, – disse il conte, aggrottando di nuovo le
265   XXI|         dopo un breve silenzio il conte, muovendo verso di lui e
266   XXI|           rispose a voce bassa il conte – ma essa non mi amava più
267   XXI|        tue vendette? – ribattè il conte vivamente, – sai tu come
268   XXI|     sincera.~ ~– Ah! – esclamò il conte, guardando con insistenza
269   XXI|           momento di silenzio. Il conte teneva fissi gli occhi nel
270   XXI|           assassinio? –– disse il conte.~ ~– Sì, – replicò Gualberto, –
271   XXI|            Perdonare? – ripetè il conte con ironia. – Perdonare? –
272   XXI|          di tua madre? – disse il conte con tuono pacato e con un
273   XXI|          rispose energicamente il conte.~ ~– Davvero! vivere qui
274   XXI|        mia generosità? – disse il conte ironicamente.~ ~– Io, –
275   XXI|          Il sorriso sardonico del conte moriva sulle sue labbra
276   XXI|         la sua mano in quella del conte di Ardenberg, ma volse il
277   XXI|       capo dall'altra parte.~ ~Il conte la strinse con affetto,
278   XXI|         trovato mio padre. –~ ~Il conte tacque dopo che Gualberto
279   XXI|            Mentre egli usciva, il conte lo seguiva cogli occhi,
280   XXI|            vide con maraviglia il conte, seduto nella sua poltrona,
281   XXI|   addolorato, le ciglia umide del conte.~ ~– Jeronima, – continuò
282   XXI|            Perchè in poche ore il conte di Ardenberg sembrava invecchiato
283   XXI|          seggiolone ove sedeva il conte, e mettendo la sua mano
284   XXI|        una solenne promessa.~ ~Il conte prese fra le sue mani la
285  XXII|     tranquillità dell'animo.~ ~Il conte attendeva nel cortile che
286  XXII|     promessa per l'avvenire.~ ~Il conte depose un freddo bacio sulla
287  XXII|       finchè lo potè vedere.~ ~Il conte rispose con indifferenza
288  XXII|         suo braccio su quello del conte, e cercò d'indovinare se
289  XXII|      durante tutta la sera; ma il conte era mesto, indifferente,
290  XXII|          nel distrarre il vecchio conte e tenergli compagnia.~ ~
291  XXII|           La forza, l'energia del conte erano esaurite.~ ~Egli decadeva
292  XXII|       Ardenberg non videro più il conte uscire per fare la consueta
293  XXII|  insistendo.~ ~– No, – replicò il conte con uno dei suoi vecchi
294  XXII|      pericolo la vita del vecchio conte.~ ~Jeronima, chiamata improvvisamente
295  XXII|   prendere un altro, nel quale il conte aveva pure fiducia. Ma nel
296  XXII|          di famiglia la salma del conte Ottone.~ ~Jeronima, seguiva
297 XXIII|           notizia della morte del conte. Sapendo che non avrebbe
298 XXIII|        dello stato malaticcio del conte, indovinò subito ciò che
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