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Alfabetica [« »] contare 4 contatto 2 contava 3 conte 298 contegno 13 contemplare 1 contemplava 1 | Frequenza [« »] 347 della 312 jeronima 310 aveva 298 conte 288 suo 270 da 242 come | Emilia Ferretti Viola (alias Emma) La leggenda di Valfreda Concordanze conte |
Cap.
1 I| e nell'anno seguente il conte, poco fortunato nel suo 2 II| perde o si altera.~ ~Il conte Ottone di Ardenberg fu più 3 II| il modo di operare del conte sarebbe parso nobile, mite, 4 II| alteramente indulgente; ma il conte era sicuro di sè, e sapeva 5 II| propria benignità.~ ~Il conte Ottone contava trent'anni 6 II| felice nell'avvenire; il conte Ottone sapeva pur troppo 7 II| bellissima sposa ignorava. Il conte Ottone amava la giovinetta 8 II| della vita domestica.~ ~Il conte Ottone la pensava su questo 9 II| sino a quel momento. Il conte Ottone, che aveva avuto 10 II| precettore crollò come essa; e il conte, sbalordito da quel mutamento, 11 II| della verità che spinse il conte di Ardenberg a porre un 12 II| rigido educatore. Ma il conte, che amareggiò gli ultimi 13 II| infelici, soleva dire il conte, e per chi crede, la religione 14 II| sempre più esaurendosi; e il conte Ottone, che aveva ingegno 15 II| guidarla e emergere da essa; il conte invece provava, senza rendersene 16 II| gli nascesse un erede, il conte di Ardenberg ideò nel suo 17 II| castello, le speranze del conte erano finalmente vicine 18 II| preghiere della sposa, il conte era sceso nella sua biblioteca, 19 II| per compiersi, l'animo del conte era troppo turbato perchè 20 II| Un maschio? – domandò il conte con impazienza febbrile, 21 II| abbassando il capo.~ ~Il conte avrebbe voluto dare in un 22 II| donna timidamente.~ ~Ma il conte non si trattenne più a lungo; 23 II| cos'è stato? – domandò il conte impaurito, vedendo che essa 24 II| E preso per mano il conte, lo condusse nella sala 25 II| presentò agli occhi del conte Ottone. Fu quello per lui 26 II| un momento terribile. Il conte stette lungamente silenzioso 27 II| sala.~ ~Un'ora più tardi il conte, pallido, ma tranquillo 28 II| leggermente tremante il conte Ottone. – Ora riposa, Beatrice, – 29 III| relazioni tra lei ed il conte di Ardenberg non furono 30 III| essa aveva trovato nel conte di Ardenberg il primo uomo 31 III| carezze, le sollecitudini del conte verso di lei diventavano 32 III| scemo; allorchè pensò che il conte aveva in sè e nella sua 33 III| La contessa non disse al conte ciò che provava, anzi cercò 34 III| le sue ripugnanze.~ ~Il conte afferrò di volo le manifestazioni 35 III| contessa verso di lui. Il conte Ottone non era stato acciecato 36 III| sincero di sua moglie. Il conte si sentì offeso nel suo 37 III| bella assai, e forse il conte dava il nome d'affetto al 38 III| più bella e più altera. Il conte malediva quella bellezza 39 III| scemo era il solo erede del conte Ottone.~ ~Gli sposi di mutuo 40 III| vecchia dimora feudale.~ ~Il conte vedeva con piacere la bellissima 41 III| coltura maggiore di quanto il conte l'avesse creduta capace 42 III| perfettamente alle idee del conte. Ed egli era stato soddisfattissimo, 43 III| sua; e di tal puerilità il conte aveva fatto gran caso e 44 III| questi un lontano parente del conte, scultore di gran fama, 45 III| chiamava Guido Campaldi.~ ~Il conte Ottone non si era mai rammentato 46 III| lontana parentela.~ ~Il conte Ottone s'incontrò a Vienna 47 III| vita, in quel momento il conte Ottone apparve dinanzi ad 48 III| finita inesorabilmente.~ ~Il conte fu tranquillo; egli ebbe 49 III| tremò per Beatrice. Ma il conte lo rassicurò con un sorriso 50 III| parola d'onore – disse il conte – che partirete domani di 51 III| pianse e tremò. Sentì che il conte era vicino a lei, immobile 52 III| amore, e pensava a sè. Il conte fece un movimento; Beatrice 53 III| scoperse il viso e guardò.~ ~Il conte l'osservava, pallido, con 54 III| cena fra i suoi ospiti; il conte la scusò dicendo che ella 55 III| traspariva da ogni sua parola. Il conte seppe abilmente nascondere 56 III| di rivedere Beatrice. Il conte la tenne d'occhio come fosse 57 III| passo grave e regolare del conte Ottone che camminava su 58 III| ragguagliarlo sulla sua sorte, il conte pensava, dal canto suo, 59 IV| disperato proposito.~ ~Il conte Ottone che aveva indovinato 60 IV| Ardenberg – continuò a dire il conte con voce sorda, quasi trattenesse 61 IV| vendicarsi, e ne gioisse. Il conte tacque per un momento, ma 62 IV| sicuramente – aggiunse il conte con un sorriso ironico e 63 IV| quasi un lamento, ma il conte non vi fece attenzione. – 64 IV| Pronunciando le ultime parole il conte non frenò più la sua ira, 65 IV| contessa, – riprese a dire il conte con maggior calma e con 66 IV| donna a inveire contro il conte, a correre incontro a qualsiasi 67 IV| terrori, di umiliazioni, ma il conte se ne avvide e le troncò 68 IV| considerava le promesse del conte e le minaccie nascoste in 69 IV| voluto indovinare. Ma il conte chiedeva con impazienza 70 IV| probabilità. Promise al conte quanto voleva; rinnovò a 71 IV| lunga quanto un anno. Il conte la lasciò presso all'uscio 72 IV| mattina seguente, allorchè il conte partiva dal castello, la 73 IV| allorchè la carrozza del conte che partiva, passò sotto 74 V| quella mattina, e una sera il conte verso l'ora del tramonto 75 V| queste parole della zia, il conte strinse le labbra e non 76 V| punta di piedi.~ ~Appena il conte era giunto al castello, 77 V| qualche paurosa visione. Il conte si avanzò pian piano sino 78 V| ideale, come in lei il conte non l'aveva vista mai. La 79 V| spuntò fra le ciglia. Il conte volse altrove lo sguardo 80 V| Beatrice, – rispose subito il conte, quasi avesse fretta d'interrompere 81 V| che dovevi arrivare. – Il conte sorrise mestamente e intese 82 V| uscì dalla camera.~ ~Il conte si avviò nel salotto della 83 V| salutò rispettosamente il conte e rispose alla vecchia signora, 84 V| Anche questa volta il conte volle rimaner solo.~ ~Entrò 85 V| idiota. Al primo apparire del conte egli si levò impaurito, 86 V| Babbo! Babbo! – Il conte si chinò con una espressione 87 V| intelligenza e di letizia. Il conte si avvicinò ad esso con 88 V| sorrise di nuovo, guardando il conte con insistenza e maraviglia.~ ~ 89 V| infantili, mute e nascoste. Il conte si era chinato per vederlo 90 V| posò sulla sua mano.~ ~Il conte la ritrasse con orrore; 91 V| pelo bianco del gatto. Il conte, che cercava in questo frattempo 92 V| stupido dello scemo.~ ~Il conte provò una stretta al cuore.~ ~– 93 V| Sta bene, – disse il conte, celando il suo malcontento 94 V| informazioni. Egli stesso, il conte di Ardenberg, tenne d'occhio 95 V| impressione del momento e il conte riflettendo che la sua diffidenza 96 VI| Beatrice e dell'assenza del conte, le offriva aiuto e soccorso, 97 VI| lieta o mesta, se il signor conte, nostro padrone, dimorava 98 VI| che pensò senz'altro al conte.~ ~– La contessa Valfreda! – 99 VI| sarebbe giunto al castello. Il conte era assente, il modo d'introdurre 100 VI| diffidenza quella che provò il conte di Ardenberg, allorchè gli 101 VII| Ardenberg?~ ~Era ancor vivo il conte Ottone? La bella contessa 102 VII| entra nella biblioteca del conte, situata a pianterreno, 103 VII| un sigaro acceso. Era il conte Ottone che seduto tranquillamente 104 VII| stato.~ ~Era prete.~ ~Il conte, sempre seduto nell'ombra, 105 VII| dimenticata la presenza del conte, o non la curasse. Gli volse 106 VII| di Guido Campaldi.~ ~Il conte aveva ottenuto il suo intento. 107 VII| perseverante della contessa; il conte Ottone aveva trovato il 108 VII| prontezza del suo ingegno. Ma il conte fu inesorabile; qualche 109 VII| accompagnato a Roma dal conte di Ardenberg che affidò 110 VII| vocazione, come disse loro il conte.~ ~Quei sacerdoti capirono 111 VII| quando era già prete.~ ~Il conte aveva disposto ogni cosa 112 VII| avevano scritto più volte al conte, lodando il carattere facile 113 VII| E le lettere scritte al conte erano veritiere. Gualberto 114 VIII| di fate e di malìe.~ ~Il conte era invecchiato nell'aspetto 115 VIII| più alto di statura del conte; la sua fisonomia aveva 116 VIII| amore superstizioso per il conte Ermanno. Egli conversava 117 VIII| pei suoi? Fu allora che il conte d'Ardenberg, che conosceva 118 VIII| salvi.~ ~Jeronima rispose al conte con fermezza e disinvoltura, 119 VIII| accettando la sua offerta.~ ~Il conte sentì la mano della fanciulla 120 VIII| gran carattere, – disse il conte fra sè, e guardò con diffidenza 121 VIII| sofferenze: l'una era il conte di Ardenberg, l'altra il 122 VIII| sciogliere la promessa fatta al conte Ottone. Ma Jeronima ricusò; 123 VIII| tempo che piaceva tanto al conte Ottone, ma in quella cortesia 124 VIII| accompagnava sempre, e quando il conte non era a caccia o in viaggio, 125 VIII| con tutti, ed aveva per il conte e la contessa di Ardenberg 126 VIII| rimaneva conversando col conte, oppure si recava nella 127 VIII| recava nella biblioteca.~ ~Il conte incominciava ad amare e 128 VIII| sdegnoso di manifestarsi. Il conte trovava un diletto finora 129 VIII| coltura aveva perspicacia. Il conte d'Ardenberg trovava un piacere 130 VIII| discuteva con essi. E il conte aveva ragione. Jeronima 131 VIII| gli altri a vivere.~ ~E il conte Ottone trovava, che nell' 132 VIII| facilmente i suoi segreti, nè il conte sentì mai più quelle manine 133 VIII| La sola volta che al conte era stato possibile di strapparle 134 VIII| proprio di cuore... –~ ~Il conte la fissò con dolorosa maraviglia 135 VIII| Fu la prima volta che il conte potè misurare il profondo 136 VIII| intelligente di te. –~ ~Il conte non soleva parlare facilmente 137 VIII| dalle insolite parole del conte, stette muta per un pezzo; 138 VIII| il povero Ermanno.~ ~Il conte mantenne con fermezza la 139 VIII| le severe ammonizioni del conte, che egli temeva, e le persuasioni 140 VIII| aprì improvvisamente e il conte entrò accompagnato da Gualberto.~ ~ 141 VIII| mosse per uscire. Ma il conte con un sorriso pieno di 142 VIII| umano. E poi – aggiunse il conte con leggiera ironia – la 143 VIII| obbedendo al cenno del conte, era rimasta alla finestra; 144 VIII| guardasse di fuori, affinchè il conte potesse così parlare più 145 VIII| parola di quanto dicevano il conte e Gualberto.~ ~Non poteva 146 VIII| tuono e i detti ironici del conte la maravigliarono. V'era 147 VIII| accorte parole.~ ~– Perchè il conte aveva fatto prete suo figlio? – 148 VIII| in questo luogo? –~ ~Il conte poco dopo si avvicinò alla 149 IX| cognato seduto al posto del conte, leggendo avidamente l'un 150 IX| era più tutta sua e del conte, si sarebbe volentieri astenuta 151 IX| la moglie d'Ermanno. Il conte alzò leggermente le spalle 152 IX| Gualberto guardò il conte maravigliato.~ ~– Ebbene?... – 153 IX| giovane non rispose, e il conte lo guardò con un piccolo 154 IX| stato del suo animo. Il conte però aveva preveduto in 155 IX| quale abbiamo trovato il conte seduto nella sua biblioteca 156 IX| de' suoi pensieri.~ ~Il conte fumava sempre tranquillamente. 157 IX| simulata indifferenza il conte.~ ~– Parlo di tutto ciò 158 IX| Era molto? – domandò il conte, e chi lo avesse visto avrebbe 159 IX| molto davvero, – disse il conte freddamente. – Sarai diventato 160 IX| incredulità, – rispose il conte alzandosi. – Uno spirito 161 IX| violenza le ultime parole, e il conte che aveva fatto un passo 162 IX| gettare quella veste? Un conte di Ardenberg mancherebbe 163 IX| Chi di noi – aggiunse il conte con maggiore dolcezza, allorchè 164 IX| profondi, – aggiunse il conte con forza ed amarezza. – 165 IX| di noi? – domandò.~ ~Il conte notò con piacere la mossa 166 IX| migliaia di bocche. – Il conte si avviò verso l'uscio. 167 IX| E dicendo questo, il conte uscì dalla biblioteca senza 168 IX| pietà su Gualberto. – Il conte ha detto delle cose giuste, 169 IX| lo guardò incerta:~ ~– Il conte non ha voluto rispondere: 170 XI| disse.~ ~– Non le dispiaccia conte Gualberto, di mostrarsi 171 XI| mamma, lo sapeva il signor conte, lo sapeva... un altro – 172 XI| che hai mentito, che il conte di Ardenberg è mio padre! –~ ~ 173 XI| e ironici rimproveri del conte, la disperazione di sua 174 XI| ultimo dialogo avuto col conte d'Ardenberg, e con una rapidità 175 XI| indovinò, capì tutto.~ ~No, il conte d'Ardemberg non era suo 176 XIII| XIII.~ ~In quel giorno il conte di Ardenberg passeggiò nelle 177 XIII| al maligno contento del conte.~ ~Il conte però non era 178 XIII| contento del conte.~ ~Il conte però non era contento. In 179 XIII| prolungata di Gualberto, il conte l'aveva atteso con impazienza; 180 XIII| Beatrice, credendo che il conte chiedesse che cosa voleva.~ ~– 181 XIII| cosa, – continuò a dire il conte tutto sorridente e scherzevole – 182 XIII| una lotta di parole col conte. Era tanto angustiata, che 183 XIII| le rispose duramente il conte.~ ~La contessa Beatrice 184 XIII| domestico venne ad avvisare il conte che il cacciatore ed i cani 185 XIII| aggiunse: – Appena torna il conte Gualberto, avvisatemi.~ ~ 186 XIII| giorno chiaro e sereno.~ ~Il conte si rammentò improvvisamente 187 XIII| Suonarono le cinque.~ ~Il conte si scosse. – Se Gualberto 188 XIII| prima entrò dicendo:~ ~– Il conte Gualberto è giunto in questo 189 XIII| Sta bene – disse il conte come fosse sollevato da 190 XIII| e la voce imperiosa del conte che imponeva loro di star 191 XIII| volte; il freddo sarcastico conte Ardenberg che lo trattava 192 XIII| scendeva nella biblioteca del conte. Essa aveva indovinato che 193 XV| sotto allo stesso tetto col conte di Ardenberg, che non era 194 XV| invano di rivedere.~ ~Il conte d'Ardenberg non c'era, e 195 XVIII| Santissima lo benedicano, conte Gualberto, e volgano in 196 XVIII| termine la mia condanna; un conte di Ardenberg verrà a liberarmi 197 XVIII| costì ov'ella ha i piedi, conte Gualberto, e scosse le vesti 198 XVIII| cos'è stato?~ ~– C'è il conte Gualberto? – domandò la 199 XVIII| la cerca, anche il signor conte ha chiesto di lei. Non si 200 XVIII| Non si ritrova più il conte Ermanno, – disse finalmente, – 201 XVIII| due ore. Poco dopo che il conte Gualberto era uscito dal 202 XIX| riconobbe Jeronima e il conte Ottone. Sua madre non c' 203 XIX| corse incontro.~ ~– Ah! conte Gualberto, venga, venga 204 XIX| nella camera del povero conte Ermanno. –~ ~Gualberto salì 205 XIX| quella di Jeronima e del conte.~ ~– Non l'hanno trovato, – 206 XIX| Jeronima entrò seguíta dal conte.~ ~Essa portava ancora alla 207 XIX| Beatrice, – disse il conte, trovando un pretesto per 208 XIX| di Jeronima, – disse il conte, aprendo l'uscio a sua moglie, 209 XIX| del vecchio dottore e del conte che le parlavano.~ ~– Intendo, –– 210 XX| dacchè la vendetta del conte non soddisfatta dell'averglielo 211 XX| dell'altro suo figlio.~ ~Il conte non fu molto addolorato 212 XX| erasi curato di lui. Il conte era intollerante verso tutti 213 XX| vergognarsi di lui.~ ~Il conte aveva però fondata ancora 214 XX| Allorchè per lunghe ore il conte se ne stava abbattuto e 215 XX| verso Gualberto.~ ~Ma il conte non pensava che all'avvenire 216 XX| non restar mai solo col conte di Ardenberg, la condotta 217 XX| sera, dopo il pranzo, il conte lo pregò di seguirlo nella 218 XX| esser sola! –~ ~Appena il conte e Gualberto entrarono quella 219 XX| Jeronima, – dissele il conte, – vorrei discorrere con 220 XXI| XXI.~ ~Il conte di Ardenberg restò solo 221 XXI| allora imperiosamente il conte, – dovremo discorrere lungamente.~ ~ 222 XXI| finestra, piuttosto lontano dal conte, e sedette in silenzio; 223 XXI| tempo, – prese a dire il conte – dacchè seguì in questo 224 XXI| Gualberto, interrompendo il conte.~ ~– Dissi allora delle 225 XXI| credibile, ora che sapeva che il conte non era suo padre, che egli 226 XXI| ciò che era avvenuto.~ ~Il conte guardò maravigliato Gualberto.~ ~– 227 XXI| Io avevo ragione? –~ ~Il conte non capiva, perchè Gualberto 228 XXI| franco e vivace in viso al conte.~ ~– Abbiamo mutato pensiero 229 XXI| ora come fossero mie.~ ~Il conte ammutolì maravigliato.~ ~– 230 XXI| replicò con voce persuasiva il conte; – sei giovane, sei forte, 231 XXI| tuono di voce che colpì il conte e lo fece sostare un momento 232 XXI| capiva le intenzioni del conte, si sentiva offeso, irritato, 233 XXI| Perchè? – aggiunse il conte amorevolmente, quasi non 234 XXI| allorchè il giovane e brillante conte di Ardenberg sarà il prediletto 235 XXI| con insistenza.~ ~Ma il conte non rispose neppure questa 236 XXI| senza esitazioni; il giovane conte di Ardenberg potrà rappresentare 237 XXI| che ti rassomiglino. – Il conte si fermò un momento, perchè 238 XXI| motivo delle profferte del conte; ma quegli continuò a dire: – 239 XXI| luccicò nello sguardo del conte un lampo di malizia, – potrai 240 XXI| si potesse offrire.~ ~Il conte taceva e lo guardava,~ ~– 241 XXI| esaltando la sua fantasia.~ ~Il conte l'osservava con aria soddisfatta, 242 XXI| occhi e guardò in viso al conte. La bella fantasmagoria 243 XXI| accetto, – e si alzò.~ ~Il conte aggrottò le ciglia e sentì 244 XXI| alto.~ ~– Resta, – gridò il conte, vedendo che egli stava 245 XXI| mostruoso! – esclamò il conte.~ ~– Non dovevasi farmi 246 XXI| maggior tranquillità il conte; – ma un'intelligenza e 247 XXI| Gualberto, – rispose il conte, alzandosi e battendo i 248 XXI| continuò a dire adirato il conte – che tu assuma la direzione 249 XXI| Gualberto sorrise. Il conte impallidì.~ ~– Oseresti 250 XXI| tremava leggermente; ma il conte non badò a quella interruzione.~ ~– 251 XXI| interruzione.~ ~– L'autorità del conte di Ardenberg non è mai stata 252 XXI| dalla biblioteca; ma il conte gli posò una mano sul braccio 253 XXI| replicò imperiosamente il conte, che ho l'autorità di padre.~ ~– 254 XXI| dimenticando ogni ritegno.~ ~Il conte ammutolì a un tratto; lo 255 XXI| Stettero entrambi muti; poi il conte domandò piano: – Te lo disse 256 XXI| esclamò vivamente il conte. – Chi lo sa il mio segreto? – 257 XXI| Sei audace, – replicò il conte dopo un breve silenzio, 258 XXI| rispose Gualberto.~ ~Il conte non disse nulla, e un lungo 259 XXI| essere suo figlio.~ ~Al conte dispiaceva perderlo, perchè 260 XXI| belle doti fisiche che il conte sapeva apprezzare e che 261 XXI| congiurava, affinchè il conte provasse a modo suo un sentimento 262 XXI| domandò finalmente il conte, fissandolo severamente.~ ~– 263 XXI| risparmiato tua madre, – disse il conte vivamente, – ti lagni di 264 XXI| temerarie le tue, – disse il conte, aggrottando di nuovo le 265 XXI| dopo un breve silenzio il conte, muovendo verso di lui e 266 XXI| rispose a voce bassa il conte – ma essa non mi amava più 267 XXI| tue vendette? – ribattè il conte vivamente, – sai tu come 268 XXI| sincera.~ ~– Ah! – esclamò il conte, guardando con insistenza 269 XXI| momento di silenzio. Il conte teneva fissi gli occhi nel 270 XXI| assassinio? –– disse il conte.~ ~– Sì, – replicò Gualberto, – 271 XXI| Perdonare? – ripetè il conte con ironia. – Perdonare? – 272 XXI| di tua madre? – disse il conte con tuono pacato e con un 273 XXI| rispose energicamente il conte.~ ~– Davvero! vivere qui 274 XXI| mia generosità? – disse il conte ironicamente.~ ~– Io, – 275 XXI| Il sorriso sardonico del conte moriva sulle sue labbra 276 XXI| la sua mano in quella del conte di Ardenberg, ma volse il 277 XXI| capo dall'altra parte.~ ~Il conte la strinse con affetto, 278 XXI| trovato mio padre. –~ ~Il conte tacque dopo che Gualberto 279 XXI| Mentre egli usciva, il conte lo seguiva cogli occhi, 280 XXI| vide con maraviglia il conte, seduto nella sua poltrona, 281 XXI| addolorato, le ciglia umide del conte.~ ~– Jeronima, – continuò 282 XXI| Perchè in poche ore il conte di Ardenberg sembrava invecchiato 283 XXI| seggiolone ove sedeva il conte, e mettendo la sua mano 284 XXI| una solenne promessa.~ ~Il conte prese fra le sue mani la 285 XXII| tranquillità dell'animo.~ ~Il conte attendeva nel cortile che 286 XXII| promessa per l'avvenire.~ ~Il conte depose un freddo bacio sulla 287 XXII| finchè lo potè vedere.~ ~Il conte rispose con indifferenza 288 XXII| suo braccio su quello del conte, e cercò d'indovinare se 289 XXII| durante tutta la sera; ma il conte era mesto, indifferente, 290 XXII| nel distrarre il vecchio conte e tenergli compagnia.~ ~ 291 XXII| La forza, l'energia del conte erano esaurite.~ ~Egli decadeva 292 XXII| Ardenberg non videro più il conte uscire per fare la consueta 293 XXII| insistendo.~ ~– No, – replicò il conte con uno dei suoi vecchi 294 XXII| pericolo la vita del vecchio conte.~ ~Jeronima, chiamata improvvisamente 295 XXII| prendere un altro, nel quale il conte aveva pure fiducia. Ma nel 296 XXII| di famiglia la salma del conte Ottone.~ ~Jeronima, seguiva 297 XXIII| notizia della morte del conte. Sapendo che non avrebbe 298 XXIII| dello stato malaticcio del conte, indovinò subito ciò che