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     Cap.

4009      | VIII
4010   Pre|           intelletto, e dov'è animovile nel quale si spenga anche
4011    IX|           coprendosi il volto, – è una viltà la mia, lo sento, lo so,
4012   XIV|                e si lotta... ma poi si vince. – rispose ella, guardandolo
4013   Pre|           ignorante e invadente non si vincerà mai se tutto il tesoro di
4014    IX|               compensato; era il primo vincolo che lo riuniva alla vita
4015     I|               in un alveo di mammole e viole, di rose bianche e candidi
4016    II|            giusta, perchè nelle azioni violente e istintive degli animi
4017 XVIII|                Shakespeare, un piccolo Virgilio, alcune litografie, giacevano
4018     X|              innocenza e di un candore virginale.~ ~Passò del tempo; Gualberto
4019   XIV|            alti d'ingegno e grandi per virtù, che si narrarono a vicenda
4020   XIV|             secoli cristiani, altere e virtuose matrone, credenti alti d'
4021   XIX|          volendole dire che veniva per visitare Ermanno uscito appena di
4022   III|             soleva essere specialmente visitata da italiani che vi dimoravano
4023   XII|             madre e il mio pensiero ti visitava nella culla invocando per
4024   XII|                non sai nulla di me. Io vissi vent'anni col pensiero di
4025   III|               come ancora non ne aveva viste mai.~ ~Guido entrò nel castello
4026   XIV|                aveva straziato e della vittoria riportata; tutto disse,
4027    XI|              Il suo viso intelligente, vivacissimo, spirava salute, forza e
4028    IV|           senza assaggiare neppure una vivanda – questa mesta dimora sarà
4029  VIII|                che si è ucciso, ma che vivendo ancora la vita di un fantasma,
4030    IX|        tenacità? lo chiami come vuole. Vivevo per pagare un debito, per
4031     X|                gl'istinti si fanno più vivi, nel quale da ogni sentimento
4032  VIII|               nel numero di coloro che vivono di una vera vita del cuore
4033     X|             verrà e nella quale tu non vivrai più!~ ~– Tu non vuoi far
4034   VII|              lo distogliesse dalla sua vocazione, come disse loro il conte.~ ~
4035     I|                e le raccontò colla sua vocina infantile una strana avventura.~ ~
4036    IV|                paese sconosciuto, e di vogare dolcemente con lui sopra
4037   VII|               volte allegramente aveva vogato nei giorni della sua infanzia.
4038   III|                bella contessa Beatrice vogava mestamente sull'acque torbide
4039     X|     superstizione.~ ~L'uccello disegnò volando un cerchio sulla testa di
4040   XIV|               i fiori, gli uccelli che volano per l'aria; quella parola
4041   XIX|                   qui s'interruppe non volendole dire che veniva per visitare
4042    IX|              Che si chiama esigenza il volere nelle cose dello spirito?~ ~–
4043   XXI|           stessa triste insistenza del volerne fare un essere estraneo
4044 XVIII|               bene, ma sento che potrò volertene moltissimo, che fra te e
4045      | volevamo
4046      | volevate
4047 XVIII|         benedicano, conte Gualberto, e volgano in benedizione tutte le
4048   Pre|               e dell'ingegno contro la volgarità ignorante e invadente non
4049   VII|             nelle regioni dell'ideale, volgesse in un momento di debolezza
4050     X|                sempre a fare que' suoi voli tondi, accompagnandoli con
4051   XIV|               le pareva di aver fatto, volontariamente, soffrire un altro buono
4052    II|              belle legature e i grossi volumi collocati in ordine sugli
4053      | vorranno
4054      | Vorrebbe
4055   XXI|               vendetta; farmi quale mi vorreste ora che non è più tempo.
4056      | vorrete
4057      | vostre
4058      | X
4059      | XI
4060      | XII
4061      | XIII
4062      | XIV
4063      | XIX
4064      | XV
4065      | XVI
4066      | XVII
4067      | XVIII
4068    XX|                                        XX.~ ~Passarono dei tristi
4069   XXI|                                        XXI.~ ~Il conte di Ardenberg
4070  XXII|                                        XXII.~ ~Pochi giorni dopo, una
4071 XXIII|                                        XXIII.~ ~Compiuto l'ultimo e mesto
4072  XXIV|                                        XXIV.~ ~Un dopo pranzo, sul finire
4073   XXV|                                        XXV.~ ~Quando Gualberto tornò
4074     I|          coadiuvato, sebbene con minor zelo, all'opera del maestro di
4075    XI|               felice. Essa se ne stava zitta e imbarazzata dinanzi a
4076   XVI|               lo sai. Il giorno stanno zitti; ma la sera, allorchè si


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