Marco Monnier
La camorra: notizie storiche raccolte e documentate
Lettura del testo

APPENDICE

VI. – Felice De Meo o Mele.

«»

VI. – Felice De Meo o Mele.

Arrestato il 23 marzo 1853 per furto violento a danno di Raffaeli e Maiorini, e per resistenza alla forza pubblica; imprigionato per tali reati il 23 settembre nel Bagno di Carmine; posto in libertà il 6 agosto 1855, si unisce al famoso ladro Nicandro Mancini, e dopo averlo aiutato in una lunga serie di furti, ripreso negli 11 ottobre 1856, figura come accusato nel famoso processo, in cui comparirono più di 30 malfattori, carichi di delitti di ogni specie. Assoluto, Dio sa come, e restituito alla libertà il 31 agosto 1858, è imprigionato di nuovo nell'anno seguente, il 3 agosto, convinto di vagabondaggio equivoco, durante la notte, e di ferite gravi a mano armata arrecate a sua suocera. Durante la rivoluzione esce dal Castel Capuano, si arruola fra i garibaldini, poi nella Guardia Mobile, ma anche allora, sotto la camicia rossa e la tunica turchina, si associa ad un altro celebre malfattore, Domenico Sola, e continua il suo mestiere di ladro. È un camorrista assai temuto: il suo ultimo arresto è stato festeggiato come una liberazione nel suo quartiere.


«»

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2011. Content in this page is licensed under a Creative Commons License