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VOLUME SECONDO PENSIERO ED AZIONE. SCRITTI SUL MEDESIMO PERIODO PREFAZIONE DI GIUSEPPE MAZZINI ALL'EDIZIONE DI NAPOLI DELLE PAROLE AI GIOVANI |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
PREFAZIONE DI GIUSEPPE MAZZINI
DELLE
Io scrissi queste pagine, coll'anima in pianto, poco dopo la pace di Villafranca. D'allora in poi, la Provvidenza che vuole l'Italia Nazione, la costanza degli uomini del Partito d'Azione e la santa audacia di Giuseppe Garibaldi, hanno affrancato le nostre terre meridionali: l'armi capitanate dalla Monarchia Piemontese hanno vendicato Perugia. Ma l'Italia non è. Venezia è schiava. Un Governo che trae le sue inspirazioni dallo straniero ci contende Roma. Una terra Italiana è oggi, per opera di quel Governo, terra Francese. I materialisti pagani del XIX secolo, che sostituiscono il culto della forza e del calcolo all'adorazione dell'eterno Vero e dell'eterna Giustizia, tengono tuttora il campo, e imbastardiscono su torte vie, dietro tattiche immorali indegne d'un Popolo che sorge, l'intelletto de' giovani. Vorrebbero che questa Italia, iniziatrice perenne dell'Unità della Vita - questa Italia che ebbe Roma antica e il Papato, e la cui tradizione intellettuale si svolve da Gregorio VII a Dante, da Michelangiolo a Napoleone - si componesse in sembianza di cortigiana, servilmente adulatrice e ipocritamente idolatra. E non credo di dovere mutar sillaba di questo libretto.
Mi suonano, mentr'io scrivo, all'orecchio le grida di morte! che un pugno d'uomini, comprati dalla gente che s'intitola moderata, o pazzamente briachi, m'avventa contro. E penso alle calunnie che perseguitarono l'amico mio Rosalino Pilo, sei mesi prima che ei morisse per la libertà dalla Patria. Io lo rividi quand'egli esciva di carcere dove l'avevano tratto gli uomini della monarchia, accusandolo fautore dell'Austria. Sorrideva allora, come prima d'entrarvi, del sorriso mesto e amorevole che erra sul labbro ai Martiri del Pensiero.
Ciò ch'io scrissi è un riflesso di quel sorriso di fede, di dolore e d'amore. Gli uomini d'oggi non possono intenderlo; ma i giovani di domani lo intenderanno.