Guglielmo Berchet
La Repubblica di Venezia e la Persia
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DOCUMENTO XLIV.

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DOCUMENTO XLIV.

In nome di Dio vero re e imperator del mondo.

Al famoso ed eccelso re di Venezia, dominator di paesi e di provincie, osservator della buona e retta regola di governo, ornato di bontà, gravità, e grandezza, pieno di equità, giustizia e clemenza, a cui lo Altissimo Dio sia sempre propizio e favorevole.

Dopo molti onorevoli e sinceri saluti che si convengono all'amore ed amicizia ed alla buona intelligenza unione e corrispondenza d'animo che è tra noi, le si fa colla presente nostra real lettera amichevolmente sapere, che essendo sempre stato nostro real costume di conservar buona sincera amicizia con li re e principi grandi della cristianità, ed in particolare colli re e signori di Venezia, antichi amici ed amatori di questo nostro felicissimo regno, avendo perciò noi sempre tenute le porte aperte alle ambascerie ed alli traffici e mezzi mercantili, concedendo libera pratica alli loro sudditi e vassalli in ogni luogo del nostro amplissimo regno, abbiamo voluto ora, che sono aperte le strade, mandar costà uno delli nostri onorati agenti chiamato Sassuar in compagnia di agi Aivas da Tauris, ed altri nostri sudditi, così per confirmare la buona amicizia con la sua eccelsa persona, e rinnovare la pratica ed il commercio colli sudditi dell'una e l'altra parte, come per fornirsi anco di diverse cose necessarie per uso e servizio della nostra real corte.

Però giunti che saranno essi a salvamento, desideriamo che sieno da lei raccomandati con ogni efficacia alli suoi onorati ministri, acciocchè mediante la loro protezione ed ajuto, eseguendo la nostra volontà e commissione, debitamente possino ritornare qui quanto prima; e medesimamente occorrendo cosa alcuna qui nel nostro stato per uso e servizio della sua felice persona la preghiamo ad accennarci confidentemente, che sarà prontamente adempito ed effettuato ogni suo desiderio.

Del resto desideriamo che le sue grandezze sieno sempre in aumento.

Senza data.

In luogo di sottoscrizione è posto a tergo della lettera il bollo regale che dice:

Servo del re dei re Shàh Abbas.

(Espositioni Principi).

[215]


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