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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Ill.mi ed Eccell.mi signori Savi alla Mercanzia,
Avendo io Andrea Benedetti servo e fedel suddito del mio principe serenissimo, ed umilissimo delle Eccellenze Vostre arricordato alli signori capi di piazza alcuni affari appartenenti al negozio della Sorìa e Palestina, trovo anco dovuto presentare alle Eccellenze Vostre i seguenti capitoli; ciò per la lunga pratica di quelle parti per avervi dimorato circa anni undici con privati e pubblici impieghi, dei quali circa 6½ come vice-console in Tripoli di Sorìa e Palestina, istituito dall'eccell.mo signor Marco Bembo e confermato dall'eccell.mo signor Francesco Foscari, furono ambidue consoli in Aleppo. Nel qual loco chiamato dall'eccell.mo Foscari, fui obbligato a restare in sua vece per interveniente della nazione veneta, dove vi ho dimorato anni 3, mesi 6 e giorni 13, come dalle carte quali con la presente saranno sotto il riflesso dell'Eccellenze Vostre, sino a che il sig. Giovanni Andrea Negri entrò in mia vece che fu li 5 agosto 1681.
Dove stimolato da zelo di vedere rindrizzato quell'importante negozio di questa piazza, e incoraggire li signori mercanti, offerisco ai piedi delle Eccellenze Vostre la mia persona per intraprendere gli affari medesimi, e sacrificare quando occorresse la propria vita con più dimorarvi anni 6, o quanto parerà alle Eccellenze Vostre, sino[262] che sieno quelli affari ben stabiliti, il che non può essere se non colla lunghezza di tempo e con la mutazione di quei bassà e grandi che sogliono essere dalla Porta mandati al governo di quei paesi, che confidando in S. D. M. in tale affare spero ogni buon successo.
I. Per sollevare il negozio ed estinguere i debiti è necessario scansare le gran spese, che si sogliono fare in Aleppo ai grandi ed altri turchi del paese, e quelle che si va civanzando resti a diffalco dei debiti, il che sarà con il far trasportare la carica da Aleppo in Tripoli di Sorìa, e sarà facile nel primo ingresso, maggiormente che nelle capitolazioni stabilite l'anno 1670 non si fa menzione di Aleppo, ma solo di Tripoli e Beiruth.
Nei tempi andati, il console abitava in Damasco, ma per le gran spese, d'ordine dell'eccell.mo senato l'anno 1545 11 febbraio portò la residenza in Tripoli per sollievo del negozio, e per l'essere alle marine per il cottimo di entrata ed uscita e perchè il negozio dei veneti in quei tempi era florido ed opulento, ora al tutto diverso, l'eccell.mo senato decretò l'anno 1548 7 decembre che il console dovesse andare ad abitare in Aleppo invece di Tripoli.
Essendo dunque stato trasportato il console di Damasco in Tripoli e da Tripoli in Aleppo, non sarà difficile il trasportare di nuovo da Aleppo in Tripoli, conservando quella casa consolare per abitazione a suo tempo del console nobile, che sarà quando il cottimo sarà sollevato dai debiti presenti, tanto più che molte volte hanno fatto li signori mercanti tanto nazionali quanto forestieri passare le loro mercanzie da Aleppo in Tripoli, per caricare sopra navi venete per Venezia.
II. Quando io venghi graziato e istituito in carica in Tripoli di Sorìa in luogo di Aleppo, con quel titolo che parerà alle Eccellenze Vostre, ricerco che mi sia fatto sicuro assegnamento, acciò non sieno molestati gli effetti dei signori mercanti e che con onore del mio principe possa decorosamente sostenere quella carica, annualmente, di paga e panattica dalle Eccellenze Vostre con l'assenso dei signori mercanti se così li piace senza poder pretender qualsisia altra cosa, e sia tenuto con esso assegnamento fare tutte le spese al bassà, cadì, musalem, kachia, agà dei gianizzeri, agà di marina, doganieri, e ad altri turchi, sì pure ad altri del paese, tanto ordinarie quanto estraordinarie, con più salario di cancelliere, di dragomano, giannizzeri, capellano, cera per la capella, affitto di casa, vino ed aceto che si dispensa ai turchi, fattori di marina dove approdano le navi con bandiera di San Marco per gli interessi del cottimo ed altra servitù,[263] che il decoro della carica richiede, il tutto io debba fare coll'assegnamento, senz'altro aggravare il cottimo. L'ancoraggio delle navi dover esser pagato dalli capitani o interessati di quelle, il quale è stato moderato e non pagano come prima. E le avarìe che cadessero, che Dio non voglia, benchè nel corso di anni 11 oltre ultimi anni 3 che io per particolari affari dimorai in Tripoli di Barberia, da me mai provate, nè alla nazione fatte sentire, quelle vadino a conto di cottimo, o di chi ne fosse l'autore, come le Eccellenze Vostre ordineranno.
III. Che appresso di me sieno eletti due mercanti della nazione per deputati, uno dei quali debba esser per mesi 6 cassiere e finito quel tempo debba far la consegna delle chiavi al successore, che sarà d'una cassa nella quale si ponerà il danaro di entrata ed uscita del cottimo che dalle mercanzie s'anderà scuotendo: così pure li libri e scritture appartenenti al medesimo, qual cassa doverà esser custodita appresso il rappresentante, serrata con due chiavi.
IV. Tutte le polizze e tratte d'entrada e d'uscita doveranno essere viste da me e dai suddetti deputati, e tenuta nota distinta sopra li libri, che saranno segnati con il solito san Marco, che dalle Eccellenze Vostre colle tratte e tariffe mi verrà consegnato, ciò dal scontro del cottimo per cauzione delli stimatissimi mercanti, i quali libri doveranno di tempo in tempo essere sottoscritti per cauzione ut supra.
V. Che non sieno permesse nella Sorìa e Palestina tratte di navi forestiere per Venezia, ancorchè volessero pagare li soliti diritti del cottimo, ciò per non levare il traffico alle nostre navi.
VI. Che tutte le mercanzie che saranno state caricate nelle scale della Sorìa e Palestina da Veneti o da loro fatte passare sotto nome supposto, del che venendo in cognizione siano per Livorno od altra parte, e poi quelle fatte passare in questa dominante a dazi del cottimo, sieno quelle mercanzie obbligate al pagamento di 20 p. 0/0 di pena conforme alla tariffa, qual dalle Eccellenze Vostre irremissibilmente verrà fatta levare, la metà di qual pena dovrà essere trasmessa in Sorìa, dove risiederà la carica di Aleppo per i bisogni di quel cottimo, e l'altra metà come le Eccellenze Vostre determineranno. E tanto si intendi di tutte quelle mercanzie che dalle scale medesime della Sorìa ut supra fossero fatte passare con nave barche in Cipro senza aver pagato il cottimo.
VII. Quando il debito di cottimo preso sopra di se il signor Giovanni Andrea Negri non sia stato da lui soddisfatto con il ricavare[264] dalla tansa di 3 p. 0/0, el qual nel principio della sua carica in anno uno e mezzo gli è capitato a quelle scale 17 navi, oltrecchè dovea riscuotere il cottimo e tansa della nave san Giovanni Battista, che sotto di me partì per Venezia senza tratte, verranno li creditori in Tripoli, con li quali et con li deputati si potrà con vantaggio aggiustare come sarà dalle Eccellenze Vostre stabilito.
VIII. Che con ogni convoglio o almeno ogni anno siano mandati al Magistrato delle Eccellenze Vostre note distinte di quello sarà entrato in cassa di cottimo e pagato per cauzione alli signori mercanti.
IX. Quando le Eccellenze Vostre terminassero, che io dovessi risiedere in Aleppo e non in Tripoli di Sorìa pure mi esibisco nella conformità del II capitolo. Con che genuflesso alle Eccellenze Vostre mi inchino.
Archivio Manin, Codice Svaier n. DCCXLII.