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1464, 26 Septembris.
Quod orator domini Ussoni Cassani, qui ad presentiam nostrani fuit, q. primum expedire debeat, ut cum galeis Baruti ad partes Syriae se transferat et inde ad Dominum suum reverti, emique et donari debeant oratori predicto brachia velati cremisini XII et brachia VI scarlati pro duabus vestibus, et duc. C. auri uni eius filio detur pannus scarlatus pro una veste, et famulo pannus viridus et duc. IV, filio famulo autem duo. Fiuntque eis expense usque quo in terram Syriam descenderunt, quas solvat dominium. Et fieri eidem demonstratio. Emanturque et dentur dicto oratori brachia XX, panni aurei pulcherrimi, quæ nostro nomine in signum amoris nostri debeat presentare.
Qui denari accipiantur de deposito et de omni alia ratione unde... citius poterunt.
Domino vero Uxono Cassano scribatur in hac forma et oretenus etiam dicatur eidem oratori legantur q. ejusmodi litere de verbo ad verbum.
«Nui havemo ricevuto le sapientissime et benevole lettere della Ill. S. V., et inteso etiam quanto a bocca saviamente ha riferito Mametanazab vostro secretario et ambassadore, de la optima disposizione e mente della E. V. di far insieme con nui centra l'Othoman commun et accerimo inimico; et molto ne ha piaciuto intender questa opinion e mente della vostra Cels., la qual è de signor sapientissimo e magnanimo: perchè l'Othoman per la sua superbia et ambizione non studia nè desidera altro con tutti i so pensieri che devorar e oprimer tutti li signori del mondo et specialmente li suoi vicini. Et quanto poi al dicto Othoman va disfacendo ora questo ora quest'altro, tanto più insaciabilmente desidera, e se sforza destruger ognuno et accrescer la potentia et tirannia sua. Pertanto se convien alla Exc. V. Signoria animosa e sapientissima, in questo tempo che nui ed altri principi christiani se retrovamo contro de lui in guerra, dal canto vostro con tutta vostra potentia prestissimamente movervi, e venir a sua disfazione e rovina per propria vostra salute e de tutti altri, perchè remanendo questo Othoman nelle sue forze e signoria nè la Vostra Exc. nè alcun altro signor se poi reputar signor nel stato[106] suo. El novo Pontefice capo e principe dei christiani fa ed è per far ogni di più a rovina del detto Othoman.
Questo medesimo fa lo ill. ducha de Borgogna et molti altri principi e signori christiani. Noi come semo certissimi già havete inteso, havemo potentissima armata in mar et esercito terrestre in la Morea et Albania. El ser. re de Ongaria da canto suo li fa acerbissima guerra. Nè è possibile che il detto Othoman possi per modo alcun farvi alcun ostacolo e resistenza. E però quanto più presto la E. V. se moverà, tanto più presto e facilmente ottenirà tutto lo stato suo in quelle parti, come quella sapientissima semo certissimi che ottimamente intenda. Et fin da mo172 semo ben contenti che tutto quello che aquisterà la V. E. liberamente sia suo. Ne avemo più particolarmente parlado con el sopradetto ambassador vostro, el qual etiam de tutte cose occorrenti e dei progressi dei cristiani contro dito nemico ordinatamente informato, tutto seriamente riferirà alla E. V., le qual cosse abbia la V. Cels. per fermissime e verissime, alla qual in ogni sia comodità ed exaltation se offerimo.
Et de adventu præfati oratoris ad presentiam nostram detur notitia viro Nobili Marco Cornario militi, et mittantur ei copiae literarum præfati domini Uxoni Cassani ad nos, et literarum nostrarum ad præfatum dominum, ut opportune providere circa hanc materiam possit.
Adviseturque de optimo tractamento per nos eidem oratori facto.
de parte |
84. |
de non |
0. |
non sinceri |
0. |