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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Che al fedelissimo nodar estraordinario della cancelleria nostra Vincenzo di Alessandri sia commesso in questa forma:
Vincenzo! Sperando noi ricever da te ottimo servitio, per l'esperienza che hai delle cose turchesche e delli dispareri che sono tra il sig. Turco et il signor Sophì, abbiamo deliberato col Consiglio nostro dei X e Zonta, di mandarti in Persia a quel serenissimo signor con lettere nostre per eccitar Sua Maestà a muoversi contro il sig. Turco; però col nome de Dio ti metterai in cammino, sollecitandolo quanto ti sarà possibile, et giunto a quel signor, dopo presentate le nostre lettere, et facta certa Sua Maestà della sincera amicitia che tenemo con lei, le dirai che avemo voluto mandarti per darle conto della guerra che con tanta ingiustizia ne ha mossa il sig. Turco, contro la sua parola et giuramento, senza che da noi gli ne sia sta data alcuna causa, del che anco li avemo dato aviso con altre lettere nostre che li saranno portate da un suo suddito. Et così le narrerai il modo tenuto da quel signor in romperne la pace, et come con tutte le sue forze da mar e da terra è venuto contro di noi, talmente che ha abbandonato tutti quei paesi di là in arbitrio e poter di Sua Maestà se non vorrà perder l'occasione;[161] poi seguirai che noi gagliardemente se difendemo et per mar et per terra: e che li altri cristiani si congiungono con noi a' danni di questo comune inimico, et che siamo per continovar la guerra: di modo che tenendolo noi travagliato da questa parte, se Sua Maestà se muoverà dalla sua, farà quei maggiori progressi che possa desiderar, sì perchè ha potentissime forze come perchè li popoli sono devoti del suo nome; et li potrai dir che essendo tu stato per molti anni in Costantinopoli, li puoi far fede del mal animo che ha quel signor contro Sua Maestà, ma che al presente lo dissimula per causa della guerra che ha contro i cristiani, temendo che quando Sua Maestà si movesse contro di lui fosse con suo grandissimo danno; et qui li pondererai come per la guerra che detto sig. Turco fece ultimamente in Ungheria si sono molto debilitate le sue forze. Con queste et altre ragioni che el sig. Dio te metterà avanti, procurerai di eccittare Sua Maestà a rompere col sig. Turco, promettendoli sempre che noi da questa parte faremo gagliardemente la guerra insieme colli altri cristiani: e le dirai che ella non può aver maggior occasione di aquistarsi oltre la ampliazione del suo imperio un nome immortale, e di obbligarsi in perpetuo la Signoria Nostra con tutta la cristianità. Questo negotio se non potrai trattarlo con Sua Maestà, lo farai col suo primo ministro, facendogli intender che con prima occasione se mostreremo gratissimi del favor che ne haverà fatto Sua Maestà; e ne escuserai se non avemo mandato li onorati presenti che si convengono et a Sua Maestà Imp. et a Sua Magnificentia: perchè hai convenuto andar incognito et senza impedimento per poter liberamente passar per li paesi del sig. Turco, et procurerai di avere la resoluzione et risposta alle nostre lettere, con la quale te ne ritornerai a noi.
Ti abbiam fatto dar per le spese del viaggio de andata et ritorno ducati 1200 delli quali non sei obbligato mostrar conto alcuno.
De parte |
21 |
De non |
0 |
Non sinceri |
1 |
[162]