Parte

 1     T|                                 C'era una volta un Re di Scaricabarili,
 2     T|  sbrigarvi di me? E che bisogno c'è d'un marito? L'Elisabetta
 3     T| chiamata da' poeti aulici). Ma (c'era un ma) il guaio era che
 4     T|      della vecchiarda! Brrrrr!, c'era di che svenire al solo
 5     T|            Vedi, s'io so tutto. C'è la Maestà di Baldassarre
 6     T|         ne scampi!»~ ~- «E poi, c'è Don Melchiorre XVII, desposta
 7     T|      belve. Non temere: a tutto c'è rimedio fuor che alla morte.
 8     T|       il piede in terra: - «Che c'è, Maestà?» - «Nulla, ammazzavo
 9     T|        Scaricabarilesi, che non c'è dimostrazion d'ossequio,
10     T|        non sono una bagattella. C'è un guaio però: la Rosmunda
11     T|        Nel meglio della caccia, c'impossesseremo di lei, ci
12     T|      poi! quanta grazia di Dio! C'era di che soddisfare la
13     T|  provato un letto ammodo».~ ~- «C'è il tuo lettino. Vi metterò
14     T|    vestigia; prenderemo lingua, c'informeremo, cammin facendo.
15     T|         momento: - «Su, su! Non c'è tempo da perdere! Altro
16     T|  illuminata spontaneamente: non c'era povera finestruccola,
17     T|         scendere in parlatorio. C'era l'azafatta della Principessa,
18     T|  condanna? Fate non ce n'è; non c'è alcuno Scaricabarilese
19     T|         se fate non ce ne sono, c'è però il diavolo. E col
20     T|  venissero a dire che al Pincio c'è una carrozza tirata da
21     T|      nelle stalle del Quirinale c'è un ippotragelafo, che nell'
22     T|       aula del Senato del Regno c'è una fata con la sua brava
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on touch / multitouch device
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2011. Content in this page is licensed under a Creative Commons License