Parte

  1     I|           della schiavitù personale colla libertà dello spirito. Sdraiato
  2     I|        strani progetti ho concepiti colla fantasia malata, rammentandomi
  3     I|            sentiva essa all'unisono colla mia anima, riceveva essa
  4     I|             non lo avessi compresso colla mano, il dubbio terribile
  5     I|             zio s'era messo a letto colla febbre. Deposi il mazzolino
  6     I|      trovano tutto facile, ordinano colla stessa indifferenza un decotto
  7    II|           mi ha prodigato avrà fine colla vita.... Ma io non posso
  8    II|          spalancati dalla sorpresa, colla bocca semichiusa, mi fissava
  9    II|         sarei sorpreso di nulla, ma colla tua intelligenza, col tuo
 10    II|   intelligenza, col tuo buon senso, colla tua modestia e moderazione
 11    II|          dai quali si guarisce però colla ragione e col tempo. Ma
 12   III|        progredendo su questa scala, colla accesa fantasia salivo fra
 13   III|       mentre il mio cervello volava colla rapidità dell'elettrico.~ ~
 14   III|            fino ad una sedia, caddi colla testa sul tavolino e le
 15   III|         dall'emozione.~ ~Mi coricai colla testa sconvolta, e piansi
 16    IV|           di un viaggio pittoresco. Colla sola compagnia del mio cane
 17    IV|            mi baciò sulle due gote, colla più cordiale espansione.~ ~-
 18    IV| accovacciato in un angolo, e ansava colla lingua pendente. Il signor
 19    IV|            stava davanti, e volando colla fantasia attraverso la strada
 20     V|            delle teste di guerrieri colla pipa in bocca, opere tutte
 21     V|          Pel vitto s'era accomodato colla vicina famiglia dell'organista,
 22     V|             confondeva il rosmarino colla lavanda, le zucche coi poponi.
 23    VI|             nel mezzo; uno studiolo colla stufa, e gli scaffali pei
 24    VI|      scaffali pei libri, un tinello colla sua credenza a invetriate
 25    VI|        Dovetti risolvermi a partire colla medaglia o colle mani vuote;
 26   VII|       risposi, - e partii salutando colla mano, seguito da Bitto,
 27   VII|              seguito da Bitto, che, colla coda bassa, dimostrava non
 28   VII|             a pranzo in casa Bruni, colla scrupolosa esattezza che
 29   VII|         invece, mentre mi credevano colla testa in aria, io era entrato
 30   VII|        sempre in lotta col parroco, colla camarilla, coi seguaci,
 31   VII|             fustagno dell'organista colla corazza, i cosciali e le
 32   VII|        invece di correre le giostre colla lancia in resta, imbrandiva
 33   VII|       guerra ai guelfi, e li feriva colla lingua.~ ~Pusterla congiurava
 34   VII|              e lo udivo confabulare colla sua bella:~ ~- Ove sono?~ ~-
 35  VIII|            mi son trovato d'accordo colla fioritura delle carote.~ ~
 36  VIII|            che confonde i desiderii colla amara realtà!... le due
 37  VIII|           di farina da pagarsi... e colla borsa vuota. - Senz'anima
 38    IX|        andava a fare le sue visite, colla sua aria soddisfatta di
 39    IX|           correva in cima alle Alpi colla speranza di trovare una
 40     X|         egli esclamava, - siete voi colla vostra lingua di vipera
 41     X|             Egli si teneva immobile colla pistola tesa. Io mi avanzai
 42     X|   verdognolo. M'avanzai lentamente, colla mano ferma e l'indice sul
 43     X|            me la strinse fortemente colla sua che era fredda come
 44     X|          ragioni, bisogna chiarirli colla giustizia e ripararli coll'
 45    XI|        merito di evitare i pericoli colla fuga, ma preferisce di salvar
 46    XI|         cuore ciò che l'uomo guasta colla testa!...~ ~Abbassò gli
 47   XII|     cominciai dunque un altro canto colla sua nuova serie di strofe,
 48   XII|          rime obbligate e monotone, colla sua misura prescritta dalla
 49   XII|     torrente, all'albero gigantesco colla cima infranta dal fulmine
 50   XII|        moglie comparve sulla soglia colla testa alta, le mani sulle
 51   XII|             contrastava grandemente colla freschezza della moglie,
 52   XII|         divorava senza cerimonie, e colla stessa semplicità mi obbligava
 53   XII|           dissimulare la verità, ma colla franchezza della mia risposta
 54   XII|            seguiva il signor Nicola colla signora Pasquetta, ed ultimi
 55   XII|     Pasquetta, ed ultimi il dottore colla signora Giovanna. Bitto
 56  XIII|         universo, tutto si rinnova. Colla pioggia benefica ritornano
 57  XIII|         ingemmano l'erbe ed i fiori colla loro comparsa. Per questo
 58  XIII|            vuole entrare sott'acqua colla testa, e trova talvolta
 59  XIII|    ammaccato, scapigliato, sconcio, colla testa pesante e la borsa
 60   XIV|          miei malanni. Mi accolsero colla solita benevolenza, chiedendomi
 61   XIV|            e così dicendo accennava colla mano un Cristo che pendeva
 62   XIV|           capo del letto, un Cristo colla testa cadente incoronata
 63   XIV|              e rimontava lentamente colla neve fino al ginocchio,
 64   XIV|        Senza forze, senza danaro, e colla febbre indosso aveva fatto
 65   XIV|           figliuoli che rientravano colla nonna, portando delle erbe
 66   XIV|           tranquillamente dal monte colla sua capra, e veniva a completare
 67    XV|             e seduto su quei greppi colla bambina, mentre la capra
 68   XVI|         fiducia.... e potrò fuggire colla contessa Savina, fuggire
 69   XVI|            uragano che mi sconvolse colla prima notizia del matrimonio
 70   XVI|      tuffandosi nelle onde salutari colla voluttà d'un pagano, restava
 71   XVI|            condannandolo ad espiare colla deportazione colpe non perpetrate,
 72   XVI|           bisogni del verno vicino, colla quale ho potuto pagare i
 73   XVI|              Domina le tue passioni colla ragione, non chiuderle in
 74   XVI|           nella stagione d'autunno. Colla differenza però ch'egli
 75   XVI|             stagioni. Il mondo gira colla scrupolosa precisione di
 76  XVII|          dalla mia piccola famiglia colla triade del maestro, la donna
 77  XVII|            fuoco, messi a raffronto colla temperatura esterna e il
 78  XVII|          quando uscii di casa Bruni colla Rosa e con Bitto.~ ~Spirava
 79  XVII|         corpo flessibile si piegava colla grazia d'un fiore agitato
 80 XVIII|             raccoglieva24 i tizzoni colla molle, e disegnava dei geroglifici
 81 XVIII|             contorni del volto, che colla dolcezza del sorriso rivelava
 82 XVIII|         Confrontando i pregi di lei colla mia tempra e colla riputazione
 83 XVIII|           di lei colla mia tempra e colla riputazione di cervello
 84 XVIII|             suo scopo; il confronto colla tranquilla esistenza, che
 85 XVIII|            denigrarmi ed a pungermi colla sua lingua di vipera. Egli
 86 XVIII|     rappresentare la scienza medica colla scatola27 delle pillole,
 87   XIX|           competenti.~ ~Il dottore, colla solita prosopopea, lisciandosi
 88   XIX|       decotto fa nausea, il tiranno colla colica diventa ridicolo.~ ~
 89    XX|           sua strada; se lo toccate colla frusta, imbizzarrisce, e
 90    XX|             che mi avrebbe condotto colla sposa attraverso quei canali
 91    XX|            capre.~ ~Le povere donne colla gerla sulle spalle salivano
 92    XX|           di partire, e salutandoci colla mano e colle benedizioni
 93    XX|            a trapiantare e lavorare colla vanga e colle mani, quantunque
 94    XX|          fusa e si lisciava il capo colla zampa o stava in contemplazione
 95    XX|            I bagordi carnevaleschi, colla ciurmaglia che li accompagna,
 96    XX|           sull'alienazione mentale, colla descrizione di tutti i sintomi
 97    XX|        penne variopinte, baldanzoso colla cresta e i bargigli rubicondi,
 98    XX|         fino a che mettono i denti. Colla dentizione incominciano
 99   XXI|            mi aspettava sulla porta colla bimba in braccio, e le insegnava
100   XXI|             si mangiava lietamente, colla bambina sui ginocchi, godendo
101   XXI|           del sorriso, della grazia colla quale chiedeva di far bombo,
102  XXII|            ancora i segni tracciati colla matita, e gli spruzzi delle
103 XXIII|       dimora in casa Bruni, insieme colla vedova.~ ~Se fui arcicontento
104 XXIII|         potesse vivere indipendente colla sua pensione, desiderò rimanere
105 XXIII|  concentrati sull'unica figlia, che colla sua vivacità giovanile leniva
106 XXIII|         giorno me ne tornavo a casa colla Veronica, mentre rientrava
107  XXIV|         riservandosi di confabulare colla sua bella al chiaro di luna,
108  XXIV|          bimba era rimasta a Milano colla sua balia. Io desiderava
109  XXIV|         paurosi; m'alzai al mattino colla testa pesante, e le idee
110  XXIV|        gettarono fra le mie braccia colla loro bimba, e quando entrò
111   XXV|            di mammole ed eliotropii colla rosa nel mezzo, che io le
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