Parte

 1    IV|     La vettura, il cavallo? - Martino, su via, presto, corri ad
 2    IV|    possibile interromperlo, e Martino era già corso ad aprire,
 3    IV|    sul cortile, e chiamò:~ ~- Martino?~ ~- Eccolo.... - rispose
 4    IV|     ammiccava con un sorriso, Martino la serviva con diligenza
 5    IV| finalmente si mise a chiamare Martino. Alla sua voce, Bitto, che
 6    IV|     ascoltò attentamente.~ ~- Martino.... Martino.... - essa ripeteva.~ ~
 7    IV| attentamente.~ ~- Martino.... Martino.... - essa ripeteva.~ ~Bitto
 8     V| chiamò la signora Giovanna; e Martino si presentò sulla porta.~ ~-
 9     V| spintone violento alla porta. Martino era svignato. Il signor
10     V|    non durava che due minuti. Martino, che conosceva bene il padrone,
11     V|   aveva portati per tempo; ma Martino lo tenne varie ore nella
12     V|     un'estasi poetica, quando Martino venne ad annunziarci che
13    VI|        VI.~ ~ ~ ~All'indomani Martino andò a Tirano a prendere
14    VI|    ordine, certo a motivo che Martino non faceva parte della spedizione.~ ~
15    VI|   dalla signora Giovanna e da Martino, andavano a lavorare a mio
16   VII|      le mani affettuosamente. Martino portava il mio sacco da
17   VII|  prese il sacco dalle mani di Martino, e m'introdusse nel mio
18    XI|       colle mani nei capelli, Martino che fuggiva per evitare
19    XI|      la Menica aveva chiamato Martino in aiuto, ed esso, armato
20    XI|     sorcio correva pei campi, Martino correva per la corte, il
21    XI|       Nicola correva dietro a Martino, la Menica correva dietro
22    XI|    Per me avrei preferito che Martino avesse rotta la testa al
23    XI|     la Menica d'aver chiamato Martino per uccidere un sorcio.~ ~-
24    XI|  Agata che andava in cerca di Martino fuggiasco, per annunziargli
25    XI|       pranzo abbiamo chiamato Martino e ci siamo fatti raccontare
26   XIV|  osando avventurarsi sole con Martino in quei greppi.~ ~Partimmo
27   XIV|   facevo tali considerazioni, Martino vuotava il cesto, e ne uscivano
28  XVII|      la Rosa, fra la Menica e Martino, quel giorno nessuno dovendo
29  XVII|   signor Nicola si burlava di Martino, il quale non osava appressarsi
30  XVII|       schiavo del lusso!...~ ~Martino rideva come un imbecille,
31  XVII|   mano non è che una cipolla. Martino lo sentiva al pari di me,
32  XVII|   mente gli abiti da festa di Martino, che appena indossati gli
33  XVII|  mentre in cucina la Menica e Martino approntavano le vivande,
34 XVIII|       trattenne in cucina con Martino e la Menica. O perchè dunque
35 XVIII| pensiero dei nostri discorsi, Martino intendeva il senso delle
36 XVIII|     dopo la Menica scomparve, Martino la seguì e restammo soli.
37 XVIII|    rientrando accese il lume, Martino mise della legna sul fuoco
38 XVIII|    della nostra allegrezza, e Martino, incerto se dovesse ridere
39    XX|  occupato tutto il giorno con Martino a saccheggiare gli orti
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