Parte

 1     I| rapidamente; meno qualche ora di scuola e di passeggio, io viveva
 2    II|          a un vecchio maestro di scuola, mio zio contava arrestarsi
 3    VI|       aspettavo l'apertura della scuola per gettarmi a corpo perduto
 4   VII|         della mia tragedia.~ ~La scuola comunale era collocata a
 5   XII|       monotonia la trovavo nella scuola, ove un gregge d'idioti
 6   XII|      avevo tempo da pensarci, la scuola andava avanti da sè, ma
 7   XII|         restavano libere dopo la scuola a riprodurre le più belle
 8  XIII|        della Valtellina?...~ ~La scuola?... me ne appello a tutti
 9  XIII|        maestri spregiudicati: la scuola, tanto per chi insegna quanto
10  XIII|          parevano più lunghe, la scuola sempre più noiosa; io attendeva
11    XV|        risposi:~ ~- Caro zio, la scuola rurale è un incubo, una
12   XVI|    intendo appartenere a nessuna scuola, a nessun sistema; io seguo
13   XVI|     stalle, io dovetti aprire la scuola per accogliere i miei scolari.~ ~
14   XVI|          scolari.~ ~La neve e la scuola mi privarono dei passeggi,
15  XVII|     invito era un omaggio alla22 scuola rurale, rappresentata dalla
16  XVII|          casa era di mio zio, la scuola del Comune, e quando ero
17  XVII|         fatto intendere che alla scuola s'impara soltanto a studiare,
18  XVII|      farina. A che cosa serve la scuola, se l'educazione non continua?
19   XIX|     dietro le scene non si tenga scuola di morale, e piuttosto si
20    XX|         anche in quell'anno alla scuola, e messo all'ordine ogni
21   XXI|                    XXI.~ ~ ~ ~La scuola progrediva migliorando,
22   XXI|          famiglia dopo le ore di scuola, si rasserena alla vista
23   XXI|     felici. Al mio ritorno dalla scuola l'Agata mi aspettava sulla
24 XXIII|         mie cure, rinunziai alla scuola, e appigionato il casino