Capitolo

 1     2|            studiavasi d'amicarsi i Comuni italiani favorendo le tendenze
 2     2|    vantaggio. Ma in questo mezzo i Comuni, traendo profitto dalle
 3     2|           sue parti tutti quanti i Comuni. «Così (osserva uno storico
 4     3|           questo, come negli altri Comuni, in Italia non v'era. Le
 5     3|            dei gran signori, o dei Comuni (e anche quel di Pistoia
 6     5|            tranquillo a nissun de' Comuni che or ci minaccia aveva
 7     7|  corporazioni con propri statuti e comuni legami, e cui le leggi accordavano
 8    10|            varie schiere secondo i Comuni cui appartenevano; comandate
 9    12|            pace fra i discordevoli Comuni. A tale effetto ordina e
10    12|        partì. Ma fatti avvertire i Comuni di Firenze e di Lucca che
11    13|           Lucca; e' così dai detti Comuni si tragga la guardia da
12    14|   affrettate a far ritorno a' loro Comuni. Le spagnole invece condotte
13    17|           si assunsero di poi su i Comuni, dovete convenire che essa
14    17|        origine alla formazione dei Comuni?~ ~- Chi sa? Altri forse
15    17|      Chiesa!~ ~Le Crociate poi e i Comuni per me ebbero origine da
16    17|         de' popoli. Chè, quanto ai Comuni, stanchi omai della dispotica
17    17|          di discordie fra i nostri Comuni per divenirne signore? E
18    17|      Italia, confederata fra' suoi Comuni e le altre signorie, voglia
19    19| aggressioni dalle sue bande, i due Comuni di Pistoia e di Bologna
20    21|          Non forse coi rettori dei Comuni, ma certo co' Guelfi anche
21    21|         Infine quel limite dei due Comuni, che erano allora tanti
22   Con|       poteri dello Stato; favorì i Comuni, e abbassò l'alterigia de'
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