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Giovanni Rajberti La prefazione delle mie opere future Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Par.
1001 54 | tranne qualche eccezione in favore di poemi d'indole sacra 1002 42 | poi sarebbe proprio il mio favorito tema perchè nella mia doppia 1003 23 | elegie, e le belle arti dal fazzoletto stampato al monumento marmoreo 1004 | fecero 1005 26 | intendete. Altri immorali e fecondi di maledizioni alla memoria 1006 44 | dialetto colla più scrupolosa fedeltà?~ ~ 1007 37 | strade, marina, commercio, federazioni, codici, monete, gabelle, 1008 2 | dacchè molte opere giungono felicemente al loro termine quando, 1009 64 | qualche generoso amico che, felicissimo d'aver fatto un lavoro mio, 1010 32 | il nome di questo cuoco fenomeno? chè io possa tramandarlo 1011 33 | cibavano di carni crude, vitto ferino. Si apre poi l'epoca in 1012 42 | nessuno e non si lascia fermar da nessuno!~ ~ 1013 54 | nell'atto di affrontarsi si fermino un tratto a confabulare 1014 42 | dir io, che ci vuole un feroce buon senso a burlarsi di 1015 42 | vorrebbero la poesia del ferragosto: nè dei tanti matrimonj 1016 38 | masnadieri erculei di forza, ferrei di ventricolo, guidati da 1017 26 | zio! godeva una salute di ferro. E poi vi ha lascialo un 1018 60(2) | Romagna ecc. è una vera festa quando capita loro di farsele 1019 26 | che sono condannati ad una fetente mediocrità di riputazione 1020 43 | seduto a mangiare quattro fette di salame. Mi si avvicina 1021 30 | rettorica. Ma non sono che fiacche imitazioni di quella grande 1022 56 | caso speciale risponde d'un fiato solo «L'Italia ha ancora 1023 26 | toccarvi le più irritabili fibre del cuore. Anzi diventerei 1024 49 | mio decoro, vedendomi a ficcare le mani sì addentro in questa 1025 43 | semiaggressioni e poco meno che ficcarmi le mani in saccoccia per 1026 26 | ipocrisie insidiatrici, di fiducie tradite. Ma fra tanti ve 1027 46 | pagine di mille libroni il fieno che basti per la cena di 1028 57 | perchè. Ma questa esige un fiero buon senso che è merce rarissima: 1029 23 | spezierie (pharmacopolae) figuranti, coristi ed autori di libretti 1030 59 | rigattieri della legislazione. Figuratevi quanto io debba trovare 1031 59 | una dozzina di sestine mi figuro di essere Giove seduto sulle 1032 26 | anime veramente illuminate e filantropiche, che desteranno l'applauso 1033 4 | alcuno oserebbe infrangere sì filantropico statuto, è troppo pericolosa 1034 43 | è forza ricopiare la mia filastrocca otto, dieci, dodici volte: 1035 53 | incantevole sospirano per le Fillidi e per le Amarillidi sotto 1036 1 | sciarade, a commentare i più filosofici articoli de' giornali cogli 1037 42 | secolare, e mi vilipende pel finale del brindisi a Rossini, 1038 | financo 1039 45 | provano un vuoto indefinibile finche non s'incontrano nel cammino 1040 38 | mano per il mondo come nube finchè arrivò al suo colmo in quel 1041 26 | tanti bravi medici, cui nè finezza di criterio, nè solidità 1042 60 | Tre quarti dei commensali fingono di capire: i servitori stanno 1043 42 | fiutare, spennacchiare per finir a dire ««Sta tutta qui?» 1044 3 | accordano nel dirmi che bisogna finirla di crescer di peso, e che 1045 38 | uomini della gran paura che finisse il mondo, appropinquante 1046 3 | questi legami riesce ad opera finita un giogo comodo e piacevole 1047 2 | frontispizio: eppure il libro è finito per questa buona ragione 1048 47 | schioppi, pistole, sciabole, fìoretti, questi eroi della patria: 1049 25 | Ma, oimè! che sotto ai fiori si appiatta la vipera! latet 1050 47 | economicamente riprodotta a Firenze, a Torino, a Piacenza, a 1051 64 | fatto un lavoro mio, lo firmerà: o lo sottoscriverò io stesso 1052 29 | sala aveva il suo prezzo fisso: per esempio cenare in quella 1053 40 | piaceri reali della gola i fittizii dell'imaginazione. Ai tornei, 1054 42 | tutti possono palpare, fiutare, spennacchiare per finir 1055 59 | lingua Italiana pallida, floscia, sdrajata, che par di leggere 1056 42 | conoscere. Un dolore di capo, un flusso di ventre bastano per far 1057 32 | con miele, con creme, con foccaccie, un idillio mangiabile. 1058 38 | schidioni si giravano davanti ai focolari. E quando le fu tributario 1059 60 | applica ad esprimere quella foga di filantropia estesa a 1060 48 | una lira e mezza» «per tre fogli di stampa? che ladro! vale 1061 50 | le notizie politiche, il foglio d'annunzj, ogni tempo, ogni 1062 48 | annunziata per la tal sera, e la folla vi si precipita dentro a 1063 38 | istinto della voracità: i fondatori di Roma. Di Roma che meditò 1064 45 | come il cervo assetato alla fontana. Vieni a realizzare i sogni 1065 32 | brandire liberamente la forchetta colla sinistra e colla destra 1066 41 | sarete molto sazii: e ciò forma il mio elogio: perchè prova 1067 30 | sentenze consimili, che formano poi le delizie, i colpi 1068 32 | le sudate esperienze dei fornelli: e mi ricordo d'aver letto 1069 38 | l'ospitalità non paga del fornire le delizie delle mense spingevasi 1070 56 | Giacomino nella scienza del foro, ed il suo grande amore 1071 26 | in odio al genio od alla fortuna. Lo dica ciascuno di voi, 1072 52 | condizione di dilettantismo forzato. E sapete perchè non li 1073 45 | centuplicheranno le mie forze morali! che ti scaricherò 1074 3 | illustri contemporanei, Monti, Foscolo, Maffei ecc.: perchè l'essere 1075 46 | ardì mai di trovare nei fossili un osso di Mecenate.» Se 1076 [Titolo]| Milano 1838~ ~ ~ ~coi tipi di fr. sambrunico-vismara succ. 1077 38 | meditato il nulla delle fralezze umane, si converte al vero 1078 32 | cominci ad essere sentita dai Francesi e dagli Inglesi: perchè 1079 58 | si prosegua: ma nessuno francheggia il poeta d'autorità o di 1080 32 | dell'assegno di trenta mila franchi all'anno licenziò il suo 1081 24 | appena applicabile ad un frate che cantasse l'alleluja 1082 1 | amandoci, chiamandoci tutti fratelli, e melodiosamente cantando, 1083 60 | servitori stanno lì immobili e freddi come cariatidi: se la storia 1084 59 | fare sforzi incredibili a frenarla ed a temperarne l'impeto: 1085 50 | capire come quei matti di frenologi non aprano di solito per 1086 38 | cenate che soleva dir di frequente agli scrittori che lo adulavano. 1087 3 | sentite male? Così accade a me frequentemente; ma non già per lo stesso 1088 37 | bisognava conservare il vino al fresco, si scavò la cantina: e 1089 61 | mi trovassi già bello e fritto dal settimo sacramento, 1090 2 | vergine come alla pagina del frontispizio: eppure il libro è finito 1091 38 | universo: che fu astutamente frugale nei suoi primordi per essere 1092 38 | quanto che il ritorno alla frugalità doveva per necessaria conseguenza 1093 59 | proverbii da sentirsi a frugar nei visceri fino all'umbilico! 1094 | fui 1095 59 | Giove seduto sulle nubi a fulminare i Titani. Sarà un delirio 1096 50 | riscuotete dagli inquilini quelle funeste rate semestrali di Pasqua 1097 1 | so dir io che contro sì funesto persecutore non vale di 1098 56 | sopprimo per non farvi ridere fuor di misura!)~ ~ 1099 47 | d'aver denari per tutto fuorchè per l'acquisto dei libri. 1100 4 | ogni razza d'imbecilli e di furfanti di quell'epoca, e li addita 1101 52 | vedere che in sì universale furia di lucrare il solo letterato 1102 1 | è uno di quelli accessi furiosi di filantropia, dai quali 1103 55 | occhi «ooh rabbia! ooh mio furorre!» E poi vi fo questo dilemma. 1104 3 | io che almeno in queste futilissime cose vorrei fare a modo 1105 25 | spavento indeterminato del futuro, di cui il meglio che si 1106 6(1) | i lumi chiuse.~ ~Tasso, G. L. c. xvi.~ ~ ~ ~ 1107 37 | federazioni, codici, monete, gabelle, guerre regolari, scienze 1108 59 | una così buona pasta di galantuomo. Ma sapete da che dipende 1109 42 | illustri discendenti di Galeno: ma ad ogni modo sarebbe 1110 42 | gira tutto il giorno fra le gambe del popolo come un paléo, 1111 23 | che tutta Europa segue le gambette di una ballerina con quel 1112 30 | alla Chimica, come fanno a gara le altre scienze naturali. 1113 30 | grandi conquiste fatte dalla gastronomia nei generi coloniali, e 1114 33 | sistema, che voglio chiamar Gastronomico, per la sua bontà, lucidezza 1115 46 | veglia le notti come un gatto sulle specole o sugli abbaini 1116 38 | ispirazioni, ciò fu perchè gavazzavano alle cene di Messalla, di 1117 48 | leggere in settimana santa le gazzette del carnovale.~ ~ 1118 6(1) | tramortita, e si diffuse~ ~Di gelato sudore, e i lumi chiuse.~ ~ 1119 38 | trapunte in oro, monili, gemme, corone. Ma sventuratamente~ ~ 1120 54 | confabulare ed a narrarsi la loro genealogia sul fare del Jacob autem 1121 55 | e non vi ha interesse la generazione attuale che dobbiamo istruire 1122 64 | questo caso o troverò qualche generoso amico che, felicissimo d' 1123 42 | paléo, che circola nella gentaglia come una moneta di rame, 1124 8 | alto-seduto fra le buone genti~ ~ 1125 38 | scienze, delle arti e d'ogni gentil costume, perchè gli uomini 1126 54 | sul fare del Jacob autem genuit Joseph etc. Questi libri 1127 46 | L'uno intisichisce sulla geometria per provare la quadratura 1128 49 | dalla propria penna: ma gerghi di filosofia troppo trascendentale 1129 47 | Inghilterra, in Francia, in Germania, nelle nazioni tutte ove 1130 28 | Sannitiche, le Puniche, le gesta di Mario, di Pompeo, i commentarj 1131 26 | ricchi e gloriosi! e l'uno gettar dalla finestra la cassetta 1132 48 | che abbiano costato molto getto di tempo e logoramento di 1133 43 | suoi più cupi momenti d'ira ghibellina. Quando poi scrivo davvero 1134 28 | pervennero descrizioni sì ghiotte. Quando vi penso scompare 1135 6(1) | l sangue e le morti egro giacente~ ~Mi pagherai le pene, empio 1136 56 | fatti da Baldassare o da Giacomino nella scienza del foro, 1137 | giammai 1138 38 | Roma chiuse il tempio di Giano ed ebbe il secolo d'oro. 1139 32 | sono inaprezzabili. Se come Gibbon io volessi indagar le cause 1140 58 | ciò con tocchi leggieri di gioconda ironia, colla bonarietà 1141 3 | riesce ad opera finita un giogo comodo e piacevole come 1142 26 | eredità; che palpitarono di gioja al sentirmi arricchito inaspettatamente 1143 43 | salame nel viso. In alcune giornate climateriche quando corre 1144 5 | Satira contro gli Avari per giovamento dell'umanità, e colla innocenza 1145 29 | posterità! che mai ti avrebbero giovato il consolato, le vittorie 1146 53 | rendere dotta ed utile la gioventù, le insegneranno fino al 1147 47 | paese. Sono per esempio giovinotti che perdono al giuoco allegramente, 1148 38 | guerra, più schidioni si giravano davanti ai focolari. E quando 1149 37 | giornali, che si va in teatro a giudicar di musica, che si ascoltano 1150 59 | spesso le riscontro sui giudizii e sulle polemiche dei giornali. 1151 53 | insegneranno fino al dì del giudizio che le egloghe si dividono 1152 3 | scrivere qualche idillio giulebbato nella lingua del Malmantile 1153 62 | Anzi temo forte che vi giunga più tardi assai di quanto 1154 2 | nuovo dacchè molte opere giungono felicemente al loro termine 1155 25 | questione insorta fra Giove e Giunone quale dei due sessi sia 1156 1 | financo delle cattive! Egli giunse a tale di perfidia che mi 1157 59 | briccona! che speditezza di giunture possedé ella mai! che petulanza 1158 56 | forza di amoreggiare, di giuocare, di far debiti e di ripetere 1159 47 | giovinotti che perdono al giuoco allegramente, che si fanno 1160 46 | quadratura del circolo: l'altro giura di sciogliere il problema 1161 43 | essere i primi ad averla. Giurano di restituirla fra tre ore, 1162 50 | vende l'arte di pelarsi giuridicamente a vicenda: il medico vende 1163 59 | Siffatta pazzia per altro è giustificata dalla seguente osservazione. 1164 28 | proconsolati, e sul codice Giustinianeo. Gli architetti per far 1165 56 | bilancia perchè amministri la giustizia in suo nome. » Oh, il bravo 1166 28 | sembra di udire le urla dei gladiatori ed i ruggiti dei leoni, 1167 | glie 1168 23 | marmoreo a testificarne le glorie, e le nazioni a poco meno 1169 56 | sue astrazioni destinate a glorificare l'Eterno od a celebrare 1170 50 | organo dell'avidità dell'oro gloriosa e trionfante, lascino un 1171 26 | avviliti svegliarsi ricchi e gloriosi! e l'uno gettar dalla finestra 1172 26 | fatta sospirare quello zio! godeva una salute di ferro. E poi 1173 47 | buona pasta che colla più goffa serietà del mondo indagano 1174 32 | seccatori che ci premono i gomiti talchè non puossi nemmeno 1175 28 | distrettuali imparano a governare il mondo sul sistema dei 1176 29 | raccolto nelle guerre e nel governo delle Provincie qualche 1177 37 | une or le altre salire per gradi a ricchezza e potere con 1178 50 | nulla. Voi vendete le vostre granaglie ed i vostri vini: voi date 1179 38 | ed insaziabile nella sua grandezza. Più brandi si rotavano 1180 41 | composta e stampata quest'opera grandiosa, di cui adesso vi ho presentato 1181 57 | pigliatevi le mie parole con un grano di sale, senza di che le 1182 58 | si addice a questa ricca, grassa ed allegra Lombardia: allora 1183 42 | ascensione, che dico? a cinque, a gratis, a dovercene dare io per 1184 37 | ai piaceri della gola. La gratitudine prodotta dai vario uso delle 1185 43 | resto lì a maledire la mia gravità dottorale che mi ha impedito 1186 32 | squisitamente leggiero e grazioso, tutto sparso dei doni di 1187 32 | matematica od in lingua greca, irremissibilmente preclusa 1188 28 | la città dei Catoni e dei Gregorii, e non vedo che la patria 1189 56 | mondo, e salì nell'Olimpo in grembo a Giove. Ma adesso vedendo 1190 43 | rompermela un indiscreto gridando plebejamente: «Dottore, 1191 49 | vestiario da uomo e da donna griderà scandolezzato «Quale vergogna! 1192 57 | della società. Perciò è grido universale ed antico che 1193 60 | vi fo riflettere che si guadagna in profondità assai più 1194 47 | consumano venti paja di guanti al mese, che mostrano in 1195 28 | soldati quando non fanno la guardia davanti alla casa del colonello, 1196 47 | nella pubblica opinione lo guastano come l'odor di legno danneggia 1197 26 | incalliti ai piaceri, li guastate tutti e quasi non assaporate 1198 3 | manoscritti sono di solito guasti per modo da non ravvisarvisi 1199 60 | camerieri, ridono il cuoco ed il guattero che in berretta bianca si 1200 40 | gli instituti, le perfide guerricciuole dei letterati. Si precipita 1201 6(1) | pagherai le pene, empio guerriero:~ ~Per nome Armida chiamerai 1202 38 | forza, ferrei di ventricolo, guidati da due Capi che succhiarono 1203 60 | gustano il Parini: il Porta è gustato dai letterati e dagli idioti 1204 30 | bisogna pur confessare che il gusto della buona tavola è decaduto 1205 | hai 1206 25 | vipera! latet anguis in herba. I precetti quantunque lodevoli 1207 64 | anche quando bonus dormitat Homerus, io vi cederò sempre l'onore 1208 34 | Sylvestres homines ….~ ~ 1209 26 | diventerei più truce di Vittore Hugo e di Dumas; poichè alla 1210 42 | bellissima Satira del seccatore: Ibam forte via sacra etc.? Questa 1211 | ibi 1212 26 | che l'ereditare è il tipo ideale della felicità in questa 1213 42 | secoli ed in ogni luogo identici press'a poco come gli avari. 1214 60 | gustato dai letterati e dagli idioti di tutta Lombardia2. Supponete 1215 32 | piatto d'oro, simbolo dell'idolatria: persino nelle cotelette 1216 43 | che è cosa da diventare idrofobo. Nasce poi anche a me il 1217 45 | santo Vescovo ad un Concilio illegale) ubi Petrus ibi et Ecclesia. 1218 26 | dettati da anime veramente illuminate e filantropiche, che desteranno 1219 42 | quindi senza poesia ed illusione, quindi già distrutta per 1220 58 | piccoli eroi non quale se lo imagina il volgo, ma qual è realmente: 1221 3 | credute lombarde! Se poteste imaginarvi (e vorrei che i giovani 1222 59 | Quand'io, per usare una viva imagine ultra-romantica, porterò 1223 25 | che invochi la tomba. Le imagini che mi chiudono gli occhi 1224 46 | imitatori: e Cuvier per imaginoso che fosse nel battezzare 1225 38 | piatto alle sue superbe imbandigioni, allora Roma chiuse il tempio 1226 4 | insomma d'ogni razza d'imbecilli e di furfanti di quell'epoca, 1227 3 | piacevole come alle Signore l'imbusto che le fa stare in persona 1228 46 | ebbe discendenti, non ebbe imitatori: e Cuvier per imaginoso 1229 37 | vennero quindi le arti di imitazione, e pittori, scultori, mimi 1230 30 | Ma non sono che fiacche imitazioni di quella grande risposta, 1231 25 | buona eredità. Vi lascio immaginare con che ansietà io studiai 1232 64 | riposare almeno nove mesi da sì immane fatica. Dunque veniamo a 1233 60 | capire: i servitori stanno lì immobili e freddi come cariatidi: 1234 26 | sociali. M'intendete. Altri immorali e fecondi di maledizioni 1235 25 | del Macchiavello. È una immoralità spaventevole, esclamai, 1236 50 | lingue, suona l'arpa ed impara il disegno? Sono tutti ornamenti 1237 28 | commissariati distrettuali imparano a governare il mondo sul 1238 54 | ed entusiasmo, e vi è da imparare della lingua e dello stile: 1239 38 | la accrebbe, perchè, come impariamo da Svetonio, i grandi e 1240 46 | lettori, come gli uomini impazziscano per la passione delle scoperte. 1241 43 | gravità dottorale che mi ha impedito di tirargli il piatto del 1242 29 | gran Roma del secolo d'oro, impenetrabili alle piccolissime menti 1243 58 | Insomma la stessa Civiltà s'impenna e si spaventa della troppa 1244 38 | Svetonio, i grandi e gli Imperatori trovarono modo cogli emetici 1245 57 | al positivo, dimanda loro imperiosamente la poesia applicata a qualche 1246 59 | frenarla ed a temperarne l'impeto: altrimenti vi giuro che 1247 50 | cranj dei dotti e degli impiccati. Nei primi troveranno sempre 1248 48 | chè vi è da farsi onore ad impiegarle. Una da riporre in libreria, 1249 26 | altrettanto!» Scrivo per i poveri Impiegati, che hanno dinanzi agli 1250 56 | Ma l'ira mia, implacabile come quella di Achille, 1251 3 | e per lo meglio: chè l'imporsi volontariamente questa lentezza 1252 61 | mia gloria, e quello che importa assai più, della mia patria. 1253 33 | che io dedicai a questo importante ramo dell'umana felicità 1254 48 | Oh, se si trattasse di importanti opere scientifiche, di utili 1255 47 | prediletta del giorno, o d'importunare il prossimo per farsela 1256 19 | intendo persuadervi della impossibilità di travestirle in dialetto 1257 4 | statuto, è troppo pericolosa impresa il metter mano a quelle 1258 28 | possono inspirarsi a grandi imprese leggendo le mirabili guerre 1259 47 | il prossimo per farsela imprestare. Un tale che tiene un esemplare 1260 48 | piccola biblioteca coi libri imprestati e passati in diritto di 1261 47 | la libreria? un romanzo imprestato per addormentarsi la notte.~ ~ 1262 29 | ricetta. Come poi si potesse improvvisare in poche ore tanto prodigio 1263 58 | all'uomo pericoloso, all'imprudente che si compromette e si 1264 38 | lavoro, spade con preziose impugnature, stoffe trapunte in oro, 1265 38 | suoi primordi per essere impunemente crapulona ed insaziabile 1266 5 | una vittima di siffatte imputazioni io posso offrirvela debolmente 1267 56 | apostrofe alla stessa canzone inanimata, dandole qualche modesto 1268 42 | libero sempre con un no inappellabile. Ma vi ha di peggio assai. 1269 32 | diciotto o venti amici che sono inaprezzabili. Se come Gibbon io volessi 1270 26 | gioja al sentirmi arricchito inaspettatamente dalla sera alla mattina; 1271 29 | convittare con lautezza inaudita, ciò ti assicura nei secoli 1272 26 | quanto vi compiango! voi incalliti ai piaceri, li guastate 1273 54 | romanzi pieni di divinità, di incantesimi, di fate, di libidini. Guerre 1274 53 | pive, e con una soavità incantevole sospirano per le Fillidi 1275 38 | fama di quel banchettare incessante, e direi quasi l'odore di 1276 3 | stanno là inesorabilmente inchiodati sullo sgabello della mediocrità! 1277 38 | secolo delle cartiere e dell'inchiostro. Anzi se quei poeti ebbero 1278 47 | tutte ove il progresso dell'incivilimento è qualche cosa più che una 1279 23 | servo di stamperia che ne incolla l'annunzio sugli angoli 1280 33 | prodotti naturali della terra incolta, e si cibavano di carni 1281 41 | uno schizzo sì rapido ed incompleto, che cosa diventeranno mai 1282 55 | tempi un genere molto meno inconcludente dei sullodati: ma adesso 1283 45 | indefinibile finche non s'incontrano nel cammino della vita, 1284 3 | capitato strada facendo di incontrare tre o quattro amici l'uno 1285 48 | del calice col degnevole incoraggiamento di qualche savio bibliografo, 1286 59 | mi tocca di fare sforzi incredibili a frenarla ed a temperarne 1287 53 | verità la prima parte va inculcata ai possidenti: che i poeti 1288 53 | La seconda parte non l'inculco a nessuno perchè le egloghe 1289 56 | modesto consiglio, o qualche incumbenza di premura. Però non succede 1290 47 | goffa serietà del mondo indagano le cause filosofiche e politiche 1291 32 | Se come Gibbon io volessi indagar le cause del decadimento 1292 | Inde 1293 42 | per la sua strada come l'indebitato che non vede mai nessuno 1294 45 | l'altra provano un vuoto indefinibile finche non s'incontrano 1295 30 | di questo concetto siete indegni di fare un buon pranzo. 1296 59 | v'abbada: mentre si fa un indegno clamore per pochi versi 1297 25 | professione: lo spavento indeterminato del futuro, di cui il meglio 1298 58 | appunto come quindici anni indietro non passava nelle Camere 1299 37 | medicina ebbe data dalla prima indigestione. Così passerò in rivista 1300 43 | sopravviene a rompermela un indiscreto gridando plebejamente: « 1301 32 | filosofia, che è reputata indispensabile agli Speziali, lo vorrei 1302 24 | Tutte queste e tante altre indispensabili nozioni egli le serra ermeticamente 1303 48 | per supplire alla generale indolenza bisognerebbe che i ricchi 1304 32 | campestri ti inspirano per l'indomani un pranzo squisitamente 1305 37 | delle belle arti, abbia indotto gli uomini a nutrirsi convenientemente; 1306 32 | chè io gli dedichi.... indovinereste che cosa? La mia Storia 1307 32 | circostanze: e saremo più indulgenti col cuoco, al quale affidiamo 1308 37 | sapori delle vivande ed industriandovisi intorno per migliorarli, 1309 37 | guerre regolari, scienze ed industrie d'ogni genere. La stessa 1310 48 | dall'inevitabile amico che industriosamente si fabbrica la sua piccola 1311 32 | abbandonare questa scienza a gente ineducata e diretta da cieco empirismo. 1312 30 | Eppure si è peggiorato ineffabilmente persino nelle cose più secondarie 1313 50 | riparazioni più urgenti! e con che inesorabilità riscuotete dagli inquilini 1314 3 | brillanti ingegni stanno là inesorabilmente inchiodati sullo sgabello 1315 1 | cielo vi scampi se siete inetti a dar loro sfogo almeno 1316 48 | lasciarsi portar via dall'inevitabile amico che industriosamente 1317 25 | tavole di salute che gli infelici vagheggiano nei sogni delle 1318 23 | quanto esposi vorrei solo inferire che non trovandosi questi 1319 53 | mandarle delle castagne secche infilzate collo spago. Esseri dunque 1320 26 | Scrivo per voi, miriade infinita di artisti, che siete in 1321 11 | Ch'esser denno infiniti, almen lo spero,~ ~ 1322 60 | tripudio ed uno schiamazzare infinito: ridono i fanciulli, ridono 1323 29 | e non è uomo che voglia infinocchiarci. Ma questi sono misteri 1324 4 | allusione, nè alcuno oserebbe infrangere sì filantropico statuto, 1325 42 | Mentre l'altra non solo è infruttifera, ma secondo i lumi del secolo 1326 48 | versi o di prose fatte per ingannare un'ora d'ozio e mettere 1327 62 | è inutile che io tenti d'ingannarvi su di ciò, perchè vedete 1328 43 | piace molto.» «Mio caro, t'inganni, perchè sono almeno quattro 1329 3 | cui molti anche brillanti ingegni stanno là inesorabilmente 1330 50 | economo vende al padrone gli ingegnosi risparmj fatti per se. Vedete 1331 29 | ma ad ogni modo una somma ingente di denaro. Forse quanto 1332 37 | condirli, e che quindi si ingentilirono. Al qual proposito bisogna 1333 32 | sentita dai Francesi e dagli Inglesi: perchè so che a Parigi 1334 26 | ufficio che glie ne ha fatte ingollar tante! e prendere in società 1335 54 | veduti col telescopio che ingrandisce di mille volte la realtà. 1336 3 | quali il primo vi trova ingrassato, il secondo dice che dimagrate, 1337 44 | insuperabile, altrettanto dolorosa. Ingrata patria, che non porgi una 1338 48 | pagassero il biglietto d'ingresso per cinque o sei, ossia 1339 25 | mi tremano ed il cuore s'ingrossa e martella. Dimando schiarimenti: 1340 23 | quali versi tradotti all'ingrosso significano che ciarlatani, 1341 26 | buono. Non a purgarvi dell'iniqua scabbia dei debiti, non 1342 56 | Temide inorridita delle iniquità del mortali, già da molti 1343 59 | italiano suda quasi sempre per innalzare le parole al livello dei 1344 25 | Oh benedetto! giuro di innalzargli un monumento, di dedicare 1345 59 | coloro che sono perdutamente innamorati della moglie. Siffatta pazzia 1346 | innanzi 1347 56 | cantante fanno intuonare gli inni dei Bardi. Quindi non è 1348 5 | giovamento dell'umanità, e colla innocenza della colomba, e mi vanno 1349 56 | dicendo che «la dea Temide inorridita delle iniquità del mortali, 1350 58 | d'oro. Poi si grida all'inquieto, all'accattabrighe, all' 1351 50 | inesorabilità riscuotete dagli inquilini quelle funeste rate semestrali 1352 5 | studiano qualche libro ed insaccano scienza. Ebbene, tutti volevano 1353 38 | impunemente crapulona ed insaziabile nella sua grandezza. Più 1354 53 | ed utile la gioventù, le insegneranno fino al dì del giudizio 1355 29 | consueto» «Benissimo!» fa un insensibile cenno di capo ad uno schiavo, 1356 45 | disgiugnere queste due idee inseparabili Orazio e Mecenate? Dovrò 1357 43 | rendono una spropositata ed inservibile. Alla porta, lettere pressantissime 1358 26 | tenebrose, di ipocrisie insidiatrici, di fiducie tradite. Ma 1359 41 | che noi compassioneremo insieme. Io abbandono per ora questo 1360 48 | intercalari. «Oh che strimpellare insignificante! oh che cane d'un tenore! 1361 56 | inutili, per accennare ai più insignificanti casi sociali! Il matrimonio 1362 26 | scherzose. E vi cadrei davvero insistendo a toccarvi le più irritabili 1363 55 | la sarebbe una monotonia insopportabile. Aggiugnete a tutto ciò 1364 25 | decidere la gran questione insorta fra Giove e Giunone quale 1365 32 | quelle melodie campestri ti inspirano per l'indomani un pranzo 1366 56 | pensieri ma ampolle, non inspirazioni ma vaniloquii. E di questi 1367 37 | entusiasmo del banchetto inspirò il canto, l'eloquenza, la 1368 32 | Noi stiamo lì duri instecchiti sopra una scranna fra due 1369 40 | subentrarono le accademie, gli instituti, le perfide guerricciuole 1370 3 | di peso, e che è quasi un insulto il comparire davanti ai 1371 44 | c'è una difficoltà quanto insuperabile, altrettanto dolorosa. Ingrata 1372 47 | il vino, come la ruggine intacca l'acciajo. E con sì belle 1373 48 | riporre in libreria, sacra, intangibile. Una seconda da lasciarsi 1374 54 | non perchè se ne senta la intempestività, o perchè il più magro collaboratore 1375 28 | una cena romana: ma, già s'intende, intraducibile per l'immensa 1376 26 | alle simpatie sociali. M'intendete. Altri immorali e fecondi 1377 48 | sperare. Però anche qui intendiamoci chiaro. Dico più concorrenza 1378 59 | scritti colle più sante intenzioni, qualche volta mi nasce 1379 48 | cinque ore tra i soliti intercalari. «Oh che strimpellare insignificante! 1380 43 | commenti, delle maligne interpretazioni, delle obbjezioni che si 1381 23 | Diffatti il poeta non è che l'interprete, il rivelatore del progresso 1382 33 | furono, sono e saranno. Io interrogherò i secoli nelle loro cucine, 1383 60 | rinuncia al vantaggio d'essere intesi da lontano. Ma oltrechè 1384 2 | il ritrovato, abbiate per inteso che io vi do una prefazione 1385 60 | apparenza, perchè della satira intima e cordiale non possedono 1386 52 | un primo soprano, dovrà intisichire a comporre i libri per il 1387 46 | passione delle scoperte. L'uno intisichisce sulla geometria per provare 1388 26 | Insomma quando ereditate siete intrattabili, perchè tanto a condolersi 1389 56 | serenata per una cantante fanno intuonare gli inni dei Bardi. Quindi 1390 3 | vero elemento, e spereresti invano di acquistarti altrettanta 1391 42 | quel tale ne è realmente invasato senza colpa nè responsabilità, 1392 43 | raccontare?» «Oh Dio! non fammi invecchiare! io non rinnego mai con 1393 | Invece 1394 48 | colla multa della edizione invenduta, e per ultimo sorso del 1395 59 | che par di leggere gli inventari dei rigattieri od i rogiti 1396 47 | letteratura è brillante ed invidiala carriera. Ma qui da noi 1397 29 | lontano Lucullo pattuiscono d'invitarsi a cena da lui quella stessa 1398 29 | ma siccome non vi erano inviti, ho credulo...» «E non sai 1399 25 | un poeta sentimentale che invochi la tomba. Le imagini che 1400 38 | settentrione d'Europa. I Barbari s'invogliarono di mangiare, e piombarono 1401 23 | che toccasse un poco all'iperbole in queste faccende, egli 1402 26 | turpitudini tenebrose, di ipocrisie insidiatrici, di fiducie 1403 44 | prenotazione od iscrizione ipotecaria traducendone i primi versi. 1404 25 | esistenza. Io penso (è un'ipotesi, vedete) di andare a letto 1405 32 | volerlo seguire in una città d'Irlanda, dove non vi era il teatro 1406 58 | tocchi leggieri di gioconda ironia, colla bonarietà che si 1407 46 | parmi poi che non sia tanto irragionevole ed assurda. Vi sono Mecenati 1408 32 | matematica od in lingua greca, irremissibilmente preclusa la cucina. Pretendiamo 1409 46 | estremi, io che pur sento un'irresistibile vocazione per un Mecenate, 1410 26 | insistendo a toccarvi le più irritabili fibre del cuore. Anzi diventerei 1411 46 | proverbio, in antonomasia, in iscandalo alla posterità. Non ebbe 1412 43 | i miei versi perchè non iscrivo versi di cui debba arrossire: 1413 44 | specie di prenotazione od iscrizione ipotecaria traducendone 1414 42 | protetta dal prestigio dell'isolamento e del mistero, quindi senza 1415 58 | lotta di una povera penna isolata coi pregiudizii appoggiati 1416 38 | quei poeti ebbero brillanti ispirazioni, ciò fu perchè gavazzavano 1417 38 | col latte di una Lupa l'istinto della voracità: i fondatori 1418 26 | sopra un pezzo di carta. «Istituisco mio erede il tale dei tali 1419 32 | Speziali, lo vorrei che si istituissero cattedre apposite, e che 1420 58 | agli abusi, alle arti, alle istituzioni libere: quando vi adombra 1421 28 | meravigliosi, le colonne istoriate, gli archi, gli anfiteatri. 1422 23 | accorati i barbieri e gli istrioni di un dato paese. Ora il 1423 55 | generazione attuale che dobbiamo istruire e dilettare: o si fanno 1424 53 | carità, dare qualche poco d'istruzione perchè sentano di non esser 1425 25 | ecco il mio paragrafo. «Item lascio al Signor .... (che 1426 54 | genealogia sul fare del Jacob autem genuit Joseph etc. 1427 47 | amuleti corallini contro la jettatura: hanno schioppi, pistole, 1428 54 | fare del Jacob autem genuit Joseph etc. Questi libri si leggono 1429 27 | Ut Nasidieni juvit te coena beati?~ ~ 1430 6(1) | pugna arrivi;~ ~Là tra 'l sangue e le morti egro giacente~ ~ 1431 26 | dispersione degli averi nei labirinti di turpitudini tenebrose, 1432 24 | parola? So io s'egli fosse il Lablache, il Rubini, o piuttosto 1433 45 | mie notti, a riempiere la lacuna del mio povero cuore. Vieni 1434 3 | non gira poesiaccia vile e ladra che non ti facciano il bell' 1435 48 | tre fogli di stampa? che ladro! vale cinquanta centesimi: 1436 43 | tutti e di mancare ai più: lagnanze da ogni parte. Ho bell'odiare 1437 26 | felicità in questa valle di lagrime! Io scrivo per coloro che 1438 26 | e poetiche di quelle di Lamartine, e senza il bisogno di viaggiare 1439 26 | squisite sceleratezze e le lambiccate atrocità dei loro drammi 1440 46 | trovate cento volte: un terzo lambiccherebbe l'anima di suo padre per 1441 3 | malissimo! non si deve lasciar languire la vena e poi ricordati 1442 25 | bisogni della famiglia: il languore e le amarezze crudeli della 1443 1 | più uno a cercarlo colla lanterna di Diogene. Meravigliato 1444 59 | ultra-romantica, porterò il mio lapillo alla gran piramide della 1445 46 | di suo padre per farne il lapis philosophorum. Questi veglia 1446 4 | Orazio parla colla più larga libertà degli scrocconi, 1447 42 | vede mai nessuno e non si lascia fermar da nessuno!~ ~ 1448 26 | salute di ferro. E poi vi ha lascialo un patrimonio assotigliato 1449 59 | dicono così male, che si lasciano perfino stampare e, stampate 1450 48 | intangibile. Una seconda da lasciarsi portar via dall'inevitabile 1451 62 | che rifletto esser meglio lasciarvi all'oscuro de' miei grandi 1452 26 | amico di casa, che ci abbia lasciato il fatto suo. Io abbandono 1453 50 | oro gloriosa e trionfante, lascino un momento le teste poetiche 1454 25 | testamento, fra gli altri legati lasciò a me tanto. «Eh, matto! 1455 56 | Giove. Ma adesso vedendo da lassuso i mirabili progressi fatti 1456 25 | fiori si appiatta la vipera! latet anguis in herba. I precetti 1457 38 | Capi che succhiarono col latte di una Lupa l'istinto della 1458 29 | spendesti a convittare con lautezza inaudita, ciò ti assicura 1459 37 | pittori, scultori, mimi lavorarono per la gran fabbrica dell' 1460 3 | riguardo ai miei poveri lavori letterarj. Mi ferma Tizio « 1461 29 | della storia romana; e se è lecito aggiugnervi una molto probabile 1462 3 | questa lentezza e questi legami riesce ad opera finita un 1463 28 | inspirarsi a grandi imprese leggendo le mirabili guerre Sannitiche, 1464 48 | ballerino vorrei che pagaste, leggeste, lodaste. Quando mai perverremo 1465 60 | serietà che di persuasione. Leggete mo una poesia milanese. 1466 56 | N. N, dottore in ambe le leggi!» Tutto ciò non basta, perchè 1467 48 | tanta civiltà, che un bel leggibile sia trattato come un bel 1468 58 | e tutto ciò con tocchi leggieri di gioconda ironia, colla 1469 28 | Numa, ammiro i Scipioni, leggo Virgilio: ma il mio cuore 1470 59 | notai, i rigattieri della legislazione. Figuratevi quanto io debba 1471 46 | mi grida «No! del vero e legittimo genere di Mecenati, che 1472 47 | guastano come l'odor di legno danneggia il vino, come 1473 | lei 1474 3 | imporsi volontariamente questa lentezza e questi legami riesce ad 1475 25 | non si possono fare: il lento ma continuo crescere dei 1476 28 | gladiatori ed i ruggiti dei leoni, e veder le orrende stragi 1477 42 | quale con uno spirito ed un lepidume da non dirsi mi dava dello 1478 3 | riguardo ai miei poveri lavori letterarj. Mi ferma Tizio «Sicchè, 1479 2 | l'avviso del tipografo al lettore benevolo. Non una proposizione 1480 48 | mettere sul tavolino di lettura: una quarta, una quinta 1481 26 | e la libreria, un terzo levare il saluto a quel capo d' 1482 1 | quanti sforzi io facessi a levarmelo d'intorno. Oh se sapeste 1483 25 | ansietà io studiai questa lezione che sperava fatta secondo 1484 32 | puossi nemmeno brandire liberamente la forchetta colla sinistra 1485 48 | alludere ai miei poveri libercoli. Io in quanto a poeta sono 1486 1 | mia modestia con qualche libercolino morale: perchè se a ciascuna 1487 58 | alle arti, alle istituzioni libere: quando vi adombra alcuno 1488 42 | celebrità più dozzinali, io mi libero sempre con un no inappellabile. 1489 4 | Orazio parla colla più larga libertà degli scrocconi, degli usurai, 1490 42 | prima: talchè per quanta libidine io n'abbia non mi è possibile 1491 54 | incantesimi, di fate, di libidini. Guerre in cui è sempre 1492 47 | l'attività del commercio librario è immensa, e la letteratura 1493 1 | materiali per fabbricarmi un libretto, e fin anco la fantasia 1494 46 | spargere per le pagine di mille libroni il fieno che basti per la 1495 32 | trenta mila franchi all'anno licenziò il suo padrone per non volerlo 1496 37 | cedere all'urto di popoli limitrofi più avidi ed affamati.~ ~ 1497 48 | parlare «quanto costa? — una lira e mezza» «per tre fogli 1498 10 | Saran le litanie de' miei clienti,~ ~ 1499 43 | miseria che è proprio un livore il sentirmene a proclamar 1500 52 | bistrattare dal colto pubblico o lodare, che è poi lo stesso! Anche 1501 48 | vorrei che pagaste, leggeste, lodaste. Quando mai perverremo a 1502 64 | Giornalisti. Cari amici, lodate la mia Prefazione, e lodatela 1503 64 | lodate la mia Prefazione, e lodatela molto perchè vi assumete 1504 64 | compormi gli articoli in lode: mentre in questo caso o 1505 25 | herba. I precetti quantunque lodevoli per sé stessi, sono dettati 1506 48 | vuoterà il cornucopia delle lodi in capo allo scrittore più 1507 55 | parlare in versi e colla logica dei poeti, e poi ditemi 1508 28 | Persino i letterati dei logogrifi e degli acrostici vedono 1509 48 | costato molto getto di tempo e logoramento di cervello, allora capisco 1510 3 | magazzini se fossero credute lombarde! Se poteste imaginarvi ( 1511 32 | di non so quale onorevole Lord, ad onta dell'assegno di 1512 58 | contemplare sogghignando l'assurda lotta di una povera penna isolata 1513 42 | sopra della dote dell' I. R. Lotto o dell'Ospitale è probabile 1514 4 | altra, è più che un pochetto lubrica: molte versano sopra usi 1515 33 | Gastronomico, per la sua bontà, lucidezza ed evidenza farà dimenticare 1516 52 | in sì universale furia di lucrare il solo letterato dei versi 1517 | lui 1518 51 | sociali, chè la storia è lunga: io conchiudo essere noi 1519 60 | cariatidi: se la storia è un po' lunghetta, qualche mano educata va 1520 54 | ragione che sono affari lunghi, ed è assai più comodo l' 1521 56 | quale per non cadere nei luoghi comuni e tenersi alta gli 1522 38 | succhiarono col latte di una Lupa l'istinto della voracità: 1523 25 | leggere il Principe del Macchiavello. È una immoralità spaventevole, 1524 48 | due fra monsieur tale e madamigella tal'altra. Ma per il passo 1525 44 | potrò io rendere le parole Maecenas quomodo tecum con quel che 1526 22 | Maestam ac sollicitum est cantoris 1527 30 | colpi di riserva di tutti i maestri di rettorica. Ma non sono 1528 4 | alle Satire del mio vecchio maestro per vedere se ve n'abbia 1529 3 | contemporanei, Monti, Foscolo, Maffei ecc.: perchè l'essere obbligati 1530 3 | non uscirebbero mai dal magazzini se fossero credute lombarde! 1531 52 | ciarle, e vogliamo trarne il maggior sugo possibile, e cominciando 1532 37 | a ricchezza e potere con maggiore o minor forza e celerità 1533 53 | che sappia reggere alle maggiori fatiche: che le loro dichiarazioni 1534 59 | sicurezza, che è una vera magia. Io, quando tengo in mano 1535 56 | tratti! Trattasi...... (che magnifica pagina io sopprimo per non 1536 64 | voi altri troverete bello, magnifico e spiritosissimo tutto ciò 1537 30 | pranzi moderni sono una magra parodia delle cene romane. 1538 54 | intempestività, o perchè il più magro collaboratore di taccuini 1539 3 | comparire davanti ai poveri malati con una faccia così allegra 1540 25 | sera senza denari, e quindi malcontento di tutto il creato, e fin 1541 48 | capo allo scrittore più maledetto dal buon senso. Ma i miei 1542 43 | va via. Ed io resto lì a maledire la mia gravità dottorale 1543 47 | libro? Non basta quell'altra maledizione tutta Italiana che, quando 1544 26 | Altri immorali e fecondi di maledizioni alla memoria di chi li ha 1545 25 | si prova un sollievo ai mali dell'esistenza. Io penso ( 1546 45 | mediocrità di che il Venosino malignamente si chiamava beato a scorno 1547 43 | poi de' commenti, delle maligne interpretazioni, delle obbjezioni 1548 4 | Tanto più che gli uomini maligni si studiano di trovare le 1549 59 | dentro una sottil vena di malignità. E ciò mi fa gran meraviglia 1550 23 | economica permette quantunque a malincuore, che qua e colà vivano poveri 1551 3 | presentemente nulla.» «Male, malissimo! non si deve lasciar languire 1552 3 | giulebbato nella lingua del Malmantile o del Padre Cesari, due 1553 3 | ultima idea mi uccide, e poco manca che io non corra a casa 1554 12 | Ma oh ciel! mancan gli spirti ai miei concenti,~ ~ 1555 1 | di stampare. Se non che mancandomi i materiali per fabbricarmi 1556 43 | prometterla a tutti e di mancare ai più: lagnanze da ogni 1557 56 | essere espilato da cento mancie ai bidelli, ai servitori 1558 6(1) | udir ciò spero.~ ~Or qui mancò lo spirto alla dolente.~ ~ 1559 48 | una quinta ed una sesta da mandare al medico, al pretore, al 1560 43 | pressantissime di far grazia a mandarla subito nella tal casa e 1561 53 | pizzicotto alle braccia, nel mandarle delle castagne secche infilzate 1562 26 | dei loro autori per essere mandati ad effetto. Di questi testamenti 1563 29 | minore profusione del solito. Mandò pel gran mastro delle cucine, 1564 33 | noto proverbio: dimmi come mangi e li dirò chi sei. Da vero 1565 40 | vive per mangiare, nè si mangia per vivere: ma, oh fatalità! 1566 23 | le parti (mimae) procoli, mangia-risotti e corrispondenti teatrali ( 1567 32 | con foccaccie, un idillio mangiabile. Tu palpiti alle divine 1568 28 | miserie moderne. Oh i sublimi mangiari che si facevano a Roma nel 1569 33 | Epoche in cui gli uomini mangiarono per vivere, ossia Barbarie: 1570 3 | traducibile, almeno alla mia maniera. Oh se provaste che piacere 1571 3 | l'essere obbligati dalle maniere dilicate o rapide o calzanti 1572 3 | per roba di Francia quelle manifatture, che non uscirebbero mai 1573 37 | importanza il sito dove si manipolava il mangiare e diventò cucina: 1574 3 | componimenti che circolano manoscritti sono di solito guasti per 1575 33 | ossia Civiltà: Ecco il mio mappamondo spaccato nei due emisferi. 1576 6(1) | se è destin ch'esca dal mar, che schivi~ ~Gli scogli 1577 29 | probabile congettura, Pompeo e Marco Tullio nel giorno susseguente 1578 37 | superar montagne, attraversar mari, conoscer popoli, far cambio 1579 37 | convenzione: quindi strade, marina, commercio, federazioni, 1580 28 | le Puniche, le gesta di Mario, di Pompeo, i commentarj 1581 46 | ve ne hanno per i docili mariti, e non si potrà trovarne 1582 50 | bene, cioè per comperare un marito ricco. Vedete quell'uomo 1583 23 | fazzoletto stampato al monumento marmoreo a testificarne le glorie, 1584 25 | ed il cuore s'ingrossa e martella. Dimando schiarimenti: arriva 1585 38 | mio sguardo? un pugno di masnadieri erculei di forza, ferrei 1586 54 | capite come nel furore d'un massacro, due nemici nell'atto di 1587 29 | del solito. Mandò pel gran mastro delle cucine, e gli disse: « 1588 32 | seconda, fosse anche in matematica od in lingua greca, irremissibilmente 1589 1 | Se non che mancandomi i materiali per fabbricarmi un libretto, 1590 56 | insignificanti casi sociali! Il matrimonio d'un ozioso la laurea di 1591 42 | ferragosto: nè dei tanti matrimonj pei quali si bramerebbe 1592 25 | lasciò a me tanto. «Eh, matto! se io lo conosceva appena 1593 | meco 1594 | medesime 1595 37 | d'ogni genere. La stessa medicina ebbe data dalla prima indigestione. 1596 [Titolo]| IN PROSA~ ~ ~ ~DEL~ ~ ~ ~MEDICO-POETA~ ~ ~ ~Qualche cosa sarà, 1597 47 | comporre un'opera meglio che mediocre, la si vede dopo un mese 1598 1 | fra le sedie di un Caffè a meditare sulle sciarade, a commentare 1599 38 | precipita: e la città eterna, meditato il nulla delle fralezze 1600 61 | qui devo fare una dolorosa meditazione. Penso che di queste poesie 1601 38 | fondatori di Roma. Di Roma che meditò e consumò la conquista dell' 1602 32 | e la dolcezza di quelle melodie campestri ti inspirano per 1603 1 | chiamandoci tutti fratelli, e melodiosamente cantando, vuol essere una 1604 38 | fornire le delizie delle mense spingevasi a far distribuire 1605 61 | quieto vivere ne soffoco in mente novantanove su cento, dio 1606 29 | impenetrabili alle piccolissime menti di noi degenere posterità. 1607 43 | è così, ed io non uso a mentire, sai?» «Bravo! mi piace 1608 60 | oltrechè ciò è un danno di mera apparenza, perchè della 1609 33 | vero sistematico vi farò meravigliare al prodigio di tirare tutto 1610 1 | colla lanterna di Diogene. Meravigliato di tanto frutto, proposi 1611 4 | tali osservazioni non vi meraviglierete se, attesa anche la difficoltà 1612 28 | gli avanzi di que' templi meravigliosi, le colonne istoriate, gli 1613 28 | compratori trova la propria mercanzia. I soldati quando non fanno 1614 50 | mondo che un attivissimo mercato, dove non vi è un solo spettatore 1615 57 | un fiero buon senso che è merce rarissima: ed ecco come 1616 49 | pecuniari e diventata un mercimonio!» Massime sublimi per coloro 1617 53 | arte di imaginazione e di mero diletto. Quindi, fatte poche 1618 24 | agli occhi loro una ben meschina comparsa. Ma andiamo avanti.~ ~ 1619 38 | gavazzavano alle cene di Messalla, di Pollione e specialmente 1620 63 | Messo t'ho innanzi, omai per te 1621 38 | civiltà che toccò poi una meta invidiabile all'epoca delle 1622 50 | Sono tutti ornamenti che mette vicino alla dote per vendersi 1623 50 | semestrali di Pasqua e di S. Michele, che sono il vero colpo 1624 54 | donne, a far bravate, a mietere le popolazioni, sono pur 1625 57 | orecchi: che va lontano mille miglia dalla realtà delle cose: 1626 25 | sopra.... e perchè possa con miglior agio e minori rispetti umani 1627 57 | quella di concorrere al miglioramento della società. Perciò è 1628 37 | industriandovisi intorno per migliorarli, si sentirono condotti all' 1629 48 | grazia, in posizione ben migliore. Trattasi di versi o di 1630 37 | imitazione, e pittori, scultori, mimi lavorarono per la gran fabbrica 1631 61 | caso urgentissimo di veder minacciato il mio capo dalla veemenza 1632 32 | alcuno dei nostri Luculli in miniatura spende due o tre mila lire 1633 23 | principessa alla crestaja, dal ministro di stato al portiere, dal 1634 37 | e potere con maggiore o minor forza e celerità secondo 1635 29 | fu servito a tavola con minore profusione del solito. Mandò 1636 25 | possa con miglior agio e minori rispetti umani continuare 1637 3 | fama cambiando genere.» Due minuti dopo incontro Sempronio 1638 24 | facesse vibrare! con che mirabile sapienza e provvida parsimonia 1639 25 | stesso che, avendo avuto per miracolo degli Dei la bella sorte 1640 26 | affissi. Scrivo per voi, miriade infinita di artisti, che 1641 64 | sentimentale di desolazione e di misantropia da far perdere l'appetito 1642 24 | Cantante senza nemmeno il miserabile epiteto di inarrivabile 1643 29 | infinocchiarci. Ma questi sono misteri della gran Roma del secolo 1644 42 | prestigio dell'isolamento e del mistero, quindi senza poesia ed 1645 56 | non farvi ridere fuor di misura!)~ ~ 1646 37 | rivista le antiche nazioni, e misurandole con questo regolo vedrò 1647 33 | scoprire il vero principio onde misurare la civiltà dei tempi e delle 1648 29 | consolato, le vittorie sopra Mitridate, gli onori del trionfo, 1649 28 | sontuosità antiche alle miserie moderne. Oh i sublimi mangiari che 1650 1 | cimentare ogni anno la mia modestia con qualche libercolino 1651 56 | inanimata, dandole qualche modesto consiglio, o qualche incumbenza 1652 59 | evidenti, che le scrivono mollissimi altri, e spesso le riscontro 1653 | moltissime 1654 47 | penetrate fino all'osso nelle moltitudini si grida alla povertà delle 1655 43 | in uno de' suoi più cupi momenti d'ira ghibellina. Quando 1656 37 | commercio, federazioni, codici, monete, gabelle, guerre regolari, 1657 38 | stoffe trapunte in oro, monili, gemme, corone. Ma sventuratamente~ ~ 1658 55 | sapienza, che la sarebbe una monotonia insopportabile. Aggiugnete 1659 48 | come un bel passo a due fra monsieur tale e madamigella tal'altra. 1660 3 | illustri contemporanei, Monti, Foscolo, Maffei ecc.: perchè 1661 45 | centuplicheranno le mie forze morali! che ti scaricherò sul capo 1662 24 | le migliori, e con quanta morbidezza di passaggi felice ardimento 1663 50 | sforzi fatti per non lasciar morire: l'economo vende al padrone 1664 1 | udire dalle loro labbra le mormorazioni, lo credereste! perfino 1665 39 | Cosa bella mortal passa e non dura.~ ~ 1666 55 | Difatti debb'essere un tedio mortale quell'andare ad udire un 1667 56 | inorridita delle iniquità del mortali, già da molti secoli si 1668 19 | cari, a costo d'annojarvi mortalmente abbiate la compiacenza di 1669 25 | che ha sentito dire che è morto la sera antecedente il tale ( 1670 42 | bicchiero di miele per queste mosche o vespe di seccatori. Già, 1671 32 | palpiti alle divine note del Mosè, e nel giorno seguente vi 1672 47 | paja di guanti al mese, che mostrano in casa una piccola bottega 1673 45 | nel cammino della vita, mostrati una volta, idolo mio, che 1674 3 | ma non già per lo stesso motivo, che su di ciò tutti si 1675 46 | sciogliere il problema del moto perpetuo: cose già trovate 1676 26 | letteratura, al quale intendo movere una guerra di fatto colle 1677 42 | celebrità sciagurata vi movesse invidia! Tanto sciagurata, 1678 37 | principio lo studio del movimenti del sole e degli astri. 1679 45 | famoso che a mettere in movimento scalpelli e tavolozze!~ ~ 1680 55 | voce sepolcrale e simile al muggito di un toro grida stralunando 1681 | multa 1682 38 | il mondo, appropinquante mundi fine, avevano perduto l' 1683 23 | qua e colà vivano poveri e muojano dimenticati gli uomini grandi. 1684 37 | in teatro a giudicar di musica, che si ascoltano i brindisi 1685 50 | vostri vini: voi date a mutuo i capitali, a pigione le 1686 | N 1687 | N. 1688 37 | pensato alla sala: e così nacque l'architettura. L'entusiasmo 1689 54 | tratto a confabulare ed a narrarsi la loro genealogia sul fare 1690 27 | Ut Nasidieni juvit te coena beati?~ ~ 1691 23 | già vecchie o morte appena nate.~ ~ 1692 59 | adoperare la mia dolce lingua nativa, la tanto appropriata e 1693 26 | vitalizie al servidorame che è nato per lavorare! Insomma quando 1694 37 | arti. E ciò fu sempre in natura. Diffatti è dopo il pranzo 1695 41 | dopo del quale viene in nausea persino il parlar di vivande.~ ~ 1696 54 | le popolazioni, sono pur nauseosi ed assurdi! Sono ancora 1697 | ne' 1698 38 | alla frugalità doveva per necessaria conseguenza ricondurre la 1699 23 | dal genio che ne detta la necrologia enfatica al servo di stamperia 1700 50 | trasformate in questi esseri. Pei negozianti la dimostrazione è superflua. 1701 1 | m'ha fatto questo crudele nemico di tutte le buone azioni 1702 | nessun 1703 60 | le età e le condizioni: è nientemeno che poesia Umanitaria! Si 1704 | nol 1705 48 | l'autore va punito colla noncuranza universale, col sogghigno 1706 | nonnulla 1707 | nostra 1708 24 | trillo, l'appoggiatura, la nota tenuta! come Tigellio contribuisse 1709 59 | rigattieri od i rogiti dei notai, i rigattieri della legislazione. 1710 32 | Tu palpiti alle divine note del Mosè, e nel giorno seguente 1711 33 | cucine, ed applicherò loro il noto proverbio: dimmi come mangi 1712 61 | vivere ne soffoco in mente novantanove su cento, dio sa con quanto 1713 23 | Così scrivevasi un mille e novecento anni addietro: ma potrebbe 1714 24 | tante altre indispensabili nozioni egli le serra ermeticamente 1715 38 | mano mano per il mondo come nube finchè arrivò al suo colmo 1716 59 | essere Giove seduto sulle nubi a fulminare i Titani. Sarà 1717 24 | idea attingo io a questa nuda parola? So io s'egli fosse 1718 | nullo 1719 28 | la città eterna: venero Numa, ammiro i Scipioni, leggo 1720 47 | già tanto circoscritto il numero degli ammiratori, consigliando 1721 37 | fece cercare agli uomini nuove vivande: bisognò superar 1722 30 | generi coloniali, e per i nuovi secreti che dovrebbe essa 1723 37 | abbia indotto gli uomini a nutrirsi convenientemente; ma bensì 1724 49 | degni letterati. Però l'obbjezione è fiera, e l'affare dilicato: 1725 43 | maligne interpretazioni, delle obbjezioni che si fanno ai miei poveri 1726 3 | Maffei ecc.: perchè l'essere obbligati dalle maniere dilicate o 1727 38 | in orde divoratrici. Roma obesa e quasi apopletica non regge 1728 15 | deliquio e mi si chiude un occhio.~ ~ 1729 2 | che io voglio specialmente occuparvi: e saltando a piè pari nel 1730 32 | mezzo della giornata e delle occupazioni onde precluderci fin anco 1731 43 | lagnanze da ogni parte. Ho bell'odiare il mestiero dello scrivano, 1732 4 | dire ch'egli fosse temuto, odiato, ammonito dall'Autorità, 1733 26 | di artisti, che siete in odio al genio od alla fortuna. 1734 47 | opinione lo guastano come l'odor di legno danneggia il vino, 1735 38 | incessante, e direi quasi l'odore di quelle cucine si sparse 1736 33 | divisione delle epoche storiche offre l'idea di tutto il piano 1737 43 | grado di reazione che io offrirei nel caso tragicomico della 1738 48 | concorrenza che non sia solito offrirne il paese: ma sempre meno 1739 38 | quando le nazioni tutte offrirono il loro piatto alle sue 1740 5 | siffatte imputazioni io posso offrirvela debolmente in me stesso. 1741 33 | dell'autore, così voglio offrirvene un brevissimo cenno. Io 1742 5 | No, è B di sicuro.» «Oibò! è il dottor C dipinto con 1743 56 | ritirata dal mondo, e salì nell'Olimpo in grembo a Giove. Ma adesso 1744 60 | essere intesi da lontano. Ma oltrechè ciò è un danno di mera apparenza, 1745 | omai 1746 23 | delle contrade. E disperati omei di giornalisti, e straziantissime 1747 1 | proponimenti che il rimorso dell'omissione. Devo però dichiarare a 1748 56 | il suo grande amore per l'onesto ed il retto, si riconcilia 1749 32 | il cuoco di non so quale onorevole Lord, ad onta dell'assegno 1750 29 | vittorie sopra Mitridate, gli onori del trionfo, se non ti fossi 1751 1 | morale: perchè se a ciascuna operetta succede la soppressione 1752 47 | accademico, e nella pubblica opinione lo guastano come l'odor 1753 48 | ne può pretendere per gli opuscoli inconcludenti e di puro 1754 1 | versione della prima Satira Oraziana, fu un tale ravvedersi di 1755 38 | piombarono sull'Italia in orde divoratrici. Roma obesa 1756 26 | questi aumenti di ricchezze d'ordinario non servono a nulla di buono. 1757 57 | vano allettamento degli orecchi: che va lontano mille miglia 1758 43 | sussurra un pajo di nomi all'orecchio.» «Ti dico sulla mia parola 1759 37 | la causa. Non è già che Orfeo, la personificazione delle 1760 50 | vogliano deliziarsi nell'organo dell'avidità dell'oro gloriosa 1761 24 | sarà stato la delizia e l'orgoglio della gran Roma d'Augusto, 1762 48 | paga, si applaude. Ed io orgoglioso come un ballerino vorrei 1763 3 | versioni, ma scriverei cose originali, ed in buona lingua italiana. 1764 56 | divinizzarla, voglio un oriuolo. un anello, una moneta! 1765 50 | impara il disegno? Sono tutti ornamenti che mette vicino alla dote 1766 35 | et victu faedo deterruit Orpheus~ ~ 1767 38 | secolo del mille, notte orrenda delle scienze, delle arti 1768 28 | ruggiti dei leoni, e veder le orrende stragi del circo, che divertivano 1769 31 | Inde toro pater Æneas sic orsus ab alto~ ~ 1770 43 | argomento, chi trova poco ortodossa la lingua. L'uno vorrebbe 1771 62 | esser meglio lasciarvi all'oscuro de' miei grandi progetti 1772 4 | ogni allusione, nè alcuno oserebbe infrangere sì filantropico 1773 42 | dell' I. R. Lotto o dell'Ospitale è probabile che capiti od 1774 38 | pagina storica, quando l'ospitalità non paga del fornire le 1775 29 | basta. Lo stupore dei due ospiti diventò un capitolo della 1776 43 | prudenza, ma a queste quattro ossa non la dai ad intendere!» 1777 59 | giustificata dalla seguente osservazione. Le cose che scrivo io sono 1778 61 | essere ammirato per i miei ostinati e sublimi silenzii, sono 1779 1 | qui colla penna in mano ostinato più che mai nell'intenzione 1780 3 | di roba in dialetto non otterrai nemmeno di diventar Pastorello 1781 58 | anche per ciò che forse non otterrebbero la sanzione legale: appunto 1782 26 | rispettabili! Tutto ciò si ottiene con poche parole scritte 1783 53 | eccezioni, ebbe e ritenne per ottime fin dai più rimoti tempi 1784 | otto 1785 48 | fatte per ingannare un'ora d'ozio e mettere in buon umore: 1786 23 | profumieri, o speziali ed oziosi da spezierie (pharmacopolae) 1787 29 | di sedere in senato fra i padri coscritti, saranno stati 1788 48 | al pretore, al curato dei paesi ove si villeggia, e dove 1789 29 | basterebbe presentemente a pagare un'annata di soldo a tutti 1790 47 | perchè non si vuol saperne di pagarla. Non si vuol saperne a costo 1791 48 | bisognerebbe che i ricchi pagassero il biglietto d'ingresso 1792 48 | un ballerino vorrei che pagaste, leggeste, lodaste. Quando 1793 6(1) | morti egro giacente~ ~Mi pagherai le pene, empio guerriero:~ ~ 1794 46 | dieci anni a spargere per le pagine di mille libroni il fieno 1795 47 | sarti, che consumano venti paja di guanti al mese, che mostrano 1796 43 | contro.... e mi sussurra un pajo di nomi all'orecchio.» « 1797 43 | gustano poesie hanno un certo palato, che si potrebbe dar loro 1798 50 | mensa, il passeggio, il palchetto, le notizie politiche, il 1799 32 | tutto sparso dei doni di Pale e di Pomona, con miele, 1800 42 | gambe del popolo come un paléo, che circola nella gentaglia 1801 59 | quella solita lingua Italiana pallida, floscia, sdrajata, che 1802 42 | pollastri morti, tutti possono palpare, fiutare, spennacchiare 1803 26 | storia della mia eredità; che palpitarono di gioja al sentirmi arricchito 1804 32 | un idillio mangiabile. Tu palpiti alle divine note del Mosè, 1805 28 | battesimo. Anch'io ho un palpito per la città eterna: venero 1806 25 | schiavo per mangiare lo pane altrui che tanto sa di sale. 1807 64 | sempre l'onore di stendere i panegirici delle mie Opere future. 1808 52 | chiarifico queste idee come due pani di zucchero.~ ~ 1809 38 | sarebbe detta il secolo dei papiri, come l'attuale potrebbe 1810 26 | e spine come la via del paradiso, e dovran sempre trovarsi 1811 57 | hanno spesso sembiante di paradossi: e vi persuaderete non esser 1812 25 | testamento: ecco il mio paragrafo. «Item lascio al Signor .... ( 1813 53 | cenni, o tutt'al più sono parenti dei Titiri stessi. La seconda 1814 2 | ragione il diritto di cambiar parere, io non voglio più saperne 1815 2 | occuparvi: e saltando a piè pari nel mezzo dell'argomento 1816 32 | Inglesi: perchè so che a Parigi si depositano in opere voluminose 1817 59 | schizzare dai cervelli i parlari poetici, e le frasi che 1818 52 | Dal che intenderete se io parli per egoismo per carità delle 1819 30 | pranzi moderni sono una magra parodia delle cene romane. Ah bisogna 1820 3 | sapore? e poi già queste parodie in dialetto sono il tuo 1821 48 | Specialmente quei buoni parrochi desiderano tanto di aver 1822 24 | mirabile sapienza e provvida parsimonia adoperasse il trillo, l' 1823 60 | Umanitaria! Si può dire di più? partecipare ai diritti di questo sublime 1824 23 | mendici) ballerine per le parti (mimae) procoli, mangia-risotti 1825 33 | a stabilire questa gran partizione: Epoche in cui gli uomini 1826 50 | funeste rate semestrali di Pasqua e di S. Michele, che sono 1827 24 | con quanta morbidezza di passaggi felice ardimento di salti 1828 4 | pubblicare, vi dico non passar forse settimana dell'anno 1829 50 | altri ricchi, che appunto passate presso al volgo per quel 1830 48 | inconcludenti e di puro passatempo. Oh, se si trattasse di 1831 1 | opera, così io mi trovo già passato il settembre non avendo 1832 58 | quindici anni indietro non passava nelle Camere d'Inghilterra 1833 29 | nulla fosse, seguita la passeggiata cogli amici. Che cosa sia 1834 50 | l'emporio, la mensa, il passeggio, il palchetto, le notizie 1835 3 | di versione ciò che non passerebbe come originale: appunto 1836 37 | prima indigestione. Così passerò in rivista le antiche nazioni, 1837 [Titolo]| sarà quel che Dio vuole.~ ~Passeroni.~ ~ ~ ~Milano 1838~ ~ ~ ~ 1838 26 | comune che dar si possa. Passiamo a qualche argomento meno 1839 53 | che non pare da credersi. Passiamone in rivista alcuni, e per 1840 46 | uomini impazziscano per la passione delle scoperte. L'uno intisichisce 1841 46 | solo al mondo, il quale passò in proverbio, in antonomasia, 1842 3 | otterrai nemmeno di diventar Pastorello arcade.» (Vi confesso che 1843 31 | Inde toro pater Æneas sic orsus ab alto~ ~ 1844 59 | taverne, l'ubriachezza, i patimenti, le superstizioni, la rabbia, 1845 53 | lavorare come bestie per patire tante volte la fame. Sapete 1846 26 | E poi vi ha lascialo un patrimonio assotigliato per cento legati, 1847 64 | fatica. Dunque veniamo a patti. Se voi altri troverete 1848 29 | venir da lontano Lucullo pattuiscono d'invitarsi a cena da lui 1849 56 | dappertutto.» Vi sarà a Pavia un bravo giovinotto che 1850 59 | innamorati della moglie. Siffatta pazzia per altro è giustificata 1851 46 | bella e brillante delle pazzie, quella di trovare il mio 1852 47 | Ed eccomi tratto pe' capelli a dire del bruttissimo 1853 1 | distanza sensibile come dai peccati di desiderio a quelli d' 1854 4 | versano sopra usi affatto peculiari di tempo e di luogo, che 1855 49 | avvilita nel fango dei calcoli pecuniari e diventata un mercimonio!» 1856 30 | scienze naturali. Eppure si è peggiorato ineffabilmente persino nelle 1857 43 | di dialoghi consimili o peggiori, che è cosa da diventare 1858 50 | avvocato vende l'arte di pelarsi giuridicamente a vicenda: 1859 13 | E questo verso a pena m'esce intero:~ ~ 1860 6(1) | giacente~ ~Mi pagherai le pene, empio guerriero:~ ~Per 1861 47 | sì belle massime che sono penetrate fino all'osso nelle moltitudini 1862 59 | la felicità di tutta la penisola comporrò delle egloghe o 1863 1 | sdilinquire di tenerezza al solo pensarci. Ma siccome dal voler fare 1864 64 | schifiltosi, per l'avvenire ci penserò io anche a compormi gli 1865 26 | il mondo per inspirarsi? Pensiamo un poco quanti testamenti 1866 26 | fra i quali persino le pensioni vitalizie al servidorame 1867 43 | dodici volte: arrivo a pentirmi di non averla fatta molto 1868 60 | profondità assai più di quanto si perda in superficie. I letterati 1869 32 | dimenticare i guai della vita perdendo l'uso della ragione a tavola. 1870 64 | e di misantropia da far perdere l'appetito a tutti i miei 1871 48 | villeggia, e dove non va mai a perdersi un libro nuovo. Specialmente 1872 53 | sentano di non esser bruti, e perdonare i debiti negli anni di carestia; 1873 29 | siffatte miserie?» «Eccellenza, perdoni, ma siccome non vi erano 1874 47 | per esempio giovinotti che perdono al giuoco allegramente, 1875 29 | cui sgraziatamente si è perduta la ricetta. Come poi si 1876 59 | beatitudine di coloro che sono perdutamente innamorati della moglie. 1877 46 | fosse nel battezzare le perdute razze degli animali, non 1878 40 | accademie, gli instituti, le perfide guerricciuole dei letterati. 1879 1 | cattive! Egli giunse a tale di perfidia che mi rilegò le tante volte 1880 42 | possedessi la prima correrei pericolo di tenerla molto più indegnamente 1881 4 | filantropico statuto, è troppo pericolosa impresa il metter mano a 1882 58 | all'accattabrighe, all'uomo pericoloso, all'imprudente che si compromette 1883 45 | rappresentare la parte ardita e perigliosa del primo senza godere la 1884 23 | compensazione economica permette quantunque a malincuore, 1885 1 | io che contro sì funesto persecutore non vale di solito energia 1886 56 | non basta, perchè viene a perseguitarlo anche la lirica. La quale 1887 43 | qualche satiruccia, sono perseguitato da una dozzina almeno di 1888 3 | imbusto che le fa stare in persona e ne rileva la leggiadria 1889 55 | pongono sulla scena i grandi personaggi dei tempi antichi, e non 1890 37 | fecero venerare questi enti personificati in Cerere, in Bacco ecc. 1891 37 | Non è già che Orfeo, la personificazione delle belle arti, abbia 1892 57 | sembiante di paradossi: e vi persuaderete non esser di solito la poesia 1893 43 | proclamar padre. Ma già bisogna persuadersi che una gran parte di coloro 1894 60 | molto più di serietà che di persuasione. Leggete mo una poesia milanese. 1895 28 | banchetti, dei quali ci pervennero descrizioni sì ghiotte. 1896 48 | leggeste, lodaste. Quando mai perverremo a tanta civiltà, che un 1897 5 | della colomba, e mi vanno a pescare delle allusioni persino 1898 53 | dividono in pastorali, in pescatorie, in venatorie, con altre 1899 42 | ora nelle saccoccie d'una pescivendola, ora sul banco d'un taverniere. 1900 3 | bisogna finirla di crescer di peso, e che è quasi un insulto 1901 24 | posterità quante corde di petto possedesse e quante di testa! 1902 59 | giunture possedé ella mai! che petulanza di atteggiamenti! che proverbii 1903 26 | parole scritte sopra un pezzo di carta. «Istituisco mio 1904 46 | padre per farne il lapis philosophorum. Questi veglia le notti 1905 47 | riprodotta a Firenze, a Torino, a Piacenza, a Capolago, a casa del 1906 3 | finita un giogo comodo e piacevole come alle Signore l'imbusto 1907 56 | speso tanto denaro sotto al piacevolissimo titolo di deposito: nè l' 1908 46 | di un asino. Io mo sono piacevolmente esercitato dalla più bella 1909 37 | pranzo che si fanno le più piccanti e sottili questioni di letteratura, 1910 29 | d'oro, impenetrabili alle piccolissime menti di noi degenere posterità. 1911 2 | occuparvi: e saltando a piè pari nel mezzo dell'argomento 1912 60(2) | che nelle buone società di Piemonte, di Toscana, della Romagna 1913 54 | la realtà. Matti romanzi pieni di divinità, di incantesimi, 1914 [Titolo]| sambrunico-vismara succ. a pietro agnelli~ ~contrada di s. 1915 50 | date a mutuo i capitali, a pigione le case. E quanto vi dolete 1916 57 | Lettori, pigliatevi le mie parole con un grano 1917 46 | accontenterò d'uno astratto: piglierò per così dire il Mecenate 1918 41 | antichi e moderni? Poveri pigmei, che noi compassioneremo 1919 38 | invogliarono di mangiare, e piombarono sull'Italia in orde divoratrici. 1920 59 | il mio lapillo alla gran piramide della gloria Italiana: quando 1921 47 | jettatura: hanno schioppi, pistole, sciabole, fìoretti, questi 1922 51 | essere noi tutti mercanti dal pitocco che col cappello in mano 1923 50 | vivete che in queste idee, e pittagoricamente vi trasformate in questi 1924 24 | il Lablache, il Rubini, o piuttosto il Velluti d'allora? Tacere 1925 53 | suonano le zampogne o le pive, e con una soavità incantevole 1926 43 | vorrebbero dieci che l'avessi pizzicata con più di stizza. Tutti 1927 53 | nel darle un pugno od un pizzicotto alle braccia, nel mandarle 1928 42 | fino al quarti ed ai quinti plani sulle topinaje delle più 1929 48 | mila spettatori nella mia platea, cioè di due mila esemplari 1930 43 | rompermela un indiscreto gridando plebejamente: «Dottore, non hai tu paura 1931 29 | consumazione, non me lo dimandate. Plutarco parla chiaro e non è uomo 1932 | poca 1933 | pochissime 1934 | pochissimi 1935 | pochissimo 1936 3 | pensieri: e poi non gira poesiaccia vile e ladra che non ti 1937 59 | schizzare dai cervelli i parlari poetici, e le frasi che salgono 1938 53 | risparmiare lo scherno di poetizzarli, perchè non vi è cosa più 1939 26 | Vittore Hugo e di Dumas; poichè alla fine le squisite sceleratezze 1940 28 | vedono colà la loro stella polare nell'Arcadia, dove possono 1941 59 | riscontro sui giudizii e sulle polemiche dei giornali. Ma che volete? 1942 23 | cosmopolita: dall'equatore ai poli, dalla principessa alla 1943 54 | di poemi d'indole sacra o politica, il fondo è vuoto e nullo 1944 42 | come fanno i cuochi coi pollastri morti, tutti possono palpare, 1945 38 | alle cene di Messalla, di Pollione e specialmente di Mecenate, 1946 38 | un'altra dozzina di simili poltroni. Se da costoro avesse avuto 1947 32 | sparso dei doni di Pale e di Pomona, con miele, con creme, con 1948 26 | il bisogno di viaggiare pomposamente il mondo per inspirarsi? 1949 50 | Io pongo per assioma non essere il 1950 55 | fo questo dilemma. O si pongono sulla scena i grandi personaggi 1951 38 | al vero culto e si dà ai Pontefici. Sagrificio alla verità 1952 64 | esiste in nessun ruolo di popolazione.~ ~ 1953 54 | far bravate, a mietere le popolazioni, sono pur nauseosi ed assurdi! 1954 44 | Ingrata patria, che non porgi una mano amica al tuo poeta, 1955 4 | tempo e di luogo, che non porgono l'addentellato ai moderni: 1956 37 | amici a desinare fuori delle porle della città, è prima o dopo 1957 48 | Una seconda da lasciarsi portar via dall'inevitabile amico 1958 59 | imagine ultra-romantica, porterò il mio lapillo alla gran 1959 23 | dal ministro di stato al portiere, dal genio che ne detta 1960 56 | umano, scende dal cielo, posa l'alloro sul capo al candidato, 1961 57 | fastidisce l'astratto e corre al positivo, dimanda loro imperiosamente 1962 59 | che speditezza di giunture possedé ella mai! che petulanza 1963 24 | posterità quante corde di petto possedesse e quante di testa! quali 1964 42 | celebrità medica ma poetica. Se possedessi la prima correrei pericolo 1965 60 | satira intima e cordiale non possedono la chiave che i vicini, 1966 42 | a credere che un tale la possegga, quel tale ne è realmente 1967 23 | dichiararsi la guerra pel possesso del prezioso cadavere. Nè 1968 25 | Dio! sono ricco, o almeno possidente. Entra un amico ansante 1969 53 | prima parte va inculcata ai possidenti: che i poeti non hanno Titiri 1970 32 | io possa tramandarlo ai posteri, chè io gli dedichi.... 1971 | potendo 1972 46 | vocazione per un Mecenate, non potendone aver uno concreto, mi accontenterò 1973 56 | accarezzare i vizii dei potenti, per adulare la mediocrità 1974 | poter 1975 37 | per gradi a ricchezza e potere con maggiore o minor forza 1976 42 | per la gran facilità di poterla conoscere. Un dolore di 1977 | potersi 1978 54 | falsata la guerra tanto da non potervi mai fare un'idea chiara 1979 | potessi 1980 | poteste 1981 | potete 1982 | potrei 1983 | potrò 1984 | potuto 1985 45 | riempiere la lacuna del mio povero cuore. Vieni a salvarmi 1986 47 | moltitudini si grida alla povertà delle nostre lettere: e 1987 32 | del digerire: adesso si pranza nel bel mezzo della giornata 1988 29 | ciò ne venne il proverbio pranzare in Apolline per significare 1989 25 | un altro di utilità più pratica, l'arte di buscarsi qualche 1990 45 | posizione di non essere praticamente nè abbastanza poeta perchè 1991 25 | latet anguis in herba. I precetti quantunque lodevoli per 1992 53 | e si faranno: ed i bravi precettori per rendere dotta ed utile 1993 32 | e delle occupazioni onde precluderci fin anco il diritto di dimenticare 1994 32 | greca, irremissibilmente preclusa la cucina. Pretendiamo altrettanto 1995 45 | Se è vero che due anime predestinate l'una per l'altra provano 1996 61 | per i poeti ha sempre il predicato di barbaro, il meno ch' 1997 47 | dei mesi a leggere l'opera prediletta del giorno, o d'importunare 1998 50 | in basso! e come vi fate pregare per le riparazioni più urgenti! 1999 26 | debiti, non a calpestar pregiudizj, non a proteggere lettere 2000 59 | volgo agiscono come trombe prementi, e gli fanno schizzare dai 2001 42 | Moltissimi, che pur mi premerebbe tanto d'avvicinare, non