Cesare Pascarella
Sonetti
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ER MORTO DE CAMPAGNA.

V.

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V.

 

Stava infrociato a panza per aria,

Vicino a un fosso, accanto a 'na grottaccia,

Impatassato drento a la mollaccia...

C'era 'na puzza ch'appestava l'aria.

 

Le cornacchie e li farchi da per aria

Veniveno a beccájese la faccia,

E der pezzo de sopra de le braccia

C'era rimasto l'osso. Che barbaria!

 

E ne l'arzallo pe' portallo via,

Je trovassimo sotto un istrumento20

Lungo cusì, che mo sta in Pulizia.

 

Poi don Ignazio disse le preghiere;

E tornassimo co' le torcie a vento,

Pe' la macchia, cantanno er Miserere.


 

 

 





20 un istrumento: cioè un coltello.



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