Capitolo

  1   Int|   eucaristico, ma non mi commuove. Don Abbondio è una perfetta
  2   Int|        immortale Sancho Panza. Con don Rodrigo e con l'Innominato
  3   Int|     albagia spagnolesca, il signor don Rodrigo. Noi lo crediamo;
  4   Int|        1600, non si vede bene come don Rodrigo si mettesse a far
  5   Int|         quel ribaldo sacripante di don Rodrigo; insomma, se pur
  6     1|          sera del 7 novembre 1628, don Abbondio, curato d'una delle
  7     1|            Cosa comanda? - rispose don Abbondio, mentre annusava
  8     1|                  Cioè... - rispose don Abbondio, con voce da declamatore
  9     1|                 tentò di replicare don Abbondio, soffiandosi il
 10     1|             l'illustrissimo signor don Rodrigo, nostro padrone,
 11     1|          maniche paio... - mormorò don Abbondio, continuando a
 12     1|          dell'illustrissimo signor don Rodrigo. Fece, come per
 13     1|           all'illustrissimo signor don Rodrigo?~ ~- Il mio rispetto!...~ ~-
 14     1|           servizio l'illustrissimo don Rodrigo.~ ~- Signori miei... -
 15     1|           di filare all'inglese.~ ~Don Abbondio (il lettore se
 16     1|         era un altro della casa di don Rodrigo; forse uno de' servidori,
 17     1|           l'Eccellentissimo signor don Gonzalo Fernandez de Cordoba,
 18     1| governatore di Milano.~ ~Il nostro don Abbondio, non ricco, non
 19     1|     abitudine di parlar toscano.~ ~Don Abbondio, soffiatosi ancor
 20     1|           del tu pubblico! - tuonò don Abbondio, benché non si
 21     1|             Perpetua!... - gemette don Abbondio. - Ho una fame
 22     1|        soli mo' queste? - saltò su don Abbondio, scivolando egli
 23     1|            tascabile che serviva a don Abbondio per andare a letto.~ ~
 24     2|     vincere le grandi battaglie.~ ~Don Abbondio aveva tutto il
 25     2|            due bravacci del signor don Rodrigo; tanto meno per
 26     2|          ciò non sapeva, il povero don Abbondio, come le faccende
 27     2|            vani soliloqui, perché, don Abbondio terminava appena
 28     2|       filatore di seta! - brontolò don Abbondio, mentre Perpetua
 29     2|         aprire.~ ~Renzo comparve a don Abbondio in gran gala, col
 30     2|          che fece venire al povero don Abbondio la pelle d'oca.~ ~-
 31     2|                 Oggi?... - replicò don Abbondio, come se ne sentisse
 32     2|          Intanto la riverisco.~ ~- Don Abbondio gli fece il saluto
 33     2|        dov'esser di mezzo un certo don Rodr...~ ~Renzo non stette
 34     2|         figliuol caro? - solfeggiò don Abbondio in voce di falsetto,
 35     2|      accordo con quel pescecane di don Rodrigo, ricevendo anche
 36     2|             esclamò con voce fioca don Abbondio.~ ~- Ah?... lei
 37     2|          sapere. Quanto le ha dato don Rodrigo per compiere quest'
 38     2|           figliuol caro, - insinuò don Abbondio, - che se io fossi
 39     2|           chiave, signor curato.~ ~Don Abbondio corse tosto ad
 40     2|   nuovamente distogliere il povero don Abbondio dalla lettura del
 41     2|       Argomento, questo, sul quale don Abbondio, a dispetto de'
 42     2|      permesso di farli recidere.~ ~Don Abbondio non era, per suo
 43     2|    piuttosto come va che il signor don Rodrigo, così riguardoso
 44     2|          mio buon Renzo! Il signor don Rodrigo è innamorato cotto:
 45     2|        concluse Renzo, - il signor don Rodrigo ha fatto i conti
 46     3|          , con l'auto del signor don Rodrigo, mi feci condurre
 47     3|           Agnese.~ ~- Se il signor don Rodrigo mi ama zitella,
 48     3|         disse Renzo.~ ~- Il signor don Rodrigo s'è presa una cotta
 49     3|     matrimonio. Quel prepotente di don Rodrigo...~ ~A tanto nome,
 50     3|             L'illustrissimo signor don Rodrigo, il quale da ben
 51     5|      ammansare.~ ~Il palazzotto di don Rodrigo sorgeva isolato,
 52     5|            abitate da contadini di don Rodrigo; ed era come la
 53     5|            del colendissimo signor don Rodrigo? - domandò il frate
 54     5|          illustre pescecane signor don Rodrigo, seduto a capo tavola,
 55     5|  Tramaglino e a far stare a dovere don Rodrigo. In faccia al Podestà
 56     5|           sedere al padre, - disse don Rodrigo.~ ~- Bramerei di
 57     5|         Cristoforo all'orecchio di don Rodrigo.~ ~- Bene, bene,
 58     5|        padre voleva schermirsi, ma don Rodrigo, alzando la voce
 59     5|          lor signori, - interruppe don Rodrigo, il quale aveva
 60     5|          Ecco la storia, - rispose don Rodrigo. - Un cavaliere
 61     5|           Attilio, - che il nostro don Gonzalo debba rimanere ancora
 62     5|           di buon occhio il nostro don Gonzalo.~ ~- Per l'appunto,
 63     5|            bene le cose. Il nostro don Gonzalo è senza dubbio un
 64     5|           Viva mill'anni il nostro don Gonzalo, al secolo don Gasparo
 65     5|      nostro don Gonzalo, al secolo don Gasparo Guzman, conte d'
 66     5|         Lucar, gran privato del re don Filippo il Grande, nostro
 67     5|         cappuccino? - volle sapere don Rodrigo.~ ~- Io dico, signor
 68     5|         colendissimo, che il señor don Gonzalo è senza dubbio un
 69     5|   esclamarono i commensali, mentre don Rodrigo, alzandosi, dava
 70     6|           posso ubbidirla? -. fece don Rodrigo, piantandosi in
 71     6|             interruppe bruscamente don Rodrigo, - il rispetto che
 72     6|        convenga. M'ascolti, signor don Rodrigo, e voglia il cielo
 73     6|    innocente?... - tuonò il signor don Rodrigo, con un formidabile
 74     6|        buona e la supplico, signor don Rodrigo, non mi dica di
 75     6|           tra le dita dei piedi!~ ~Don Rodrigo, già si è detto,
 76     6| disponendosi a sferrare nel muso a don Rodrigo uno di que' diretti
 77     6|            vedendo, il pusillanime don Rodrigo si mise a strillare
 78     6|      ospiti, che vedendo il signor don Rodrigo in procinto d'esser
 79     6|           e di mare, «el valiente» don Rodrigo prese un coraggio
 80     6|            nel Castello del signor don Rodrigo, il quale, molto
 81     6|       bevuto alla mensa del signor don Rodrigo fu istigatore che
 82     7|   accompagnandovi Lucia. Il signor don Rodrigo si dichiara dispostissimo
 83     7|           fidanzato.~ ~- Il signor don Rodrigo è veramente un uomo
 84     7|          macchina quando il signor don Rodrigo è occupato nell'
 85     7|        pieno e completo. Il signor don Rodrigo farebbe alla bella
 86     7|        andava diritto alla casa di don Abbondio; ma scelsero quella,
 87     8|          costui? - ruminava tra sé don Abbondio seduto sul suo
 88     8|           quest'ora? - disse anche don Abbondio, com'era naturale.~ ~-
 89     8|          colassù dal reverendo sor don Abbondio, ch'i' mi scambio
 90     8|      Entrate, buon uomo, - rispose don Abbondio, con un colpo di
 91     8|      cavallo.~ ~- Vediamo, - disse don Abbondio; e preso l'involtino
 92     8|         respiro, dietro l'uscio di don Abbondio.~ ~- Ora, - disse
 93     8|              Bene, bene, - rispose don Abbondio, tirando fuori
 94     8|     pianino entraron nella stanza. Don Abbondio, finito di scrivere,
 95     8|        ossa di Renzo e di Lucia.~ ~Don Abbondio vide confusamente,
 96     8|   profferite l'ultime sillabe, che don Abbondio aveva già afferrata
 97     8|           è mio marito.»~ ~Intanto don Abbondio s'era messo a gridare
 98     8|           ne rifornì allegramente. Don Abbondio, serrato a chiave
 99     8|          ed accorreva alla casa di don Abbondio, il quale, rimesso
100     8|          capanne; il palazzotto di don Rodrigo, con la sua torre
101     8|            della borsa, del signor don Rodrigo, anziché dell'umile
102     9|       Milleseicento, ove il signor don Gonzalo perdeva invano il
103     9|  Manoscritto son  per nascondere don Martino de Leyva, principe
104     9|          tutti al sesso femminile, don Martino finì con averne
105     9|         Gertrude ne fece strage.~ ~Don Martino si rivolse allora
106     9|          Signora.~ ~Il disgraziato don Martino incominciò a grattarsi
107     9|         vigile dove stesse di casa don Martino del Leyva, e saputo
108     9|       saputo che l'ebbe, il povero don Martino si vide capitare
109    11|           i bravi al palazzotto di don Rodrigo.~ ~Egli era già
110    11|            Con sua licenza, signor don Rodrigo, la Crusca non è
111    11|      arrivata alla lettera Esse.~ ~Don Rodrigo, al colmo dell'irritazione,
112    11|          le pive nel sacco. Da ciò don Rodrigo fu tratto a concludere
113    11|            consiglio a lei, signor don Rodrigo, ch'è uomo di senno
114    11|          giusto favelli! - esclamò don Rodrigo, di sùbito raddolcito,
115    11|            est, convenne umilmente don Rodrigo. - Eccoti per il
116    12|       Nell'assenza del governatore don Gonzalo, ch'erasi recato
117    12|           contemplare la statua di don Filippo II, statua che non
118    12|          singolare della statua di don Filippo II.~ ~Circa centosettant'
119    12|          Stanco di stare in piedi, don Filippo II si era seduto
120    12|         ch'egli era il dentista di don Filippo II.~ ~Alcune mattine
121    12|      statua, secondo gli ordini di don Filippo II; ma dove gli
122    13|          trovasse alla presenza di don Filippo IV; ma fu costretto
123    13|     Nessuno ha mai compreso perché don Antonio Ferrer parlasse
124    13|       usted non me conosce? Yo soy don Francisco Ferrer, el primero
125    13|         trupa del senor gubernador don Gonzalo!~ ~- Hombre! Yo
126    17|       Perché dunque il governatore don Gonzalo non costringe i
127    18|          città, animando il cugino don Rodrigo a persister nell'
128    18|          mise il diavolo addosso a don Rodrigo, o, per dir meglio,
129    18|         troppo duro per i denti di don Rodrigo; e per quanto egli
130    18|         benché vada ali'ingiù.~ ~A don Rodrigo veniva bensì in
131    18|    pensieri tennero per più giorni don Rodrigo ad esitare tra il
132    18|          il brizzolato ma elegante don Rodrigo. Tra essere la sposa
133    18|          l'ultima guerra, qual era don Rodrigo, il suo cuore di
134    19|    prescritta.~ ~Abbiamo detto che don Rodrigo, intestato più che
135    19|         innominato.~ ~Una mattina, don Rodrigo uscì a cavallo,
136    20|       desiderasse fare il morto.~ ~Don Rodrigo, ricordatosi in
137    20|        Innominato.~ ~Giunto che fu don Rodrigo al castello e introdotto, (
138    20|            strage.~ ~Al saluto che don Rodrigo gli rivolse, quegli
139    20|            il Magnificat, al quale don Rodrigo faceva eco sottolineando
140    20|        bacile d'acqua benedetta, e don Rodrigo, pensando che fosse
141    20|         formidabile delle altre.~ ~Don Rodrigo si buttò ventre
142    20|           cinse i paramenti sacri, don Rodrigo un lunghissimo camice,,
143    20|    recitarono il Rosario.~ ~Infine don Rodrigo disse che veniva
144    20|          suo scellerato imbroglio. Don Rodrigo, sapendo con cui
145    20|          Santa Comunione, licenziò don Rodrigo dicendogli:~ ~-
146    20|           giusto.~ ~Partito appena don Rodrigo, egli provò tosto
147    23|      tabacco.~ ~- Con sua licenza, don Federigo, preferirei accendere
148    23|            fosse per caso un certo don Abbondio.~ ~- Nemmeno a
149    23|           Nemmeno a farlo apposta, don Abbondio era ; il cappellano
150    23|       sbagliato affatto; siete voi don Abbondio?~ ~- Per servirla.~ ~-
151    23|       Maledetta Perpetua!» - pensò don Abbondio - «Cosa le viene
152    24|          camera, e dentro sospinge don Abbondio.~ ~Lucia, ch'era
153    24|          fin quassù.~ ~- Che bravo don Abbondio! Mi par mill'anni
154    24|          onore d'una sua visita.~ ~Don Abbondio le fece una strizzatina
155    24|    mattiniero disordine, il povero don Abbondio, sebbene mezzo
156    24|           sussurrarle paternamente don Abbondio, che tra le scosse
157    24|       cuscini. Ma frattanto vedeva don Abbondio farle di continuo
158    24|        viste di nulla... - implorò don Abbondio. - Mi manda il
159    24|           bidè; le sembra?~ ~Forse don Abbondio non era del tutto
160    24|         525 Fiat, e solo il povero don Abbondio fu costretto a
161    24|          salvo.~ ~Frattanto arrivò don Abbondio, tutto trafelato,
162    25|           Arcivescovo e del signor don Rodrigo.~ ~Già fin dai tempi
163    25|          di Dio qual era il signor don Rodrigo~ ~Frattanto il Cardinale
164    25|            la Fiera Campionaria.~ ~Don Rodrigo, fulminato dalla
165    25|         ebbe più unghie, il signor don Rodrigo decise anch'egli
166    25|           un impiccio così noioso, don Rodrigo, alzatosi una mattina
167    25|            nei pressi della Santa, don Rodrigo rammentossi ch'egli
168    25|        fino al castello del signor don Rodrigo. Ma le Chrysler
169    25|             Colà giunto, il signor don Rodrigo fece salire un'altra
170    25|            in truppa, preceduti da don Abbondio, il qual non faceva
171    25|     palpito della febbrile attesa, don Abbondio, come al solito,
172    25|    rientrava, sempre capitanata da don Abbondio, il quale non faceva
173    25|      babilonia.» Noi riteniamo che don Abbondio avesse sbagliato
174    25|           dai due bravi del signor don Rodrigo, faccenda, questa,
175    25|          giorno appresso, infatti, don Abbondio ricevette da lui
176    25|          una coppia d'alto affare; don Ferrante e donna Prassede;
177    25|          il naso quel fanfarone di don Rodrigo, o per aver ella
178    25|         figlia nella biblioteca di don Ferrante, che, per essere
179    25|            predellino dallo stesso don Ferrante, e non senza aver
180    25|            lesse.~ ~Ma lo stile di don Ferrante presentava tali
181    25|        quattr'occhi, la missiva di don Ferrante risultasse meglio
182    25|           prete in bicicletta. Era don Abbondio.~ ~- Psst! psst!... -
183    25|               fece il Cardinale.~ ~Don Abbondio, veduta la porpora,
184    25|           uomini dalla bicicletta. Don Abbondio mise piede a terra,
185    25|            a quell'aspetto oscuro, don Abbondio, il quale, come
186    25|         stipendio», - pensò fra sé don Abbondio. Macchinalmente,
187    25|   essenziali della sua bicicletta, don Abbondio prese il suo coraggio
188    25|         minacce d'un cotale signor don Rodrigo, il quale, se amava
189    25|            e lamentevolissima...~ ~Don Abbondio, pentuto e contrito,
190    26|         aspetta ben trenta minuti, don Abbondio non faceva che
191    26|        Federigo inflisse al povero don Abbondio; il quale, se aveva
192    26|            che tormento! - pensava don Abbondio, il quale, senza
193    26|            Ciò avvenne, quando già don Abbondio russava beatamente,
194    26|            svegliò di soprassalto, don Abbondio drizzò le orecchie,
195    27|   Guastalla (da non confondere con don Ferrante, marito di donna
196    27|    Emanuele II di fare l'Italia.~ ~Don Gonzalo (per chi non se
197    27|          ne ricordasse, questi era don Gonzalo Fernandez de Cordoba,
198    27|            un così lungo periodo), don Gonzalo Fernandez de Cordoba
199    27|     elefanti, Pirro re dell'Epiro; don Gonzalo aveva messo, con
200    27|  facendogli segno di entrare: - ma don Gonzalo non entrava mai,
201    27| casalmamalucchi che dir si voglia. Don Gonzalo se ne rodeva quanto
202    27|         più.~ ~In questi frangenti don Gonzalo ricevette la nuova
203    27|  circostanza fermò l'attenzione di don Gonzalo, che, come i nostri
204    27|        sapendo che pesci pigliare, don Gonzalo, com'era sua abitudine
205    27|       perché, dell'illustre signor don Gonzalo, il buon Renzo si
206    27|           Poste, anche ai tempi di don Gonzalo, funzionavano discretamente,
207    27|        lettere a Fra Cristoforo, a don Abbondio, a un suo cugino
208    27|         alla sua autorità, fuorché don Ferrante e le altre persone
209    27|        persone che vi abitavano.~ ~Don Ferrante passava di grand'
210    27|             serve a farle muovere) don Ferrante possedeva il trattato
211    27|            Purtroppo la scienza di don Ferrante non si limitava
212    27|      fondate eran le cognizioni di don Ferrante in fatto di storia,
213    27|           la storia, diceva spesso don Ferrante, senza la politica?
214    27|           signor Giovanni Botero e don Valeriano Castiglione, tutte
215    27|         tutte le scienze suddette, don Ferrante poteva dirsi addottrinato,
216    28|          un principio di carestia. Don Gonzalo, per riparare a
217    28|           l'Eccellentissimo signor don Gonzalo non ne faceva una
218    28|       veramente perché così tardi) don Gonzalo pubblicò un'altra
219    28|        rompere le scatole ai topi. Don Gonzalo doveva accorgersene
220    28|             Ahimè, eccellentissimo don Gonzalo, quale error fu
221    28|           e la carestia di esse.~ ~Don Gonzalo, non sapendo più
222    28|           lo sciagurato esempio di don Gonzalo. I milanesi più
223    28|    semplice prete, interpellato da don Gonzalo, sul dal farsi per
224    28|            chiamare gli Austriaci. Don Gonzalo, che su questa materia
225    28|        tanto che fu necessario che don Gonzalo tesserasse, con
226    28|           sorprese, il Governatore don Gonzalo stringeva sempre
227    28|          lezione al temporeggiante don Gonzalo, aveva levato d'
228    28|        decidere con questo esempio don Gonzalo a penetrare in Casale.
229    28|      Milano. «Ma come?!... esclama don Gonzalo; se sono diciott'
230    28|           Da tutti i portamenti di don Gonzalo, pare ch'egli avesse
231    28|       telegramma cifrato, destituì don Gonzalo dalla carica di
232    28|        ciel sereno colse il povero don Gonzalo, mentr'egli, non
233    28|          male i suoi conti, povero don Gonzalo! Il suo corteggio
234    28|         facevan séguito, il povero don Gonzalo incominciò a ricevere
235    28|           di sassate sul cappello. Don Gonzalo, senza perdere la
236    28|         Mal gliene incolse, povero don Gonzalo. I torsoli di cavolo,
237    29|     conoscenza.~ ~Chi non ha visto don Abbondio il giorno che si
238    29|        conosciamo essere il nostro don Abbondio. Senza por tempo
239    29|         nuvolosa terra d'Alamagna, don Abbondio aveva coraggiosamente
240    29|           il Manoscritto non dice. Don Abbondio, non sapendo a
241    29|         dimettere ogni speranza.~ ~Don Abbondio, lasciato solo,
242    29|            Cippirimerli! - rispose don Abbondio, che, alla previsione
243    29|        suoi spiriti. Ben conosceva don Abbondio la natura della
244    29|         pieno.~ ~Scorgendo Agnese, don Abbondio e Perpetua, l'Innominato,
245    29|           scrisse velocemente, un «Don Abbondio et M.me» che fece
246    29|      trascurando affatto il povero don Abbondio et M.me, accompagnò
247    29|           migliore del castello.~ ~Don Abbondio, rimasto in attesa
248    29|        crani rasati e tagliuzzati, don Abbondio dette un urlo sviscerato,
249    29|        quella nudità fece rimanere don Abbondio di stucco; la miss
250    30|        accadere tra i due sessi.~ ~Don Abbondio non trovava questa
251    30|          la sua dama di compagnia, don Abbondio, per il suo privato
252    30|     andarsene; e ciò per volere di don Abbondio, che, fra tutti
253    30|     spettacolo stringeva il cuore; don Abbondio e le due donne
254    30|        nelle braccia del lagrimoso don Abbondio.~ ~Come Iddio volle,
255    31|    Cancelliere e del successore di don Gonzalo, avesse prescelto
256    32|     competenze sue di Governatore, don Ambrogio Spinola si scusò
257    32|  ricorderanno, dalla buon'anima di don Gonzalo. Per la nona volta,
258    33|         colmo della peste, tornava don Rodrigo a casa sua, in Milano,
259    33|            quel tempo. Quel giorno don Rodrigo era stato de' più
260    33|            luogo degli stravizi di don Rodrigo era stato, quella
261    33|             Sto bene, ve'! - disse don Rodrigo, ciondolando un
262    33|        campana a martello. - disse don Rodrigo al fedel servitore
263    33|  facilissimo fare con le montagne, don Rodrigo le buttò via. Caso
264    33|       faceva un caldo asfissiante. Don Rodrigo si mise a scuotere
265    33|        mamalucco d'un suo padrone. Don Rodrigo russava a pugni
266    33|           a distesa.~ ~Il sogno di don Rodrigo era questo: (le
267    33|          della stanza. A tal vista don Rodrigo scoppiò in un grand'
268    33|      preferito.~ ~- Griso! - disse don Rodrigo, rizzandosi stentatamente
269    33|          Fatto sta che indi a poco don Rodrigo si vide capitare
270    33|           l'urgenza, trasportarono don Rodrigo alla Guardia Medica.~ ~
271    33|         doveva essere precisamente don Abbondio.~ ~- «È lui senz'
272    33|          Siete qui, voi? - esclamò don Abbondio, al veder quella
273    33|              Ma quel cotale signor don....~ ~- Mai sentito nominare! -
274    33|     sentito nominare! - interruppe don Abbondio, con una faccia
275    33|            tappeti.~ ~- E mi dica, don Abbondio: la peste ha fatto
276    34|     Prassede, maritata a un cotale don Ferrante?~ ~- Va a morire
277    35|       mandati i trecento franchi a don Abbondio, perché questi
278    35|  matrimonio, lui in carne ed ossa: don Rodrigo.~ ~A tale vista,
279    35|        balìa della sua vendetta.~ ~Don Rodrigo, buon fisionomista,
280    35|             se vi garba, - rispose don Rodrigo. - Ma non ho il
281    35|           rispose con voce plumbea Don Rodrigo. - Sebbene ancora
282    35|    interiora.~ ~- Ohimè! - rispose don Rodrigo; - ella già le conosce
283    35|        accigliato si separarono.~ ~Don Rodrigo non era ancor fuori
284    35|     testamento in vostro favore.~ ~Don Rodrigo si volse, guardò
285    36|            che non paga l'affitto. Don Abbondio fa una vita scostumatissima,
286    37|         guanti gialli, da parte di don Rodrigo. Una seccatura!
287    37|       della vertenza con il signor don Rodrigo, il conte Renzo
288    37|            nozze, quel briccone di don Abbondio, avesse fatto il
289    37|           gli ultimi bollettini di don Ambrogio Spinola fossero
290    37|       mandato di cattura emesso da don Gonzalo, - il nostro buon
291    37|       occhi, l'eruditissimo signor don Ferrante, cognito in ogni
292    37|          della filosofia, il quale don Ferrante, al primo parlar
293    38|           finalmente che andava da don Abbondio, a prendere i concerti
294    38|          Come al solito egli trovò don Abbondio immerso nella lettura
295    38|          suo romanziere preferito. Don Abbondio fece un orecchio
296    38|          pregarla di far presto.~ ~Don Abbondio non disse di no;
297    38|         tutte le bocche, a Milano. Don Rodrigo, non ancora ben
298    38|           parte.~ ~- Uhm... - fece don Abbondio: - è solo morto
299    38|          metri di terra, -concluse don Abbondio; - perché vi sono
300    38|          siamo venuti a sapere che don Rodrigo sarebbe morto già
301    38|      facciano la carità!...» entra don Abbondio.~ ~La notizia recata
302    38|       tutte le bocche: la morte di don Rodrigo. Chi diceva che
303    38|                Allora, - insisteva don Abbondio, quando gli ebbero
304    38|            riverito e colendissimo don...~ ~- Gliela do come frumento
305    38|    maritarvi proprio io, - esclamò don Abbondio, strizzando l'occhio
306    38|      nostro eccellentissimo signor don Ro... Ro... Ro...~ ~- Rodrigo, -
307    38|       muoiono due volte, - osservò don Abbondio. - Però, se voi
308    38|          gran testa calda! esclamò don Abbondio. - Non mi lascia
309    38|            di darne parte sùbito a don Federigo.~ ~- Chi è don
310    38|            don Federigo.~ ~- Chi è don Federigo? - domandò Agnese.~ ~-
311    38|    Federigo? - domandò Agnese.~ ~- Don Federigo, - rispose don
312    38|            Don Federigo, - rispose don Abbondio, - è il nostro
313    38|           chiamate con un semplice don?~ ~- Il nostro santo Federigo,
314    38|        Egli si rivolse per primo a don Abbondio, cui disse:~ ~-
315    38|      piacere di conoscerlo, - fece don Abbondio.~ ~- Come?!... -
316    38|           detto, - fece con umiltà don Abbondio - ch'egli fosse
317    38|      nostro precedente governatore don Gonzalo, ma al quale porto,
318    38|          quale porto, per conto di don Ambrogio Spinola, le più
319    38|     estreme del mio defunto prozio don Rodrigo, del quale io sono
320    38|          morto?... - osò mormorare don Abbondio.~ ~- Per volontà
321    38|            il riposo dell'anima di don Rodrigo, fece comprendere
322    38|      inviata dal cielo ad opera di don Rodrigo, che, per l'appunto,
323    38|  pneumatici. Il cavallo, visto che don Abbondio stava mettendo
324    38|        Dopo qualche tempo Agnese e don Abbondio si ritirarono al
325    38|           romantica dell'immortale don Giovanni Tenorio, che tanto
326    38|             se l'errante cavaliere don Chisciotte sferrava battaglie
327    38|           vento, l'errante amatore don Giovanni spesso levava d'
328    38|           celebrate nel maniero di don Rodrigo, adesso appartenente
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