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Era mia.
Sentivo terribilmente il bisogno d'immergere la mia viva bocca nella sua carne bella. Non potevo più tollerare quell'odor di ceri e di umanità maledetta; sentivo il bisogno folle di lei, de' suoi profumi, della sua fina cipria, della sua bocca giovine, della sua purezza non infranta.
Quella che a me non diedero le canzoni dei pazzi violini, la scintillante spuma de' bicchieri colmi, diveniva or mia presso la Fontana di Lourdes, nel ribrezzo dell'infinito umano dolore.
I boschi erano verdi, erano fragranti; qualche rosa nasceva, chissà da qual giardino claustrale; il buon odore dell'ultima estate scendeva dagli orti chiusi dei bianchi monasteri.