Guido da Verona
Sciogli la treccia, Maria Maddalena
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In un vasetto d'argento, fra l'orologio e il portacenere, due lunghi rami di tuberose fiorivano da un mazzo di gelsomini. Avrei voluto dirti una parola d'amore, qualche bella parola che non trovai. E tacendo guardavo le tue mani. Pensavo a quelli che ti avevano baciata, alle labbra che si erano immerse nel respiro della tua viva bocca.

Tra il sole morente le tue trecce divenivan color di fumo. La tua pelle prendeva il colore della infinita sera. Vedevo le tue forcelle di brillanti ardere come bianche fiamme nei capelli scuri.

 

 


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