Guido da Verona
Sciogli la treccia, Maria Maddalena
Lettura del testo

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Forse un giorno, quando saremo lontani, tu da me, io da te, Madlen, e la distanza ed il passato - le due vere musiche del mondo - avvolgeranno le nostre anime di camminanti, questa lenta e voluttuosa notte in noi risalirà come il sogno d'una bellezza distrutta, sarà il tormento sottile, divino, d'una illusione che perdemmo, il fuoco e la tremante memoria di un lontano amore che finì.

Forse, talvolta, la sera, quando i treni si addormentano, quando i bastimenti escono dal porto, quando le città straniere, come lontane isole, diventano buie, tu ridiverrai per me, io per te, Madlen, il colore del sogno che fu nostro; e la distanza ed il passato - le due vere musiche del mondo - avvolgeranno le nostre anime di camminanti nel triste, perduto incantesimo della bellezza d'un amore che finì.

Forse, talvolta, la sera, quando la strada passa traverso l'anima di chi va via, quando, nel cuore degli erranti, lontane, brillando si alzano le foglie gialle del passato, qualcosa di noi riudirà, fra le musiche dei pazzi violini, trillare sotto l'archetto dello zingaro le strofe della Chanson du Missouri:

 

Et j'eus souvent

d'autres romans,

j'ai connu d'autres baisers,

trop vite épuisés...

 


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