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Forse, talvolta, la sera, quando i treni si addormentano, quando la strada passa traverso l'anima di chi va via - tu per me, io per te, Madlen - chissà dove, chissà quando, riudiremo sottovoce cantare la musica dei pazzi violini; e dell'amore che ci portò e del dolore che ci strinse non rimarrà che una striscia di fumo, nulla, un po' di sogno, l'azzurra ombra d'una sera d'estate, su la bella Concha, davanti al sole che moriva nel divino Atlantico... e sarà una striscia di fumo, nulla, un poco d'anima dispersa nel rumore della strada, qualcosa di troppo lieve, di troppo azzurro, la memoria d'una sera d'estate, una striscia di fumo, nulla...
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