Atto,  Scena

 1   Ded      |            che hai veduto nella mia Legge Oppia alcun che di buono,
 2   Ded      |           lontano amico, questa mia Legge Oppia, e fàlle il buon viso,
 3     I,    3|      nobilissima Claudia, poichè la legge è.... recente.[19]~ ~Claudia~ ~
 4     I,    3|         anche peggio, quando la sua legge fu promulgata. I tribuni!
 5     I,    3|          mode.~ ~Annia~ ~Qui? colla legge Oppia?~ ~Marzia~ ~Sì, e
 6     I,    3|              Sì, e per merito della legge Oppia ne avremo noi le primizie.
 7     I,    3|         lode agli Dei immortali! La legge Oppia avrà fatto una cosa
 8     I,    4|           vuole l'abrogazione della legge, tu l'hai detto, nobilissima
 9     I,    5|          nostri votarono la sciocca legge, proposta da Caio Oppio
10     I,    5|           le sorti della patria, la legge sarebbe stata cassata. Vent'
11     I,    5|     trascorsi, e questa bellezza di legge è viva pur sempre. E perchè,
12     I,    5|        cause che fecero proporre la legge, dato che ragionevoli cause
13     I,    5|          chiede la cassazione della legge. E la si concederà, se non
14     I,    6|           difende a spada tratta la legge? E non fu udito a dire che
15     I,    6|             che l'abrogazione della legge sarà proposta nei comizi.
16    II,    2|       facciano a spicchi».[52] E la legge pietosa aggiunge che, se
17    II,    4|     proposta tra' piedi. Cassare la legge Oppia! Una legge che, se
18    II,    4|         Cassare la legge Oppia! Una legge che, se non la ci fosse,
19    II,    4|           marito e poi ripudiata. È legge di Romolo.~ ~Catone~ ~Andiamo
20    II,    6|         fare il tuo discorso per la legge Oppia, tuonare anche tu
21   Pro      |        fuori per l'abolizione della legge Oppia che in numero d'ottanta,
22   III,    1| dimandandogli il suo voto contro la legge![84] Vergogna! Io, io, ho
23   III,    1|            le accomodavo secondo la legge.~ ~Catone~ ~Vedi dunque
24   III,    2|             Non c'è nessun testo di legge che lo stabilisca. Il Campidoglio
25   III,    2|           mani! Farei rispettare la legge. La legge è dura, ma è legge.~ ~
26   III,    2|             rispettare la legge. La legge è dura, ma è legge.~ ~Materina~ ~
27   III,    2|        legge. La legge è dura, ma è legge.~ ~Materina~ ~A me! a me!~ ~(
28   III,    2|             forza dee rimanere alla legge.~ ~Materina~ ~Sì, eh? Qua
29   III,    5|             il freno sapiente della legge Oppia, o Quiriti; che non
30   III,    5|             è prospera e forte, una legge fatta per tempi infelici
31   III,    5|         egli tocca del merito della legge. Son forse le leggi così
32   III,    5|        contrarie allo scopo? Questa legge non è delle prime e sacrosante
33   III,    5|             E già allora questa tua legge Oppia si mostrò vana cosa;
34   III,    5|            per spontaneo moto e per legge, s'erano d'ogni cosa spogliati?
35   III,    5|        Dimmi su; parlerai contro la legge?~ ~Valerio~ ~Tu metti a
36   III,    5|            eloquenza, insieme colla legge Oppia, non avrà anche distrutta
37   III,    6|           Siamo in gramaglia. Se la legge non casca, ci buttiamo tutte
38   III,    7|            che ci penso.... E se la legge non è abrogata?~ ~Annia~ ~
39   III,    7|          più caldi partigiani della legge, come circondano Valerio!
40   III,    7|            Gli è tutto dire! Povera legge Oppia, ti vedo brutta!~ ~
41   III,    7|        tutti per la cassagion della legge.~ ~(applausi)~ ~Plauto~ ~
42   III,    8|            statuito, abbia forza di legge. Quiriti, la legge Oppia
43   III,    8|         forza di legge. Quiriti, la legge Oppia è cassata.~ ~Voci~ ~(
44   III,    8|          non potresti più nulla. La legge Oppia è sepolta.~ ~Catone~ ~
45   III,    8|          casa mia non è abrogata la legge.[114]~ ~Erennio~ ~Undicesima
46   III,    8|          all'opera. Vi prometto una legge, più rigida della legge
47   III,    8|             legge, più rigida della legge Oppia a gran pezza.[115]~ ~
48   III,    9|      intendendo che tu difendevi la legge, non per avversione ad una