Atto,  Scena

 1     I,    1|   mensola)~ ~Mirrina, o come s'è fatto leggiadro il tuo collo,
 2     I,    3|   domando io, che cosa gli avean fatto le donne? E' doveva esser
 3     I,    3|       Manco male; mi avevate già fatto paura. E chi dunque?[21]~ ~
 4     I,    3|   immortali! La legge Oppia avrà fatto una cosa buona.... l'unica
 5     I,    4|         le belle matrone avranno fatto il poter loro, che è molto....~ ~
 6     I,    4|      ognuna dal canto suo, hanno fatto altrettanto. I mariti tentennano,
 7     I,    4|        Cattivo! e che altro si è fatto, se non tirar dalla nostra
 8    II,    2|     Plauto~ ~Orbene, e che ti ha fatto il mio povero Trinummo,
 9    II,    2|        non trovai niente, più al fatto mio che di darmi al traffico,
10    II,    2|       senti! il mio Epidico t'ha fatto servizio; vuoi che ti faccia
11    II,    2|          Plauto~ ~Bravo; così va fatto.~ ~Valerio~ ~Ma.... non
12    II,    2|      grano promette; la vigna ha fatto prodigi; sei altri vitelli
13    II,    3|        dimando a te; che cosa ha fatto Leonida, più di Cedicio?
14    II,    3|         so; ma so quello che hai fatto tu;.... una sciocchezza!~ ~
15    II,    6|        fede mia, bella scelta ha fatto la plebe romana! Un tribuno,
16    II,    6|          che ha paura di dire il fatto suo ad un Console!~ ~Valerio~ ~
17    II,    6| esemplare potrebbe coglierti sul fatto e trovarti bene infemminito,
18    II,    6|       Valerio~ ~Ah, gli è che ho fatto un sogno.... ad occhi aperti.
19   Pro      |         per la commedia un verso fatto a posta, che arieggiava
20   Pro      |       stesso che avea condotto e fatto conoscere a Roma quel grande
21   Pro      |          togata. Se più non si è fatto, non ne incolpate noi, ma
22   III,    2|     stabilisca. Il Campidoglio è fatto per gli Dei protettori di
23   III,    3|          Patrizie e plebee hanno fatto causa comune. Ma veniamo
24   III,    5|      credo. E poi, me ne avrebbe fatto un cenno ieri, quando ci
25   III,    5|         anche alle donne dirò il fatto loro! Che nuova usanza è
26   III,    5|     proposta. Ha chiamato questo fatto una sedizione di donne;
27   III,    5|         grave; ma io non vedo il fatto che la richieda. Son venute
28   III,    9|          Licinia, che avresti tu fatto?... Non dirmi il contrario.
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