Atto,  Scena

 1     I,    1|           via di Reate.~ ~Birria~ ~Era, ma gli è tornato in fretta
 2     I,    3|        andata la mia gioventù. Gli era brutto davvero, più brutto
 3     I,    3|         che, due mesi or sono, non era anche uscita da Tuscolo!~ ~
 4     I,    5|          di quella fontana, dove c'era un'eco meravigliosa, che
 5     I,    5|      carestia d'uomini. Il che non era di buon augurio per me.~ ~
 6     I,    5| comportarono degnamente. La patria era in pericolo. Rinunziarono
 7     I,    6|       Fundanio?~ ~(Fundanio, che s'era avvicinato, rimane alquanto
 8    II,    1|            tribuno, il perchè? Com'era bella Fulvia, l'altro giorno,
 9    II,    1|      allora; e in fede mia, se non era la vergogna, avrei dato
10    II,    2|           per rimanervi? La poesia era una magra raccomandazione,
11    II,    2|           Se ne avevo due o tre, c'era l'altro articolo che faceva
12    II,    2|            t'ho detto delle donne. Era la vendetta d'un autore
13    II,    2|            da quel Valerio, di cui era tanto più notevole l'austerità,
14    II,    2|            l'austerità, quanto più era appariscente la persona,
15    II,    2|        umore dalla campagna. Tutto era in ordine colà. Il grano
16    II,    3|      Valerio![58]~ ~Valerio~ ~(che era andato verso la fauce a
17    II,    6|      comodo assai! Ma, se tale non era l'animo tuo, chè non hai
18    II,    6|        dire. Tu eri.... cioè, ella era la mia sperata. Poco dopo,
19    II,    6|          per la cerimonia nuziale. Era bella, nella sua lunga veste
20   Pro      |           gente. E questa cicalata era il Prologo.~ ~Il Prologo
21   Pro      |            la tesi. Progresso ce n'era prima di lui; doveva essercene
22   Pro      |           dramma e della pantomima era già notata ai tempi d'Orazio.
23   III,    1|           la via colle mani.... Ma era dell'ufficio mio il menar
24   III,    3|       Anche la tua liberta Mirrina era del numero.~ ~Atinia~ ~Sollevazione
25   III,    5|             per la rotta di Canne, era minacciata dell'ultimo eccidio.