Atto,  Scena

 1   Ded      |            Abbiti dunque, lontano amico, questa mia Legge Oppia,
 2     I,    4|       volete? l'eloquenza del mio amico è incatenata al carro del
 3     I,    5|        tribuno. Ma consenti ad un amico del vero di mettere in sodo,
 4     I,    6| arrossendo)~ ~Ah!~ ~Marzia~ ~Ma l'amico è dunque molto possente
 5    II,    1|          piacerà a Catone. Il suo amico poeta lo serve a puntino,
 6    II,    2|       Plauto~ ~Davvero? Oh povero amico! Ma senti! il mio Epidico
 7    II,    2|           Questa passione del tuo amico è ancora un segreto.~ ~Plauto~ ~
 8    II,    2|           negozio. Te la concede, amico mio, te la concede; tu se'
 9    II,    4|      accompagnandosi a Valerio)~ ~Amico mio, quest'oggi, non fai
10    II,    6|       caso)~ ~«Il rimproverare un amico, quando ei se lo meriti,
11   III,    3|           ottimo collega.... d'un amico! A questo mondo si ha così
12   III,    4|      Atinia~ ~Fundanio invece è l'amico nostro, il difensore della
13   III,    6|         ha troppo fuoco. Tempera, amico mio! tempera! Il Console
14   III,    6|         vincere.~ ~(da )~ ~Se l'amico mi sentisse a dar consigli
15   III,    9|         per mettere alla gogna un amico!...~ ~Plauto~ ~Hai ragione;
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