Atto,  Scena

 1     I,    4|        lui, il più eloquente dei romani dopo Catone, sarebbe un
 2     I,    5|          tralignare questi forti Romani! Ma, per Quirino e per Venere
 3     I,    5|          che li fa, questi forti Romani?~ ~Volusia~ ~Noi!~ ~Fundanio~ ~(
 4    II,    2|  commedia, che non dispiacque ai Romani. Gloria ed amore!... Queste
 5    II,    3|          distingue più i giovani romani educati in Roma, dai giovani
 6    II,    4|       fremente vendetta; e già i romani credono di potere impunemente
 7   Pro      |        sono colui che nei teatri romani forniva le decorazioni,
 8   Pro      |   osservanza dei tempi e costumi romani, nelle decorazioni, nel
 9   III,    2| Campidoglio appartiene a tutti i romani.[86]~ ~Erennio~ ~Ecco, dirò.
10   III,    5|       delicature; i nostri Iddii romani di terra cotta fan ridere!
11   III,    6|        lo giuro.~ ~Annia~ ~E coi romani, non più pace,  tregua.~ ~
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