Gabriele D'Annunzio
La città morta
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ATTO PRIMO.

SCENA SECONDA. La nutrice si accosta ad Anna, che si copre il volto con le mani.

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SCENA SECONDA.

 

La nutrice si accosta ad Anna, che si copre il volto con le mani.

 

Anna.

 

Vorrei piangere, nutrice.

 

La nutrice, prendendole le mani per baciarle.

 

Che ha sul cuore la figliuola mia?

 

Anna.

 

Non so: qualche cosa che mi stringe, come un nodo; e poi.... non so quale paura....

 

La nutrice.

 

Paura?

 

Anna.

 

Non so.... Lasciami sedere. Stammi accanto.

 

Ella si siede. La nutrice le s'inginocchia ai piedi. Ella, d'improvviso, china il capo verso di lei.

 

Guarda, nutrice, se tu mi trovi qualche capello bianco. Io debbo avere già qualche capello bianco. Guarda bene, nutrice: qui, su le tempie; qui, su la nuca. L'hai trovato; è vero? Uno solo? Molti? Sono molti?

 

La nutrice, che ha messo le dita nei capelli di lei.

 

Nessuno.

 

Anna.

 

Nessuno, veramente? Tu mi dici il vero?

 

La nutrice.

 

Nessuno.

 

Anna.

 

Sono giovine ancóra? Dimmi: sembro giovine ancóra? Dimmi il vero.

 

La nutrice.

 

Tanto giovine, ancóra.

 

Anna.

 

Dimmi il vero!

 

La nutrice.

 

Perchè dovrei ingannarti? Tu sei bianca come quelle statue. Nessuna donna è bianca come tu sei....

 

Anna.

 

È vero. Così mi disse Alessandro la prima volta che mi parlò, nel tempo lontano. Ah per ciò io sono divenuta cieca, come le statue!... Che diceva, dianzi, dei miei occhi Bianca Maria? Guardami negli occhi, nutrice. Non sono come due pietre opache?

 

La nutrice.

 

Sono limpidi come due gemme.

 

Anna.

 

Sono morti, nutrice; sono senza sguardo. Non ti fanno un poco di ribrezzo, quando li fissi? non ti danno un poco di spavento? Dimmi il vero.

 

La nutrice.

 

Ah, taci. Sono ancóra vivi, sono ancóra vivi. Un giorno, all'improvviso, per la grazia di Dio, riavranno il lume che hanno perduto.

 

Anna.

 

Mai più! Mai più!

 

La nutrice.

 

Un giorno, all'improvviso: forse domani....

 

Anna.

 

Mai più! Mai più!

 

La nutrice.

 

Chi conosce la volontà del Signore? Perchè il Signore t'avrebbe lasciati gli occhi così belli se non volesse illuminarteli un'altra volta?

 

Anna.

 

Mai più!

 

La nutrice.

 

Se la speranza veramente fosse morta, perchè mi tremerebbe il cuore ogni mattina quando tu mi chiami? Perchè mi volgerei verso di te sempre con la stessa attesa quando io apro le finestre della tua stanza, ogni mattina, per lasciar entrare la luce?

 

Anna, con un fremito profondo.

 

Se fosse!

 

La nutrice.

 

Anche tu, non sogni tutte le notti che la vista è tornata nelle tue pupille?

 

Anna.

 

Oh i sogni!

 

La nutrice

 

Credi ai sogni! Credi ai sogni!

 

Anna.

 

Ecco Bianca Maria. Va, va, nutrice.

 

La nutrice le bacia le mani, si leva ed esce per la seconda porta a sinistra, avendo su le labbra una preghiera silenziosa.

 

 

 


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