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Gabriele D'Annunzio Il ferro Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Atto
1001 2| quella di Paolo V nella villa frascatana di Mondragone - cinta di 1002 1| potendo essere trafitta dalle frecce o lacerata dai denti della 1003 3| per gli antichi cipressi frementi dalle radici alle cime.~ ~ ~ ~ 1004 3| rivela nell'altro. Sento fremere la pietra sotto i miei piedi. 1005 3| cipressi che di continuo fremono nella musica sacra e nel 1006 2| interroga con un'ansia mal frenata.~ ~ ~ ~Dimmi.~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~ 1007 2| di me qualcuna delle più fresche ore di mia vita.~ ~ ~ ~Egli 1008 2| reggendo con l'altra un fresco viluppo di vitalbe che le 1009 1| fughe mottetti ricercate del Frescobaldi, per ore ed ore.~ ~ ~ ~La 1010 3| entro alle masse cupe della fronda i rami secolari sono più 1011 2| Non si sa se abbia muri o fronde, cortine o erbe marine.~ ~ ~ ~ 1012 2| sguiscia dietro i càrpini, fruga per ogni dove, come quando - 1013 2| impedito. Ho pregato Dio, ho frugato il mio cuore in tutti i 1014 3| Mortella.~ ~ ~ ~Ora mi frughi? Non voglio.~ ~ ~ ~Ella 1015 1| un Corale, non più d'una Fuga, per te. Ecco che tu riesci 1016 1| testimonianza di fede, la mare fugacemente si reca la mano alla fronte, 1017 1| pare che la mia vita mi fugga non so dove e che me ne 1018 2| pianto. Nell'allontanarsi fuggendo, ella medesima mette i piedi 1019 3| discolpi. E sono io che debbo fuggirti e tu m'insegui; mentre, 1020 1| confessionale, a sentirlo sonare fughe mottetti ricercate del Frescobaldi, 1021 3| offro. E a te, figlio!~ ~ ~ ~Fulminea, si piega, toglie di sotto 1022 3| infine questo annientamento fulmineo di tutto ciò che fu la mia 1023 1| quando il tramonto violaceo fumare sul giardino quadrato ove 1024 2| quest'altra malvagità?~ ~ ~ ~Furente, ella fa l'atto di prendere 1025 2| dentro i capelli, come in una gabbia di vinco bruno. Ora sta 1026 2| nuca; lascia penzolare le gambe. Abbandònati. Ecco, ti sollevo, 1027 2| spariva sotto la maschera di garza... Tu non ti ricordi, tu 1028 2| orlo della gonna come da un gattino timido. Mi son voltata. 1029 1| osi rinfacciarti la tua generosità? Non hai restituito anche 1030 1| che una risciacquata della genitrice. Me ne rivólo al nido. Addio, 1031 2| ch'esce dalle labbra della gente disperata dinanzi alla consolazione 1032 1| càrpini.~ ~ ~ ~Che fresca e gentile creatura, veramente! Quando 1033 1| rammenti di quell'imagine di Gesù che aveva la povera Miss 1034 2| vorrei vederla un attimo, gettarle soltanto un'occhiata! Un 1035 1| vi odio. Voglio almeno gettarvi in viso, prima d'andarmene, 1036 2| risponderesti se ti chiamassi, se ti gettassi il mio grido?~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~ 1037 2| che avesse allora allora gettata la buccia.~ ~ ~ ~La Salvestra.~ ~ ~ ~ 1038 1| e non pretendere ch'io getti il mio cuore sotto le calcagna 1039 2| di Francesco Guinigi il Ghibellino, che nostro padre aveva 1040 3| più giovinezza. Che altra ghirlanda avrei potuto portare, dopo? 1041 2| d'avorio ornato di tenui ghirlande, è in un canto della camera 1042 1| terriccio ove s'appiglia il giaggiolo giallo e la rosa scempia 1043 1| su una parete della sala gialla, di contro all'uscio socchiuso 1044 1| s'appiglia il giaggiolo giallo e la rosa scempia tra la 1045 2| tenera, la piccola Grazia dei giardini pensili, che condusse verso 1046 3| della messa. Ti porterò i gigli dell'Olmatello: un gran 1047 Ded| ALLA MEMORIA~ ~ ~ ~DI~ ~ ~ ~Gigliola De Sangro.~ ~ ~ ~ 1048 2| Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~Non giocate più a questo gioco lugubre. 1049 2| estraneo, dianzi, qui, mentre giocava con voi il gioco lugubre, 1050 1| hai «per la gravità» che giochi di flauto. Forse dovrai 1051 2| facciamo i ragazzi, che giochiamo a bomba.~ ~ ~ ~Gherardo 1052 2| Un involontario guizzo di gioia passa nelle sue parole.~ ~ ~ ~ 1053 2| in fatti, una gran bella giornata.~ ~ ~ ~Ella non si diparte 1054 2| Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~Che gioverebbe mentire? E che potrebbe 1055 1| le mani. Da quanto tempo giravate attorno? Le pietre non gridavano? 1056 1| Sono io, Gherardo Ismera. Giravo nel parco, aspettando mia 1057 1| nella Cappella, io andai a gittarmi su la lapide ma Bandino 1058 1| non giudica. Io non oserei giudicarla, né dire una parola dubbia 1059 2| No. Io solo posso giudicarmi. Chiunque possegga sé, per 1060 2| il dono di vita. Voi che giudicate, potreste comprendere? Sapreste 1061 2| convinto, siete confesso, siete giudicato.~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 1062 3| L'ho già detto. Ma tu non giudicherai. Non si giudica il destino 1063 2| che finalmente si venga al giudizio, da coscienza a coscienza. 1064 3| s'inarca il novilunio di giugno.~ ~ ~ ~Buona sera! Buona 1065 1| dal Sanzio disegnata per Giulio de' Medici su la pendice 1066 2| Gentucca, la Rondine, che m'ha giuncata la stanza come si fa per 1067 2| sangue che mi rimane. Si giunge a questo, si conosce questo, 1068 1| sue labbra. Quando era per giungere, non contenevi la tua impazienza. 1069 3| volle suggellare in me col giuramento.~ ~Sì, Mortella, io l'ebbi 1070 2| malvagia folle. E tu mi giurerai...~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Lasciami! 1071 2| non abbiamo testimoni che giustifichino la vostra eccitazione vana. 1072 | gl' 1073 2| il sonno, come il sire di Glamis, come il sire di Cawdor.~ ~ ~ ~ 1074 2| l'apparizione nell'ombra glauca e bassa.~ ~ ~ ~Gherardo 1075 2| ravvisate? Forse mi rimane una gocciola di rugiada nel cavo di ciascuna 1076 1| a capo chino per lasciar gocciolare le lacrime senza che mi 1077 2| non posso dire s'io ne goda o ne soffra. Vedi. Perché 1078 1| la bocca della madre pare gonfiarsi come le vene del cuore per 1079 1| hai il tuo piccolo cuore gonfio di primavera. Respiri come 1080 2| appena per l'orlo della gonna come da un gattino timido. 1081 1| troppo giovine, troppo gracile, troppo bello, come Bandino) 1082 2| sento che il mio démone grandeggia là dove l'anima mi scava. 1083 2| Il sole, traversando i grappoli spessi di glicini, fa una 1084 2| il dolore si coricò su la graticola rovente, a fianco del tormentato. 1085 1| cancello. Già spiove. Le sarò grato se vorrà farla avvertire. 1086 2| santa in tavoletta d'oro. Un gravicembalo a due tastiere, d'un color 1087 1| pende a mezzo del cielo, gravida di pioggia. L'ombra invade 1088 2| Son diventata rossa?~ ~ ~ ~Graziosamente ella abbandona il viluppo 1089 1| i gradini, volge il capo grazioso.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Torna 1090 2| Tra il volto curvo e il grembo piegato, la sua voce ha 1091 3| misericordia insanguinata, grida la sua vendetta.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1092 2| certe sere, a un tratto gridando su noi con un lampo così 1093 3| Le parole che tu m'hai gridate, io le ho udite come in 1094 3| Mortella! Mortella! Chi ha gridato? Ho sentito gridare. Mortella, 1095 1| giravate attorno? Le pietre non gridavano? Ma grideranno. Quando ho 1096 1| Ogni volta tu sobbalzavi, gridavi di spavento e ti voltavi 1097 1| pietre non gridavano? Ma grideranno. Quando ho scoperto la vostra 1098 2| trafitta dai miei stessi gridi che ricaccio dentro serrando 1099 2| poco, e avete le labbra grige come se aveste mangiato 1100 2| faccia di quell'altro, quella grinta senza colore, io la conobbi 1101 2| piombo: una specie di mostro grondante. Così qualcuno è risalito 1102 2| gradini, compresi entro la grossezza del muro, salgono a una 1103 2| velarii di capelvenere nella grotta di Pane, laggiù, dove ascoltavamo 1104 3| misterioso arrossando il groviglio interno così che sembra 1105 1| fatto passeggiare con le grucce perché il moto accresca 1106 2| per mentire a sé stesso e guadagnare l'impunità? M'avete rappresentato 1107 3| certezza stette sopra un guanciale inerte. E un giorno egli 1108 1| tovagliuolo, perfino dentro i guanti.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Non 1109 1| Non è vero? Guardalo. Guardagli le mani. Da quanto tempo 1110 1| Mortella?~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Guardala.~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~Ah, 1111 2| poggiata la gota a un braccio, guardando di sotto alle palpebre che 1112 1| gradini, ella si sofferma a guardarlo, fa qualche passo verso 1113 1| un attimo, soltanto per guardarmi un momento ne' tuoi occhi. 1114 2| viluppo delle vitalbe per guardarsi in uno specchietto ch'ella 1115 1| aprire gli usci. Non si guardava nulla. Ci s'affrettava. 1116 3| che d'uccidere, qui. Mi guardavi come chi giudica la forza 1117 2| tante larve asservite. E lo guardavo, e lo ascoltavo, quell'altro, 1118 1| sua cortesia è misurata e guardinga. Ma le tre creature del 1119 2| di mia vita.~ ~ ~ ~Egli è guardingo come qualcuno che saggia 1120 2| di toglierle l'idea, di guarirla dalla mania, di rappacificarla 1121 2| triste, vorrei tentare di guarirvi, cara Mortella.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1122 1| coscienza è una piaga che non guarisce mai e che tuttavia lascia 1123 1| bautta. I suoi occhi lunghi guatano come di dietro alla mascherina 1124 2| inconsapevole, intenta a guatare, a spiare per tutte le fenditure 1125 2| che torni dallo stare in guato...~ ~ ~La Rondine.~ ~ ~ ~ 1126 2| Io ho combattuto la buona guerra, senza fiacchezza, senza 1127 3| scorge nel cielo protesa in guisa d'un'alta prua. Una grande 1128 2| Salvestra.~ ~ ~ ~Un involontario guizzo di gioia passa nelle sue 1129 1| mandorla tenera nel suo guscio socchiuso, qui, fra le mie 1130 1| di che: e non ho nessun gusto in bocca ma conosco che 1131 2| dottore lo vedo troppo serio. Ier l'altro la signorina lo 1132 2| porto. Sei più leggero di ieri».~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~Sorella 1133 3| senza vedere, senza sapere, ignaro di tutto? Ma il più leggero 1134 2| tentato di coprire una colpa ignominiosa e di sfuggire a un marchio 1135 3| tratto, ne muoio. Ma ho tutto ignorato. Non ebbi alcun sospetto 1136 1| ne vado senza paura all'ignoto.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Aspettalo, 1137 2| incanto con uno scoppio d'ilarità fittizia.~ ~ ~ ~Gherardo 1138 1| un pensiero magico che c'illuminerà nella via profonda.~ ~ ~ ~ 1139 3| occhi! Ancóra vuoi essere illusa e risparmiata! Tutto devi 1140 1| dalla parte della notte. Imagina che io vada ai miei sponsali. 1141 1| al limite della contrada imaginaria ove Gentucca va a vivere 1142 3| ora?». Non sapevo che, non imaginavo che. Ero fuori di me, ero 1143 2| camera di Mortella, tutta imbiancata di calcina tra modanature 1144 2| ritorna, ripete sé stessa, imita i suoi stessi spaventi? 1145 2| anche voi, senza volere, l'imitate nel sonno.~ ~ ~ ~Gherardo 1146 2| Guardatemi, guardatemi. Lo imito, senza volere.~ ~ ~ ~Ella 1147 1| Guinigia ti sembra a volte immedesimata con te, incarnata in te. 1148 2| lecceto, tutta la stanza è immersa in un chiarore stranamente 1149 2| sguardo. Così la viltà v'immezzi codeste mani micidiali che 1150 1| ella rivolge alla figlia immobile.~ ~ ~ ~Costanza.~ ~ ~ ~Non 1151 3| costretta a quella spaventosa immobilità, ella è simile ai cipressi 1152 1| rinfacci l'onta di non essermi immolata sul rogo?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1153 1| remote che potrebbero essere immortali. Qualche mattina, l'aria 1154 1| con l'aria d'una educanda impacciata innanzi all'esaminante.~ ~ ~ ~ 1155 2| senza vacillare e senza impallidire.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Di 1156 2| contro il mio atto, se ho impallidito dinanzi a una imagine difformata 1157 2| Egli è agitato e impaziente, sotto i fantasmi inafferrabili 1158 1| a traverso la soglia per impedire l'ingresso o per farmi passar 1159 1| Bandino.~ ~ ~ ~Vuoi insomma impedirle di vivere?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1160 1| attivo dietro la sua fronte impenetrabile.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~No, 1161 2| Rispondi. Voglio.~ ~ ~ ~Imperiosa, l'incalza, l'afferra per 1162 2| a un'apparizione che la impietri. Non parla più, sembra che 1163 3| alla pietra, alla creatura impietrita, alla sua donna anelante. 1164 2| entri dentro e ci si senta impigliata e dia in un riso e dica: « 1165 1| cigli.~ ~ ~ ~Mio fratello m'implora, mia madre mi supplica. 1166 3| digradante si leva come una implorazione verso il presentimento della 1167 2| bestia già sazia. T'invoco, t'imploro; e che parole vorrei intendere 1168 2| chi compera, non come chi impone, non come chi dispone. E 1169 3| prezzo. È il prezzo che t'impongo, da pari a pari. Non ne 1170 1| come un'intrusa, come un'importuna.~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~Mamma!~ ~ ~ ~ 1171 2| non del tutto nuovo, avete imposta a voi stessa. Non vi ostinate 1172 2| come d'un altro spavento impreveduto, come d'un altro mostro 1173 3| posa la misericordia dall'impugnatura d'oro che brilla. Non ha 1174 2| sé stesso e guadagnare l'impunità? M'avete rappresentato qualcuno 1175 3| toccarmi, tanto per te sono impura e infetta.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1176 2| quel che v'è di fedele e d'inaccessibile. Comprendo che il tuo ritorno 1177 2| si sottrae, implacabile e inafferrabile.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Non 1178 2| impaziente, sotto i fantasmi inafferrabili ch'ella sembra creare soffiando 1179 3| nostri pensieri. La fatalità inaspettata e inevitabile ci era sopra. 1180 1| Dalla vita stessa, dall'inatteso, dall'incognito.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1181 2| aspetto d'una persecutrice incalzante.~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 1182 1| Mortella.~ ~ ~ ~Molto. M'incanta.~ ~ ~ ~La Rondine.~ ~ ~ ~ 1183 2| così, io, perché uno me li incantasse con un sufoletto, la sera.~ ~ ~ ~ 1184 2| signorina, che ha già trovato l'incantatore!~ ~ ~ ~La Rondine.~ ~ ~ ~ 1185 1| volte immedesimata con te, incarnata in te. Bandino, che è una 1186 2| tutta quella tristezza che incava le sue gote, che affina 1187 1| destituìte d'ogni peso, incerte; ma ora la bocca della madre 1188 1| questo giorno.~ ~ ~ ~Egli s'inchina profondamente, e s'avvia 1189 3| prima che la malattia lo inchiodasse nel letto, certe sere, quando 1190 2| un altro. È irrigidito, inchiodato su le reni. Si solleva, 1191 3| abbastanza atroce, la malattia inchiodò la sventura consapevole. 1192 2| profitta rapidamente per incipriarsi il naso.~ ~ ~ ~La Salvestra.~ ~ ~ ~ 1193 1| dalle sue corse nel parco incolto. E restava in silenzio, 1194 2| Quello per cui l'amico vostro incominciò a morire.~ ~ ~ ~Gherardo 1195 3| mondo, ora concepisco l'inconcepibile: il bene di non essere nata, 1196 2| invocarlo per coprire una cosa inconfessabile.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Hai 1197 2| andassi con lei per farmi incontrare col signor Ismera, e tentava 1198 1| precipitavi per le scalee a incontrarlo.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Non 1199 2| pretendi, ma ci soccorre, c'incoraggia, ci sollecita. Se quell' 1200 2| tre anni. È il granello incorruttibile dell'ospitalità. Potrebbe 1201 2| vigilato per evitare ogni urto increscioso, ogni eccesso odioso. Non 1202 1| nostre spalle si sarebbero incurvate, tutte le nostre ossa avrebbero 1203 2| brevi parole hanno un suono indefinibile, che non è d'ironia, che 1204 2| appesa e possa rimanervi indefinitamente se si trascuri di staccarla. 1205 2| anni, un tempo d'ignominia indefinito...~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Ma che 1206 2| nemica di tutti e di sé, indegna ornai di compassione. Avete 1207 3| del mio legame tu l'hai: è indelebile. E ora sei là, quella stessa, 1208 1| bocca, ma una espressione indicibilmente infantile contrasta col 1209 1| pietà! Divento pazza.~ ~ ~ ~Indietreggia rabbrividendo, e si volta, 1210 3| vendichi?~ ~ ~ ~Egli non ha indietreggiato, né ha fatto un sol gesto, 1211 2| come d'un altro mostro indistinto che le si drizzi davanti 1212 2| d'una prova? Un'ombra d'indizio almeno!~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1213 1| acquata. Uno sprazzo di sole indora in sommo le lunghe mura 1214 2| vedere, per scoprire, per indovinare. Le basta di fiutar l'aria, 1215 3| nessuno sospetti, che nessuno indovini. Fa che stasera la puntura 1216 1| Mortella.~ ~ ~ ~Non so nulla, e indovino tutto.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~ 1217 1| dico.~ ~ ~ ~Ella pensa e s'indugia.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Ebbene?~ ~ ~ ~ 1218 2| bimbo, ora non è più tempo d'indugiarsi. La vita precipita.~ ~ ~ ~ 1219 2| sempre risposto con la più indulgente bontà. Non ha lasciato passare 1220 2| rilievo della sua bellezza s'indura come il volto del tiranno 1221 3| sono qui dentro, tutte, indurite, divenute diamanti che tagliano.~ ~ ~ ~ 1222 1| più difficile, e forse più inebriante. È un insegnamento di martire.~ ~ ~ ~ 1223 3| la tiene, con una forza ineluttabile.~ ~ ~ ~Costanza.~ ~ ~ ~Figlia, 1224 2| di quel vecchio oriuolo inerme.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Come 1225 3| stette sopra un guanciale inerte. E un giorno egli mi disse, 1226 1| apparecchiata ogni sera per l'ospite inesorabile.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Ti prego, 1227 3| La ripetono quegli occhi inesorabili. Se mi vale l'aver data 1228 2| labbra una sorta di sorriso inestinguibile che dà al suo motteggio 1229 3| La fatalità inaspettata e inevitabile ci era sopra. E, come se 1230 3| intravedere in quello specchio infamante, e quella faccia senza colore 1231 2| una imagine difformata e infamata del mio atto. Credete voi, 1232 2| di sfuggire a un marchio infame? Mi conoscete voi per tale 1233 2| argentina, simile a una nota d'infanzia; poi subito si rincupisce.~ ~ ~ ~ 1234 3| fedele a lui vivente se pur infedele alla sua memoria. Ora tenti 1235 1| e m'affliggo di saperti infelice.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Se 1236 2| trattata come una piccola inferma. Nessuno ha mai voluto andare 1237 1| infezione d'un solo si potesse infermare e perire.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1238 2| Bisogna pur uscire da questo inferno coperto. Ma io ho una grande 1239 3| tanto per te sono impura e infetta.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Mio 1240 1| sogni credendo che dell'infezione d'un solo si potesse infermare 1241 3| più aggrovigliati che le infime radici. Il fuoco del tramonto 1242 2| udito parlare della sua infinita bontà da quel medesimo che 1243 2| consentimento commosso. Infinitamente cauta, Gentucca separa un 1244 1| voltare. Guardami. Ti si sono infoltite le sopracciglia. Ti si sono 1245 3| dei cipressi più e più s'infosca digradando come le canne 1246 1| fiato. Non mi baciare. T'infradici. Son tutta molle. Che scroscio 1247 1| destino stesso potrebbe ingannarcisi.~ ~La madre rompe in singhiozzi 1248 1| Il mio presentimento m'ingannava forse? Non m'inganna mai. 1249 1| ravvicinarvi. Ancóra una volta ingannerete tutti, e non me. Vi odio, 1250 3| Costanza.~ ~ ~ ~No, no, t'inganni. Non tento di salvarmi, 1251 3| posso più credere. Tutto è inganno, tutto è menzogna. Lasciami! 1252 1| delizioso colore della sua ingenuità sensitiva, mentre cerca 1253 2| somigliamo le cose che inghiotte il mare: il rottame e l' 1254 1| Bandino.~ ~ ~ ~Vuoi che m'inginocchi?~ ~ ~ ~Giana si siede, curvandosi 1255 2| con te tutte le reliquie e inginocchiarmi con te sul suo inginocchiatoio, 1256 1| perdutamente sul figlio inginocchiato; mentre Mortella si volge 1257 2| che tutte le mie virtù s'inginocchino davanti al mio delitto».~ ~ ~ ~ 1258 1| sola a dibattermi e tu già ingiusta e oscura ti drizzavi contro 1259 2| che mi dimostrerà la mia ingiustizia e mi costringerà a chinare 1260 1| Me ne vado. Vi tolgo l'ingombro. La fine del giorno è bella, 1261 3| l'armonia solenne sembra ingrandire la potenza degli alberi 1262 2| raccontate ai bei tempi! Siete ingrata, Mortella. Ma voglio essere 1263 2| Non ti vantare della tua ingratitudine e della tua malvagità. Ho 1264 1| la soglia per impedire l'ingresso o per farmi passar sopra. 1265 2| malattia, come una mania inguaribile. Parlo anzi alla tua ragione, 1266 2| disinfettava la siringa per l'iniezione? Diceva: - Piano, piano, 1267 2| continuo d'inquietudine, d'inimicizia, d'angoscia. Ho udito parlare 1268 2| giovine guarda la sua donna innamoratamente.~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~Come 1269 2| allora commessa, un testimone inoppugnabile l'ha riconosciuta.~ ~ ~ ~ 1270 1| vigilante. Hai le narici inquiete come se fiutassi nell'aria 1271 2| torna verso sera. Non s'inquieti.~ ~ ~ ~Sparisce per la scala 1272 3| nel pugno la misericordia insanguinata, grida la sua vendetta.~ ~ ~ ~ 1273 1| forse più inebriante. È un insegnamento di martire.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~ 1274 1| alla medesima altezza: «Tu insegnami il punto di Venezia e io 1275 1| Oh, cara! Dianzi invece m'insegnava a non le versare.~ ~ ~ ~ 1276 1| punto di Venezia e io t'insegnerò a versare certe lacrime 1277 3| che debbo fuggirti e tu m'insegui; mentre, se io fossi in 1278 3| essere. Se ti cerco, se t'inseguo, è soltanto per dirti che 1279 2| un'insensata. Siamo tutti insensati. No, non bisogna. Che bene 1280 1| dòmino nasconda un'arma insidiosa, una piaga brucente o la 1281 2| Che altro vuoi ora insinuare?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~La 1282 3| dibatte, e respinge le mani insistenti.~ ~ ~ ~Costanza.~ ~ ~ ~Mortella, 1283 2| Ma sì, ma sì. Non insisto. Non facevo mica sul serio... 1284 3| parole le bruciano le labbra. Insofferente, Mortella si copre la faccia 1285 2| Giana.~ ~ ~ ~Che insolenza! Come osi parlare di veleno 1286 2| profonda. E vi sono sacrifizii insoliti a cui non può accostarsi 1287 1| fissavano con uno sguardo insostenibile? Ogni volta tu sobbalzavi, 1288 1| fidanzato l'aspetta giù intagliando col suo bravo coltellino 1289 3| ritegno, né alcuna cosa intatta, né alcuna cosa pura, e 1290 1| Mortella.~ ~ ~ ~Dio t'intenda! Che bisogno hai dunque 1291 2| Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~M'intenerisce.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Ah! 1292 1| accarezzi?~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~M'intenerisci. Lasciami mettere le dita 1293 2| creatura inconsapevole, intenta a guatare, a spiare per 1294 1| ti canzonava per quel tuo intercalare intraposto a ogni specie 1295 2| non vi s'arresta, non le interpreta. Parla, parla, in una specie 1296 2| mio enigma come io seppi interpretare i vostri sogni? Povera creatura 1297 2| quei tempi ero il vostro interprete. Bisogna che io risani la 1298 2| siede ai piedi. Ella lo interroga con un'ansia mal frenata.~ ~ ~ ~ 1299 3| parli così, perché io osi interrogarti, bisogna bene che tu ti 1300 1| per ascoltare, per essere interrogata, per rispondere. Sono qui 1301 1| denti. Se parlo, ferisco. Se interrogo, lacero. Se rispondi, mi 1302 3| eccesso del dolore sembra interrompere il dolore); e ho riudito 1303 2| volere.~ ~ ~ ~Ella è così intieramente posseduta dall'imagine paterna, 1304 2| assorto, intento al suo intimo travaglio. Ella gli si accosta 1305 2| questo disagio m'è divenuto intollerabile. L'afflizione di tua madre 1306 2| mia pazienza con eccessi intollerabili. Ora basta. Sei tu che mi 1307 2| unguento, per eccitare sé e per intormentire gli altri?~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~ 1308 1| per quel tuo intercalare intraposto a ogni specie di discorsi: « 1309 3| vile che avete creduto d'intravedere in quello specchio infamante, 1310 1| le mani dietro il dorso intrecciate. Poi riprende a errare nell' 1311 1| sogni e i suoi pensieri intricati non meno selvaggiamente 1312 1| S'aspetta la notte per introdurlo di nascosto nella casa ch' 1313 1| umiliazione di apparire come un'intrusa, come un'importuna.~ ~ ~ ~ 1314 3| orrore e mi veli un viso inumano che certo non avrei potuto 1315 2| tenera che sembra le si inumidisca la parola.~ ~ ~ ~Me ne vado 1316 2| alfine la mia veste bianca. Inutilmente ancóra tentate, a parole, 1317 1| gravida di pioggia. L'ombra invade a poco a poco la sala, occupa 1318 2| segno tristo, e ho pianto invano per cancellarlo.~ ~ ~ ~Gherardo 1319 1| Mortella. Infatti, ecco ch'ella inventa il suo supplizio, non potendo 1320 1| sorgono dai grandi orci invetriati fra pilastro e colonna, 1321 2| santo di me; e hai osato invocarlo per coprire una cosa inconfessabile.~ ~ ~ ~ 1322 2| ore, Salvestra.~ ~ ~ ~Un involontario guizzo di gioia passa nelle 1323 2| Mortella.~ ~ ~ ~Con che? con l'ipocrisia accorta che fa le sue miscele 1324 1| figlio e si volge verso lui irradiata per un attimo, sembrando 1325 3| tu muoia. Quel che è, è irreparabile. Sento che questo male non 1326 3| avevi tentato di dimostrarti irreprensibile prima della sventura, fedele 1327 1| braccia si tendono in un gesto irresistibile.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~No, 1328 3| ansante e sconvolta, quasi irriconoscibile, tanto la disperazione la 1329 1| volta a volta, sorridente e irridente.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~T' 1330 2| un altro, e un altro. È irrigidito, inchiodato su le reni. 1331 1| ficcheresti le unghie dentro per irritarlo.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Credi?~ ~ ~ ~ 1332 1| so. So codest'arte. Non iscacciato, ma onorato. Non ve n'andrete 1333 1| mano contro la luce per iscoprirlo a traverso la palma rossa. 1334 1| Mortella.~ ~ ~ ~Ma l'Ismèra?~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Non 1335 1| imagine sembra creata dall'ispirazione del suo spirito.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~ 1336 3| lastre. Mortella fa l'atto istintivo di sorreggerla; ma esita 1337 1| trafitta dalle frecce o lacerata dai denti della ruota.~ ~ ~ ~ 1338 1| d'improvviso, come una lacerazione.... Non era la voce attesa, 1339 1| ferisco. Se interrogo, lacero. Se rispondi, mi strazii.~ ~ ~ ~ 1340 1| non bisogna piangere. Una lacrima non versata può diventare 1341 2| Riposa ancóra. Spesso si lagna nel sonno, qualche volta 1342 1| intorno alle labbra mentre ti lagni, non posso veder palpitare 1343 1| nulla.~ ~ ~ ~Ha un tono di lagno e il delizioso colore della 1344 1| Mortella.~ ~ ~ ~Da chi? Le mie lagrime e il mio sangue aspettano.~ ~ ~ ~ 1345 2| Oh Dio!~ ~ ~ ~È come il lamento fioco di chi agonizza, di 1346 1| qui fu riaccesa la prima lampada, io misi la mia mano contro 1347 3| battere le palpebre. Ora si lancia con un grido.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1348 1| una piaga brucente o la lanterna d'Aladino.~ ~ ~ ~La Rondine.~ ~ ~ ~ 1349 2| tale sono io vivo fra tante larve asservite. E lo guardavo, 1350 3| l'altra dall'ira.~ ~ ~ ~Lascialo, o ti mordo la mano, o non 1351 3| colpo nel petto dell'uomo e lasciandovi il ferro. Balza indietro 1352 1| sempre a capo chino per lasciar gocciolare le lacrime senza 1353 1| lo vuoi dire? Hai dovuto lasciare qualcuno, laggiù? Ne soffri? 1354 1| Mortella.~ ~ ~ ~Posso lasciarlo sanguinare lungo tempo, 1355 2| tutta fresca, e disposta a lasciarsi guarire. Che si può fare, 1356 1| porterebbe se io non lo portassi? Lasciatemi dunque andare, e non vedrete 1357 2| sfuggite? Venite qui, Mortella. Lasciatevi prendere per le mani.~ ~ ~ ~ 1358 2| spalla. Non aver paura. Lasciati pur andare con tutto il 1359 1| fianco?~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Làsciati guarire.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1360 1| Mario, fatta di due absidi laterali a pilastri e a nicchie, 1361 1| fronte, al petto, ai due lati, e infine alle labbra; poi 1362 3| del cuore, più dolce del latte. Ti sentivo palpitare a 1363 2| abbia presa per un cesto di lattuga. L'ho sollevata con le due 1364 1| delle maniche rimboccate, lavarsi in una bacinella col medesimo 1365 1| senza mutamento. Laggiù, lavato, il lembo dell'estremo crepuscolo 1366 2| apertamente, come due sorelle leali?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~« 1367 2| Mortella.~ ~ ~ ~«Lealtà passa tutto e con verta 1368 2| dal fogliame dei grandi lecci.~ ~Nella terza parete alcuni 1369 2| la reticenza. Non t'è più lecito di tacere, di sfuggire...~ ~ ~ 1370 3| annoda le ginocchia, gli lega la lingua. Egli stramazza 1371 2| grande e più libera. De' miei legami io non ho fatto le mie radici. 1372 2| Mortella.~ ~ ~ ~Ah, chi m'ha legata?~ ~ ~ ~È una voce di sgomento, 1373 3| conduco il nemico, lo dò legato al nemico.... Ah, è possibile 1374 2| seguace.~ ~ ~ ~Eri tu che mi legavi, Gentucca?~ ~ ~ ~Tra il 1375 1| ragione si perde. È dunque una legge di morte che vuoi imporre 1376 1| nido. Addio, addio.~ ~ ~ ~Leggera e celere, traversa il portichetto, 1377 1| siete dunque uno che sa leggere anche in un'anima di vergine? 1378 1| l'anima. Avresti potuto leggerlo.~ ~ ~ ~Costanza.~ ~ ~ ~È 1379 2| Non basta. Solo potrebbe leggervi chi avesse veramente toccato 1380 2| un quaderno di musica sul leggìo. Il medesimo broccatello 1381 2| con quel disegno ch'io ci leggo, che ora io veggo trasparire 1382 1| mutamento. Laggiù, lavato, il lembo dell'estremo crepuscolo 1383 3| sua voce da principio è lenta, rotta dal soverchio dell' 1384 2| Dio, Dio!~ ~ ~ ~Si solleva lentamente, col viso scomposto, con 1385 1| nome, si scuote e si volge. Lesta e vivace come un uccello, 1386 2| Salvestra.~ ~ ~ ~Là, sul suo lettino.~ ~ ~ ~La Rondine.~ ~ ~ ~ 1387 2| un anelito, quasi che per levarsi faccia lo sforzo di rompere 1388 2| divampi! Che la fiamma si levi! E sarà la mia prova. Addio.~ ~ ~ ~ 1389 3| t'ama e che tu mi togli, liberami dalla mia disperazione, 1390 1| Giana.~ ~ ~ ~Ah!~ ~ ~ ~Una lieve pausa.~ ~ ~ ~Come sono?~ ~ ~ ~ 1391 1| i gradini e apparisce al limitare del vestibolo.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1392 3| stipiti gli architravi i limitari, semplici e sode, non ornate 1393 2| trema una devozione senza limiti.~ ~ ~ ~La Rondine.~ ~ ~ ~ 1394 1| manca nella sua mano la linea della felicità, un giorno 1395 3| le ginocchia, gli lega la lingua. Egli stramazza e rotola 1396 1| fino al mento nei capelli lisci, appena una mandorla tenera 1397 1| libri e un inginocchiatoio liscio, che stiantano quando qualcuno 1398 2| ombra degli angoli tiene del livido.~ ~La Rondine sta per entrare, 1399 2| intendi dire? Io non sono longanime come Gherardo Ismera. Sappilo. 1400 2| tatto, più delicatezza, più longanimità. Lo devi riconoscere.~ ~ ~ ~ 1401 2| Prima dell'alba saremo lontani, al confine del mondo. Te 1402 3| Mortella.~ ~ ~ ~No!~ ~ ~ ~Lottano, anelanti, l'una strozzata 1403 1| vecchia accenda in punto la lucerna, e poi più in là cadere 1404 1| sorta di malinconia pacata e lucida, con una sicurezza grave, 1405 2| statua d'Egina. Vi guarda. È lucido. Comprende. Sa. È certo.~ ~ 1406 1| t'affanni sotto un peso lùgubre.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~E 1407 2| coprirlo come quando si para il lume con una mano, perché non 1408 1| di càrpini persistere una lunga e stretta lama di luce sulfurea. 1409 1| estremo crepuscolo vérdica lungh'esse le cieche pareti di 1410 1| sole indora in sommo le lunghe mura bronzine che fa la 1411 2| entrare qui l'ospite senza macchia che mi dimostrerà la mia 1412 3| gli errori; ma non mi sono macchiata di quella infamia.~ ~ ~ ~ 1413 2| statuetta religiosa, qualche madonna, qualche santa in tavoletta 1414 1| e di trattarla da sobrio maestro.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~È questa 1415 1| Giana.~ ~ ~ ~O di maga?~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 1416 2| Ma non piange mica. Magari piangesse! Lo dice anche 1417 2| porta.~ ~È un pomeriggio di maggio. Il sole, traversando i 1418 1| può diventare un pensiero magico che c'illuminerà nella via 1419 1| Giana.~ ~ ~ ~Con mani magnetiche?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Con 1420 1| tempi costrutta a emulare la magnificenza medicea e la copia d'acque 1421 2| disposti lungo il muro vasi di maiolica, cofanetti di legno e di 1422 3| io stessa gli getto la mala sorte, gli conduco il nemico, 1423 1| specchio tondo il marito malato (troppo giovine, troppo 1424 2| e con astuzie di piccolo malfattore? Sono io quegli che s'affanna 1425 3| sommessa, con le mascelle malferme, atterrita dall'aspetto 1426 3| tutti gli anni e di tutti i mali, con la vergogna e con la 1427 2| china a districare l'un de' malleoli da un tralcio di vitalba 1428 3| come se, colpita sotto la mammella, fosse per rovesciarsi su 1429 3| Costanza.~ ~ ~ ~In che mancai allora?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1430 2| sei più sicura? Non me lo mandi qui a un colloquio di assoluzione 1431 1| capelli lisci, appena una mandorla tenera nel suo guscio socchiuso, 1432 2| labbra grige come se aveste mangiato la cenere. Se qualcuno entrasse, 1433 2| capo chino. Iersera non mangiò, non si coricò. Sentii che 1434 1| accento, e lo sguardo della manìa?~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 1435 2| talvolta aver qualcosa di maniaco, qualcosa di delirante. 1436 1| altre due mani, fuori delle maniche rimboccate, lavarsi in una 1437 2| quella misericordia dal manico d'oro, quella di Francesco 1438 2| prova interiore con la prova manifesta.~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 1439 2| ferro articolato come una manopola.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Per 1440 1| scricchiolare il legno, ronfare i mantici, gemere i registri; e pure 1441 2| ignominiosa e di sfuggire a un marchio infame? Mi conoscete voi 1442 2| o fronde, cortine o erbe marine.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Bimbo, 1443 1| su la pendice del Monte Mario, fatta di due absidi laterali 1444 3| giudica il destino che ci martella e ci foggia. L'albero non 1445 1| piacevano le violette di marzo, e passavi ore e ore a cercargliene 1446 2| Mortella.~ ~ ~ ~Mi reggo la mascella, non il cuore. Con l'ospite...~ ~ ~ 1447 1| guatano come di dietro alla mascherina di raso bianco.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1448 2| fanciulla, e io ho il cuore maschio.~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~Che 1449 3| di bronzo. Per entro alle masse cupe della fronda i rami 1450 2| empia la bocca, che io la mastichi...~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Ma che 1451 1| qualcuno ha sprimacciato le materasse e sbacchettato la coltre.~ ~ ~ ~ 1452 1| risoluto di prendere la materia della vita e di trattarla 1453 2| di là dai piccoli segni materiali, voi che rimanete chiusa 1454 3| miserabile non m'avrebbe maturata come ciascuna di quelle. 1455 1| troverete sotto il tovagliolo un mazzolino di quelle violette, e forse 1456 1| emulare la magnificenza medicea e la copia d'acque e di 1457 1| disegnata per Giulio de' Medici su la pendice del Monte 1458 1| Mortella.~ ~ ~ ~Come chi troppo medita e non fa il male se non 1459 1| estraneo, quasi come un mendicante. Nell'escire, so d'esser 1460 1| daddovero, come direbbe la Menica, ma è anche promessa sposa, 1461 2| Ismera.~ ~ ~ ~Perché dovrei menomare, con una dimostrazione che 1462 2| me stesso io non mi sento menomato; anzi sento che il mio démone 1463 2| Vi fa credere che io sia mentecatta.~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 1464 1| in un'anima di vergine? O meraviglia! Se penso alla mia d'allora, 1465 2| una buona grazia che non meritavi. T'ho lasciata provare e 1466 2| Quel riflesso violetto mescendosi al verdognolo che viene 1467 3| due acque. E due sorti si mescolano, si confondono e precipitano. 1468 1| alla mia condiscendenza si mescolava non so che voglia di novità, 1469 1| Angelo nominati or ora come i messaggeri d'un riscatto miracoloso. 1470 3| ma già dentro, più della metà. Ascoltami, poiché la vita 1471 3| quanto mi travagliai per metterti al mondo! E mi sembra di 1472 2| quell'ultimo sorriso che gli metteste negli angoli della bocca, 1473 2| le vitalbe, qui, - non le mettete da parte, vi prego! - che, 1474 1| passione. Te ne ricordi? Ci mettevamo tutt'e due dentro il confessionale, 1475 1| posavi sul davanzale, glie ne mettevi sotto il tovagliuolo, perfino 1476 2| Piano, piano, babbo. Mettimi questo braccio intorno al 1477 1| tutta l'anima su quella mezza faccia. Sei una pèsca partitoia, 1478 3| uccidere, ho sorretto la mano micidiale, ho vissuto a fianco dell' 1479 2| viltà v'immezzi codeste mani micidiali che vi cadano dai polsi 1480 1| delle mie vene, è la mia midolla e il mio polso. La prima 1481 3| la nostra amicizia fu una milizia, e talvolta una creazione. 1482 2| Ammonirmi non giova, né minacciarmi. La vendetta ha i piedi 1483 1| memoria tanto tenace. Non minaccio di mettermi a traverso la 1484 2| vecchie camuffate da sfingi minacciose, e le domo.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1485 2| Ondine sembrano quasi fatti minacciosi dal suo riso tagliente.~ ~ ~ ~ 1486 2| dipinte toscanamente a disegni minuti in rosso, in nero, in verde.~ ~ 1487 2| sono assopita per qualche minuto, con la testa su le sue 1488 1| messaggeri d'un riscatto miracoloso. Se il pregio d'una vita 1489 2| ipocrisia accorta che fa le sue miscele di bene e di male, di falsità 1490 2| la stessa parola. Chi ci mise al mondo, si sbagliò. Sei 1491 3| capo... Ah, un anno di vita miserabile non m'avrebbe maturata come 1492 1| riaccesa la prima lampada, io misi la mia mano contro la luce 1493 1| ironia, di repulsione e di mistero. Ora le due cognate sono 1494 3| di gelo.~ ~ ~ ~Nel cielo mistico del vespro l'armonia solenne 1495 3| data tutta me stessa senza misura e senza pausa, se mi vale 1496 2| angoscia, come colui che per misurare il dolore si coricò su la 1497 2| per ferro, son pronta a misurarmi, pronta a tutto. Guardami. 1498 1| d'una vita recisa potesse misurarsi al peso, ah, certo le nostre 1499 1| La sua cortesia è misurata e guardinga. Ma le tre creature 1500 2| Quale amore sopporta d'esser misurato?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Non 1501 3| creazione. E nessuno dei due misurò quel che diede, quel che 1502 1| qualcuno. Le tende sbattono, i mobili scricchiano; e in ogni angolo 1503 2| imbiancata di calcina tra modanature semplici di pietra serena, 1504 2| qualcuno che saggia i suoi modi, non sapendo ancóra quale 1505 1| qui è come se io mi fossi monacata, come se avessi fatto i 1506 3| infamia che mi apponi sono monda. Vieni, vieni. Te lo dirà 1507 2| Come avete ucciso? Dite. Mondatevi d'ogni menzogna e d'ogni 1508 2| nella villa frascatana di Mondragone - cinta di balaustri e protetta 1509 3| alla porta della branca che monta dalla terrazza di sotto. 1510 1| Medici su la pendice del Monte Mario, fatta di due absidi 1511 1| perché, come nel vento dei monti. La vetrata ci pareva di 1512 2| terra, bisognerà che io la morda, la terra, che io me n'empia 1513 1| Gentucca che lo raccoglie e lo morde e ne lascia mezzo a lui...~ ~ ~ 1514 2| che sei pronta sempre a mordere la mano che ti accarezza?~ ~ ~ ~ 1515 3| ira.~ ~ ~ ~Lascialo, o ti mordo la mano, o non so quel che 1516 1| mi dà l'allegrezza di non morir più; e mi pare che la mia 1517 2| Mortella.~ ~ ~ ~Se morisse, mettiamo.~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~ 1518 2| io ho conosciuto, certo morrebbe, certo renderebbe l'anima 1519 2| volontà dal viluppo dei dubbi mortali, di tutto il mio sangue 1520 3| Mortella, tutta bianca, mostrando nel pugno la misericordia 1521 2| tanto difficile, non poteva mostrare più tatto, più delicatezza, 1522 1| miei falli, perché mi sia mostrata la mia onta a viso a viso. 1523 3| ora ti posso credere, se mostri d'aver perduta la memoria 1524 1| esempio più che umano, egli mi mostrò che comandare e obbedire 1525 1| a sentirlo sonare fughe mottetti ricercate del Frescobaldi, 1526 2| uno dei nostri più antichi motti.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Torna 1527 1| sola, pensierosa, inquieta. Movendosi per la sala, s'è soffermata 1528 1| acquazzone, di bossolo e di mughetto. E il cuore ti batte in 1529 3| Ed ecco, a un tratto, ne muoio. Ma ho tutto ignorato. Non 1530 2| Hai il colore della morte. Muori del tuo veleno.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1531 2| Restate là, Ninicchia, senza muovervi; ché fra poco vi conduco 1532 2| ammiro. Lo sai. Quando ti muovi, m'incanti. Quando entravi, 1533 1| tutto rosato sopra le fitte muraglie di càrpini.~ ~ ~ ~Che fresca 1534 1| il torso consunto d'una Musa tunicata e cinta che nessuno 1535 2| lei, ai miei piedi, sul musco, che tentennava quel suo 1536 2| vinco bruno. Ora sta tutta muta, sotto; e pensa, e rimùgina. 1537 1| cessa. La quiete è senza mutamento. Laggiù, lavato, il lembo 1538 2| sul morto con i ginocchi mutati in calcagna divote. No.~ ~ ~ ~ 1539 3| ancóra, né la figlia ha mutato attitudine, quando s'ode 1540 3| che chiarore in quel viso muto! Che hai fatto? Come hai 1541 1| altra una vasca piena di nannùferi.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Mortella...~ ~ ~ 1542 1| sveglia, vigilante. Hai le narici inquiete come se fiutassi 1543 1| d'estranei la casa dove nascesti, dove t'è morto il tuo padre, 1544 1| non sai se sotto il dòmino nasconda un'arma insidiosa, una piaga 1545 3| l'arme rimasta a terra, nascondendola. Così, diritta, attende 1546 2| Con lei non c'è nulla da nascondere. Pare che entri nell'anima 1547 3| cosa la mia vita poteva nascondergli? Né la sua a me. I nostri 1548 1| La Rondine.~ ~ ~ ~E se nascondesse le tre cose insieme?~ ~ ~ ~ 1549 3| Mortella, che hai qui? che nascondi?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Non 1550 2| ascoltato. So tutti i luoghi nascosti, conosco tutti gli angoli, 1551 1| notte per introdurlo di nascosto nella casa ch'egli conosce 1552 2| rapidamente per incipriarsi il naso.~ ~ ~ ~La Salvestra.~ ~ ~ ~ 1553 2| la sua voce nel tono più naturale.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Sono 1554 2| Mortella.~ ~ ~ ~Una luce di naufragio, come nel quadrato d'un 1555 2| e feroce calunniatrice, nemica di tutti e di sé, indegna 1556 3| peccato di passione ma non di nequizia. Se mi sono perduta davanti 1557 1| una rondinella bianca e nera. Tu hai il tuo piccolo cuore 1558 1| vestita di bianco e di nerazzurro con grazia.~ ~ ~ ~La voce.~ ~ ~ ~ 1559 1| primaverile sul giardino nerissimo.~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Ascolta: 1560 2| continuate a giocare coi miei nervi.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Era 1561 1| dei Delfini, o dentro una nicchia di càrpini. La Guinigia 1562 1| genitrice. Me ne rivólo al nido. Addio, addio.~ ~ ~ ~Leggera 1563 2| in cornice, una pace di niello, qualche statuetta religiosa, 1564 1| semicerchio è una porta nobile ma non grande. Nel centro 1565 2| che deve sciogliere ogni nodo. Non si può tener prigione 1566 1| odiose. Non ti darò più noia. Sono io che opprimo tutti, 1567 1| ti fidare. Non basta non nominarlo, non basta passarlo sotto 1568 1| Vittoria e da quell'Angelo nominati or ora come i messaggeri 1569 1| non voglio! Non voglio che nominiate il mio nome, né l'altro 1570 | nondimeno 1571 2| argentina, simile a una nota d'infanzia; poi subito si 1572 1| Mortella.~ ~ ~ ~Non hai notata quella stampa che ho nella 1573 2| deve somigliare una povera nottola crocifissa sopra una porta 1574 1| fradicia di lei! A che pensi, Notturna?~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Penso 1575 | nove 1576 3| del cielo ove s'inarca il novilunio di giugno.~ ~ ~ ~Buona sera! 1577 3| che, per rispondere nel di novissimo, ricompongono le loro ossa 1578 1| mescolava non so che voglia di novità, non so che speranza di 1579 2| tentennava quel suo capo novo come quel d'una serpe che 1580 3| dissipa talvolta anche la nube che abbiamo dentro. L'angoscia 1581 1| un bacile, con le braccia nude sino al gomito, dopo aver 1582 2| quelle Figlie del Reno che nuotano nella sua musica.~ ~ ~ ~ 1583 1| Ora me le terrò dentro, le nuove, se si formano.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1584 2| Basta. Siete voi che vi nutrite di cenere.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1585 1| lama di luce sulfurea. Una nuvola color di piombo pende a 1586 1| Ismera.~ ~ ~ ~Colui che obbedì porta tutto il peso di colui 1587 2| voi credere che io abbia obbedito a un sentimento di paura 1588 1| sconvolta, sfuggiva, non obbediva più. Singhiozzavo sola su 1589 2| Sapresti servirtene all'occasione?~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~È 1590 2| attimo, gettarle soltanto un'occhiata! Un attimo solo, metto il 1591 1| bagliore quasi bieco nell'occhio, con l'aria selvaggia di 1592 2| dunque che tu esca dall'occulto. Non puoi più prolungare 1593 1| invade a poco a poco la sala, occupa l'una e l'altra abside, 1594 3| su la terrazza già tutta occupata dall'ombra folta dei cipressi. 1595 1| In fondo, sono più ocherella che rondine. Lo confesso. 1596 2| Ismera.~ ~ ~ ~Tacete. Siete odiosa.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Non 1597 1| tutte queste cose penose e odiose. Non ti darò più noia. Sono 1598 2| increscioso, ogni eccesso odioso. Non ho dunque dubitato 1599 2| che sa quasi di pulpito e odora quasi di santità?~ ~ ~ ~ 1600 1| mano nei nostri viali che odorano d'amaro sempre. Io voglio 1601 2| Giana.~ ~ ~ ~Non t'offendo. Voglio dire che il tuo 1602 3| verso la figlia come per offerirsi.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~No, 1603 1| perché le tenda, perché ne offra ancóra, perché ne sparga 1604 2| sono in piedi. Hai osato offrire in suffragio di quell'anima 1605 1| sa! Bisogna di continuo offrirsi al destino.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1606 3| perdizione, tutta me, ecco, te l'offro. E a te, figlio!~ ~ ~ ~Fulminea, 1607 | ognuna 1608 2| tutti gli angoli, tutte le ombre. Iersera... Ah, lasciami!~ ~ ~ ~ 1609 1| La tiene per gli omeri, quasi la scrolla. Poi le 1610 | ond' 1611 2| soccorsa da una improvvisa onda di forza. Contro a lei la 1612 2| soffra. Vedi. Perché quell'ondeggiamento del suo corpo su que' suoi 1613 2| Flossilde?~ ~ ~ ~I nomi delle Ondine sembrano quasi fatti minacciosi 1614 1| arte. Non iscacciato, ma onorato. Non ve n'andrete più. Mio 1615 2| quando bambina ti dovettero operare e udivo bollire nel mio 1616 2| coraggio silenzioso a cui avete opposto la vostra agitazione insensata 1617 1| darò più noia. Sono io che opprimo tutti, che separo tutti. 1618 1| palla sorgono dai grandi orci invetriati fra pilastro 1619 2| ciascuna delle mie parole un ordegno per aprire il mio cuore!~ ~ ~ ~ 1620 2| senso, oltre gli occhi e gli orecchi. La peggiore azione può 1621 2| La Salvestra.~ ~ ~ ~Da un'oretta.~ ~ ~ ~La Rondine.~ ~ ~ ~ 1622 2| rattenendo il fiato, va a origliare.~ ~ ~ ~La Salvestra.~ ~ ~ ~ 1623 1| mostra co' suoi spartimenti orlati di bossolo, senza screzii 1624 1| giardino simmetrico ove gli orli di bossolo disegnati sono 1625 2| mentire? E che potrebbe ormai avvenirmi, che già non fosse 1626 3| limitari, semplici e sode, non ornate se non d'una fascia sola, 1627 2| un color chiaro d'avorio ornato di tenui ghirlande, è in 1628 3| di destino, piena di cose orrende, piena di cose che tu sai 1629 1| tutte queste parole. Non si osa dire ciò che importa. E 1630 1| abbastanza sofferto per osar tutto.~ ~ ~ ~Costanza.~ ~ ~ ~ 1631 3| notte su tutta la terra e oscurava tutto l'avvenire. Non parlava 1632 1| soglia, si dilegua nell'oscurità, simile a una larva.~ ~ ~ ~ 1633 1| amore non giudica. Io non oserei giudicarla, né dire una 1634 2| né per me stessa che vi ospito - e lo dico non per far 1635 2| verso di lui senza pietà, osservando le mani ch'egli tiene posate 1636 1| me, armata contro di me, ostinata nel rinnegarmi...~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1637 2| imposta a voi stessa. Non vi ostinate a falsare la vostra anima, 1638 1| volontà di non piangere, e l'ostinazione di soffrire. Non ti voltare. 1639 2| sedia, come in una specie d'ottenebrazione repentina.~ ~ ~ ~Gherardo 1640 1| una sorta di malinconia pacata e lucida, con una sicurezza 1641 1| capelli zeppi di foglie, di paglie e di rovi, tornando dalle 1642 1| uccello porta nel becco una pagliuzza o un crino?~ ~ ~ ~Giana 1643 2| sotto le vecchie travi del palco dipinte toscanamente a disegni 1644 1| Sono qui perché mi sieno palesati i miei falli, perché mi 1645 2| sente male? Com'è diventata pallida!~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Taci. 1646 2| affascinata da due mani pallide e da un viso chino, voi 1647 1| madre appare all'uscio, pallidissima. Giana la vede prima degli 1648 1| avversaria, si spegne in un pallore d'ira repressa.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1649 1| iscoprirlo a traverso la palma rossa. Era là, più mio che 1650 2| rimontare d'un tratto a galla un palombaro che aveva perduto i suoi 1651 3| in ogni armonia; e l'uno palpita nell'altro, l'uno si rivela 1652 2| orecchio verso le cortine, palpitando.~ ~ ~ ~Si sveglia? Non ha 1653 1| un poco piegata innanzi, palpitante, con un bagliore quasi bieco 1654 1| con qualche improvviso palpito, quasi spiandosi talora 1655 2| ha nome e cognome e veste panni. Credo che, se fossi veramente 1656 2| se accendesse la tonaca paonazza d'una Martire nella vetrata 1657 2| coprirlo come quando si para il lume con una mano, perché 1658 1| pena è assai tollerabile in paragone d'un'altra ben più grave. 1659 2| Quando entravi, al movimento parevi che entrassi in un gorgo.~ ~ ~ ~ 1660 2| l'altra riempie d'agonia Paria che lo soffoca.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1661 1| tempo mi t'ha nascosta. Parlami, senza esitazione, senza 1662 2| Mortella, voglio parlarvi...~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Sì, 1663 2| se resta con te, se vi parlate, non credo, non credo che 1664 2| Mortella.~ ~ ~ ~Sì, parlatemi di lui. Voglio udirvi parlare 1665 1| non se ne va. Dianzi tu parlavi con me e non ascoltavi che 1666 2| fossi veramente una rondine, partirei per andare a cercarle quegli 1667 2| né lui. Stanotte stessa partirò, lo farò partire. Prima 1668 2| Se se n'andasse, se partisse, mettiamo,~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~ 1669 1| Mortella.~ ~ ~ ~Come io sia partita, va, staccalo dalla parete, 1670 1| È un grido contenuto, ma partito dalle viscere profonde.~ ~ ~ ~ 1671 1| mezza faccia. Sei una pèsca partitoia, come dicono a Siena: una 1672 1| triste! Quasi più che quando partivi. Che hai? che hai? Ti passerà. 1673 3| al mondo! E mi sembra di partorirti un'altra volta dal mio terrore.~ ~ ~ ~ 1674 1| impedire l'ingresso o per farmi passar sopra. L'ho già detto. Me 1675 1| non nominarlo, non basta passarlo sotto silenzio, perché non 1676 1| le violette di marzo, e passavi ore e ore a cercargliene 1677 1| come Bandino) che è fatto passeggiare con le grucce perché il 1678 1| partivi. Che hai? che hai? Ti passerà. È vero che aspetti qui 1679 2| intieramente posseduta dall'imagine paterna, che per alcuni attimi la 1680 2| cosa che bisogni o farla o patirla.~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~Ah, 1681 2| Non vi sembra che patisca come chi sia in mal d'amore... 1682 2| Salvestra.~ ~ ~ ~Quando si patisce, gli è tutt'uno.~ ~ ~ ~La 1683 1| sia venuto anche il tuo patrigno, giacché il punto da vincere 1684 1| Mortella.~ ~ ~ ~È il sangue che paventa il sangue, è la carne che 1685 1| ogni stanza all'odore, o al pavimento, o all'aria più fredda più 1686 2| cotidiana prescritta al paziente?~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 1687 1| coltellino i due nomi nel pedale d'un eterno leccio.~ ~ ~ ~ 1688 1| nasca un'altra volta dal mio peggior dolore.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1689 2| occhi e gli orecchi. La peggiore azione può celare una bellezza 1690 2| non ha più il suo stilo. Pencolando un poco a destra e un poco 1691 1| Quando parlava, tu pendevi dalle sue labbra. Quando 1692 1| Giulio de' Medici su la pendice del Monte Mario, fatta di 1693 3| Il fuoco del tramonto vi penetra in modo misterioso arrossando 1694 1| del faro e si rompono le penne senza chiudere gli occhi.~ ~ ~ ~ 1695 1| Giana, tutte queste cose penose e odiose. Non ti darò più 1696 1| inventata; e soltanto il pensare che i giorni son cresciuti 1697 2| forse ancóra servire... Ci pensate?~ ~ ~ ~Egli è assorto, intento 1698 1| nessuno.~ ~ ~ ~Bandino.~ ~ ~ ~Pensavo che la sorpresa non ti sarebbe 1699 2| cenere. Se qualcuno entrasse, penserebbe che facciamo i ragazzi, 1700 1| Mortella è sola, pensierosa, inquieta. Movendosi per 1701 2| piccola Grazia dei giardini pensili, che condusse verso di me 1702 2| assassino che si confessa e si pente nella stanza verginale, 1703 2| Costanza.~ ~ ~ ~Mi ricredo, mi pento. Sono un'insensata. Siamo 1704 2| serrarmi la nuca; lascia penzolare le gambe. Abbandònati. Ecco, 1705 2| lasciato le mie mani giù, penzoloni. Ho diffidato sempre.~ ~ ~ ~ 1706 3| parole buie, e un lampo m'ha percossa. Ho compreso.... Tu m'accusi 1707 3| Lasciami. Non posso perdere la mia sera. Lasciami sola. 1708 2| affanna, come se per non perderla io dovessi compirla e non 1709 2| quel che farò per finire di perdermi. Sono presa al petto, sono 1710 1| Sarebbe gran peccato se si perdesse. Ma non respira se non nelle 1711 3| Io sono perduta, tu ti perdi; ma bisogna che io salvi 1712 3| la mia passione, la mia perdizione, tutta me, ecco, te l'offro. 1713 3| Sento che questo male non mi perdona. Ma, perché io ti perdoni, 1714 1| Che t'ha fatto? Non puoi perdonargli d'avermi stesa la mano quando 1715 2| Giana.~ ~ ~ ~È una domanda perfida? è un sospetto? un laccio 1716 1| seguente con una specie di perfidia repentina e celata.~ ~ ~ ~ 1717 2| balaustri e protetta da una pergola d'assi foltissima di glicini 1718 1| un bel correre sotto le pergole e su per le terrazze...~ ~ ~ 1719 2| osato, cerchi di eludere il pericolo con sotterfugi e con astuzie 1720 2| stravaganze. Non sono affatto pericolosa. Bisogna perdonarmi. Iersera 1721 1| d'una congiura o un gioco pericolosissimo o una ricerca d'alchimia. 1722 1| solo si potesse infermare e perire.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Il 1723 1| E dove? Perché ti pèriti? S'aspetta la notte per 1724 2| Grazie, Mortella, d'avermi permesso di farvi questa visita. 1725 1| Ti prego, ti supplico. Permettimi di andar via. Temo che a 1726 | Però 1727 1| Bandino, viene in persona a perorare la causa, a strappare il 1728 2| marito di mia madre sia oggi perorata dalla nuora con una eloquenza 1729 1| sala, come stretta da una perplessità ansiosa. Quando il visitatore 1730 2| che le dà l'aspetto d'una persecutrice incalzante.~ ~ ~ ~Gherardo 1731 2| si sottraeva alla vostra persecuzione. E lo consideravo con una 1732 2| accoglienza, che per alcuni attimi persiste su i loro volti come qualcosa 1733 1| sul rigido muro di càrpini persistere una lunga e stretta lama 1734 Per| DRAMATIS PERSONÆ.~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ 1735 2| dimostri il vero e cerchi di persuaderla, di toglierle l'idea, di 1736 1| preparato per Alfonso l'acquetta perugina. Dietro la testa di lei 1737 2| con tutte le vostre forze perverse.~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 1738 2| attitudine crudele che, per un pervertimento non del tutto nuovo, avete 1739 1| non lo reggo più, tanto è pesante.~ ~ ~ ~Costanza.~ ~ ~ ~Ma 1740 2| e lo dico non per far pesare la parola, ma semplicemente 1741 2| Mortella.~ ~ ~ ~Avete pesato sopra di me con tutte le 1742 2| e ci bisogna un cuore da pestare, ecco il mio.~ ~ ~ ~Nella 1743 2| mi par di farle male col pettine fitto, non si risente. E 1744 2| mattina e la sera, quando la pettino, non parla più. Prima, mi 1745 2| felice davanti a lei. Mi piacerebbe d'aver sempre gli occhi 1746 1| quell'odore amaro che deve piacerti.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Tutta 1747 1| Costanza.~ ~ ~ ~Sapevi che gli piacevano le violette di marzo, e 1748 1| alla gota, la conduce via pianamente. Giana si avvicina alla 1749 2| Salvestra.~ ~ ~ ~Ma non piange mica. Magari piangesse! 1750 1| Dove fu pianto, là si piangerà.~ ~ ~ ~Entra Bandino, angosciato 1751 2| non piange mica. Magari piangesse! Lo dice anche il dottore. 1752 1| faccia.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Piangi?~ ~ ~ ~Nell'ombra, le palpa 1753 1| Mortella.~ ~ ~ ~No, non piango. Bisogna che io serbi la 1754 2| quadrato d'un vascello colato a picco. Non ti piace? Sembra fatta 1755 2| Sappilo. Io affronto le piccole vecchie camuffate da sfingi 1756 2| sapete vedere di là dai piccoli segni materiali, voi che 1757 2| tanto potenti che saprebbero piegare il vostro odio e il vostro 1758 2| sperato di sopraffarvi, di piegarvi, e di salvare ancóra il 1759 1| fanciullaggini!~ ~ ~ ~È là, un poco piegata innanzi, palpitante, con 1760 3| sottile, nascosta nelle pieghe della veste bianca, entro 1761 2| Mortella.~ ~ ~ ~È pieghevole, anche lui, certo.~ ~ ~ ~ 1762 1| sorreggere la dolorosa. Pieno di desolata tenerezza, cingendola 1763 1| tempo giravate attorno? Le pietre non gridavano? Ma grideranno. 1764 1| ascoltare la campana d'una pieve, il verso d'un chiù, il 1765 1| così tristo per cercare di pigliarmi! Come quel povero sorriso 1766 1| di due absidi laterali a pilastri e a nicchie, collegate qui 1767 1| grandi orci invetriati fra pilastro e colonna, il giardino si 1768 3| alla pietra dov'egli è per piombare.~ ~ ~ ~Torno presso di te... 1769 2| chiusa da vetri quadri in piombi per ove passa la luce del 1770 1| ma più blanda. Ascolta. Piove su i bossoli e su i càrpini. 1771 2| nell'ora calda, nell'ora del pisolo. Siete stanco, stanco per 1772 2| con un po' di cipria e col piumino. Ne profitta rapidamente 1773 2| stessa. E non aveva se non un pizzico di cenere su le tempie.~ ~ ~ ~ 1774 1| che cosa si deve fare per placarti?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Non 1775 3| Che volete fare di me per placarvi? Mortella, com'è bianca 1776 | pochi 1777 1| sogno, la sua fronte di poesia. È dietro di te, è vicino 1778 1| siede, curvandosi innanzi, poggiando il mento sul dorso della 1779 2| della febbre la riprenda, poggiata la gota a un braccio, guardando 1780 | poiché 1781 2| sbiadisce su le seggiole, su le poltrone, nelle tende, nella portiera 1782 3| Pòsala, e va via.~ ~ ~ ~Ella ponta le due mani su la pietra 1783 1| dalla parete, prendilo e portalo nella tua camera.~ ~ ~ ~ 1784 1| servitori taciturni entrano portando le lampade accese.~ ~ ~ ~ 1785 1| notte. Giusto appunto, non portano ancóra le lampade! In fondo, 1786 2| era allegra. Era venuta a portarle una gran notizia!~ ~ ~ ~ 1787 2| mio fu un gioco, sembraste portarlo come un'ala.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1788 2| faceva forte quando voleva portarmi dal letto su la poltrona 1789 2| intento nel viso, come se portasse dentro di sé il fascino 1790 1| porterebbe se io non lo portassi? Lasciatemi dunque andare, 1791 1| salma...~ ~Sì, è vero. L'ho portato su la mia spalla, l'amico 1792 1| scuriti i capelli. Non li portavi così allora. Ah, riconosco 1793 1| Mortella.~ ~ ~ ~E chi lo porterebbe se io non lo portassi? Lasciatemi 1794 1| fa qualche passo verso il portico. D'improvviso lo richiama.~ ~ ~ ~ 1795 3| strisciando su le lastre, e posa la misericordia dall'impugnatura 1796 3| getto di sotto, a capofitto. Pòsala, e va via.~ ~ ~ ~Ella ponta 1797 2| osservando le mani ch'egli tiene posate su le ginocchia.~ ~ ~ ~Non 1798 1| Riprendi fiato. Vieni. Pòsati.~ ~ ~ ~La Rondine.~ ~ ~ ~ 1799 1| pagine dei libri, glie ne posavi sul davanzale, glie ne mettevi 1800 3| ne tremano le lastre dove posiamo i piedi?~ ~ ~ ~Costanza.~ ~ ~ ~ 1801 | possano 1802 2| Ella è così intieramente posseduta dall'imagine paterna, che 1803 2| posso giudicarmi. Chiunque possegga sé, per essersi conquistato 1804 | possono 1805 2| cerchi. Pare che faccia la posta. Ora porta quasi sempre 1806 1| che separo tutti. Non c'è posto per me qui. Ecco la sera. 1807 | potendo 1808 2| Ah, no! Sono ancóra tanto potenti che saprebbero piegare il 1809 | poter 1810 1| qui la sua risonanza e non poterla ritrovare se non qui dov' 1811 | poterle 1812 | potermi 1813 | poteste 1814 | potete 1815 | potrebbero 1816 | potrete 1817 1| rasciugare un bucato di poveri, fare una carezza a un bambino 1818 2| Nella parete destra è praticato un vano, chiuso da cortine 1819 1| arrivo dal Belvedere. Ti precipitavi per le scalee a incontrarlo.~ ~ ~ ~ 1820 1| parola mistica della sua precocità. Un giorno l'ho udita che 1821 1| Giana.~ ~ ~ ~Non era l'amico prediletto di tuo padre?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1822 2| devo andare a cercarlo? Preferisco riceverlo qui, come ho già 1823 2| Non meno vile, avete preferito di scrollarmi e di torcermi 1824 2| dev'essere impedito. Ho pregato Dio, ho frugato il mio cuore 1825 1| Ah, non è bene! Tu mi preghi...~ ~ ~Ella s'interrompe 1826 1| mano della compagna e se la preme contro quella gota.~ ~ ~ ~ 1827 3| sua opera e come il suo premio?~ ~ ~ ~Costanza.~ ~ ~ ~Ah, 1828 1| vorrei tenerti come allora, prenderti e tenerti ferma davanti 1829 2| perdoni?~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Prendiamoci per le mani. Anche tu, se 1830 1| staccalo dalla parete, prendilo e portalo nella tua camera.~ ~ ~ ~ 1831 2| e col mio dispregio, per prepararmi una solitudine più grande 1832 2| ragione. Voler amare significa prepararsi alla morte. Così anche è 1833 3| branche un'altra preda, ho preparata un'altra rovina; È questa 1834 2| chinata su quelle due mani che preparavano la siringa per la puntura 1835 2| per la puntura cotidiana prescritta al paziente?~ ~ ~ ~Gherardo 1836 1| la forza di udire, e non pretendere ch'io getti il mio cuore 1837 2| Ismera.~ ~ ~ ~Sì. Voi che pretendete d'esservi per vóto assunta 1838 2| non ci opprime, come tu pretendi, ma ci soccorre, c'incoraggia, 1839 2| ogni nodo. Non si può tener prigione la vita in una rete d'enigmi, 1840 1| romore eguale della pioggia primaverile sul giardino nerissimo.~ ~ 1841 1| attimo s'acceleri. Quelle prime parole scambiate sono vuote 1842 2| travagli, considera come suo privilegio il diritto di punirsi o 1843 3| Lasciami sola! Perché mi profani?~ ~ ~ ~La madre, nel contrasto, 1844 1| mento trema a ogni sillaba proferita. La madre l'avviluppa dal 1845 1| Dolce.~ ~ ~ ~Ella ha proferito questa parola con un accento 1846 2| cipria e col piumino. Ne profitta rapidamente per incipriarsi 1847 1| ma partito dalle viscere profonde.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~È 1848 2| m'importa degli altri? Ti proibisco...~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Che 1849 3| rombo dell'ultimo accordo si prolunga su per i cipressi. Poi si 1850 2| dall'occulto. Non puoi più prolungare la reticenza. Non t'è più 1851 2| che il signor Gherardo sia pronto, oggi stesso, prima di sera. 1852 1| rompe la sua attitudine, e pronunzia la parola seguente con una 1853 3| Il rombo dell'organo si propaga alla pietra dov'egli è per 1854 2| Giana.~ ~ ~ ~Torna al proposito. Ascolta, Mortella. Consentimi 1855 2| Mortella.~ ~ ~ ~Ma chi me l'ha proposto? Ma chi me l'ha chiesto, 1856 | propri 1857 1| vergogna, in questa specie di proscrizione spietata che mi separa dall' 1858 1| te, e sei salva nei tuoi prossimi. Non rimane se non il mio 1859 2| silenziosi della colomba? Non proteggo le mie spalle, né mi volgo 1860 2| Mondragone - cinta di balaustri e protetta da una pergola d'assi foltissima 1861 2| meritavi. T'ho lasciata provare e riprovare la mia pazienza 1862 3| ombra che gli facevo per provarlo. «Ah, no, no!» balbettava, 1863 2| risente. E le confesso che provo una certa soggezione, non 1864 2| bastevole per imporre il provvedimento necessario. Non v'è altro 1865 3| protesa in guisa d'un'alta prua. Una grande arcata collega 1866 2| farne caso, senza usare prudenza, anche a quell'epoca. Miss 1867 1| palpebre, in uno smarrimento puerile.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~E 1868 2| riscotendosi e tendendo le pugna chiuse.~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 1869 1| Qualcosa di ardente e di pugnace sembra aguzzare il suo viso 1870 1| con la testa alzata, coi pugni chiusi, fosca e ardente.~ ~ ~ ~ 1871 2| eloquenza che sa quasi di pulpito e odora quasi di santità?~ ~ ~ ~ 1872 2| privilegio il diritto di punirsi o di farsi grazia; e non 1873 2| sveglia?~ ~ ~ ~La donna, in punta di piedi, rattenendo il 1874 3| intatta, né alcuna cosa pura, e che al rossore della 1875 | purché 1876 1| mantici, gemere i registri; e pure non sapevo se la voce dovesse 1877 3| Mortella.~ ~ ~ ~M'ero purificata. Non vedi? Ho la mia veste 1878 2| esservi per vóto assunta in puro spirito e che tuttavia non 1879 | qua 1880 2| canto della camera con un quaderno di musica sul leggìo. Il 1881 2| vostro capo s'allungava sul quadrante solare che non ha più il 1882 3| Appare una terrazza quadrata di pietra bigia, cinta di 1883 2| loggetta chiusa da vetri quadri in piombi per ove passa 1884 | que' 1885 1| La pioggia cessa. La quiete è senza mutamento. Laggiù, 1886 1| piedi di Gentucca che lo raccoglie e lo morde e ne lascia mezzo 1887 3| piedi della madre, come per raccogliere il ferro. Ma la madre le 1888 2| abbandonata su una poltrona, raccolta in sé, quasi che il ribrezzo 1889 3| Eccomi.~ ~ ~ ~Egli ha già raccolte le sue forze, sapendo che 1890 1| giorno che ho cessato di raccontarle qualche «bella storia», 1891 1| bella storia», deve averne raccontata una a sé medesima, troppo 1892 2| tante belle storie che vi ho raccontate ai bei tempi! Siete ingrata, 1893 1| molto bene così... E poi mi racconterete ancóra una bella storia.~ ~ ~ ~ 1894 1| discorsi: «E ora, via, mi racconti una bella storia».~ ~ ~ ~ 1895 2| proprio vero. Sentirà il racconto!~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Ma 1896 1| storia».~ ~ ~ ~Ella tenta di raddolcirsi fino a simulare il sorriso 1897 3| Ricordatene.~ ~ ~ ~Come radicata pel piede nel sasso costretta 1898 1| cuore, lo so: di sotto alla radice contorta della vita, a quella 1899 1| sua anima rinata non si radunerà intorno alle lampade accese; 1900 2| Non m'è riuscito di raggiungerla, né di richiamarla. Era 1901 1| Ah, ah, le donzelle ragionano d'amore.~ ~ ~ ~Le compagne 1902 2| Gherardo venga e le parli e ragioni con lei e le dimostri il 1903 3| masse cupe della fronda i rami secolari sono più aggrovigliati 1904 1| ha fatto che sospirare e rammaricarsi. Tu lo sai. Ora, giacché 1905 1| credere alla sincerità del mio rammarico. Il caso ha voluto che ogni 1906 1| dirlo. Certo, Bandino si rammenta che ti canzonava per quel 1907 2| suoi capelli come se si rammentassero d'essere stati serpi...~ ~ ~ 1908 1| Mortella.~ ~ ~ ~I nostri... Ti rammenti di quell'imagine di Gesù 1909 2| udito. È là, su la poltrona, rannicchiata, quasi senza forma, come 1910 1| Rondine.~ ~ ~ ~Allora...~ ~ ~Rapida, a fior di labbra.~ ~ ~ ~ 1911 2| col piumino. Ne profitta rapidamente per incipriarsi il naso.~ ~ ~ ~ 1912 3| Giana! Giana!~ ~ ~ ~Rapidissima, la donna si risolleva e 1913 1| Ma egli era degno d'esser rapito da quella Vittoria e da 1914 2| guarirla dalla mania, di rappacificarla insomma. Dice che questo 1915 2| guadagnare l'impunità? M'avete rappresentato qualcuno che mi abita, un 1916 1| siepe dove sia rimasto a rasciugare un bucato di poveri, fare 1917 1| dietro alla mascherina di raso bianco.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~ 1918 1| gli occhi di lei, non può rassegnarsi a viverne lontano. Pare 1919 2| Giana.~ ~ ~ ~Se il rassegnarti alfine alle esigenze della 1920 1| su l'orlo della vita, la rassomiglio alla farfalla quando beve; 1921 2| donna, in punta di piedi, rattenendo il fiato, va a origliare.~ ~ ~ ~ 1922 2| so che apprensione, nel ravviarla, tanto certe volte mi par 1923 2| io sia felice di potermi ravvicinare a voi che foste per tanto 1924 3| possibile questo? Se ho voluto ravvicinarmi, se ho supplicato, se mi 1925 1| rivolgervi a me, per tentare di ravvicinarvi. Ancóra una volta ingannerete 1926 2| Sono la stessa ancóra? Mi ravvisate? Forse mi rimane una gocciola 1927 1| grave dai tanti ricordi che ravviva l'aspetto di questi luoghi, 1928 1| la mare fugacemente si reca la mano alla fronte, al 1929 2| spaventi? Il destino atroce recita la stessa parte due volte? 1930 1| altro simile piedestallo regge il torso consunto d'una 1931 2| vetrata che si richiude e reggendo con l'altra un fresco viluppo 1932 2| sbarrati e fissi davanti a sé, reggendosi le tempie con le due mani, 1933 1| piedi davanti a te, per reggermi e per ascoltarti, consumo 1934 1| ronfare i mantici, gemere i registri; e pure non sapevo se la 1935 1| Forse dovrai aggiungere un registro. Dio ti guardi, fratello 1936 2| niello, qualche statuetta religiosa, qualche madonna, qualche 1937 2| Bandino.~ ~ ~ ~È una reliquia.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Non 1938 1| certe creature sembrano così remote che potrebbero essere immortali. 1939 1| dinanzi al portichetto, rempiuta di terriccio ove s'appiglia 1940 2| conosciuto, certo morrebbe, certo renderebbe l'anima senza sangue e senza 1941 3| pensi che il tuo odio possa renderti quel che hai perduto. Non 1942 3| Se sùbito non mi rendi quell'arme, mi getto di 1943 2| irrigidito, inchiodato su le reni. Si solleva, s'inarca, ricade. 1944 2| una di quelle Figlie del Reno che nuotano nella sua musica.~ ~ ~ ~ 1945 1| spegne in un pallore d'ira repressa.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Non 1946 3| diveniva la mia volontà e reprimeva in me ogni moto umano, e 1947 1| accento singolare d'ironia, di repulsione e di mistero. Ora le due 1948 2| Domattina si dice la messa di requie nella Cappella.~ ~ ~ ~La 1949 2| V'è un veleno che resiste al dissolvimento, e che 1950 3| Sono fuggita, sì, perchè so resistere a tutto e non resisto alla 1951 3| Mortella.~ ~ ~ ~Ho respirato il fuoco. M'hai fatto respirare 1952 2| marito e sua figlia che restano in piedi l'uno di fronte 1953 2| dell'anima. Voglio ancóra restar solo con lui e col mio dispregio, 1954 1| così che di morire. Per restare in piedi davanti a te, per 1955 2| al sole, e le ho detto: «Restate là, Ninicchia, senza muovervi; 1956 1| quel tuo vecchio organo restaurato non hai «per la gravità» 1957 1| corse nel parco incolto. E restava in silenzio, come aspettando 1958 1| intorno alle lampade accese; resterà nell'ombra degli angoli. 1959 1| avevo il sentimento di restituirlo a sé medesimo. E alla mia 1960 2| modo, ridivenuta solitaria, restituita alla musica e alla malinconia?~ ~ ~ ~ 1961 1| tua generosità? Non hai restituito anche me a me medesima? 1962 1| Mortella.~ ~ ~ ~Non resto qui.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~ 1963 2| prigione la vita in una rete d'enigmi, né tenerla sospesa 1964 2| Non puoi più prolungare la reticenza. Non t'è più lecito di tacere, 1965 1| architrave d'una larga apertura rettangolare onde si scopre un vestibolo 1966 1| La prima sera che qui fu riaccesa la prima lampada, io misi 1967 1| e il vecchio focolare è riacceso, a tutt'e due sembra venuta 1968 1| quando beve; che ha le ali rialzate e congiunte dalla parte 1969 1| sia di sùbito ritrovata e riaperta.~ ~ ~ ~Costanza.~ ~ ~ ~Non 1970 1| stesso modo qui si sono riaperte le porte, si sono spalancate 1971 3| tuoi, Mortella; si sono riaperti in te. C'è il suo sguardo 1972 3| sepolcro, laggiù, che si riapre. Ora lo so: dov'è il sepolcro, 1973 2| Fosse vero! Che darei per riaverla!~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Che ne 1974 1| tenerezza per te. Son qui per riaverti.~ ~ ~ ~Mortella.~ ~ ~ ~Tutto 1975 2| Era una voce d'eroe ribelle.~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 1976 2| dai miei stessi gridi che ricaccio dentro serrando i denti, 1977 3| non vuoi che il mio sangue ricada su te e su quella che t' 1978 2| volta m'è parso d'esser ricaduta con gli occhi aperti ancor 1979 2| Bandino.~ ~ ~ ~Se Riccardo Wagner ti vedesse ora, riconoscerebbe 1980 2| due davano la caccia ai ricci...~ ~ ~Gentucca l'interrompe 1981 1| gioco pericolosissimo o una ricerca d'alchimia. Ti piace Giana?~ ~ ~ ~ 1982 2| nella Cappella. Sonerò il Ricercare su l'organo. Ma vorrei vederti 1983 1| sentirlo sonare fughe mottetti ricercate del Frescobaldi, per ore 1984 2| Ma in ginocchio non si riceve anche il colpo di grazia?~ ~ ~ ~ 1985 3| quel che diede, quel che ricevette. Mi dia egli ora il coraggio 1986 1| Costanza.~ ~ ~ ~Ecco, da lui ricevo il condóno se sono in colpa. 1987 1| per tua madre era d'esser ricevuta qui con suo marito.~ ~ ~ ~ 1988 1| portico. D'improvviso lo richiama.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~Signore, 1989 2| riuscito di raggiungerla, né di richiamarla. Era già sparita.~ ~ ~ ~ 1990 2| mano alla vetrata che si richiude e reggendo con l'altra un 1991 1| Oh, la tua dolcezza! Mi ricolmi le mani di violette perché 1992 1| Mia cognata si risolse a ricomperarla perchè mio fratello pensava 1993 3| rispondere nel di novissimo, ricompongono le loro ossa e le loro carni 1994 1| aspetti qui tua madre? che vi riconciliate con lei... e con suo marito? 1995 3| fianco dell'uccisore, l'ho ricondotto qui per rinnovare l'infamia, 1996 1| figura della vostra sorte. Riconducendo qui Bandino, avevo il sentimento 1997 2| Non v'è altro mezzo di ricondurre alla ragione una sciagurata 1998 2| Riccardo Wagner ti vedesse ora, riconoscerebbe il viso vivo d'una di quelle 1999 2| sua parola? Mi sembra di riconoscerla.~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~ 2000 1| nulla. Ci s'affrettava. Si riconosceva ogni stanza all'odore, o 2001 1| L'hai dimenticato? Riconoscilo. Non è lui vivo?~ ~ ~ ~La 2002 2| testimone inoppugnabile l'ha riconosciuta.~ ~ ~ ~Gherardo Ismera.~ ~ ~ ~