Gabriele D'Annunzio
Isaotta Guttadauro ed altre poesie
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INVITO ALLA CACCIA

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                       INVITO ALLA CACCIA

Pascean su ’l limitare i palafreni
meravigliosi, li émuli de ’l vento. . . .

Oriana.

[261]

Disegno di Enrico Coleman.

[262]

[263]

Poi che un vel di fino argento
copre i cieli a l’albor primo,
(ne ’l mattin trepido, cento
volpi corrono fra il timo)

o voi, Clara, che dormite
ne ’l gran letto di damasco;
(odor d’erbe inumidite
sale su da ’l verde pasco)

Clara, alfin da li origlieri
sollevando il capo d’oro,
(ne ’l canil basso i levrieri
gran tumulti hanno fra loro)

ascoltate il suon de’ corni
che voi chiamano a la caccia;
(per li ombrosi alti soggiorni
lascia il cervo la sua traccia)[264]

e, ne l’abito maschile
chiuso il dolce fior de ’l petto,
(vibran lieti pel cortile
i nitriti de ’l ginnetto)

o voi, Donna Clara, alfine
discendete... Urrà, mia bella!
(Rossa in cima a le colline
sta l’aurora). In sella! In sella!
[265]

 

[266]

                      


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