Libro

  1    2|         i dolci~ tuoi sguardi, o sol d’amor ferma dolcezza:~
  2    2|      simil donno:~ vi si procede sol né mai si riede~ come stampar
  3    2|        spirti allor, per gir dal sol rimoti,~ cercan fessure,
  4    2|        fu da diece ore ad una il sol ridotto.~ Evvi Abacucco
  5    2|          tanta autoritá ch’ad un sol motto~ il popol saviamente
  6    2|          sollevò l’alma, come al sol riposo~ di tutti affanni,
  7    2|          di questo gentil fiore~ sol conosciuto ai bei colori
  8    2|          castitade,~ ché casta è sol colei ch’altri non prega,~
  9    2|     donna, fra le oneste~ lucido sol, non mai pensier lascivo~
 10    2|     veggon la lor madonna, ch’un sol chiaro~ fra l’altre d’onestá
 11    2|            quai fior di prato al sol, ti sono noti;~ e se morir
 12    2|         no, che altrui vaghezza~ sol t’ha ingannato e ’n le beltadi
 13    2|         dietro a loro appare~ un sol di santitá, di fede un mare:~ ~
 14    2|         pasce di digiuno.~ ~80~ ~Sol va costui de l’alto Re scorgendo~
 15    2|     orrendo~ che ’n loro il vivo sol non entri e passi.~ Tra
 16    2|         si sgiunge,~ che col dir sol: – Cagion d’ogni cagione,~
 17    2|      eterna, ecco suggetto,~ che sol puotea stancar nostrintelletto!~ ~
 18    2|    persone è sempiterno!~ Questi sol chiude, schiude, scende
 19    2|         in cui traspare~  come sol nel vetro e rifermato,~
 20    3|         Quando comincian piú del sol le stelle~ vagar nel ciel
 21    3|          di chi qua giú vi manda sol e pioggia;~ fia, dico, scelto
 22    3|     circondavan folti e spessi,~ sol con le man parlava e con
 23    3|        rutilanti adorno,~ che il sol men luce ardendo al mezo
 24    3|   possente,~ Quel, dico, il qual sol porta il santo nome,~ ch’
 25    3|        per apporlo agli amici un sol capretto,~ avegna ch’abbia
 26    3|        vestito,~ e l’almo Spirto sol le fu marito.~ ~78~ ~Sposo
 27    3|         fiammata ed arsa~ che ’l sol verso Leon va tardo e pegro:~
 28    3|        nel raggio a sé conteso,~ sol per divin giudiccio intende
 29    3|      taccio mille essempi, ch’un sol n’hai~ vilissimo degli altri,
 30    3|       che ’l ciel non piova e ’l sol non fugga lunge.~ ~90~ ~
 31    3|         e gli edi quindi aduna,~ sol è qua sotto re, sol re 
 32    3|      aduna,~ sol è qua sotto re, sol re  sopra~ e rende il
 33    3|         caduco fugge e sgombra:~ sol vi riman de l’opre il premio
 34    3|        né bue muggiar si sente:~ sol il pastor, non molto dal
 35    3|         lupo danneggiarlo ponno~ sol quando il pegoraro è ’n
 36    3|          a trastullarsi ad arte~ sol per molto vegghiar, per
 37    3|       alta voce, ch’è di quelle~ sol fatte per dir lode al sommo
 38    3|        misura;~ ché s’al visibil sol non è costante,~ a l’invisibil
 39    3|      suoi la parte de’ rubelli;~ sol di regnar l’ambiziosa rabbia~
 40    3|  caggionar de’ canti la perizia~ sol ne le gabbie agli uccellin
 41    4|        in fronte scritto?~ ~10~ ~Sol tu, Giudeo (come che duro,
 42    4|       gonfiati manti,~ perché tu sol religion, tu stato~ diverso
 43    4|       dorme in fasce,~ ma cercan sol che la citá, che ’l lito,~
 44    4|          a le divine bastonate!~ Sol nuoce a sé chi  le pugna
 45    4|        non pur Giudea col guardo sol corruppe! –~ Cosí parlando,
 46    4|       ch’or posto s’è ’n camino~ sol per  gire a oprar quanto
 47    4|          Per non perder un regno sol di terra,~ ove tu poi gli
 48    4|        fra noi, ma tien in core~ sol d’esser di nostralme imperadore.~ ~
 49    4|   ridotte l’alte menti e sagge.~ Sol fra le secche de la lettra
 50    4| fanciulli uccisi a loro impero:~ sol campa Mòse, d’Israel rettore;~
 51    4|        che ’n cane abbagli,~ non Sol che muggi in bue, non Luna
 52    4|            Non vopensar che ’l sol d’ogni scienza~ e Lui, che ’
 53    5|        irti e dispettosi panni,~ sol cura tiene di quest’acque
 54    5|      incesti e sodomíe.~ Ingrato sol, e perché ’l giorno ci apri~
 55    5|     devote, a cui l’intento~ sta sol de’ libri dentro al paradiso,~
 56    5|       vede aperto in ogni lato:~ sol per Iesú cangiata è legge
 57    5|        le mense altrui di miche~ sol mi nudrisco in questo e
 58    5|          ne le triche~ di Scoto, sol di Paolo il fascio vergo,~
 59    5|        chiari lumi?~ Rispondo, e sol rispondo tre parole~ scolpite
 60    5|            però che a questo far sol è ’n puotere~ di Tal, cui
 61    5|       visse da la prima fascia;~ sol che Cesar il ponga giú di
 62    5|         smarrito a tanto dir che sol minaccia~ ira di Dio turbato,
 63    5|        se cosí prudente~ né d’un sol picciol nèvo tinta e negra,~
 64    5|          Io di quest’acque umane sol batteggio~ e per mondarvi
 65    5|      ciel ha ’l seggio,~ perdona sol ciascun vostratto pravo.~
 66    5|       macchia né racqueta sete.~ Sol io del vostro campo il frutto
 67    5|         il miete;~ lavo la carne sol, voi sol la mente;~ chiamo
 68    5|           lavo la carne sol, voi sol la mente;~ chiamo gli ebrei,
 69    5|           luoco di serpi e fiere sol referto,~ ove di rado il
 70    5|          è scritto il vero, e tu sol menti~ il tuo signor Iddio
 71    5|          sozza creatura?~ ~81~ ~«Sol un signor», è scritto, «
 72    5|      fame su l’erboso lido,~ che sol l’umanitá del Figlio ingombra,~
 73    5|         su le penne~ da donde il sol s’aggira in occidente.~
 74    5|         i popol tutti, non ch’un sol, d’errore,~ come puotete
 75    5|         serrò il libro, come chi sol vuole~ le occulte cose aprir,
 76    5|       argomento~ d’aver Cafarnao sol per tuo diletto~ e di sprezzar
 77    5|            e di molti lebrosi un sol la pelle~ per Eliseo videsi
 78    5|      asprezza!~ Non per Cafarnao sol, non per Bettania~ il Verbo
 79    6|         le vene interne.~ Chiama sol dunque i duodeci sul monte~
 80    6|       interna~ de l’umiltá. Però sol io revelo:~ A questi sta
 81    6|          voglion che su l’ira il sol tramonte.~ Costoro han seco,
 82    6|           colei che non risana e sol percuote.~ ~26~ ~Ma dove
 83    6|           Però vi spiáno che non sol chi ancide,~ ma chi s’adira
 84    6|       dico, chi la moglie altrui sol brama,~ giá, dentro il core,
 85    6|         ha dato~ ch’a lor ch’una solora han lavorato?~ ~51~ ~
 86    6|        da che aperse al mondo il sol le ciglia~ fin che serrolle,
 87    6|        primi scanni;~ ma tu, che sol di Dio la grazia merchi,~
 88    6|        sicuro,~ se ben ti guardi sol di spregiurare?~ Anzi d’
 89    6|         58~ ~Magnanimo guerrier, sol quello attendo~ ne le cui
 90    6|         pioggia si dilegue,~ suo sol diffonda i rai sovra le
 91    6|          secreto o buono o rio)~ sol è chi ’l premio a’ vostri
 92    6|          se d’un punto al spento sol dapoi~ tardaste, a che venir,
 93    6|    offesi~ giamai, perché mi cal sol di ben fare:~ non sono agli
 94    6|          stassi piú che può star sol e lontano~ come chi tiensi
 95    6|         forse è qui fra voi~ chi sol per merti suoi giusto si
 96    6|       colei che scoppia~ di fame sol non per cibar che faccia,~
 97    7|        martel callose,~ un piede sol non forma di formica~ (men
 98    7|    schietti~ non fian s’un vepre sol tra’ fior si mesce,~ perché
 99    7| risospinsi lor  come vani~ cui sol per gloria fu virtú gradita;~
100    7|          ché ’l caso di coloro è sol mortale~ che poggiar voglion
101    7|         lor venir le spone~ aver sol cagionato donna Spene,~
102    7|         suo par intelletto,~ che sol fu sempre e fia del ben
103    7|          ché ciò de’ sacerdoti è sol ufficcio.~ Ad uno d’essi,
104    7|    riesce invano, ché ’l riparo~ sol è da voi, ch’avete l’arte
105    7|         or stia gioconda,~ ch’un sol rimedio al suo penar si
106    7|      lato il quale il raggio del sol ebe,~ splendetter l’ombre
107    7|      Cristo pianta~ in core uman sol frutto di bontade;~ ma vien
108    7|        salvi ognuno avendo in te sol fede,~ donde mi fido anch’
109    7|       ché ’l cor è stretto;~ giá sol pregar ti posso con l’effetto! –~ ~
110    7|         v’è noto come~ le pecore sol guardo d’Israelle?~ – Non –
111    7|        non, Signor, ché ’l nome~ sol tuo sperar mi fa ch’ancora
112    7|         fasce~ stêro ad un cenno sol del Re de’ santi,~ il qual,
113    7|          qual, volgendo a quella sol d’ambasce~ nudrita madre,
114    7|         apre tre gole e move una sol coda.~ – Com’esser denno,
115    8|           facendosi, di quattro, sol due sponde;~ con un sol
116    8|          sol due sponde;~ con un sol fiume un nome ancor s’avvinge~
117    8|       che tutti a chiamar venne~ sol per tutti salvar, com’ siamo
118    8|        sguardi e d’ira torbi,~ e sol correndo agli arbori fann’
119    8|         e gran tesori,~ ch’ad un sol cenno può far loro i rivi~
120    8|         non quel d’entro vede),~ sol per indurlo a far domande
121    8|        accorto,~ e con un guardo sol  l’ebbe morto.~ ~65~ ~
122    8|          nudo il seguí né amollo sol, ma scrisse,~ per contraporsi
123    8|      spera,~ come prima del vivo Sol la vista~ s’aggiri ad essi,
124    8|          mentre gli è grato~ ber sol con ubriachi e scortatori,~
125    8|        il sano,~ ma de l’infermo sol vi è l’interesse;~ ché se
126    8|          omicidi, ladri e putte~ sol per lavar lor macchie orrende
127    8|          al Padre invola.~ ~94~ ~Sol è costei madonna, e l’opre
128    8|          come sepulta.~ Ov’è chi sol punisce i vostri falli,~
129    8|          giocondo, avanti corre~ sol per poter l’albergo suo
130    8|       ch’è ’nfinita~ può piú del sol sei volte incolorarla! –~
131    8|       fôr gran tempo spenti,~ né sol degli occhi ciechi si disperde~
132    9|        ossa eran sepolte,~ ad un sol grido del celeste agnello~
133    9|          regno al fier Plutone.~ Sol sta de’ farisei l’odio,
134    9|          agli altri oscure, a me sol cónte~ per l’onorata sedia,
135    9|          ebber per consorte~ una sol donna; e Mosé ci ’l consente.~
136    9|        si fan tanaci~ per vostro sol consiglio ingiusto ed empio;~
137    9|          di legge e norma:~ avrá sol cura di domarlo Pietro,~
138    9|          sparga foglie o fiori.~ Sol de l’invidia la vivace morte~
139    9|         vostri figli, ch’or a un sol commando~ seguir vedeste
140    9|           Che, dunque, dite?~ me sol cosí empiamente ognor schernite?~ ~
141    9|          che in Belzebúb oprando sol mi fido.~ ~83~ ~E Belzebúb
142    9|       sonomi a quelli opposto, e sol per scampo~ de l’alme vostre
143    9|           non ch’a maestro sia:~ sol qualche segno ti cerchiamo,
144    9|          pegno,~ per cui non uno sol, ma piú coltelli~ le vengon
145    9|       Umani~ son questi affetti! Sol miei frati e madre~ chiamo
146   10|          potesti,~ o Pietro, una solora vegghiar meco,~ che
147   10|       con Giacomo e Tomaso,~ non sol perch’era tutto contrafatto~
148   10|       danno,~ ma levan gli occhi sol per sol mirarlo,~ umanamente
149   10|          levan gli occhi sol per sol mirarlo,~ umanamente loro
150   10|     basse prove~ Colui che ’n se sol cape e non altrove.~ ~52~ ~
151   10|      invoglia~ di veder segni; e sol perché non ama~ ch’a sé
152   10|      morto e vivo gire,~ puotelo sol veder, nol puote udire.~ ~
153   10|          entrar non vuol né può, sol per cagione~ del  pascale,
154   10|         quei c’han voglia in lui sol di nocère.~ ~107~ ~Parla
155   11|     volte ognor morire~ e nutrir sol di pianto te, cor mio?~
156   11|    attraversarsi avante~ non una sol cagion perché non muoia,~
157   11|       Non sai che di tua vita un sol riparo~ pende di me che ’
158   11|          ch’io penso quel che ’l sol veder aborre,~ né scaldami
159   11|       assai di guerra,~ chiamati sol per téma di coloro~ ch’infiniti
160   11|        salute.~ ~42~ ~Ma piagner sol di voi medesme e d’essi~
161   11|     senza latte, voi beate,~ voi sol contente in  maligna etate! –~ ~
162   11|        gli animi altieri,~ ch’un sol non sia che quinci uscir
163   11|         sará di vincer degno chi sol dura:~ se sotto legge aveste
164   11|         Ed ecco a l’ora sesta il Sol l’aurate~ corna si cuopre
165 Note|    Resplenduit facies eius sicut sol, et vestimenta facta sunt
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