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Alfabetica [« »] graffiossi 1 grama 1 gramo 3 gran 132 granaro 1 grand' 1 grande 17 | Frequenza [« »] 136 mai 134 ogni 132 4 132 gran 131 ibid. 128 vi 127 poi | Teofilo Folengo La umanità del figliuolo di Dio Concordanze gran |
Libro
1 1| dette cagioni non senza gran fatica osservare. Né mi 2 2| ritoglio.~ ~5~ ~Di sogni errai gran tempo e di chimere~ per 3 2| oro,~ fa di lor strazio e gran presaglia tránne,~ rempiendo 4 2| porte segno~ per trarne la gran preda e uscirne carco,~ 5 2| Però David vien solo e di gran lunga~ fra pochi re succede 6 2| ovunque il lido preme~ quel gran caldeo di tolleranzia speglio:~ 7 2| quella Susanna in cui le gran nemiche,~ bellezza ed onestá, 8 2| accorto zappator, che ’l gran fracasso~ visto lontan, 9 2| sospicar di lei puotean gran male.~ ~58~ ~Qui la faconda 10 2| segni impressi.~ Poi di gran lunga dietro a loro appare~ 11 2| datogli di dente~ porta gran preda, e il corpo, ravvivato~ 12 2| dati~ di noi gl’ingegni al gran desio ch’avrete,~ acciò 13 2| veggo un altro Tullio impor gran luce~ ad ogni monte non 14 2| che Giambattista fe’ sí gran discorso~ (di Giambattista 15 2| ma d’Adamanzio greco la gran possa~ quegli porrá di lei 16 2| 103~ ~Cosí favoleggiava il gran poeta,~ e l’alma ch’attendea 17 3| duce~ ch’or dissi avere il gran popol eletto~ tratto del 18 3| fuora di se stessi~ pel gran stupore ch’entro a lor si 19 3| inferno è la via larga,~ e da gran turba calpestata e trita!~ 20 3| Quel rubo che ’n Egitto il gran pastore~ sfavillar vide 21 3| benedetta! –~ ~41~ ~A quel gran lume, a quel maggior suggetto~ 22 3| giá ’l tempo ed importar gran danno,~ dovendo esser rimossa 23 3| in me del sommo Verbo il gran valore!~ ~46~ ~Non fôr queste 24 3| grazie l’ebbe ornata!~ ~57~ ~Gran cose fatte m’ha Quel ch’ 25 3| un vitel s’uccide~ (ch’a gran turba saria poco un agnello);~ 26 3| la qual intesa, parvegli gran scorno:~ muore d’invidia 27 3| ma de’ regni del mondo gran tiranno,~ manda un editto 28 3| le faville~ fêr di stupor gran segni a tanta cosa:~ ma 29 3| appar di fiamme sparte~ gran copia intorno, ch’allumâr 30 3| chinati a terra infin che la gran donna~ raccolse il figlio 31 3| 113~ ~diede ricetto al gran Motor del cielo,~ a le primizie 32 3| bue.~ Fia questa croce il gran suo confalone,~ ch’entri 33 4| Giuda,~ solo degli altri al gran mistier eletto:~ ch’Erode 34 4| Fra tanto che procede il gran convito,~ il re, fatto avisar 35 4| vecchioni apparescenti, c’hanno~ gran tempo fa negli animi concetto~ 36 4| speme vòto,~ esso, c’ha di gran sdegno il cor amaro,~ quanto 37 4| vigna~ eletta fatto erede a gran ventura,~ fe’ come bestia 38 4| capezza.~ ~64~ ~Però n’ebbe gran scorno e tal emenda,~ che 39 4| sospetto.~ In prima del gran senno lo spogliâro;~ poi 40 4| viene insino al varco,~ dove gran voglia di campar la tenne:~ 41 4| quell’istante.~ ~98~ ~Quinci gran doglia, ch’entro al petto 42 5| si crie~ d’offese al tuo gran fabro ed a natura~ in quei 43 5| ma di cotal misterio il gran del pepe,~ se intiero sta, 44 5| impressi lor vestigi e le gran prove.~ Tu, Atlante, giá; 45 5| Caucaso, passaste~ di questa gran guerrera sotto l’aste!~ ~ 46 5| che mi si fa sentir dal gran deserto.~ Altro d’essa non 47 5| verrammi appresso, né fia gran dimora~ ch’aperto e manifesto 48 5| Dico che non sí tosto il gran profeta~ fu per dar fine 49 5| pennel di mano~ le cadde, un gran splendore appar dissopre,~ 50 5| valle solingo, or sopra un gran rivaggio.~ Ed ecco s’era 51 5| da’ lacci suoi, ma per gran fame stanco.~ ~57~ ~Come 52 5| che far debbe di noi sí gran conquasso~ quando muorendo 53 5| stelle~ e d’ogni senso il gran conoscitore~ non penetrasse 54 5| non sue parole uscian di gran valore,~ il qual, da le 55 5| vergogna altrui procede~ o per gran zelo, e come stella al sole~ 56 5| Pescator buttò la rete~ a la gran copia che si vede a l’esca:~ 57 5| manifesto.~ ~106~ ~D’un sí gran fatto il grido non pervenne~ 58 5| riconoscer lor fece il gran mistiero.~ ~116~ ~Tal ch’ 59 6| Piero trasse di pesce un gran prodigio.~ ~4~ ~Però, dal 60 6| come d’aprico colle,~ con gran dolcezza il petto a sé riceve,~ 61 6| estremi~ diversi lidi por gran studio ed arte~ ch’a tutti 62 6| Qui l’implacabil Sposo con gran sdegno~ lor scaccia e tiene 63 6| deh, non mirar ch’io sia gran peccatore! –~ ~81~ ~Però 64 6| gemme fûr giá pescate di gran prezzo.~ ~91~ ~Son le ricchezze 65 6| avete in mano~ l’áncora d’un gran legno e ’l magistero,~ non 66 6| aventate al sommo Bene!~ Quel gran pertugio, il qual vi vien 67 6| i regni,~ molti, ch’oggi gran prove al volgo fanno,~ chiamati 68 7| l silenzio e cominciò: – Gran tempo~ fa ch’io parlar doveva, 69 7| da quel mal pruno che ’n gran selva cresce;~ e questo 70 7| sparse le scritture~ di gran dottrina e d’alto e bel 71 7| siete~ non importune ad una gran contesa!~ Ver è che ’l tuo 72 7| antico uman orgoglio, il gran fracasso~ di quei ch’avean 73 7| però che a lei, secondo il gran dissegno,~ di Legge sta 74 7| Allor di tal fiduccia il gran prudente,~ quantunque pria 75 7| Maria figliuolo,~ la cui gran fama tanto ben le disse:~ 76 7| Maestro, ciò chiedete?~ La gran pressa del volgo baldanzoso~ 77 7| il vederete,~ ché di buon gran tal frutto non si miete.~ ~ 78 7| parve cosa strania~ che ’l gran non era grano ma zizania.~ ~ 79 7| C’hai? – disse Pietro. – Gran dolor mi prende!~ – Taci, 80 7| soffrir de la guerra il gran flagello.~ L’uman Figliuolo, 81 7| donnesca pianger forte~ mezzo a gran copia d’allumate cere;~ 82 7| fu morto,~ gli addomandò gran cose in tempo corto.~ ~107~ ~ 83 7| Pietro ed altri duoi, sul gran Taborre.~ Con tutto il resto 84 8| l freddo carro, siede la gran massa~ di Libano che l’alte 85 8| tutto assorto~ rimase in gran travaglio e nel sembiante~ 86 8| che cosí far non debbe~ la gran Bontá, che tutti a chiamar 87 8| dormia de l’universo il gran Monarca:~ dormia sedendo, 88 8| affogamo! –~ ~25~ ~Alzò quel gran prudente in un momento~ 89 8| E perché avete voi sí gran spavento?~ e qual tiranno 90 8| fatti eredi,~ ma per tua gran vertú permette noi~ entrare 91 8| basso.~ Come fanciulli, cui gran téma punge~ mirando l’orso 92 8| tutti ad un tempo preser un gran salto.~ L’onda, che di lá 93 8| e furon dianzi tori al gran furore,~ vede calar dal 94 8| Han l’Autor seco d’alti e gran tesori,~ ch’ad un sol cenno 95 8| altri d’altre mende~ ecco gran turba intorno a lui si stipa,~ 96 8| pace.~ Or mentre in quel gran loco il volgo stretto~ ascolta 97 8| sul calar descende.~ Oh di gran fede essempio! Ben compreso~ 98 8| mostrano ne’ suoi detti aver gran fede:~ con Pietro fan di 99 8| compagni convertito~ a lui gran numer seco non avesse;~ 100 8| rendette in vita,~ ch’a gran dolor del padre era fugita.~ ~ 101 8| veggon ch’agli occhi fôr gran tempo spenti,~ né sol degli 102 8| perché di viva fede il gran splendore~ apre di fuor 103 9| 7~ ~Fanno conciglio nel gran tempio; e dove~ dir lode 104 9| principale. –~ ~35~ ~Il gran cortese non gli occulta 105 9| de l’infelici, e fattone gran prede:~ or venni per scatarli, 106 9| fidato,~ né d’altro cale al gran nemico in fuore~ di farmi 107 9| tante notti giti,~ che nel gran pesce Giona ste’ rinchiuso,~ 108 9| strada,~ constretti per gran turba star lontani! –~ Rispose: – 109 10| ornamento e splendor del suo gran tempio,~ e non pioveste 110 10| armi insieme~ ecco vi appar gran copia di lontano:~ fuggon 111 10| fatto è barigello,~ vien di gran lunga e ratto agli altri 112 10| Agnel non parve allor, ma un gran leone,~ al qual fiera non 113 10| ognun, ché ’n un baleno~ gran nebbia gl’intelletti loro 114 10| se le man formatrici del gran mondo~ a un atto sí negletto 115 10| uso.~ Stava quel lupo, da gran fame punto,~ mezzo a le 116 10| 81~ ~Non tacque allora il gran Figliuol; ma, stretto~ dal 117 10| che fosse ucciso.~ ~85~ ~O gran Motor del ciel, perché non 118 10| presto.~ ~95~ ~Erode avea gran tempo avuto brama~ vedere 119 10| fosse ben di qualche~ sua gran sceleritá che dentro il 120 10| ombre,~ donde convien ch’una gran gente sgombre.~ ~105~ ~Qua 121 11| duol che per le gote~ versa gran pioggia al sino: e a la 122 11| ai piè sostegno,~ e vien gran sete dai sospir gravosi;~ 123 11| 28~ ~Cosí non senza gran mistier purgossi~ a sé le 124 11| manna e starne,~ ma, per gran fame, di lor propria carne.~ ~ 125 11| la citá distante non di~ gran lunga un poggio che Calvario 126 11| predicar primiero~ che ’l gran centurion Paolo n’espose;~ 127 11| come se nulla il nostro gran governo~ possuto avesse 128 11| quanti sparti~ uomini nel gran mondo si creâro,~ di non 129 11| atterra i falsi dèi per gran virtude,~ né valor è che ’ 130 11| se sotto legge aveste gran mercede,~ maggior l’avrete 131 11| Itene dunque in l’aria e con gran rote~ volando empiete ogni 132 11| uccide Morte, e, uscendo, con gran voce~ lasciò vittoriosa