Libro

 1    2|          via piú creduto quel non era,~ ch’offender Dio cedendo
 2    2|     chiamando a sé quell’altro ch’era altrove.~ ~73~ ~– Vien qua,
 3    3|          L’angel, accorto ch’egli era conquiso~ da vil stupore
 4    3|        scorno.~ ~34~ ~Ioseppe, ch’era sposo e non ancora~ le avea
 5    3|           Zacaria l’antica donna~ era d’un figlio di sei mesi
 6    3|         suo fallire a noia:~ tant’era in su quel punto pien di
 7    3|            Apparegli di notte, ch’era solo,~ anzi compagne avea
 8    3|           ed in quel coro.~ ~82~ ~Era quella stagion fiammata
 9    4|      tutto ciò s’aduna,~ che fama era di Cristo esser in cuna.~ ~
10    4|             adempito l’oracol, ch’era scritto~ che i simulacri
11    4|          avertenza~ ch’esser qual era punto non mostrasse.~ Con
12    5|           del successor d’Ottavio era fugito:~ parlo del d’ogni
13    5|         ingiusto ed empio.~ ~35~ ~Era giál freddo borea divenuto~
14    5|         gran rivaggio.~ Ed ecco s’era imposto a l’alta cima~ d’
15    5|     Lupaccio (ché Lupaccio detto~ era quel spirto) e s’ammantò
16    5|         che gl’imbianca il viso:~ era di  quaranta il fine allora~
17    5|           in luogo scuro e basso~ era in catene per la sovradetta~
18    5|          giuste infermo e lento.~ Era nel tempio il principal
19    5|   sottrarsi a quel periglio:~ non era ordito in ciel che discolparlo~
20    6|      quella che la moglie uccisa~ era per qual si fosse error
21    6| virginelle ad una greggia.~ ~69~ ~Era d’alcune nozze fama e grido~
22    6|     Vituperevol fatto assai men v’era~ lasciare indietro simili
23    6|           qual per orare.~ Un, ch’era fariseo, con gli occhi tesi~
24    7|        inferno n’ebbe.~ ~31~ ~Uom era come noi di carne ed ossa,~
25    7|     medico rivisse;~ cognobbel ch’era di Maria figliuolo,~ la
26    7|        pommi! –~ ~60~ ~Pietro, ch’era degli altri piú animoso,~
27    7|          strania~ che ’l gran non era grano ma zizania.~ ~68~ ~
28    7|           e gli domanda~ se bello era quel seme o brutto e misto;~
29    7|    Albergo a lui vicino alcun non era;~ ma cosí ragionando il
30    7|            quell’alma rivocò dondera gita.~ ~103~ ~Come, dal
31    7|        non pur vivo, ma che sano~ era del mal dond’ebbe morte
32    7|         Un altro, che di lui pazz’era meno~ (dubbio s’è di Zenone
33    8|           inusitata il viso.~ Non era la pietá del padre tanta,~
34    8|          al suo fratel giá stanco era successo.~ Vengono a spiaggia
35    8|        lui si stipa,~ il qual non era bene a quegli uscito~ del
36    8|         basso viene.~ ~54~ ~Quest’era il detto corpo che sospeso~
37    8|         Cristo, che ’n mirar tutt’era visco~ e ’n ragionar tutt’
38    8|         visco~ e ’n ragionar tutt’era calamita,~ fe’ come uccellatoio
39    8|           d’amor, di vita.~ ~67~ ~Era di caritá  omai salito~
40    8|       dunque il buon discepol, ch’era~ di gabellier giá fatto
41    8|            Su questo ragionar, ch’era un coltello~ al cor de’
42    8|           tutti, a lor superchi,~ era l’orazion, era ’l digiuno,~
43    8|         superchi,~ era l’orazion, eral digiuno,~ però che ’n
44    8|         nunzio, e lungo mai quant’era~ gittasi a terra e piagne
45    8|         ch’a gran dolor del padre era fugita.~ ~108~ ~In quel
46    8|     gridavan forte.~ ~114~ ~Quest’era un domiciglio stretto e
47    8|          come talpe.~ ~118~ ~Tant’era l’allegrezza ed il contento~
48    8|          di ciò ch’un divin nume~ era Iesú, figliuol di Dio, Re
49    9|   parecchi segni manifesto~ fu ch’era inver dal mortal sonno desto.~ ~
50    9|         ne muoia.~ ~13~ ~Anna, ch’era piú vecchio, afferma il
51    9|      bieco~ e cercalo tornar, com’era, morto.~ Evvi quel ch’or
52    9|         serbare,~  come quel ch’era del Padre ostaggio,~ l’impromesse
53    9|         la giá tramata frode,~ ch’era di farlo a Caifa reo di
54    9|           di vergogna morir, se n’era in quelli.~ Mostrato a lor
55    9|        pelo,~ tra perché ’l detto era bastevol pane~ a pascer
56   10|         ch’ad esser l’angue~ fatt’era, ch’alzò Mòse nel deserto,~
57   10|         l’émpito sopporte!~ Quant’era meglio, o Giuda, che tua
58   10|          verresti? –~ ~22~ ~Non v’era giunto Pietro, che ’n quell’
59   10|          e Tomaso,~ non sol perch’era tutto contrafatto~ in viso
60   10|         di pallor, ma che rimaso~ era degli altri fuor dinanzi
61   10|    orecchia, che di Malco piú non era,~ nel loco suo rappiccia
62   10|   lasciarla né per guerra.~ ~51~ ~Era non so qual uomo, nel cui
63   10|           fuore~ fece apparir com’era dentro il core.~ ~64~ ~Parve
64   10|       ruppe il manto al petto, ch’era intiero,~ e con man si ferí
65   10|      scoppiagli la pancia.~ ~94~ ~Era tra Ponzio ed il secondo
66   10|         da quello a questo~ tratt’era, ogni lor furia smosse presto.~ ~
67   10|          ma Barabam ci lascia! –~ Era Barabam ladro ed un bel
68   11|          poi, ridotto ad altro ch’era pria,~ vivace, ardito e
69   11|      Figliuolo. –~ ~51~ ~Commosso era fratanto d’Acheronte~ il
70   11|      tumulto fan dissegno.~ ~54~ ~Era degli piú altieri giál
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